24-25 dicembre - prima parte
1974
24
Robert si svegliò con il profumo di qualcosa di buono e trovò Michael sopra di lui vestito in un modo particolare, verde e rosso e con un capellino.
- buona vigilia di natale - disse Michael felice.
- da cosa sei vestito? - chiese Robert curioso.
- da elfo di babbo natale - rispose Michael allegro.
Michael gli aveva parlato del polo nord, di babbo natale, degli elfi e dei regali. Ricordava di aver detto 'allora sono cattivo per Babbo Natale. Non mai venuto' con una faccia cosi triste e lui si era ritrovato a dire che di sicuro i suoi gli avevano nascosti i regali oppure che la casa era protetta per non farlo entrare ma gli promosse che da quest'anno sarebbe arrivato.
- sei bellissimo. Il più bello elfo del mondo - disse Robert dandogli un bacino sulla guancia timido.
Michael sorrise emozionato e andò a prendere il vassoio con i biscotti di zenzero e due tazze di latte con il cioccolato. Lo mise sul letto e si mise sotto le coperte. I due fecero la colazione a letto cosi tranquillamente, Robert adorava quei biscotti e sorrideva.
Poi si accorse che al camino c'era appeso qualcosa: calze.
- calze? Perché le hai appese? - chiese lui confuso. - perché ci sono i nostri nomi? -
- le famiglie mettono le calze per ogni componente e si mettono i regali e dolci - rispose Michael sorridendo.
- che bella tradizione - disse lui affascinato. - dimmi di più -
Michael gli raccontò molte storie nel letto di natale come:
Il canto di natale di Charles dickens
Il grinch di Dr. Seuss
Il pupazzo di natale di Raymond Briggs
L'albero di natale di H. Christian Andersen
Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amedeus Hoffmann
Ma gli racconto anche di Jack Frost e della storia delle sorelle Anna e Elsa.
Robert rimase incantato da tutte quelle storie.
Di pomeriggio avevano giocato con la neve e avevano fatto pupazzi di neve.
La sera Robert si era ritrovato la sala della musica imbandita per loro due. Michael aveva cucinato per lui tante cose buone e si era leccato anche le dita dalla bontà. Michael suonò e canto per Robert, ballarono anche e Robert era così felice.
25
La mattina dopo, Robert si alzo con Michael nel letto. Avevano dormito insieme e aveva trovato nella calza un dono con alcuni dolcumi e c'erano dei altri regali vicino al letto.
- Michael, svegliati. É passato babbo natale - disse Robert meravigliato e contento.
Michael apri gli occhi e vide Robert così eccitato mentre prendeva i nove regali.
- c'è ne sono anche per te -
Robert e Michael scartarono i regali e trovarono tante cose belle tra cui dolci e pattini anche. Di mattina Michael ebbe un'idea.
- andiamo a pattinare - disse lui all'improvviso.
- a pattinare? E come si fa? - chiese Robert curioso.
Michael lo portò al lago dove la bella colazione fatto e incanto il ghiaccio in modo che non si rompesse. Guidò dell'allacciamento dei pattini e gli mostro come si faceva. Pattinava divinamente. Robert mise i pattini sul ghiaccio e subito cadde.
Michael rise e corse da lui.
- invece di ridere, aiutami - disse Robert permaloso.
- non sai quante cadute ho fatto quando ho imparato. Oliver era bravissimo come mio papà e mia mamma. Io ero un disastro - disse Michael ridendo a quel ricordo. - un po mi sfotteva Oliver ma poi mi dava dei consigli e trucchetti -
- dai smettila. Non potevi essere un disastro. Sei così naturale - disse Robert non credendogli.
Michael tirò una palla fuori dalla giacca e con la magia gli mostro le sue cadute.
- eri proprio un imbranato come me - disse Robert incredulo e ridendo.
Questo lo fece sciogliere, Michael lo aiutò e Robert cadde altre volte ma non si arrese. Poi pian piano ci riuscì.
- guarda, Michael. Sto pattinando - disse lui felice.
Michael lo vide che rideva felice come un bambino dove fare. Poi cadde e lui lo raggiunse. Michael gli porse la mano e Robert la prese ma cadde anche lui. Era sopra di lui e ridevano a quel momento.
- ti voglio bene, Michael - disse Robert all'improvviso.
- anch'io, Robert. Te ne voglio tanto - disse Michael.
Quel momento fu magico.
Dalla cena in poi fu tutto noioso e terribile. I suoi erano tornati e l'avevano portato a quella cena con tutte quelle famiglie prestigiose e anti - nascosto. Robert si teneva vicino Michael. Aveva paura per lui perché dopo la cena gli adulti portarono i loro nascosti da qualche parte. Robert era riuscito ad allontanarsi dalla sala con Michael. Si ritrovò ad esplorare la villa con lui e senti dei lamenti. Michael vide cosa succedeva e ne rimase sconvolto. Fate, stregoni, vampiri e licantropi al guinzaglio nudi e venivano abusati da shadowhunters depravati o da strani oggetti anche Obi stava facendo quella fine.
- andiamo via - disse Michael evitando che Robert vedesse.
Robert lo portò via di là e andarono nel loro lago. Michael pensò ai suoi fratelli e quello che potevano vivere. Piangeva e ancora di più quando ritrovarono un nascosto morto. La neve si tinse di rosso sangue.
Michael era sconvolto, Robert lo conforto come poteva e mise una tenda con farfalle nere in camera. Era il simbolo del lutto delle fate. Michael lo apprezzò.
- non permetterò che ti succeda una cosa simile - disse Robert stringendolo a letto. - ti proteggero -
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