Capitolo Nove
L'orgasmo è il coinvolgimento totale del corpo: mente, corpo, anima, tutti insieme.
Tu vibri, l'intero essere vibra, dalle dita dei piedi alla testa.
Non sei più in controllo; l'esistenza ha preso possesso di te e tu non sai chi sei,
è come una follia, è come un sonno, è come la meditazione, è come la morte.
Osho
•
Il sole di mezzogiorno brilla alto nel cielo.
I suoi caldi raggi si infrangono leggiadri sull'erba verdissima del prato, tagliato all'inglese.
La forma ovale del campo da Quidditch, le due estremità esattamente speculari in cui sono posizionati i tre anelli di altezze differenti, gli alti spalti che si snodano lungo i perimetri e che sono stati costruiti apposta per gli spettatori... la riproduzione, questa volta, è davvero sensazionale!
Nessun accenno di colore sfasato, nessun particolare farlocco o sbiadito e nessun tremolio fastidioso.
Tutto è perfettamente in linea con la vera realtà.
La testa di Harry si volta attenta, gli occhi si soffermano ad esaminare accuratamente ogni minuscolo dettaglio.
Lo analizzano, lo smembrano e lo catalogano, inserendolo tra i meandri della propria mente, aggiungendolo alle informazioni che ha già in suo possesso.
Si blocca soltanto quando arriva con gli occhi verso la torretta, scrutandola assorto.
-Sapete.... Mi stavo chiedendo...- Dichiara voltandosi verso gli altri due Auror che lo hanno seguito in questa perlustrazione, restandone distanti ma comunque a stretto giro.
-...com'e' possibile che lui veda nella sua mente, tutto questo? E' un babbano... non può ricordarsi di aver mai visitato un posto simile.-
Draco si abbassa sulle gambe: posa gli occhi per terra, prima di allungare una mano e sfiorare delicatamente i fili d'erba che si piegano leggermente al movimento.
Chiude per qualche istante le palpebre, sentendosi come rinfrancato dal contatto, prima di spalancarle e appoggiare le iridi glaciali in quelle verdi del Grifondoro.
-Sono i maghi oscuri che pilotano i sogni, Potter. Abbiamo trovato giorni fa, le tracce magiche che ci hanno portato a comprendere come la struttura onirica ne venga modificata.
Il sistema nervoso centrale delle vittime viene aggirato, le immagini che si formano sono state precedentemente disintegrate e ricostruite a loro piacimento. Chi entra nel sogno, non se ne accorge neppure. Pensa semplicemente che la sua immaginazione sia più laboriosa del solito.-
Un sorrisino sghembo gli arriccia l'angolo delle labbra portandolo verso l'alto.
-E' bello fantasticare su cose nuove dopotutto, non trovi?-
Harry alza gli occhi verso il cielo con un'espressione in viso scocciata. Un'altra delle sue pungenti frecciatine, ma che stavolta cadranno a vuoto, senza minimamente colpirlo.
-Come mai io non ne sapevo nulla?- Domanda invece, ignorando volutamente il Serpeverde e girandosi verso Hermione.
La ragazza lo fissa angustiata, con un'espressione in viso colpevole.
-L'altro giorno mi sono dimenticata di aggiornarti.- Sussurra mordendosi il labbro.
-Ma... CAZZO!- prorompe Draco acido, alzandosi di scatto e strappando involontariamente qualche filo verde rimastogli intrappolato tra le dita.
-Mi avevi detto che lo avresti visto la sera stessa, per la Barba di Merlino! Possibile che non si possa più fare affidamento su nessuno?-
-Io... hai ragione, Malfoy! Ma Harry era in pena per Ginny. Sono spariti insieme e quando sono tornati erano entrambi troppo scossi per poter fare qualsiasi discorso... e poi... poi, ci hanno chiamati qui urgentemente, e io... mi sono dimenticata!–
-Forse a Natale dovremmo regalarti una ricordella... stupida, inutile, sangue marcio!- Esclama secco Draco allontanandosi verso il centro.
Harry si sente all'improvviso scosso: sarà il contesto sbagliato, le cattiverie gratuite, il modo in cui i suoi affari privati siano stati sbandierati ai quattro venti... o il tono amareggiato che ha usato il Serpeverde. Ma la sensazione di fastidio si è insinuata prepotentemente nel petto e non gli sta lasciando tregua.
-Malfoy, smettila di fare sempre lo stronzo! Può capitare a tutti uno sbaglio! Va bene?-
Le lunghe gambe si bloccano all'istante. Draco gira su se stesso prima di schioccare, contrariato, la lingua sul palato. L'indice si alza e si muove furioso di fronte a lui.
-No, non va bene per un cazzo, invece. Stiamo portando avanti una missione e i tuoi problemi di coppia non devono estrare nella nostra sfera professionale. Pensate di essere ancora a scuola? Pensate che arriverà, come sempre, qualcuno a intercedere per voi due? Cercate di comportarvi a dovere... non obbligatemi a farvi rapporto.-
Le ultime parole permangono nell'aria: sillabe dure, incattivite dall'arroganza con cui sono state dette.
I tre ragazzi rimangono a soppesarsi a vicenda, ognuno con il cuore smosso dai diversi pensieri.
E l'aria si trasforma attorno a loro, adattandosi al nero umore: il bel sole si spegne e lascia spazio ad una zona d'ombra.
L'atmosfera si fredda, la temperatura crolla: gli Auror rabbrividiscono di fronte al nuovo mutamento che, d'istinto, urla a gran voce l'arrivo imminente di qualcosa che non recherà nulla di buono.
Il babbano non si è neppure, ancora visto. Dove diamine sarà finito?
Le nuvole si stanno inscurendo, un vento forte si innalza furioso e un tuono romba in lontananza.
Harry alza gli occhi verso il cielo, spostandosi la frangia che gli sbatte sugli occhiali, prima di portarsi una mano sulla fronte.
-C'e' qualcosa nel cielo... qualcosa di strano... Sembra che stia arrivando... ehm, qui.– Mormora assottigliando gli occhi.
Sbatte le ciglia varie volte, sposta con l'indice le lenti tonde prima di sentirsi atterrare per terra con una spinta. Un corpo caldo gli plana addosso e il solito odore di muschio e di uomo, lo porta a spalancare gli occhi atterrito.
-Stai più attento, Potter! Quel bolide sembrava mirare diritto a te!-
-Bombarda Maxima!- La voce di Hermione risuona limpida nel silenzio, seguita subito dopo da una forte esplosione.
Le gambe di Draco si spostano leggermente in avanti, portando il suo corpo a ricoprire maggiormente quello del ragazzo sotto, che trattiene il fiato imbarazzato.
Quando rialza il viso, due iridi verdissime lo stanno guardando stranite.
-Ti stava arrivando dritto in testa, e non avevo voglia di rimanere invischiato in mille domande dei superiori. Non l'ho fatto per te, non farti idee strane.- Dichiara con le gote leggermente imporporate Draco.
Si porta in quadrupedia e un ginocchio sfiora la patta di Harry che emette un voglioso gemito di rimando. Il Serpeverde affina lo sguardo, studiandolo.
-Non è il momento, Potter. Cazzo, sei veramente un completo idiota... NON - E' - IL - MOMEN...-
-State attenti!- Urla isterica Hermione, indirizzando la bacchetta verso un altro bolide che continua a mirare verso i due ragazzi.
Draco si butta con la schiena a destra, atterrando sull'erba. Afferra Harry dalla maglietta e se lo porta dietro, stendendoselo praticamente sopra.
Con una mossa velocissima, fa leva sugli addominali, alzandosi e portando la bocca vicino al suo orecchio.
-Senti campione, queste palle ci vogliono fottere... e non nel modo che vorresti tu. Quindi, cerca di stare buono, seguimi, e tieni la tua voglia di cazzo per dopo.- Dice veloce prima di spostarlo con una manata.
Si alza veloce, senza dargli un'aiuto per farlo anche lui. Irrigidisce le spalle e si mette subito in una posizione d'attenti, affiancando la ragazza.
-Quante ne hai fatte fuori fino adesso?-
-Circa quattro, ma ogni volta che arriva un lampo nel cielo, se ne forma un'altra. Dobbiamo sbrigarci ad arrivare alla "passaporta" il prima possibile.-
Le bacchette degli Auror rimangono puntate verso l'alto, mentre insieme, si scambiano un veloce sguardo complice.
Si girano, pronti per correre verso il punto di ritrovo magico.
-Cosa sta succedendo? I bersagli sembriamo noi!- Domanda affannosamente Draco mentre che le gambe continuano a muoversi a un ritmo serrato.
-Penso che si siano accorti che gli stiamo addosso.- Risponde risoluta Hermione senza diminuire l'andatura.
Ogni tanto la testa saetta in su, e la paura le fa battere forte il cuore.
-Questo può soltanto significare due cose:
il sogno era finto ed è stato costruito soltanto per depistare noi.
E che da ora in poi, sarà ancora più difficile beccarli.-
Le gocce di sudore scendono a frotte sulla schiena di Harry: il ragazzo stringe la maglietta con un palmo, si sfriziona le gambe durante la corsa, cerca di incamerare aria il più possibile.
Ma la voglia lo sta stritolando, la mente è quasi completamente offuscata e in questo momento l'unica cosa che vorrebbe seriamente fare, è sentire Draco spingersi dentro di lui.
Arranca sfinito, le ciglia sfarfallano e cade stremato in ginocchio.
Si rialza subito, cadendo nella stessa posizione un attimo dopo.
-Harry!- Grida disperata Hermione, fiondandosi da lui.
-Stai di nuovo male. Oddio, non succederà come la volta scorsa?! Io inizio a preoccuparmi... cosa...?-
-Spostati.- La voce gelida di Draco anticipa la mossa altrettanto secca.
Con una spallata la fa quasi cadere a terra: si abbassa alzando per le spalle Harry, che si lascia quasi andare tra le sue braccia.
-Forza, stringi i denti. Usciamo in fretta da qui, e poi ti porto subito a casa mia.-
La ragazza apre la bocca scioccata.
-Perché a casa tua? Harry non sta bene, dovrebbe andare in ospedale!-
Si avvicina per spostarlo ma l'espressione supplichevole che gli rimanda il suo amico la fa ammutolire e congelare sul posto.
-Hermione, domani ti spiego. Ti prometto, che questa volta ti spiego tutto.
Ma ora lascia che Malfoy si prenda cura di me.-
Le labbra si stringono e sigillano qualsiasi altra domanda, chiacchiera o interazione.
Ha detto prendersi cura, lo ha sentito molto bene.
Prende una ciocca tra le dita e se la arrotola tra di esse, confusa.
Attende paziente che le passino davanti, e osserva allibita come il Serpeverde non ribatta, ma stia soltanto attento a non far cadere l'altro, sorreggendolo dolcemente con un braccio.
E Harry invece... si sta lasciando andare.
La testa è appoggiata alla spalla di Draco.
Ogni tanto il viso si alza, e il naso atterra su qualche parte del corpo dell'altro ragazzo, in un modo ricercato che non le sembra affatto casuale.
Visti da dietro sembrano essere persi... risucchiati in qualche universo parallelo in cui i loro atteggiamenti potrebbero rimandare a una relazione nascosta.
Una coppia non ancora uscita allo scoperto.
Ma non può essere vero. Harry è etero, e Draco non lo farebbe mai.
Il suo intuito questa volta si starà sbagliando, non è forse così?
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