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L'inizio

L'ultima volta che Clary vide Jace era stato al matrimonio di Jocelyn e Luke. Erano passati solo due giorni ma le mancava terribbilmente.

Era mattina. Il sole penetrava fastidiosamente dalla finestra costringendo Clary a svegliarsi. La ragazza si sentiva gli occhi pesanti, le faceva male la testa e un brivido di freddo le percorse la schiena. Si era addormentata con la finestra spalancata.

Scrutò attentamente la sua camera in cerca del telefono. Sbloccò lo schermo e trovò otto chiamate perse da Simon. Compose il numero dell'amico: l'aveva fatto talmente tante volte che era diventato un gesto automatico per lei.
-Clary Fray, stavo appunto per chiamare la polizia e denunciare la tua scomparsa.

La voce di Simon ne aveva come sottofondo un'altra. Clary la riconobbe subito.

-Hey Simon, c'è Izzy con te? Sei all'istituto?Jace dovè?

-Si. Con me c'era anche Jace...ora credo sia andato a darsi una rinfrescata.Wow, Clary, non riesci per un secondo a sembrare cortese con il tuo migliore amico? Guarda che potrei anche mettermi a piangere.

Clary soffocò una risata.

-Emozionato? Sai , non è da tutti i giorni bere dalla coppa mortale...ah a proposito... come va la memoria?

-Magnus ha detto che entro due tre mesi ricorderò persino di che colore erano le mie mutande il giorno della mia comunione. E poi...perchè dovrei essere mai emozionato dal bere da una coppa che potrebbe uccidermi ed essere circondato fratelli silenti e sorelle di ferro che mi fissano?

Simon rise nervoso. Era evidentemente teso ma , se Clary non l'avesse conosciuto così bene avrebbe giurato che non stesse scherzando.

-Beh, da come ne parli, preferiresti buttarti giù dalla tour effeil. Se il frullato di sangue d'angelo ed umano è buono, me lo fai assaggiare? Sai non capita tutti i giorni...

Disse Clary con un tono di scherno.

-Perfavore, Fray. È come leccarsi un assorbente.

Dalle parole di Simon a Clary venne istivamente la sensazione di vomito.

-Simon senti... mi preparo. Sarò lì fra 15 minuti... sarai un fantastico shadowhunter.

Simon esitò nel rispondere, sembrò quasi stesse cercando tutte le sue forze per parlare con un tono sicuro di sè.

-Grazie Clary, spero vada tutto bene.

Quando Clary arrivò all'istituto, Magnus stava già inziando ad aprire un portale per Idris. La cerimonia si sarebbe tenuta nella sala degli accordi, dove mondani da tutte le parti del mondo, sarebbero divenuti shadowhunter.

In fila, vi erano volti sconosciuti :umani. Posti in una fila indiana dietro Magnus, gli uomini contemplavano la magnifica entrata dell'istituto: candelabri, statue rappresentanti Raziel, vetrate illustranti gli strumenti mortali ed archi , caratterizzavano quel magnifico luogo.

Clary si avvicinò a Magnus all'opera con il portale.La ragazza era in cerca dei suoi amici, si immaginò dove potessero trovarsi. Molto probabilmente erano nella stanza per gli allenamenti. Clary fece per salire le scale che l'avrebbero condotta all' ascensore, ma venne bloccata da dei nastri di segnalazione. Poggiato sulla ringhiera della scala, vi era un cartello con una scritta incisa sopra: DO NOT ENTER.
Clary, dubbiosa, desiderava di scavalcare quell'ostacolo e di procedere avanti ma, si avvicinò a Magnus che aveva aperto il portale e stava snobbando complimenti e ammirazioni da parte dei mondani vicino a lui.

- Si si, lo so. Sono uno strafigo con delle incredibili abilità di stregoneria, non faccio autografi.

Magnus spostò il suo sguardo felino su Clary, davanti a lui.

- Hey biscottino, che brutta cera che hai...sicura di star bene?

Disse il mago in tono preoccupato.

Clary, quella mattina, era uscita da casa indossando le prime due cose che le erano capitate davanti: un jeans e una maglietta nera, con sopra scritto il nuovo titolo della band di Simon.Solo ora si rese conto che sembrava molto sciatta vestita in quel modo...

-Si, sto bene. Grazie , Magnus. Dove sono gli altri?

Proprio in quell'attimo Maryse Lightwood si fece strada tra la folla e raggiunse la cacciatrice.

-Ciao, Clary.

Disse la donna con un tono stranamente freddo. Era bellissima. Aveva i lunghi capelli neri legati in una bassa coda dalla quale uscivano piccole ciocche grigiastre, aveva un aria stanca e stressata. Clary si domandò il perchè.

-Ciao Maryse. Dove sono gli altri?

La donna squadrò la ragazza, immediatamente dopo, accennò un segno di disaprovazione.

-Perchè non indossi l'abito da cerimonia? Tua madre è stata previdente, ieri sera, ha lasciato in camera di Izzy il tuo vestito e dei trucchi. Raggiungi mia figlia, così che ti possa dare una mano.

-Grazie...

Clary richiamò la donna appena,quest'ultima, si accinse a girarsi. Maryse guardò con aria interrogativa la ragazza.

-Non accetti che tua figlia stia assieme ad un ex nascosto, vero?

Una scintilla di rabbia percorse il volto della madre di Izzy.

-Anche se fosse, non sono affari tuoi. Raggiungi gli altri, sono nelle loro rispettive camere dell'istituto. Ora devo discutere con Magnus, se non ti dispiace...

Detto ciò, Maryse si allontanò nella direzione opposta di Clary, la quale salutò con un cenno del capo Magnus.

Clary bussò alla porta di Izzy. Ad aprirla fu Simon ; alla vista della ragazza era diventato paonazzo. Era a petto nudo e aveva un asciugamano avvolto attorno alla vita.

-Simon?

-Ehm...Clary...izzy mi ha dato il permesso di stare nella sua camera...lei ora è nella sala delle armi, se la cerchi... qui non c'è.

-Sono venuta per prendere i miei vestiti...mia madre li ha lasciati qui.

Simon esitò prima di rispondere. Ci pensò un attimo.

-Entra pure.

Il mondano fece cenno con il capo a Clary di entrare.
Una volta dentro per lei fu un sollievo ritrovarsi in quel luogo. Ogni volta che non si sentiva bene e aveva bisogno di consolazioni, Izzy era lì ad aiutarla...Ormai si era abituata al profumo di fiori e al luccichio degli strass , sparsi per tutta la camera.
Su una sedia di legno, vi era una busta trasparente con un vestito rosso al suo interno. Affianco, una borsetta nera e sotto la sedia, un paio di scarpe nere, tacco da 10cm.

Clary notò dei boxer neri sul letto. Vicino, vi era un reggipetto.

-Simon...dimmi...e quello?

Con quella domanda, la ragazza capì di avergli messo le spalle al muro.
Simon ritornò paonazzo.

-Ehm... il reggipetto? È mio. Okay.... em io em... Izzy è in bagno. Non volevo dirtelo perchè sei impressionabile su queste cose e saresti potuta svenire sull'uscio della porta.

Clary rise talmente tanto forte che qualcun' altro dal bagno sicuramente la sentì.

Una voce femminile urló dall'altra camera.

-SIMOOON SE STAI LIMONANDO IL POSTINO POTRESTI ANCHE DIRMELO.

Simon, imbarazzato rispose alla voce.

-Non c'è nessun postino sexy, sfortunatamente. È Clary.

Clary rispose a Simon con un tono di scherno.

-Guarda che sarei capacissima di appanarti la vista con la mia saliva per questo insulto. Tutte le postine sexy del mondo mi invidiano. Nessuno fa le consegne come me.

Simon rise.

Izzy si sporse dal bagno. Era in asciugamano ed i suoi lunghi capelli erano raccolti da un turbante rosso fuoco.

-Ciao Clary!

Disse entusiasta la ragazza.
Era incredibile quanto potesse essere bella anche senza un filo di trucco, ormai Clary era abituata alla bellezza della ragazza e non si fece problemi sul suo conto.

-Ciao, Izzy! Sono venuta a prendere i miei vestiti. Ora vado di là a prepararmi.

-Non credo proprio.

Disse Isabelle facendole l'occhiolino. Automaticamente prese i vestiti di Simon, glie li passò e gli disse:
-Smamma maschio. Cose da donne.
Spinse il ragazzo fuori dalla porta, nudo. L'unica cosa che lo coprisse era l'asciugamano.

-ISABELLE LIGHTWOOD NON PUOI LASCIARMI QUI!!!

-Ti ho dato i vestiti. Puoi rivestirti.

Izzy soffocò una risata.

-Va bene....aspetta un attimo...MANCANO I BOXER. IZZY APRI SUBITO. STA ARRIVANDO TUO PADRE!

Isabelle ignorò Simon e, nel frattempo, si era già infilata il vestito.

-Stammi bene, Lewis.

Le due ragazze scoppiarono in una rumorosa risata.

Erano passate ben due ore. Clary le aveva passate con Izzy che l'aveva truccata e vestita. Indossava un corto abito rosso con delle rune color oro sparse per i fianchi del vestito. I capelli erano legati in una bellissima treccia alla francese , fermata con una brillante mollettina verde, che risaltava il colore dei suoi occhi. Le scarpe erano nere ,con il tacco da 10 cm. Clary era sconvolta dal lavoro di Izzy. Era bellissima. Si sentiva bellissima. Aveva uno sguardo penetrante, era alta , con le forme e i suoi capelli erano setosi e molto mossi. Non si sentiva se stessa. Quella non poteva essere lei.
Entrambe andarono verso il portale. Quasi tutti i mondani lo avevano attraversato e ne rimanevano solo pochi. Izzy e Clary vennero raggiunte da Alec e Magnus. Simon si era già avviato.

Clary entrò nel portale. Si sentì sommersa dall'acqua , quasi non riusciva a respirare. Provò a chiamare aiuto ma....eccola lì. Era difronte la vecchia casa di Amatis. La ragazza decise di proseguire diritto e di non ricordarsi di tutto ciò che aveva passato: sarebbe scoppiata a piangere.
Ma dove si trovava Jace? Clary corse verso la Sala degli accordi. La fontana al centro della sala, il palco: era tutto splendido. Magnifiche vetrate facevano apparire quel posto ancora più surreale, esaltando l'oro che decorava quell'immensa camera.

E lì , infondo alla sala, c'era Jace. Aveva uno smoching rosso e oro con delle rune dorate. Le rune che aveva lo completavano. Era un'opera d'arte vivente che non poteva essere raffigurata. Lo shadowhunter appena alzò lo sguardo, intravide la sua ragazza . La considerava come il suo piccolo miracolo ed in quel momento la guardava come se non potesse più smetterla di fissarla. Si avvicinò a lei.

-Ciao, Clary.

Disse senza fermarsi di fissarla.
La ragazza dovette mettere in atto tutto il suo autocontrollo per non piombare addosso a Jace.

-Ciao Jace.

Clary piegò un angolo della bocca, proprio come Jace che le accarezzò la guarcia con la mano sinistra. Automaticamente Clary chiuse gli occhi. Si ricordò tutte le avventure che avevano passato e quanto ebbero sofferto. Era fantastico che potessero stare finalmente insieme.Ogni volta che Jace finiva di tracciare il contorno dello zigomo di Clary, ripartiva, e tutti quanti i loro contatti erano dolci e....certo avrebbero voluto fare di più ma in un momento come quello non sarebbe stato il massimo della formalità.
Jace passo ad avere uno sguardo duro e smise di sorridere. Addirittura inclinò l'angolo della bocca verso il basso.

-Clary senti io...sono stato via in questi giorni...perchè...Devo farti vedere una cosa. È importante.

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