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17-Memories Hurt

Ci sono volte in cui la nostra mente va contro il nostro corpo.
Momenti in cui magari vorremmo correre ma il nostro corpo non ce lo permette, attimi in cui vorremmo seguire una persona ma il nostro corpo rimane immobile, interi giorni in cui mentiamo a noi stessi, il nostro corpo ci dice di stare bene, che non abbiamo niente di male, che non stiamo soffrendo, che non piangeremo più eppure il nostro cervello fa l'opposto.

"Sai forse dovrei buttarli, li tenevo solo perché le piacevano e ci teneva che li tenessi" Dice mia sorella guardando davanti a sé, puntando i suoi occhi smeraldo su una tela appesa sopra la sua scrivania ordinata, un quadro raffigurante un ciliegio in fiore, disegnato con colori pastello e pennellate delicate, soffici e leggere.
"Non ti piacciono?" Chiede Ashton guardando i due quadri davanti a loro ed io sposto lo sguardo sull'altra tela raffigurante due bambine ed un cane bianco mentre ridono, stessi colori pastello, stesso tocco gentile e delicato.

"Non più, ormai non riesco neanche a guardarli nello stesso modo" Risponde Maddy distogliendo lo sguardo dai quadri prendendo un lungo respiro e posando i suoi occhi sulle sue mani appoggiate alle sue lunghe gambe pallide e pulite da ogni tatuaggio.
"Invece sono belli, per quanto abbia tentato di convincerla a iscriversi all'accademia d'arte non mi ha mai dato retta, ma del resto non ha mai dato retta a nessuno" Dice poi Ashton sorridendo leggermente osservando i quadri ed io sorrido portandomi le braccia al petto.

"Eri brava, avresti potuto disegnarmi da nudo" Dice Nick spezzando il momento tenero ed io mi giro guardandolo mentre osserva i miei dipinti appesi in camera di Maddy.
"Fidati anche se fossi stata Giotto in persona non avrei mai dipinto uno come te nudo" Rispondo sorridendo e alzando gli occhi al cielo e lui si porta una mano al cuore offeso.
"Dolcezza, come puoi ferirmi senza pietà dritta al mio non battente cuore?" Dice ed io scoppio in una piccola risata prima di alzare ancora gli occhi al cielo.

"Seriamente, guarda questi addominali, sono arte pronta per essere trasferita su tela" Dice Nick alzandosi la maglietta e mostrandomi il suo addome non definito e senza addominali, io ridacchio prima di spingerlo leggermente lontano da me facendolo ridere.
"Sei senza cuore donna" Dice lui offeso ed io rido annuendo.
"Letteralmente senza cuore Nick" Dico io riferendomi al mio cuore ormai fermo nel mio petto.

"Me li aveva regalati al mio quattordicesimo compleanno, lei aveva quindici anni e stava diventando sempre più brava a dipingere, mamma era fiera di lei, le aveva insegnato lei le tecniche della pittura, dipingevano nel suo ufficio insieme, erano come migliori amiche, si rivelavano ogni cosa in quell'ufficio e a volte anche io entravo e cercavo di dipingere ma il massimo che riuscivo a fare erano delle strisce colorate o qualche piccolo sole, niente di più, eppure mi piaceva rimanere lì e guardarle mentre dipingevano e parlavano con in sottofondo i The Beatles, mamma li adorava" Dice Maddy perdendosi nei ricordi ed io sorrido ricordando i pomeriggi passati con mamma in quello studio che odorava di colore acrilico, olio, legno fresco e carta nuova, era un posto magico, un posto sempre felice.

"Rebecca mi regalò questi due quadri per il mio compleanno, ci aveva messo due settimane per finirli, non dormiva, non mangiava, non perdeva neanche un secondo in cose inutili, passava tutte le sue giornate in quella stanza per poterli finire in tempo per potermeli dare il giorno del mio compleanno e ce la fece, fu il regalo più bello di sempre, erano meravigliosi ed erano unici, solo per me" Continua mia sorella mentre Ashton la ascolta in silenzio ed io mi siedo accanto a lei ricordando lentamente quel giorno, ricordo ancora come gettò senza cura la sua nuova barbie regalata da zia Theresa e prese le mie tele ancora fresche, sporche e fatte con tutto il mio impegno possibile.

"Il nostro albero e Zoe" Dice poi mia sorella indicando le rispettive tele ed Ashton la guarda confuso.
"Da piccole avevamo questo albero nella vecchia casa, c'era un piccolo giardino in cui stava a malapena un albero, così mia sorella decise di comprare un ciliegio, un albero delicato e particolare, un po' come lei insomma, passavamo le giornate trai rami a parlare a nasconderci dai genitori e leggere storie di paura, era il nostro piccolo posto, Rebecca amava quell'albero, era il suo secondo posto preferito dopo lo studio di mamma, quell'albero rappresenta la nostra infanzia, il nostro essere sorelle, i momenti passati insieme, tutto quello che eravamo una volta, prima che lei cambiasse" Dice Maddy sospirando nel dire l'ultima frase.

"E il secondo quadro invece rappresenta noi e Zoe il piccolo cane che avevamo in Sud America, era un cane molto stupido, non gli si poteva insegnare niente, non lo si poteva ammaestrare ed era sempre in cerca di guai nel quartiere, tutti odiavano quel maledetto bastardino, tutti avevano avuto il letto sporco della sua pipì, tutti avevano ricevuto un regalino sulla porta da quel cane eppure per quanto tutti lo trovassero insopportabile mia sorella lo amava, lo teneva in camera con se, lo coccolava quando aveva paura dei tuoni, si preoccupava di tirarlo fuori dai guai quando andava nel giardino dei vicini ed era sempre la prima a difenderlo, era la sua Zoe" Dice sorridendo ed io guardo il quadro ricordandomi alla perfezione la piccola Zoe, era il miglior cane di sempre, non rispondeva ad un singolo ordine, non le importava di finire nei guai, lei voleva essere libera e senza paura.
"E perché ti ha regalato quel quadro se tu odiavi quel cane?" Chiede poi Ashton non capendo ed io sorrido ricordandomi perfettamente il perché.

"Voleva farmi sentire in colpa perché poche settimane prima avevo lasciato Zoe tutta la notte fuori in giardino, così me lo ha regalato costringendomi ad appenderlo in camera così da potermi svegliare ogni giorno e vedere il muso di quel cane bastardo" Dice sorridendo ed io annuisco ricordandomelo alla perfezione, nessuno poteva dare fastidio alla mia Zoe senza subire una vendetta.

"Dunque è sempre stata una stronza" Dice poi Ashton sorridendo e mia sorella smette di sorridere scuotendo la testa e abbassando lo sguardo.
"No Ashton, lei è cambiata, da quando siamo arrivati qui era già diversa e poi gli ultimi mesi non era neanche più lei, era un'altra persona era sempre distante, non mi parlava più, neanche mi guardava in faccia, mi odiava ma del resto non avevo dubbi, me lo ha confermato prima di morire" Dice mia sorella con uno sguardo privo di emozioni e una voce monotona.
"Maddy non è come pens..." Inizia Ashton ma Madeline non lo lascia finire scuotendo la testa.
"Sì sì non è come penso, come no, eppure lei quella cosa l'ha fatta, c'eri anche tu, lei mi odiava Ashton, odiava tutti noi, era talmente egoista e fuori di testa che nella sua testa c'era solo lei, non esisteva nessun altro, pensava solo a se stessa, se ne fregava dei nostri sentimenti, di quello che provavamo, lei se poteva ti feriva e poi rideva di te perché era diventata così, era diventata un'altra." Dice Maddy urlando e Ashton abbassa lo sguardo mentre io la guardo confusa, cosa ho fatto? Le ho detto che la odiavo? Come avrei mai potuto odiarla? Era mia sorella.

"Maddy, lo sai che è cambiata da quella notte" Dice poi Ashton a bassa voce e mia sorella ride amaramente.

"Intendi quella notte di cui nessuno sa niente a parte te e lei? Quella notte Ashton? Perché sarei proprio curiosa di sapere cosa è successo a mia sorella quella notte? Vorrei proprio scoprire il perché dalla mattina dopo non era più la stessa" Guardo la ragazza mentre con gli occhi lucidi si porta le braccia al petto mentre Ashton rimane con la testa bassa e i pugni stretti.

"Non posso dirtelo Maddy" Dice poi il biondo e mia sorella annuisce lasciandosi sfuggire una lacrima che lentamente le cade sulla guancia.

"Già, come pensavo" Dice poi fredda la ragazza annuendo.

"Non dirmi che ti sei fatta pure lui, perché in tal caso io porto questa storia a MTV, sapranno come farne un bel film" Dice poi Nick interrompendo il momento e commentando mentre io rimango in silenzio cercando di ricordare qualcosa, ma ancora una volta, zero, il vuoto più totale.




"Siamo felici che tu sia rimasto a cena con noi Ashton, spero ti piaccia la papas y chorizo" Dice mia madre portando a tavola uno dei suoi cavallina battaglia in cucina, il piatto messicano che le viene meglio e che più odiavo.

"In realtà non so cosa sia ma mangio tutto signora Ramirez" Dice poi con il solito tono cordiale Ashton ed io sorrido per la sua dolcezza, era sempre così educato con tutti, specialmente con me.

"Ne rimarrai affascinato ragazzo" Dice poi mio padre dandogli una pacca amichevole prima di sedersi al tavolo a capotavola come al solito, sorrido nel vedere mia mamma alzare gli occhi al cielo come sempre ogni qual volta che mio padre si infilava il tovagliolo nella camicia come se fosse un bavaglio per bambini.

"Allora Ashton come va il college?" Chiede mio padre cominciando a mangiare e il ragazzo si immobilizza.

"Ashton ha mollato il college" Dice poi mia sorella con freddezza mentre Ashton si volta verso di lei guardandola male.

"Madeline" La rimprovera il ragazzo e mia sorella lo guarda male.

"Cosa c'è? Non ti piace che dica ai miei genitori che hai mollato il college o non vuoi che dica anche che è per colpa di Rebecca che hai buttato all'aria il tuo futuro?" Chiede Maddy con cattiveria ed io rimango immobile come il resto dei presenti.
Beh a parte Nick, lui sta accarezzando incantato la giacca in velluto di mio padre.

"Cosa?" Chiede mio padre puntando la sua attenzione su Ashton il quale continua a guardare male mia sorella.

"Madeline smettila" Dice Ashton sottovoce e mia sorella ride amaramente prima di alzarsi facendo scricchiolare la sedia.
"Madeline siediti" Dice poi mia mamma e mia sorella scuote la testa.
"No, basta, non ho più intenzione di fingere che tutto ciò sia giusto, che tutto vada bene, state tutti mentendo a voi stessi credendo che tutto ciò sia giusto, tu" Dice indicando Ashton "tu hai mollato il college per lei, ti sei rovinato il futuro e non riesci a capirlo e tu mamma, tu continua mentire a te stessa, perché diamine apparecchi anche per lei?" Chiede indicando il mio solito posto ben apparecchiato come al solito.

"Lei non se ne è andata mamma, non tornerà questa volta, non tornerà mai più, è morta, lo capisci? Non tornerà mai più perché è stata talmente egoista da buttarsi da quella cazzo di finestra senza darci un perché o senza neanche salutarci, lo capisci mamma?" Urla mia sorella con le lacrime sul suo volto mentre mio padre abbassa la testa e mia mamma invece guarda il mio posto vuoto con gli occhi lucidi.

"Madelin.." Inizia Ashton ma prima che possa anche solo concludere la sua frase mia sorella esce dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle lasciando un silenzio tombale nella stanza.

"Rebecca, questo non è velluto, questo è camoscio, quest'uomo ha i big money" Dice poi Nick alzando la testa per poi notare il silenzio attorno a noi.

"Ho rovinato qualche momenti tragico?" Chiede confuso ed io mi stringo le braccia al petto sentendo improvvisamente freddo.

"Lei mi odia" Dico poi sottovoce e Nick annuisce.

"Già, molto triste, credi di poter comunicare in qualche modo con tuo padre per chiedergli dove ha comprato quella giacca?" Chiede Nick indicandomi papà il quale si è alzato per abbracciare mia madre in lacrime.

"Mi dispiace signori Ramirez, io non volevo iniziare...." Dice Ashton scusandosi con i miei genitori i quali scuotono la testa.

"Non è colpa tua Ashton, Madeline è ancora ferita" Dice mia madre sottovoce ed il ragazzo annuisce.

"Ci deve essere una spiegazione per quella notte" Dice poi il ragazzo a bassa voce mentre io cerco di capire.

"Okay, credi quello sia magenta o rosso perché credo sia porpora ma la luce mi sta ingannando" Dice poi Nick continuando a parlare della giacca.

"Mi stai ascoltando?"


"Mi stai ascoltando?" Alzo di scatto la testa ritrovandomi accanto a me Luke il quale mi sta guardando con i suoi occhi azzurri cielo in attesa di qualcosa, mi ero persa ancora nei miei pensieri, mi riscuoto per cercare di levarmi dalla testa quelle immagini per poi concentrare completamente sul biondo.

"Scusa, stavo pensando ad altro" Dico scusandomi con lui il quale piega le labbra rosee il un sorrisetto leggero prima di indicarmi il suo quaderno di appunti e poi il professore girato verso la lavagna.
"Il professor Hiltun ha chiesto di fare delle coppie per il progetto di letteratura francese, ci sei oggi pomeriggio? Posso portare il mio computer a casa tua e un paio di libri per poter fare la ricerca" Dice ed io mi mordo il labbro guardando i suoi occhi sempre dolci con me, occhi che mai mi hanno guardato come tutti gli altri, occhi che mai una singola volta mi hanno tradito, occhi talmente azzurri da ricordare il cielo prima del tramonto, occhi che ora non riesco neanche più a guardare.

"No, no, non ci sono" Dico non appena suona la campanella risvegliandomi dai pensieri, velocemente afferro il mio quaderno e la mia penna infilandoli di fretta nel mio zaino per poi alzarmi sotto lo sguardo confuso di Luke.

"Hey, stai bene?" Chiede Luke afferrandomi il braccio ed io mi irrigidisco sentendo ogni mio muscolo contrarsi e bruciare sotto il suo tocco delicato.
"Sì sto bene, scusa sono di fretta" Dico poi liberandomi dalla sua presa scivolando via dalle sue dita per poi uscire dalla classe sentendo girare forte la testa mentre i ricordi di ieri notte tornano a me.

Il buio, quel rumore, le mie urla.

Prendo un lungo respiro per contenermi dal cadere a terra e piangere devo far finta di niente, devo essere forte, nessuno lo deve sapere, nessuno verrà a saperlo, non posso permetterlo.

"Sei di fretta?" Chiede Calum mettendosi davanti al mio tragitto fermandomi e puntando i suoi occhi a mandorla nei miei spaventati, lo guardo sentendo il respiro diventare difficile, il suo sorriso quasi mi spaventa, la sua presenza non mi piace.

"Hey, stai bene?" Chiede il moro guardandomi confuso mentre tengo gli occhi bassi ed io annuisco prima di stamparmi in faccia un sorriso falso.
"Da quando ti interessa Hood?" Chiedo prendendolo in giro e lui alza gli occhi al cielo per il mio tono.

"Sempre la solita eh" Dice poi sorridendo ed io annuisco quando in realtà vorrei urlargli che no, non sono sempre io, non sono più io.

"Ieri sera non ti ho più vista, mi avevi promesso di stare un po' con me" Dice poi prendendo una ciocca dei miei capelli azzurri e giocandoci come un bambino, io deglutisco a fatica sentendo nominare ieri sera, non di nuovo Rebecca, no.
"Emh, devo andare" Dico poi cercando di uscire da quella situazione ma il ragazzo mi blocca come Luke prendendomi delicatamente il braccio e guardandomi negli occhi.

"Ci vediamo dopo no?" Chiede ed io mi libero dalla sua presa velocemente per poi allontanarmi da lui senza neanche rispondergli correndo poi verso il bagno.

Il buio, quel rumore, le lacrime fredde sulle mie guance, le mie urla, quelle mani sporche, quella camicia azzurra, le mie urla sempre più forti, quelle braccia attorno a me, quel dolore al petto, la nausea.

Mi accovaccio in ginocchio davanti al water inspirando a fondo con gli occhi chiusi, non devo piangere, non di nuovo, inspiro profondamente cercando di non pensare a ieri notte, cercando di non pensare ai suoi capelli scuri, ai suoi occhi chiusi, alle mie urla ed alle mie lacrime.
Mi piego su quella tavola pulita vomitando ogni cosa, cercando quasi di poter eliminare anche i ricordi, tossisco sentendo il petto vibrare e la testa pulsare a ritmo del mio cuore.

Rimango immobile a piangere in quel bagno per minuti, ore senza avere nessuno con me.
Senza nessuno a sorreggermi tra le sue braccia, a salvarmi da quell'oblio.

Sola, come sempre.



Hey Everybody

Si fa sempre tutto più difficile ma mettendo insieme i vari ricordi, le varie frasi strane in realtà si traccia il perché della morte di Rebecca, i vari misteri e bla bla, per chi non avesse voglia di investigare beh, prima o poi dirò tutto.

Anyway, ho finito la maturità, sono uscita con un pulito e bellissimo 72, numero che ho giocato al lotto ma che ha perso, fa niente, l'importante è che abbia finito la scuola, questo significa che d'ora in poi potrò impegnarmi a scrivere e finire le mie storie e beh studiare per entrare a Lingue l'anno prossimo.

Non ho niente altro da dire se non di andare sul mio canale YouTube e guardare il breve trailer di Uncover che ho pubblicato, molto sweet, devo rifare quello di Promise che porca la vacca non me lo carica su YouTube, ma vabbè, il link del trailer lo trovate in bacheca Wattpad oppure al primo capitolo di Uncover, fatemi sapere cosa ne pensate con un commento o con un mi piace.

Bene, addio a tutti.

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