La luce appare dove non splende sole
L’aria sottile splende di soffuso lucore _Respiro_ inebriante essenza di languido Calicanto in fuggevole fremito. I suoi fiori si vestono di eterea nuance e immaginano di essere eleganti origami dal cuore cremisi. Si specchiano nelle algide dune riflettendo ombre argentee mentre ricamano visionari spazi, forme ardite di appassionate malinconie in cerca di dimora nei frammenti dell’immaginario.
_Esisto_ in questa solitudine che ha senso nel silenzio che svanisce fra il palpito delle ali di un pettirosso e il fugace soffio di Zefiro, un incanto che non oso spiegare.
Un incanto generato da labirintici pensieri, incastri nolenti a collimare, sfumano come fuoco fatuo metafora dell'irreale follia esistenziale. Parole incessanti trafiggono nel clangore di Eco amano amano odiano odiano fioriscono fioriscono legano legano sanguinano sanguinano si incontrano in un’eterna danza si scontrano cadendo nel vuoto universale per poi librarsi.
_Desidero_ che carne, sangue e ossa svaniscano nell’infinitesimo, che di me rimanga solo la luce che appare dove non splende sole così che possa essere arbusto sottile che si inchina alla voce del vento, che viva nel silenzio e nella solitudine dei miei incanti, in ogni vellutato petalo di Calicanto che si specchia nel riflesso della neve, bianca fragranza.
_Vagare_ in seducenti visioni mentre scintilla di me in sospiri di voluttà Vive Ama Muore e Rinasce dal Nulla all’Eterno.
Prosa poetica scritta per il concorso Viaggio in Elicona ideato da la CasadelleCivette
La foto è di Masao Yamamoto.
Il titolo dello scritto è ispirato a La luce appare dove non spende sole di Dylan Thomas.
Il brano musicale, Secrets, della band OneRepublic è eseguito da The piano Guys in una fusione con la 5 sinfonia di Beethoven.
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