21. Thank you
Louis si aggiustava tranquillamente la sua giacca nera chiudendola, abbottonando i bottoni lentamente come per far finta di lasciare il tempo alle ombre di mostrarsi
Ma non si sarebbero mai mostrate, e lo sapeva.
Semplicemente perchè quello era una specie di ritrovo di ombre ingorde, troppo concentrate sullo sfamarsi della disperazione e dolore che vagava in quel posto e spesso punite dai consiglieri del Re che erano clementi con le procedure di rimessa in riga.
Louis no.
Si stiracchiò il collo leggermente piegando la testa da un lato e poi da un altro per poi sorridere leggermente con gli occhi neri. Alzò la mano formando un cerchio di fumo con un semplice movimento. Vi entrò e deglutì nervoso quando sentii tutti i sentimenti negativi amplificati. Era appena entrato nel mondo delle ombre.
In pratica il mondo delle Ombre non era sopra o sotto il mondo terrestre. Ma era proprio attaccato, uguale, preciso. Le ombre avevano il potere di vivere nel mondo terrestre attraversando i portali verso la realtà terrena.
Bisogna pensare ad un mondo parallelo nello stesso luogo del mondo terrestre. In uno ci vivevano le ombre e nell'altro ci vivevano gli uomini.
Le ombre potevano viaggiare quando volevano nel mondo terrestre o semplicemente isolarsi e vivere nel regno loro sotto il comando di un re.
Era come se la Terra avesse uno specchio davanti. Un mondo uguale ma allo stesso tempo diverso.
Nel mondo delle Ombre il sole era oscurato da nuvole totalmente nere sotto volere del Re, le strade erano rettilinee e c'erano pochi edifici uguali a quelli umani. C'erano case e sopratutto un enorme villa lontana da tutte di quattro piani con chissà quante stanze ed un enorme giardino. Lì ci viveva solo Louis, la sua reggia, il suo castello. Tutto del mondo delle Ombre era plasmato dal Re, nessuno poteva avere più potere di lui. Potevano essere solo ereditati e Louis ovviamente li aveva ereditati dopo aver finito di uccidere il padre come richiesto.
Era un dovere richiesto da lui stesso, se non l'avesse ucciso lui nel momento di debolezza, l'avrebbe fatto qualcun altro levandogli la successione dei poteri e la carica di Re.
Louis si aggirava per i corridoi sorridendo notando delle ombre bianche camminare e le riconobbe come infermiere. Essendo nel mondo delle ombre, lui poteva soltanto vedere quest'ultime, non era più nel mondo umano.
Divertente dirlo: era nello stesso posto, ma in un altro mondo allo stesso tempo.
Notò sei anime bianche sedute e riconobbe gli amici di Harry
"Stupidi umani" Sospirò teatralmente per poi passare oltre la porta e notare un anima distesa sul lettino.
"Ugh, odio questo rumore" disse sentendo il macchinario che misurava i battiti del cuore lentissimi
Non ci mise poco a sorridere come non mai osservando due ombre sedute accanto all'anima che sorridevano troppo concentrate sul dolore dell'anima della ragazza per accorgersi di Louis che si schiarì la voce
"Allora... Da chi devo iniziare dei due traditori?" chiese ed i due sembrarono risvegliarsi sgranando gli occhi
"No no... la prego mio Signore" Una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi dello stesso colore indietreggiava lentamente mentre l'altro deglutiva facendo sorridere ancora di più Louis
"Mi mancavano questi sguardi" disse Louis camminando lentamente "Così disperati... o forse illusi di.. si beh.. sopravvivere?" chiese ed i due si guardarono
"Non abbiamo fatto niente di male, nostro Re" disse serio il ragazzo e Louis rise
"Tradimento" Disse Louis fermandosi al centro guardando prima l'uno e poi l'altra che si guardarono spaventati "Credevate davvero di non essere puniti?" chiese divertito
"Ma noi... Ci aveva promesso una grande ricompensa" disse la ragazza e Louis sparì e comparì vicino a lei poggiando la mano sul suo mento costringendolo a guardarla mentre tremava
"Chi..?" Sussurrò e la ragazza deglutì pesantemente chiudendo gli occhi godendosi il respiro caldo di Louis sul collo, quasi come se fosse qualcosa per farla calmare
"Non ha un nome... Non... non ce l'ha mai detto" rispose e Louis annuì leggermente
"Oh, capisco" sussurrò allontanandosi per poi sorridere alla ragazza accarezzandole i capelli "Grazie per l'aiuto"
La ragazza sorrise timidamente ed iniziò a piangere quando Louis l'abbraccio cullandola a destra e sinistra canticchiando un motivetto lento
"Paura... E' divertente come lasciate prevalere questo sentimento nettamente umano" sussurrò continuando a cullarla mentre lei piangeva costretta a poggiare la testa sul petto di Louis che allungò le braccia attorno al suo bacino facendole salire lentamente sopra la schiena
"E comunque" Sussurrò Louis accarezzandole il collo "Sei stata inutile"
Detto questo, le spezzò il collo in una mossa facendola cadere a terra con gli occhi sgranati.
L'altro sgranò gli occhi e corse verso il muro per attraversarlo e scappare. Louis sospirò ancora girato verso la ragazza e schioccò le dita non permettendo all'ombra di attraversare i muri.
"La prego, no, la smetta" Disse il ragazzo con la schiena al muro mentre Louis si avvicinava lentamente a lui
"La prego, no" Lo imitò stupidamente Louis per poi ridere "La smetta?" chiese aprendo la bocca facendo un'espressione stupita per poi ridacchiare e guardarlo con i suoi occhi neri
"Ho appena iniziato"
Schioccò le dita ed una forza incredibile scaraventò l'ombra a terra con le gambe aperte e le braccia pure. Sembravano essere tirate sempre di più facendo urlare l'ombra.
"La prego... mi dispiace, chiedo perdono, mi dispiace" Piagnucolò l'ombra e Louis sospirò
"Scusami, il dolce suono delle ossa che si spezzano mi fa completamente disinteressare a qualsiasi cosa tu dica" disse portandosi la mano all'orecchio sinistro quasi come se fosse dispiaciuto per poi fare spallucce.
Louis guardava con un grande sorriso l'ombra disperarsi sentendo le braccia tirate assieme alle gambe fino a quando letteralmente gambe e braccia si staccarono dal corpo lasciando un bagno di sangue ed il corpo che si muoveva per gli ultimi movimenti causati dalla contrazione involontaria dei muscoli fino a fermarsi per sempre.
Louis sorrise camminando verso la porta cercando di non sporcare le sue scarpe di sangue facendo un passo più lungo fino ad aprire la porta e camminare estraendo dalla sua giacca un coltello giochicchiando con la punta
"Dobbiamo scappare, il Re è qui!"
Louis si fermò e sorrise quando notò tre ombre correre fino a fermarsi notando davanti a loro il ragazzo che inclinò la testa da una lato mentre loro indietreggiavano
Louis sparì per un momento e ricomparì davanti al ragazzo prendendo il mento con una forza anomala per poi infilare il coltello lungo la gola. Potè vedere la lama attraverso la bocca aperta dell'ombra da cui usciva sangue a fiumi mentre gli occhi sgranati lo fissavano e lui sorrideva contento
Lasciò andare il corpo e sospirò passandosi la mano sulla guancia notando di essere sporco di sangue, guardò le due ombre che stavano scappando e subito le spinse contro le pareti
Con la sua forza le spinse più volte contro la parete causando quasi delle crepe ai muri mentre spaccava letteralmente le teste a quest'ultime. "Che suono adorabile, sapete?" chiese Louis sorridendo alle ombre che urlavano dal dolore. Le loro gambe tremavano, le mani erano immobili. Dai loro nasi uscivano fiumi di sangue e le loro teste erano insanguinate, i capelli zuppi di quest'ultimo fino a quando Louis non decise di farli cadere a terra con la testa completamente spaccata da cui sgorgava sangue
Si ritrovò a camminare felice per i corridoi quando di bloccò. Si guardò indietro e sospirò iniziando a camminare di nuovo verso un corridoio poggiando il suo coltello dentro la giacca
Guardò quelle sei anime, camminò dentro il luogo sporcando le sue amate scarpe formali nere del sangue di quell'inutile ombra e si avvicinò all'anima distesa avvicinandosi poi al suo orecchio
"Vivi" Le sussurrò semplicemente per poi sparire in una nube nera
Ricomparì in un corridoio e sorrise felice quando sentì passi veloci
"DOBBIAMO SCAPPARE!"
Un gruppo di cinquanta ombre si era raggruppato, tutte le pareti erano state bloccate dal Re, l'unico modo era uscire dalla porta principale.
"ECCOLA!" Esclamò un'ombra indicando la porta dell'ospedale quando sgranò gli occhi fermandosi insieme alle ombre non appena notarono Louis camminare con un grande sorriso fino a fermarsi davanti le porte d'uscita
"Alto tradimento" La sua voce rimbombò per tutto l'ospedale e le ombre deglutirono con gli occhi sgranati osservando Louis che li guardava serio come non mai
"Pena, la morte" Disse semplicemente e le ombre allora scossero la testa pregandolo di non fargli del male promettendogli di giurare fedeltà solo a lui e al suo dominio cercando tutte le scuse possibili per restare in vita. Erano disperati loro questa volta, volevano vivere, chiedevano pietà al loro Re sperando che il contatto con quell'umano di cui tutti parlavano fosse davvero vero. Gli pregarono di tutto per restare in vita, anche di svelare l'identità dell'ombra capo nemica quando tutti si zittirono notando la mano di Louis alzarsi fino ad avvicinarsi al proprio viso. Alzò il dito e lo poggiò davanti le proprie labbra come per dirgli di zittirsi e loro annuirono ritrovando speranza fino a quando non videro la testa del loro Re inclinarsi leggermente a destra guardandoli con il labbruccio
Louis sorrise.
***
Ero sul letto. Richard stava dormendo al piano di sotto sul suo divano. Non sapevo davvero come ringraziarlo per l'ospitalità, ma non volevo stare solo... Non dopo tutto quel casino con Niall... Non riuscivo a dormire, stavo in pensiero per lui sapendo che lì c'era Louis e chissà quante ombre. Continuavo a guardare il cellulare sperando mi arrivasse un messaggio di Niall
Che non arrivò mai.
Ore ed ore a guardare quel fottuto schermo mentre mi rigiravo nel letto disperato
Passava il tempo ed io guardavo la finestra con il balcone chiusa da cui riuscivo a vedere Hyde Park e poi il soffitto sperando mi venisse sonno per dormire dopo chissà quanto
Ma niente... Era tutto inutile.
Decisi di mettermi d'impegno, mi girai accoccolandomi fra le coperte e chiusi gli occhi
Li sgranai quando sentii uno strano rumore, mi girai immediatamente verso il balcone non vedendo niente.
Mi sedetti sul letto accendendo il lumetto della stanza stringendomi le gambe al petto continuando a guardare la veranda che portava al balcone. Giuro che avevo sentito un rumore proveniente da lì
Guardai d'un tratto la porta ed era perfettamente chiusa, mi girai sollevato verso la veranda e sgranai gli occhi iniziando a tremare
C'era una fottuta ombra nera e grande che picchiettava le dita contro il vetro quasi come per bussare. Vedevo solo gli occhi rossi fissi di me e non riuscii neanche ad urlare per la troppa paura quando la sua bocca si aprì troppo mostrando dei denti aguzzi bianchi. Era un fottuto mostro reale che continuava a fissarmi dietro la finestra picchiettando le mani contro il vetro
Mi strinsi le coperte tremando non riuscendo neanche ad urlare, non usciva neanche un suono... Ero come paralizzato, gli occhi li tenevo sgranati su quel ghigno
D'un tratto smise di picchiettare le mani sul vetro ed iniziò a graffiarlo scrivendo lentamente come per farlo apposta creando un suono stridulo che sembrò rimbombare nelle mie fottute orecchie
"Non puoi scappare"
Scomparì ed io non riuscii a stare calmo. Dove cazzo era? Dentro casa? Dietro di me? Accanto? Dove cazzo era finito quel mostro?
Sobbalzai quando la veranda si aprì quasi a causa di un vento gelido.
Tremai come non mai sperando che quell'ombra avesse semplicemente ruttato o chissà cosa per poi andarsene, ma purtroppo non fu così
Mi strinsi le ginocchia al petto spaventato come non mai fino a quando non apparì un Louis incazzato in piedi davanti al letto
"Che cazzo ci fai qui?" chiese mentre io tremavo impaurito al massimo. Le fottute immagini di quel mostro continuavano ad apparirmi in mente
"L-louis... Sei tu?" chiesi nervosamente e lui non battè ciglio
"Curly, o ritorni a casa, o il tuo amico farà la sua fine" Disse a denti stretti con gli occhi neri mostrandomi una testa tenuta dai capelli zuppi di sangue facendomi sgranare gli occhi notando che fosse pieno di sangue
Mi alzai dal letto traumatizzato, non riuscivo neanche a parlare, balbettavo cose senza senso e lui mi sorrise sparendo. Cercai di non cadere per le scale a causa di quelle fottute immagini e di quei brividi che mi procuravano al solo pensiero. Mi sentivo fottutamente in pericolo.
Uscii di casa sperando di non aver svegliato Richard durante la mia fuga per evitare una morte durante il sonno. Tremante presi le chiavi e riuscii a mettere in moto la macchina
Non seppi sinceramente come ritornai a casa non uccidendomi. Avevo la vista annebbiata e le mani mi tremavano cazzo, ero rimasto traumatizzato
Era un pensiero malsano, ma avevo bisogno di sentirmi davvero al sicuro e questo significava adorare la compagnia dell'uomo più sadico e stronzo. Ero troppo spaventato e disperato, capitemi
Appena entrai in casa, sospirai dal sollievo, accesi le luci e subito comparì un Louis pieno di sangue ancora che mi sorrise mostrando gli occhi neri
"Louis... I-io ti devo parlare" Dissi serio e lui sorrise avvicinandosi a me poggiando le mani sulle mie spalle spingendomi contro il muro
"Forse non sono stato chiaro? Ti avevo detto di tornare a casa" ribadì incazzato ed io annuii cercando di parlare nonostante i suoi occhi e la situazione in generale mi facessero paura.
"L-louis... H-ho visto una cosa orribile... Un mostro" Cercai di parlare ma mi spinse contro la parete facendomi sbattere la testa contro in modo forte e facendomi chiudere gli occhi dal dolore
"Credi che non ti torturerò fino alla morte Curly? Pensavo di non farlo, ma sai, ho ucciso traditori e chi non mi ha ascoltato... Perchè non dovrei farlo con te?" chiese sorridendo sadicamente ed io a quel punto feci la cosa più idiota e malsana al mondo
Lo abbracciai nascondendo il viso nel suo petto mentre facevo cadere le lacrime senza alcun singhiozzo o altro, ero silenzioso. Louis restò fermo mentre io lo stringevo a me. Teneva le mani sulle mie spalle come per volermi spingere contro il muro per poi farle scendere lentamente lungo le mie braccia finendo a stringere i miei fianchi
"Grazie per essere qui... grazie" Ripetei con voce strozzata sapendo che con lui accanto, sarei stato protetto da tutti gli altri mostri che c'erano là fuori...
"Sei impazzito, curly, sei davvero impazzito" sussurrò ricambiando l'abbraccio
- COSO AUTRICE -
Ma cos'è sta storia che il mio gatto caga accanto alla lettiera per poi cercare il modo di coprirla QUANDO ACCANTO A LUI HA UNA LETTIERA CON LA SABBIETTA. COGLIONE, MA HAI BISOGNO DEGLI OCCHIALI? IO BOH, NON HO PAROLE.
La meglio è l'altra mia gatta che tipo per andare in bagno miagola per farci aprire la porta e farla uscire in giardino e ritornare dopo aver finito, rido.
COMUNQUE.
Riassunto:
Louis ammazza a caso delle ombre perchè non ha niente di meglio fare.
Sorride sadicamente
Ammazza, sorride sadicamente, ammazza.
Harry non dorme quindi fa pensieri, riflessioni sulla vita umana, fallisce miseramente, guarda la finestra e BOOM.
L'orso yoghi pedofilo darkettone spunta dalla finestra bussando dolcemente a ritmo di What Makes You Beautiful. Yoghi se ne va, Harry è traumatizzato, spunta Louis incazzato e geloso xd. Lo fa ritornare a casa. Louis sbatte Harry contro la parete, lui dice grazie.
Fine.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Mi sono contenuta con l'Horror perchè diciamo che diventava troppo ehm... quindi vbb, spero che almeno la sfumatura sia rimasta ahahah
Chi è quel mostro che ha visto Harry? Uno zombie? Un vampiro? Un elfo? Un mago? Un Hobbit (non credo, era alto lol) Un orso? Maria De Filippi? *musichetta da chi vuole essere milionario*
ps. HO AMATO QUESTO CAPITOLO QUINDI NON GIUDICATEMI.
Ci vediamo al prossimo capitolo
ZAU *agita la manina*
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