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8 dicembre - seconda parte

1982

Robert era tra i corridoi dell'Accademia e dietro di lui c'era Michael. Lui aveva appena fatto un esame e in più aveva dovuto fare un rapporto sull'andamento di Michael su quell'anno. Ogni 8 dicembre doveva farlo. Era per tenere i nascosti sotto controllo. In più ora Michael doveva essere sottoposto ad una visita come tutti gli anni. A Robert dava fastidio tutto ciò. Michael non era una cavia o altro. Era un essere vivente.
Gli altri lo guardavano passare con il suo nascosto. Anche loro avevano i propri nascosti ma c'era una differenza, loro non la vedevano. Per gli altri Robert era freddo e distaccato e Michael era un nascosto troppo strano.
Uscirono dall'Accademia e andarono verso l'edificio per le visite.
- odio tutto questo - disse Robert a Michael.
Michael stava per parlare ma un'amica di famiglia e compagna di accademia lo fermò insieme alla sua nascosta. Maryse trueblood e Eliza Rosewain.
- Robert, caro, sono felice di vederti - disse Maryse baciando la sua guancia.
Michael era geloso di lei e che poteva toccarlo e fare qualsiasi cosa in pubblico mentre lui no.
Un nascosto non poteva prendersi certe libertà.
- porti il tuo nascosto al controllo? Eliza ha passato il controllo. É perfetta - disse Maryse. - Eliza, perché non giochi un po con Michael? Noi grandi parliamo un po -
- grandi? Ma se abbiamo la stessa età e poi hai ancora 17 anni. Non sei un'adulta - disse Eliza con il suo caratterino.
- Eliza - disse Maryse riprendendola.
Poi Eliza salutò Michael. I due erano molto amici.
- Maryse, mi fermerei a chiacchierare ma non posso. Sarà per un'altra volta - rispose Robert subito. - andiamo, Michael -
Anche Robert era geloso, Michael e Eliza erano due fate e insieme erano perfetti. Non avrebbe avuto problemi Michael se si fosse messo con Eliza. Ma lui voleva Michael per sé. Sapeva di essere un egoista.
Robert salutò Maryse e poi i due entrarono nell'edificio.
- eri geloso? - chiese Michael a bassa voce.
- di chi? - chiese Robert con una faccia impassibile per gli altri.
- di me e di Eliza. Ho visto come guardavi - rispose Michael diretto.
- ma cosa dici? Io geloso di un nascosto? Che scemenza dici? Impara a tacere - disse Robert freddo poiché c'erano altri shadowhunters in circolazione.
Odiava trattare così Michael ma era per salvare le apparenze e proteggerlo.
Fingeva con i suoi, con gli altri e con il mondo interno. Non poteva essere se stesso, quel mondo glielo impediva con le sue regole.
- Bravo, Lightwood - disse Valentine Morgenstern a quelle parole. - si trattano così questi giocattoli -
Odiava Valentine. Era uno razzista e omofobo.
- non siamo giocattoli. Siamo persone con dei sentimenti - disse Michael a tono.
Valentine lo stava per colpire ma Robert lo fermò.
- é il mio nascosto. Solo io posso punirlo - disse Robert con uno sguardo freddo.
Michael vedeva Robert che sta tirando fuori la parte più violenta quando aveva spinto valentine al muro. Lo stava prendendo a pugni e si sarebbe ritrovato nei guai. Doveva fermarlo.
- Robert, calmati - disse Michael dietro di lui. - finirai nei guai -
- non doveva osare - disse Robert furioso.
Valentine non faceva nulla ma tutto con lui aveva un secondo fine.
- io sto bene -
La voce di Michael lo calmo e il suo tocco sul braccio.
Valentine notò ciò e si sapeva che un nascosto che si prendeva queste libertà non era appropriato.
Robert lascio Valentine e si allontanò da lì, raggiunse le scale con Michael per salire allo studio per il controllo.
- Robert, stai bene? - chiese Michael preoccupato.
Robert non rispondeva, il suo passo era veloce e si ritrovò nello studio per il controllo.
Michael guardò Robert così silenzioso più del solito. Il controllo andò bene, loro due uscirono e Robert si girò verso Michael.
- vai a casa - disse Robert soltanto.
Michael lo vide allontanarsi e fu preoccupato. Non andò a casa, non poteva e lo raggiunse dopo un po.
Sapeva dov'era. Al lago Lynn ghiacciato. Il luogo molto importante e non molto lontano da li, avevano anche piantato il loro albero. Michael vide Robert andare vicino all'albero e mettergli un uccellino di cristallo.
Il loro albero era sempre più bello.
- é molto bello - disse Michael sorridendo.
- Michael, ti avevo detto di andare a casa - disse Robert sorpreso e serio. - mi hai disubbidito -
- non potevo andare a casa. Sono preoccupato per te- disse Michael abbracciandolo.
- Michael, non possiamo - disse Robert allarmato.
- lasciati stringere un po - disse Michael più alto dell'altro.
Robert si lascio cullare da quel dolce e caldo abbraccio. Abbassò le difese e fu solo sé stesso. Solo con lui, era il vero Robert. Bisognoso di affetto e di rassicurazioni. Non era il ragazzi duro che mostrava, era fragile e si appoggiava a Michael per non cadere nel baratro.
Lui l'aveva salvato dalla solitudine come Michael diceva che lui lo aveva salvato a sua volta da qualche shadowhunters crudele e sadico.
Dopo quel bellissimo abbraccio, Michael usci delle decozioni per l'albero e usò i suoi poteri per metterli in alto. Robert lo guardava con un sorriso e amava vederla mentre la usava. Lui lo lasciava libero di usarla.
Tornati a casa, si chiusero nella sua stanza e lì la maschera che portava la toglieva. Non era Robert lightwood, lo shadowhunters o l'erede di una nobile famiglia. Era solo Robert.
Robert che amava Michael. Per la legge era proibito e disgustoso mentre per lui era la cosa più bella.
Robert si mise sulle ginocchia per terra e si avvicinò con le mani per aprire i jeans. Qualcuno avrebbe pensato che era lui che commandava ma lui odiava quel ruolo.
- posso? - chiese Robert guardando il membro che usciva dalla biancheria.
- certo, é tutto tuo - rispose Michael leccandosi le labbra.
Robert stava per prendere il membro con le mani ma l'altro lo fermò.
- sai cosa fare -
Robert gli sorrise e mise le mani dietro la schiena, avvicinò la bocca al suo membro e Michael si spinse in essa. Amava quel trattamento. Ne aveva bisogno. Questo era il vero Robert. Qualcuno poteva ritenere disgustoso che lui amasse sottomettersi ad un nascosto ma non era una sottomissione. Lui amava dare piacere a Michael e riceverne da lui. Ma non era solo sesso tra loro. Quello era una parte. Lui e Michael erano innamorati e amanti clandestini. Michael lo alzò dopo essersi spinto un po di volte nella sua bocca e lo baciò contro la porta. Un bacio che sapeva di amore e passione.

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