"Piccante"
Sono il vampiro del mio cuore, uno di quei grandi derelitti condannati al riso eterno e incapaci di sorridere.
-Charles Baudelaire
Piccole particelle luminose si sprigionano dietro le mie palpebre, seguite da un bruciore atroce alla testa che mi strappa definitivamente dal mio buio, costringendomi ad aprire gli occhi, fasci di luce accecanti fanno in modo che li chiuda più volte.
"Oh grandissima stronza mi hai fatto morire di paura" la voce di Liz è appena decifrabile in mezzo quel singhiozzo, è davanti a me, seduta ai piedi del letto.
Ha i capelli biondi raccolti in una coda scombinata ed è struccata, Widmore?
Sono nel letto di camera mia, è sera, ma come sono finita qui? Che giorno è?
"Liz.." sussurro con voce spezzata, parlare mi causa un dolore che si fa strada lungo tutto il corpo, ottimo!
"Sshhh, non affaticarti, andrà tutto bene, devi solo riposare" risponde cercando di controllare il pianto, ho una flebo infilzata nelle vene.
"Cos'è successo?" chiedo stordita "Sei svenuta dopo aver..." scoppia in preda al singhiozzo e tira più volte su col naso "Ucciso la vampira, hai perso i sensi....tu..hai perso tanto sangue " mi accarezza i capelli "Ma c'e l'hai fatta comunque, sei stata così forte" farfuglia.
Gli accenno un sorriso ma mi pento di averlo fatto, dolore, ancora più insistente.
"Come sono tornata?" domando "Lestat, ti ha accompagnata ieri notte insieme ad un altro tizio, è stato davvero un angelo, mi ha chiamato immediatamente, per fortuna, stavo per avvisare tuo zio, io ti ho lavato e lui ha chiamato un medico, suo amico credo, si è preso cura di te" sento un colpo al cuore, si è preso cura di me.
"Sta bene? Dov'è? " chiedo affaticandomi "Eccomi" esordisce spuntando dalle spalle della mia migliore amica.
Cerco di mettere a fuoco ma mi gira la testa, ci riprovo, eccolo.
Indossa una maglietta nera e dei jeans altrettanto scuri, sta bene, il suo volto è rilassato, ma qualcosa nei suoi occhi è irrequieta, non un graffio, un livido, è sempre lui, tiene le braccia conserte, i suoi occhi scuri si incollano ai miei.
"Boo" dico cercando di alzarmi e mettermi a sedere "Boo anche a te" risponde sorridendomi con le sue esili labbra, fitte lancinanti mi mozzano il fiato.
"Ma ti stai un attimo ferma?" mi sgrida la bionda, le faccio una linguaccia.
Piove a dirotto, con mia immensa sorpresa scorgo Raphael all'angolo della stanza che sonnecchia "Lui cosa fa qui?" chiedo "Voleva assicurarsi che stessi bene..per poterti ringraziare" mi informa Lestat "Quanto tempo è passato?" domando "E' successo tutto ieri sera, hai praticamente dormito un giorno intero" spiega la bionda asciugandosi le lacrime "Vado a chiamare il dottore, è al piano di sotto" mi lascia un bacio in fronte e corre fuori dalla camera.
Lestat prende il suo posto con le sue movenze aggraziate "Il dottore ha detto che sarebbe bastato un altro colpo in testa per farti entrare in coma" dice con tono serio, abbasso lo sguardo "Ma non è successo, sto bene" rispondo "Hai una bella distorsione al polso sinistro e sei piena di ferite e contusioni" mi ammonisce "Lo so ma io.." mi ferma immediatamente.
"Sei stata coraggiosa e sopratutto brava a difenderti, mi hai stupito" confessa "Alla fine sei venuto, se non fosse stato per te, lo sai..." farfuglio frastornata ripercorrendo gli eventi mentalmente "Non potevo lasciarti sola, mi dispiace per come ti ho trattato" dice e quasi non credo alle mie orecchie.
"Dispiace anche a me, ho perso le staffe, capisco la tua posizione e ti ringrazio di cuore per avermi aiutato ieri" scuote impercettibilmente la testa ed alza il lato destro delle labbra sorridendo appena, come non ha mai fatto prima, sembra un sorriso sincero stavolta, naturale, semplice, puro, privo di ogni malizia, privo di arroganza, ecco questo è il sorriso che preferisco su di lui.
Inaspettatamente, mi stringe la mano col viso imbalsamato, come se non dovesse guardare quello che sta facendo, il solito brivido mi arriva dritto al cuore, accarezzo le sue dita fredde e provo un senso di pace, mi guarda confuso e decido di concedergli un'altro sorriso, per la prima volto noto nell'indice un massiccio anello argentato, con una grossa pietra rosso scuro, è la prima volta che lo indossa.
Il dottore fa il suo ingresso, è basso, sulla sessantina con i capelli corti bianchi, è un po' tozzo e porta degli occhiali "Bentornata in superficie" mi sorride "Salve, piacere Katherine, mi dispiace per tutto, grazie mille per quello che ha fatto" lo ringrazio.
"Non si preoccupi, per i miei cari amici questo ed altro" risponde guardando il vampiro, sono amici? "Bene allora, il polso ha riacquistato vigore, si è ripresa molto bene, ovviamente ancora dovrà riposare ed assumere dei farmaci, il polso entro quattro, cinque giorni dovrebbe non creare più problemi diciamo che in generale entro qualche giorno starà più che bene, proviamo a farla camminare, si tenga alla stecca della flebo per aiutarsi" Liz e Lestat vengono ad aiutarmi ma il dottore li ferma con un gesto della mano, devo farlo da sola.
Mi alzo con le braccia indolenzite, il dolore è sopportabile, afferro l'asta della flebo e mi sollevo, pensavo peggio, sorrido al dottore che si sistema gli occhiali attento "Perfetto, davvero ottimo" cammino un po' per la stanza, brevi fitte mi disturbano ma riesco comunque a camminare, dopo una manciata di raccomandazioni del medico, Liz mi aiuta a fare un bagno caldo.
La vista del mio riflesso è a dir poco vomitevole, sono ricoperta di lividi ed ematomi, la mia faccia, che orrore! E' piena di ferite e lividi, l'occhio destro è completamente nero, il labbro inferiore è spaccato, sei tutta spaccata.
Il contatto con l'acqua calda pizzica, ma dopo qualche secondo sento i muscoli di tutto il corpo sciogliersi e rilassarsi.
Liz mi aiuta ad asciugarmi poi sotto direttiva del dottore spalma una pomata praticamente su tutto il corpo infine metto una tuta larga verde, torno in camera e vedo Principe Fuffy sul letto farmi le fusa, lo raggiungo zoppicando.
"Principe!" lui miagola contento godendosi le carezze, il dottore fa il suo ingresso e il gatto corre fra le sue gambe strofinandosi contro, l'uomo lascia qualche tenera carezza sulla palla di pelo e poi viene a fasciarmi il polso.
"Per adesso niente flebo, vai subito a mangiare e poi vedremo se metterla o meno per la notte" raggiungo il piano terra con l'aiuto della mia partner, arriviamo alla cucina dove trovo Lestat intento a cucinare e Raphael che lo aiuta.
"Eccola l'eroina dell'anno" esclama il biondo avvicinandosi "Sono felice di vederti intera, ci tenevo ad essere qui per il tuo risveglio, ti chiedo scusa un po' per tutto davvero, ma ecco sai i morsi mi mandano in pappa il cervello se non fosse stato per te davvero.." dice veloce "Non devi ringraziarmi Raphael, mi hai aiutato, spero soltanto che adesso ti terrai alla larga da quel covo di matti, mi fa piacere vederti qui" lui annuisce e vedo la riconoscenza nel suo sguardo.
Il vampiro serve a tavola un piatto di carne al sangue, contornato da carote, pomodori e un po' di purè di patate "Così, però... mi abituate male" con le mani mi incita ad accomodarmi, divoro tutto in fretta, stavo morendo di fame.
Liz e Raphael fanno ritorno a casa, il medico decide che per stanotte posso stare tranquilla, senza alcun ago ficcato nelle vene, dovrò prendere le pillole che mi ha prescritto, sarebbe tornato la mattina seguente, Lestat invece decide di trattenersi un po' di più.
Siamo nel salotto, il fuoco del camino illumina pacatamente la stanza, il vampiro ha appena finito di bere del sangue da una sacca, l'ho fissato per tutta la durata del 'pasto' distesa sul divano mentre lui è seduto nella poltrona accanto il camino.
"Cucini divinamente" dico rompendo il silenzio "Faccio molte cose divinamente" risponde facendomi l'occhiolino, sbuffo scherzosamente, eccolo è tornato in sé "Come ti senti? Dopo aver ucciso un vampiro?" mi spiazza e ripercorro quelle scene ormai impresse nella mente, mi raggomitolo di più.
"Ho paura, non credo di aver ancora metabolizzato bene tutto, ma non volevo ucciderla, cioè volevo ma, ero fuori di me poi mi hai fatto ragionare, ma sai com'è andata, ho dovuto difendermi, uccidere non è naturale, non per me" rispondo concentrandomi sul fuoco scoppiettante, mi torna in mente il corpo di Willow diventare cenere "Eri nel mondo delle ombre lì, lo è..." risponde assorto.
"Provavo così tanto piacere nel torturala, questo non lo riesco ad accettare " spiego reprimendo l'imbarazzo "Ti assicuro che è umano, non dico sia corretto, ma cosa lo è?" Risponde "Lo so, spero solo che sai, che io.. in qualche modo non abbia..." abbasso gli occhi.
"Deluso..." mi fermo non riuscendo a sopportare quell'idea "Non hai deluso i tuoi genitori, era una situazione critica, hai rischiato la pelle ma sei stata coraggiosa ed hai aiutato Raphael questo ti fa onore, le tue intenzioni erano buone" mi conforta.
"Non stavo parlando dei miei genitori.." Dico alzando lo sguardo e scontrandomi con i suoi occhi stupiti "Me? Tu hai paura di aver deluso..me?" chiede incredulo, sprofondo nell'imbarazzo, datemi il mio premio per la figura di merda dell'anno e finiamola.
"E' stupido lo so! Non so neanche perché l'ho detto..." mi alzo "Vado a farmi una cioccolata calda, vuoi?" mi schiaffeggio la fronte "Ops..come non detto" e raggiungo la cucina.
Con la tazza fumante rientro nel salotto, il vampiro è immobile, fissa le fiamme che si intrecciano frenetiche nel camino il suo viso è per metà ricoperto dalla luce calda del fuoco, dove sei Lestat?
Restiamo in silenzio, quando il ticchettio dell'orologio mi distrae, è mezzanotte.
"E' meglio che vada adesso, torno domani mattina" una fitta di delusione mi attacca lo stomaco "Mattina?" chiedo balzando sul divano "Oh, perfetto!" sbuffa nervoso, mi acciglio confusa.
"Non dovresti saperlo in teoria.." dice agitando una mano a mezz'aria lasciando scintillare l'anello "Ma ormai, si può solo che continuare questa follia, quindi, questo è un anello, diciamo magico, con questo al dito posso mostrarmi al sole, per legge non potrei dirlo ovviamente ad un umano ma non ha più molto senso, comunque facciamo che di questa cosa ne parleremo meglio ma in un secondo momento" si affretta.
"Certo, allora buonanotte e grazie ancora di tutto" rispondo stordita lui annuisce e mi regala un sorriso palesemente forzato uscendo di scena, è come stare sulle montagne russe perennemente con lui, certi attimi sembra che quasi quasi la mia compagnia non gli dispiaccia altre volte invece vedo l'odio con cui mi guarda altre volte ancora vuole uccidermi ed altre ancora vorrebbe bermi, non fa bene alla mia psiche.
Poso la tazza vuota nel tavolino e sospiro, sento dei passi, vedo la sua ombra nera in mezzo alla luce fioca del camino proiettata sul parquet, ha dimenticato qualcosa? Ma non ho il coraggio di girarmi, resto a fissare il fuoco.
"Non mi hai deluso, tutt'altro, solo.." si ferma in cerca delle parole "Mi hai fatto spaventare" la sua voce è calda e sincera, sento il cuore scalciare, dannazione fermati, quando finalmente trovo il coraggio di girarmi, lui è già andato via.
La mattina seguente il dottore torna a visitarmi, tutto procede al meglio, devo continuare con i farmaci e sopratutto gli antidolorifici, di cui sono follemente innamorata, Lestat dopo essersi assicurato che tutto fosse apposto si è congedato, avrei voluto vederlo baciato dalla luce del sole e per questo mi ero un po' imbronciata in sua assenza, sarebbe tornato nel pomeriggio.
Liz invece è rimasta con me, abbiamo inventato a Dora che per tre giorni sarei andata a casa da lei per un progetto scolastico così da tenerla fuori gioco un po di più, per quanto possibile.
Sto accarezzando Principe Fuffy nel letto, si diverte a graffiarmi la benda sul polso "Quindi non ha aggiunto altro?" chiede la bionda seduta difronte a me "Niente" rispondo sospirando "Allora semplice, è stato per davvero solo un momento di debolezza, sai per quanto lui sia stato arrogante con te e tutto, è stato obiettivo, eravate nella spiaggia, la musica tutto il resto, può capitare...e non per forza ci deve essere un seguito, sicuramente si è affezionato per tutti gli eventi che vi hanno visti coinvolti, si è trovato in difficoltà" spiega.
"Attenzione non sto dicendo che sono arrabbiata perché vorrei che fosse qualcosa di più, credimi, per me già è tanto chiamarlo amico, non mi do pace rimango basita perché principalmente ci odiamo e poi puff! Ci sono momenti in cui tutta questa tensione crolla ed improvvisamente io mi sento tipo, sottolineo tipo, attratta da lui, no, forse è il termine sbagliato, non intendo sentimentalmente o fisicamente, è qualcosa di nuovo, sconosciuto, pungente ed è disarmante, perché succede?" chiedo.
"Beh Kat, cazzo è un vampiro vorrei ben vedere, di sicuro è per natura magnetico no?" ribatte "Oddio, magnetico, si per carità diamo a Cesare quel che è di Cesare, però è anche uno stronzo squilibrato eh" constato "Comunque non c'è sempre una risposta a tutto, lui è fatto così mi sa, è un vampiro di trentamila anni dopo tutto non possiamo pretendere sia con tutte le rotelle apposto" spiega il genio, scoppiamo a ridere.
"Cosa invento a mio zio Cedric e Dora? Sono caduta?" domando scherzando "Che fantasia eh! Inventati che siamo uscite e casualmente siamo state coinvolte in una rissa in un locale e che nel caos ci siamo fatte male, reggo il gioco anch'io" dice "Già è più realistica".
Qualche ora dopo il vampiro si presenta con al seguito Raphael, che continua a farmi visita, dice che ne sente il bisogno, gli ho salvato la vita posso capirlo, certo è uno sconosciuto ed anche abbastanza strambo ma non è cattivo e poi, credo sia un modo per stare distante dal mondo delle ombre.
Stiamo bevendo del tè in cucina, Liz sta spiegando animatamente a Raphael come togliere quel colore ossigenato dai capelli,rimproverandolo per averli rovinati, quando qualcuno suona istericamente alla porta, la bionda si irritata, chi osa interrompere i suoi monologhi?
Va ad aprire, dopo un secondo in cucina si fionda Jace.
Ha i capelli scombinati, indossa un jeans chiaro e un maglione marrone scuro, i suoi occhi sono spaventati, appena posa lo sguardo sulla mia figura, sembra barcollare, fisso il vampiro e Raphael in maniera confusa.
"Ma si può sapere che fine hai fatto? Che cosa ti è successo?" si avvicina fissandomi per bene scoprendo con lo sguardo ogni ferita "Ma che cazz.." Liz lo ferma.
"Jace calmati, è messa già male di suo non le serve questo, adesso ti spiega tutto con calma" dice cercando di placarlo "Jace, scusami davvero ma..." parlo finalmente, ma lui mi ferma "Non hai avuto tempo per rispondere a tutte le mie chiamate? E adesso ti trovo a casa conciata così a sorseggiare tè caldo con questi e io sono quattro giorni che sono tagliato fuori..." parla a raffica e per poco non lo strozzo.
"Calmati!" dico alzando la voce, Lestat non toglie gli occhi di dosso dal nuovo arrivato, che situazione di merda, mi alzo gemendo per il dolore, Jace mi corre incontro e mi poggia una mano sul fianco per aiutarmi, insieme raggiungiamo il salotto.
"Allora mi spieghi?" chiede preoccupato "Ero ad un compleanno, sai una figlia di un collega di mio zio, c'è stata una rissa e involontariamente mi sono trovata coinvolta, erano molti e sono caduta facendomi male, ma non è niente di grave...cioè sto bene adesso!" mento spudoratamente, almeno faccio le prove per mio zio.
"E quando mi avresti avvisato? Li avrai avvisati i tuoi amici lì dentro no? Io non rientro in quelli? Ci stiamo frequentando di nuovo e nemmeno ho l'onore di essere contattato quando ti succede qualcosa?" ribatte "Scusami davvero, i ragazzi si sono fiondati qui perché erano alla festa e mi conoscevano...io non ho completamente calcolato il telefono, ieri ho camminato dopo un giorno a letto, davvero sono stata molto male non..." interrompe la spiegazione prendendomi il volto, mi bacia delicatamente, ha le labbra bollenti tanto da infastidirmi.
"Oh mio dio, mi hai fatto venire un infarto Katty, non preoccuparti, l'importante è che adesso stai bene e ci sono io con te" mi abbraccia forte "Non farmi mai più una cosa del genere" continua, sento una morsa allo stomaco "Avanti raggiungiamo i tuoi amici, mi avranno preso per pazzo"
Jace mi aiuta a sedermi, Liz continua a guardare Jace e poi Lestat, le mancano i pop corn fra le mani, diamine bionda fa qualcosa! Devo lanciare un segnale di fumo?
"Scusate per come sono entrato in scena, piacere Jace!" dice sorridente, Raphael si presenta velocemente, Lestat gli fa appena un cenno gelido, sento le guance riscaldarsi, no!
"Hai bisogno di qualcosa? Non so..." domanda "Oh no, davvero, stai tranquillo è tutto okay" rispondo con un sorriso tirato.
"Senti se ti va, posso fermarmi qui stasera, non voglio che resti sola in queste condizioni" chiede, oh cazzo, non posso dirgli no dopo quello che gli ho combinato, sarebbe l'inferno "Certo, un po' di compagnia mi farà bene" rispondo ingenuamente pentendomene subito sentendo la risata soffocata di Liz.
Guardo il vampiro, noto che ha la mascella contratta, sarà per tutto il sangue che ha vicino "Perfetto, allora faccio una chiamata per avvisare eh" Annuisco e si allontana dalla cucina.
La bionda mi guarda divertita, poi prende Raphael sotto braccio e lo porta fuori, ultimamente i due vanno molto d'accordo, il vampiro mi guarda.
"Cosa gli hai inventato al tuo amico? Spero non gli avrai raccontato la verità? " chiede irritato "Sei impazzito? Gli ho rifilato la storia della festa" ci interrompe Jace sorridente "Tutto fatto, stasera ci penso io a te Katty" si avvicina e mi stampa un casto bacio, rimango paralizzata, mentre con le dita mi accarezza i capelli.
Oh merda che situazione, no, no, adesso sto esagerando, quale situazione? Non c'è nessuna situazione quindi, dov'è il problema?
Lestat mi fissa indecifrabilmente poi afferra il cappotto "Beh, io vado vedo che qui tutto è apposto, passo domani mattina" Jace gli porge la mano "Ciao amico!" il vampiro fissa prima a lungo il volto del ragazzo, poi la sua mano "Arrivederci" risponde strafottente, senza dargli un dito ed esce dalla villa.
"E' da brividi questo, da dove viene dalla Transilvania?" scoppia a ridere, mando giù quello che resta del tè ormai freddo cercando di nascondere la tensione.
Dopo cena scoppia il diluvio per tanto Raphael e Liz decidono di fermarsi da me, con tutte le stanze per gli ospiti che ci sono potrebbe dormire qui un esercito, dopo aver guardato un po' di televisione con Liz e Raphael che zitti un attimo non ci sono stati, arriva l'ora della buonanotte così mostro le camere ai ragazzi.
Entro in camera mia e il gatto mi salta addosso, lo torturo con dei baci "Menomale che ci sei tu Principe" resto una mezz'oretta a giocare con quel viziato del mio gatto e dopo una doccia veloce indosso una maglia larga che fa da vestitino e mi raggomitolo nelle calde coperte.
I miei occhi si fanno pesanti, dannazione! Qualcuno bussa "Avanti" Jace sbuca dalla porta, indossa dei pantaloni in flanella rossa di mio zio, ma sopratutto è a petto nudo, gli addominali scolpiti risaltano con la pelle abbronzata.
"Ti dispiace? Non riesco a dormire così pensavo, parliamo un po'?" spiega impacciato "Certo, vieni" mi metto a sedere con la schiena poggiata sul cuscino, raggiunge il letto sedendosi comodo ai miei piedi, è imbarazzato, io più di lui.
"Non riesco a credere che sei conciata così, davvero se solo fossi stato lì" dice pensieroso "Jace, sta tranquillo è passato" provo a tranquillizzarlo "Kat, sei sicura che sia tutto apposto fra di noi vero?" domanda con un filo di voce, mi viene un colpo al cuore "Certo..." si mette accanto a me.
"Scusami, devo abituarmi al fatto che sei tornata, certo non ufficialmente, ma sei tornata da me" spiega sorridendo, la luna illumina appena il suo volto "Lo so" rispondo, sei una persona orribile! Le sue mani calde mi circondano il viso e presto le sue labbra sono sulle mie, il sapore di Jace, quanto l'avevo amato, è caldo e in un certo senso rassicurante, mi bacia più lentamente, mi viene in mente Lestat, ma lo caccio subito, non è stato niente.
Jace appoggia la testa al cuscino e delicatamente si mette sopra di me, dolcemente continua a baciarmi senza sosta, raggiunge il collo con le sue labbra carnose, cosa c'è di male? Lestat non è niente, sono libera e Jace è il ragazzo che in passato ho voluto tanto, decido di lasciarmi andare, e scacciare almeno per una sera il vampiro dalla mia mente, forse così lo esorcizzerò per sempre.
Mi alzo a fatica e lascio scivolare il ragazzo sotto di me prendendo io il controllo, baciandolo con più passione, dai dammi un brivido, uno solo.
Mi avvolge schiena e fianchi stringendoli pacatamente, fa scivolare le mani sulle mie cosce e piano piano sale, toccandomi la pancia, mi leva velocemente la maglietta, ho un classico reggiseno nero, mi solleva e torna ad appoggiarmi supina sul letto, un brivido, mi basta un brivido, mettendosi a cavalcioni su di me, sento il suo bacino contro il mio, mentre bacia lentamente il seno ancora coperto, raggiunge la pancia e le sue labbra scendono frenetiche, ancora di più.
Lo fermo prendendogli le braccia e portandolo di nuovo difronte a me per baciarlo, forza Katherine, sforzati, trova il brivido, trema sotto il mio corpo gemendo piano, con le mani accarezzo i suoi addominali, dopo un attimo mi libero dei suoi pantaloni, lasciandolo in boxer, mi bacia forte e con le mani sudate raggiunge i bordi dei miei slip, ma qualcosa si sgretola e torno alla realtà, lo fermo bruscamente.
"Sono ancora debole, ho bisogno di riposarmi" boccheggio trattenendo le lacrime "Oh certo, scusa " ridacchia, ci addormentiamo così, in biancheria intima, stretta di schiena contro il suo petto bollente, più volte immagino qualcun altro al posto suo.
Rumori disturbano il mio sonno, sono voci?
"La pigrona adora dormire" è la voce di Liz "Ma possiamo aspettare ancora un po'.." questa è la voce del medico "Oh non si preoccupi" risponde la bionda, la porta si spalanca insieme ai miei occhi.
Mi rendo conto solo adesso, che Jace mi stringe in un abbraccio, oh no! E siamo in biancheria intima!
Mi metto a sedere di scatto, portandomi la coperta sul petto, Liz vicina al medico ha la bocca spalancata, il dottore è visibilmente imbarazzato e per la gioia di qualche dio, Lestat.
Fermo immobile vicino la bionda che mi fissa, fissa me e Jace e viceversa, le labbra tirate quasi non si vedono, mi sta trafiggendo con lo sguardo.
"Oddio scusa pensavo che Jace fosse nella sua camera" spiega frenetica la mia amica mortificata ma infondo, molto divertita.
"Mi scusi signorina io ecco..dovrei visitarla, non sarei dovuto entrare così, sono mortificato" è il medico, in quel preciso istante il ragazzo al mio fianco si sveglia sussultando, ha i capelli arruffati "Oh non è come sembra, non riuscivo a dormire e sono venuto qui e ci siamo addormentati..." farfuglia paonazzo.
Il vampiro senza proferire parola finalmente stacca quel suo sguardo, che riesce a farmi sentire una traditrice, una ladra, ed esce veloce dalla camera con a seguito le due figure.
Balzo fuori dal letto correndo ad afferrare la maglia, trovo dei pantaloncini scuri rovinati, Jace si alza dal letto e mi avvolge dalle spalle lasciandomi un bacio sulla spalla sinistra "Buongiorno Katty" mi libero in fretta dalla sua presa soffocante, gli lancio un sorriso improvvisato e faccio accomodare il dottore e Liz, del vampiro nessuna traccia, il ragazzo ancora in boxer corre fuori dalla mia camera. Grazie anche per questa ennesima giornata di merda Dio!
"Scusi ancora per prima signorina.." lo ammonisco "Non si scusi, sono mortificata davvero mi dispiace per la situazione imbarazzate, ma le assicuro che di imbarazzante non c'era proprio niente stavamo dormendo" Liz scoppia a ridere sommessamente, probabilmente nota il mio sguardo da serial killer così si porta una mano alla bocca, diventando ancora più rossa nel tentativo di bloccare la risata, esce fuori correndo, non riuscendoci.
Il dottore mi visita, dice che mi sto riprendendo velocemente e che presto sarà tutto un brutto ricordo, corro a farmi una doccia veloce, indosso un leggins nero ed una maglietta larga della nike bianca con scritto 'Just do it' Pettino furiosa i capelli imprigionandoli nella solita rigida coda alta e scendo di sotto.
Sono tutti in cucina, Liz e Raphael vicini, lei è seduta sopra il piano in quarzo chiaro, lui è seduto proprio difronte a lei, la ragazza sta gesticolando animatamente mentre il biondo ride come un bambino, si lanciano qualche mora sfidandosi nel riuscire a centrare uno la bocca dell'altro.
Lestat è in piedi vicino ai fornelli, con l'aria accigliata, nel piano chiaro ci sono uova e bacon e dei toast francesi. Il profumo è così invitante!
I ragazzi si girano vedendomi arrivare, sento la faccia prendermi fuoco.
"Oh Lestat si è premurato di fare questo banchetto" mi informa la bionda, mentre una mora le colpisce l'occhio, faccio un sorriso imbarazzato ma il vampiro manco mi guarda in viso, prendo posto a tavola.
Jace arriva spedito quasi inciampando "Buongiorno!" esclama paonazzo in viso, siamo tutti seduti tutti tranne Lestat, che prende un piatto e lo fa scivolare sul piano lucido dell'isola, proprio davanti a me.
Bacon e uova strapazzate fumanti fanno brontolare il mio stomaco, subito dopo lascia scivolare verso di me anche una spremuta, adesso fa pure il cameriere? Gli sorrido impacciata, lui si poggia di schiena nel piano cucina, un panno rosso che ha fra le mani lo porta veloce sulla spalla mettendosi con braccia conserte, fissandomi un po' troppo, mi sento a disagio.
Con l'acquolina in bocca prendo il primo boccone di bacon, è.... piccante cazzo!
Brucia, tanto, troppo! I ragazzi si girano di scatto preoccupati vedendomi quasi soffocare, afferro la spremuta e la scolo velocemente agitando l'altra mano sventolandomi il viso "Tutto bene?" chiede Liz perplessa "Ei?" segue Jace al mio fianco, la lingua brucia! Lestat si avvicina a me poggiandosi con i gomiti sull'isola "Oh scusa pensavo ti piacesse il piccante" spiega serio, con la voce da stronzo, ma io lo percepisco che è quasi sarcastico.
Lo fulmino con gli occhi, l'ha fatto apposta! Bastardo, al rogo!
"Ma che ti prende?" domando furiosa "No davvero pensavo ti piacesse il piccante" continua ignorandomi completamente, sbatte via lo straccio dalla spalla e indossa il suo trench "Io vado qui è tutto apposto, non c'è bisogno del mio aiuto" osserva soffocando un'irritante risata "Direi proprio di no" ribatto facendo la smorfiosa, ridacchia in maniera macabra ed esce dalla cucina, lasciandosi dietro gli sguardi confusi dei tre ragazzi, lo seguo scocciata.
"Dimmi, che ti prende?" ribadisco "Niente ho degli impegni buona guarigione" e con questo esce dalla villa, sotto il sole.
Torno in cucina a grandi passi e al volo prendo il piatto gettandolo rumorosamente nel lavabo, afferro una ciambella, l'annuso bene per capire se si tratta di un'altra trappola, finalmente le do un morso rabbioso.
Noto che Raphael guarda in una maniera, eccitata? Liz, che ride a bassa voce, mentre il ragazzo si sporge un po' verso di lei sussurrando qualcosa, lei lo spinge con il piede esile ridacchiando, cosa mi sono persa? "Tutto bene con quello lì?" chiede Jace ancora confuso "Sisi doveva andare" taglio corto e con un altro rabbioso morso metto fine all'esistenza della ciambella.
E' pomeriggio, io e Liz siamo davanti la porta d'ingresso che salutiamo ormai i distanti, Jace e Raphael che fanno ritorno a casa, chiudo la porta.
"L'ho fatto con Raphael" confessa con una certa urgenza la bionda.
"Cosa?" strillo presa alla sprovvista, le sue guance si colorano di porpora e comincia a muoversi frenetica"Sai....quando Lestat ti ha portato qui lui era sconvolto, sembrava un fantasma, non ho mai visto una persona così devastata, l'ho aiutato con le ferite, l'ho medicato, le sono stata vicino, la prima notte non ha chiuso occhio, era in preda ad una crisi isterica, abbiamo parlato fino all'alba, si è sfogato, povero... sapessi quante ne ha passate e beh ieri invece, ci siamo fermati a parlare in corridoio poi ci siamo spostati in camera e.. dovresti vederlo a letto!" mi tappo le orecchie velocemente "Liz!" scoppio a ridere.
"Jared?" chiedo "Oh beh mi ha stancato, è stato solo buon sesso ma con Rapahel, beh...." "Okay okay va bene! Per favore niente particolari, sei scandalosa!" scherzo "Ma almeno sono furba, non mi faccio trovare nel letto mezza nuda con il mio lui..." puntualizza soffocando una risata.
"Cos'è successo?" chiede eccitata "Oh quanta malizia! Davvero, non riusciva a dormire, così è venuto in camera mia per un po' di compagnia, mi ha baciato, ci siamo baciati, ha provato a fare qualcosa ma non me la sentivo, così abbiamo soltanto dormito" spiego sbuffando "Lasciatelo dire..tutto stamattina lasciava pensare il contrario" e torna a ridacchiare senza controllo.
"Smettila! Traditrice!" contrattacco "Comunque se non sei pronta non devi farlo..." Mentre parla la interrompo "Pensavo a Lestat" il suo sguardo di addolcisce "Wow! Finalmente lo ammetti, chissà perché immaginavo" dice esasperata.
"Stamattina, quando vi ha visto, ha cambiato cera, fidati è stato palese per quanto sia un ghiacciolo, si è tramutato, ma è lui che l'ha voluto quindi non c'è nessun motivo, tu sei sicura, non significa nulla giusto?" i suoi occhi azzurri curiosi mi creano disagio "Oh Gesù per favore! E' un vampiro! Mi ha aiutata quindi, è....diciamo un mio alleato, forse, per scopi...che riguardano i miei, ma non c'è altro, anche a livello personale non ci conosciamo completamente, ci siamo stati sulle scatole dal primo momento che ci siamo conosciuti è da pazzi che riesca anche solo a sopportarlo, stava per uccidermi stamattina con il piccante" la bionda alza un sopracciglio poco convinta.
Ciao Wattpadiani, spero che il capitolo piccante vi sia piaciuto, un abbraccio.
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