2.7 Rebecca's Day
Rebecca's Pov
Esiste un giorno sacro durante la settimana.
Io amo chiamarlo il giorno di Rebecca.
Bruno mi lascia due giorni liberi dal lavoro, il primo giorno scelgo sempre di passarlo con la mia nipotina facendo la babysitter e divertendomi con lei fingendo che sia un obbligo per far sentire in colpa i suoi genitori.
E il secondo giorno lo dedico solo a me stessa, in genere dormo fino all'una, mi sveglio e mangio in completa solitudine e pace qualcosa, passo il mio pomeriggio a non fare nulla e guardare serie tv o leggere e la sera mi faccio un bagno caldo accompagnato da un bicchiere di vino e una maschera per il viso.
Ogni stress e rabbia accumulato sparisce il quel giorno.
È il mio giorno sacro.
"Buongiorno nana, è l'alba" Urla Harry entrando in camera mia e svegliandomi dai miei dolci sogni. Apro lentamente gli occhi osservando il ricciolo mentre si avvicina al mio letto con un sorriso strano sulle labbra e i suoi occhi puntati su di me usando il suo sguardo da cucciolo.
"Che ore sono?" Domando con la voce roca e Harry controlla il suo cellulare.
"L'una e un minuto, ho aspettato fino ad adesso per svegliarti, so quanto sia importante questa giornata di riposo per te" Mi risponde prontamente. Più volte si è scontrato con il mio pessimo umore ogni tal volta che mi svegliava troppo presto durante il giorno di Rebecca, ormai ha imparato.
"Cosa vuoi?" Domando tirandomi le coperte sulla testa facendogli capire che voglio rimanere sola.
"So che è il tuo giorno super speciale, lo so, fidati, l'ho capito, ma ho una buona notizia da darti e sei l'unica a cui posso dirla" Dice ed io abbasso le coperte osservandolo. Indossa ancora la sua tenuta da casa, ovvero un paio di pantaloni della tuta gialli e una maglietta tutta rovinata dei Rolling Stones. Quando è vestito così non sembra più un uomo adulto e affascinante ma un ragazzino adolescente in piena pubertà.
"Sputa il rospo Harry" Dico alzandomi leggermente e sbadigliando mentre lui mi guarda con una strana luce negli occhi.
"Ho un appuntamento con una ragazza" Esclama esaltato ed io lo guardo per niente interessata.
"E dunque?" Chiedo e lui mi guarda male, intristito per la mia reazione.
"E dunque non so dove portarla stasera, è una ragazza di classe, era del mio vecchio giro di amici, lei si aspetta un ragazzo ricco e pieno di soldi, io non lo sono più ormai, ma posso sembrarlo" Continua ed io annuisco.
"Okay e allora?" Chiedo cercando di arrivare al suo punto.
"E allora visto che volevo portarla in un bel ristorante ma senza pagare tanto mi è venuta in mente una persona che entrambi conosciamo giusto?" Mi domanda ed io penso subito a Calum ed il suo ristorante.
"Chiamalo e prenota un tavolo, non penso avrà problemi sei suo amico" Dico per poi buttarmi di nuovo nel letto coprendomi la faccia con le coperte. Dopo qualche secondo Harry mi scopre guardandomi con i suoi occhi smeraldo.
"Ed è qui che ti sbagli" Dice confondendomi.
"Io ero il miglior amico di Calum prima che partisse per Londra, so che anche tu eri sua amica e so che ti ha fatto male quando non ti ha mai chiamato per quattro anni" Dice giocando nervosamente con le sue dita ed io alzo gli occhi al cielo.
"Non mi ha fatto male" Lo correggo e lui mi guarda male.
"Hai finito di mentire?" Chiede annoiato per poi riprendere il suo discorso.
"Il problema è che ha fatto male anche a me, so che non è paragonabile a quello che provava per te ma era comunque il mio migliore amico, avrei avuto così tante cose da dirgli e spiegargli, lui è stato uno dei motivi più grandi per cui sono diventato meno stronzo e più me stesso e quando se ne è andato per sempre, mi è mancato, mi è mancato il mio migliore amico" Spiega rattristandosi ed io smetto di essere innervosita e mi avvicino al ricciolo prendendogli la mano.
"Da quando l'abbiamo visto al matrimonio mai una volta ha cercato di riconnettersi con me, ci ho sperato, ho sperato in un suo messaggio o una chiamata per passare del tempo insieme come una volta facendo qualcosa stupido come il Laser Tag o giocare ai videogame anche se ora siamo adulti" Dice con un piccolo sorriso per poi alzare le spalle.
"Ma non l'ha mai fatto e credo di sapere anche il perché" Conclude per poi fissarmi dritto negli occhi.
"Perchè? Cosa hai fatto?" Chiedo curiosa e lui mi indica.
"Mi sono fatto te" Dice con semplicità ed io lo guardo male.
"Quattro anni fa ci siamo baciati e basta, non ti sei fatto proprio niente Harry" Dico con un monotono e lui alza le spalle.
"Lo so, però lui questo non lo sa, immaginati tornare, vedere la ragazza che ha amato quattro anni fa e vederla vivere con il suo ex migliore amico, deve aver pensato le peggio cose di me" Dice preoccupato ed io alzo gli occhi al cielo per poi dargli una pacca sulla spalla.
"Harry, io penso Calum sappia benissimo che io e te non abbiamo mai fatto niente" Lo consolo e lui alza le spalle.
"E allora perché non si è mai fatto sentire con me? Tu quel giorno avrai anche perso il tuo ex ma io ho perso il mio migliore amico e ancora non mi ha mai parlato da quel giorno in cui l'ho visto al gala di quattro anni fa" Dice afflitto ed io sospiro per poi prendere il cellulare e digitare un numero.
"Cosa fai?" Chiede confuso il mio coinquilino.
"Rebecca?" Domanda la voce dall'altra parte della cornetta ed io sorrido.
"Hey Ruby, come va?" Rispondo dolcemente e subito la ragazza ridacchia.
"Hai ancora il mio numero? Io sto bene anche se questa tua chiamata all'improvviso mi preoccupa un po', è successo qualcosa?" Chiede ed io sorrido.
"No tutto bene, stasera avete l'inaugurazione giusto?" Domando ricordandomi il giorno.
"Ecco hai toccato un soggetto molto delicato" Dice lei sussurrando in modo strano.
"Perché?'" Chiedo e sento in lontananza delle urla, urla di qualcuno molto familiare.
"Perché Calum e Nick stanno urlando?" Domando quasi divertita e Ruby sospira.
"Non sono dei migliori umori al momento, Luna ha insistito per portare due camerieri esperti da fuori solo per l'inaugurazione, sono due persone del ristorante Guardian, quello di ricchi viziati con i soldi nel culo, hai presente?" Domanda ed io annuisco.
"Sì certo, quello vicino a Beverly Hills" Rispondo con ovvietà.
"Il punto è che io e Nick siamo stati lasciati da parte, il che mi va più che bene, l'inaugurazione di un locale è la serata più delicata e un piccolo errore potrebbe rovinargli la reputazione, avere quei due camerieri esperti amici di Luna è una soluzione ottima, il problema sono Calum il quale non vuole lavorare con quelli che ha chiamato; pinguini ammaestrati e Nick è molto offeso per il rimpiazzo" Spiega brevemente ed io sorrido immaginandomi i due ragazzi litigare come due bambini.
"Sono convinta che andrà tutto per il meglio, Ruby, posso chiederti un favore, in verità è per Harry" Dico e lei mi ascolta in silenzio.
"Puoi prenotare un tavolo per due a suo nome?" Chiedo e lei accetta senza alcun problema per poi chiudere la chiamata lasciandomi sola con il ricciolino.
"Risolto, tu e la tua amica avete un tavolo, ora lasciami in pace è il mio giorno libero, non ho intenzione di parlare con nessuno" Dico calciandolo leggermente via. Il ragazzo mi lascia una carezza sulla testa prima di trotterellare via con un sorriso sul volto.
E ora inizia la mia giornata libera.
"Cosa diamine stai facendo? No, vedi che allora sei idiota!" Urlo contro lo schermo della televisione mentre continuo a mangiare indisturbata i miei noodles in tazza appena usciti dal microonde.
"Hai già visto quell'episodio, perché arrabbiarti?" Domanda Noelle scocciata dall'altra parte del divano ed io le faccio cenno di tacere. So che l'ho già visto, semplicemente mi piace comandare in generale, anche i personaggi delle serie TV.
"Questi noodles sono quasi decenti, mi passi la salsa di soia?" Domanda la ragazza ed io la ignoro.
"Ah già, giorno di Rebecca, quasi scordavo questa ridicola tradizione che hai imposto a tutti" Si lamenta per poi allungarsi e prendere la boccetta di salsa sa davanti a me e condire la sua pasta insultandomi.
Io non faccio niente per nessuno durante questa giornata. L'unica persona importante sono io, negli altri giorni sarò sempre disposta ad aiutarti, ma oggi no.
Ho ignorato Michael quella volta che è rimasto chiuso in bagno per ore perché si è staccata la maniglia della porta.
Ho detto no a Luke quella volta che aveva perso l'autobus e si era perso per Los Angeles senza sapere come fare.
Mi sono rifiutata di alzarmi dal divano quella volta che Noelle aveva perso un paio di orecchini per casa.
Ho bloccato i numeri degli Ash quella volta che volevano portarmi con loro in un negozio di mobili perché da soli non riuscivano a trasportare una scrivania.
E ho perfino detto no a mia nonna quando nessuno poteva andarla a prendere all'ospedale dopo un controllo alla vista.
Questo giorno è sacro, l'unica persona a cui posso fare un favore sono io.
"Pronto? Ciao Mikey, mmh, sì stasera ci sono, che piani hai?" Domanda Noelle rispondendo alla chiamata di mio fratello. Lavorano insieme e ogni volta Michael cerca di trovarle persone abbastanza stupide da derubare ma senza mai volare troppo alto come quella volta con Harry.
"Non ti ha risposto perché ha spento il cellulare da stamattina, lo sai che giorno è" Commenta annoiata la biondina ed io alzo gli occhi al cielo mentre osservo la protagonista combattere il cattivo con una spada.
"Sì neanche da chiedere, tanto non lo farà mai, mi arrangio, Luke viene?" Domanda lei escludendomi dai loro piani.
"Ho chiesto così posso capire se farmi semplicemente carina o estremamente bella per lui, Michael quante volte te lo devo ripetere?" Ignoro il loro discorso mentre mastico lentamente i miei spaghetti bevendo anche il brodo piccante senza alcun ritegno, penso di aver fatto cadere gocce ovunque attorno a me. Ma è il mio giorno libero, pulire sarà un problema della me di domani.
"Va bene allora, comincio a prepararmi tra poco, ci vediamo lì a casa vostra" Noelle chiude la chiamata per poi alzarsi e guardarmi quasi disgustata per la mia postura tutta accovacciata, la mia tenuta da casa che consiste in un pigiama intero rosa e i miei capelli spettinati legati in una cipolla spelacchiata.
"So che la risposta è no ma stasera vostra nonna ha preparato le lasagne e ti ha invitato anche con tutti i tuoi fratelli" Annuncia ed io scuoto la testa.
"No, stasera ho in programma un bel bagno cal-" Inizio ma lei mi interrompe.
"Non mi interessa, a dopo" Dice per poi andarsene in camera sua per prepararsi alla truffa prima della cena.
Una persona in meno in casa, più spazio per me, il mio vino e i miei sali da bagno preferiti al gelsomino.
"Sai vero che se vuoi farti il bagno Harry ha finito i tuoi sali da bagno per lavarsi per il suo appuntamento di oggi?" Domanda Noelle casualmente ed io spalanco gli occhi per poi correre in bagno e notare effettivamente il sacchetto vuoto.
Quel piccolo bastardo riccioluto me la pagherà carissima.
"Con questi sali andrebbe aggiunta anche la crema corpo alla lavanda per rendere la sua pelle morbida e delicata" Osservo la confezione rosata con un piccolo sorriso estasiato mentre annuisco alla commessa la quale mi mostra altri saponi e profumi.
"Allora per completare il tutto io le suggerirei questo olio per massaggi, immagino lei stia organizzando una serata SPA con il suo ragazzo dopo aver comprato tutti questo prodotti o sbaglio?" Chiede indicando il mio carrello pieno di essenze, schiume, creme e saponi.
"In verità l'unica con cui passerò questa serata è me stessa, è il mio rituale per rilassarmi" Ammetto e la commessa sorride divertita per poi lasciar perdere l'olio e dirigersi verso le casse insieme a me.
Ho un problema con questo tipo di cose. Non riesco a smettere di comprarle, creme da corpo profumate, saponi colorati, maschere per il viso miracolose, sono il mio punto debole.
"Sono cento trenta dollari" Dice la ragazza con un gran sorriso ed io mi irrigidisco immediatamente, quanti?!
"Sa che cosa le dico, non ho bisogno di tutto questo, prendo solo i sali, mi voglio bene ma non così tanto" Dico togliendo tutte le cose in più dal mio carrello sotto lo sguardo deluso della commessa.
Velocemente pago i miei sali ed esco dal negozio sospirando, non era mia intenzione uscire ma visto che ormai è quasi sera e sono già fuori potrei prendermi qualcosa da mangiare a casa mentre faccio il bagno. Mi guardo attorno per la strada riconoscendo alcuni piccoli ristoranti locali e puntando alla catena di cibo spazzatura davanti a me.
"Un paio di tacos rimpiazzeranno i benefici di quelle maschere" Dico tra me e me entrando nel fast food e mettendomi in fila dietro a tre ragazzi vestiti bene. Sospiro aspettando il mio turno e cominciando già a scegliere se ho intenzione di mangiare per tre o per quattro persone.
"No Ben abbiamo fatto bene, quel ristorante ci avrebbe pagato una miseria, io lo facevo solo perché la ragazza che me lo ha chiesto è super attraente ma ha un ragazzo" Dice uno dei ragazzi davanti a me ed io riconosco solo ora le loro divise bianche e nere da camerieri.
"Un ragazzo il quale si crede Dio sceso in terra, voleva pagarci poco e farci lavorare come schiavi alle sue condizioni, nah, si merita di rimanere senza camerieri stasera" Ridono ed io ascolto distrattamente.
"Dovrei dispiacermi di Luna e dell'apertura del suo ristorante ma onestamente non mi interessa, spero sia una merda per loro" I miei occhi si spalancano non appena tutti i punti nella mia testa si connettono.
Ruby mi aveva detto che Luna aveva assunto dei camerieri da un ristorante di lusso per l'inaugurazione e Calum non era felice della cosa, queste persone davanti a me sono i camerieri che dovevano lavorare da Calum, questo vuol dire che non avrà il personale stasera.
"Ecco a voi ragazzi, buona serata" Mi risveglio non appena un ragazzo dietro la cassa passa i sacchetti pieni di cibo ai ragazzi lasciandoli andare.
"Come posso aiutarla stasera?" Chiede il commesso guardandomi direttamente negli occhi mentre io osservo i tre camerieri uscire ridendo dal locale come se niente fosse, come se non stessero rovinando il sogno di qualcuno, il lavoro estenuante di Luna, le speranze di Calum e il loro ristorante.
"Signorina?" Mi chiede di nuovo il ragazzo notando la mia mancanza di attenzione.
Ruby e Nick non riusciranno mai ad arrivare in tempo per aiutare Calum, sono adesso le sei, il ristorante apre tra un'ora ma lui non si accorgerà della mancanza del personale fino alle sei e mezza. Rimarrà solo con Luna a gestire l'inaugurazione affollata di un locale appena aperto.
"Forse non parla la mia lingua, hola, comò puedo ayudarla?" Sento in lontananza la voce del cameriere parlarmi.
Io sono l'unica che lo sa, potrei inviargli un messaggio e avvertirlo, così avrà tempo di chiamare Nick e Ruby, ma è il mio giorno libero. Questo non è un mio problema, è il mio giorno sacro, sono qui per prendere il mio cibo spazzatura e dirigermi a casa mia dove mi aspetterà un bagno ai sali profumati di lavanda.
È il mio giorno, il problema di Calum non è il mio. Questo perché è l'unico giorno in cui posso stare da sola, in pace e tranquillità. Non ho alcuna intenzione di immischiarmi in qualche dramma.
"Kevin, tu sai la lingua dei segni, vieni qui!" Le urla del commesso mi risvegliano dai miei pensieri.
"No, no, parlo la sua lingua e sento" Dico e subito il ragazzo alla cassa sospira sollevato per poi guardarmi con un sorriso falso sulle labbra.
"Dunque, come posso aiutarla?" Chiede ed io mi mordo le labbra indecisa per poi appoggiare le mani sul bancone e avvicinarmi al ragazzo con uno sguardo deciso e quasi minaccioso.
"Se tu avessi solo un giorno libero alla settimana, un giorno in cui puoi fare quello che vuoi senza essere mai disturbato, saresti disposto a sacrificarlo per aiutare qualcuno?" Domando e il ragazzo si guarda attorno in cerca di aiuto.
"Signorina, questo è Taco Bell, non offriamo quel genere di aiuto" Mi risponde ed io alzo gli occhi al cielo per poi sentire il mio cellulare squillare nella mia tasca.
"Aspetti un secondo" Mi scuso rispondendo alla chiamata sotto lo sguardo confuso e annoiato del commesso.
"Allora ti ho inviato con PayPal i tuoi quindici dollari per i sali, non c'era bisogno di minacciarmi solo perché li ho finiti, non l'ho fatto di proposito" Ascolto Harry in silenzio non appena rispondo alla chiamata.
"Comunque per fortuna che abbiamo prenotato da Calum, ci sono passato davanti prima e c'è già la fila, incredibile no?" Chiede divertito ed io sento una fitta al cuore, con tutti quei clienti non ci riuscirà mai da solo.
"Reb?" Chiede Harry notando il mio silenzio. Devo aiutarlo, non posso starmene con le mani in mano sapendo che sarà un fallimento.
"Ho cose da fare, ci vediamo dopo" Rispondo velocemente.
"Ci vediamo dopo? Dove stai an-" Chiudo la chiamata per poi uscire correndo dal fast food e dirigendomi nell'ultimo posto in cui volevo essere stasera.
"Sembra così elegante, hai visto quei lampadari? Sono della collezione di Maximell Tomp, sono rarissimi" Chiudo la macchina dopo averla parcheggiata malamente vicino al locale scontrandomi consuma folla di persone ricche e snob. Sospiro facendomi largo tra i clienti in attesa dell'apertura cercando di raggiungere l'entrata.
"Hey tu, non puoi superare così, chi ti credi di essere?" All'improvviso un uomo mi afferra il polso con forza fermandomi. Mi giro lentamente notando un uomo probabilmente sulla quarantina il quale mi sta guardando dall'alto al basso con uno sguardo severo e superiore.
"Se non mi molla immediatamente farò in modo di renderla sterile prima del previsto, sono tata chiara?" Dico con un tono calmo e pacato e subito il signore mi lascia andare spaventato facendomi riprendere il mio tragitto.
"Dove credi di andare? Il locale è ancora chiuso, apre tra dieci minuti e c'è una lista" Mi scontro contro la guardia di sicurezza posta davanti al locale, hanno davvero pagato qualcuno per questo? Sospiro per poi indicare l'interno del ristorante.
"Non sono un cliente, sono qui per aiutare i gestori, puoi farmi passare" Dico severamente e lui scuote la testa.
"No, non sei in lista" Ribadisce ed io alzo gli occhi al cielo, potevo essere in un bagno bollente con le mie patatine ricoperte di formaggio fuso al momento, eppure sono qui combattere con un uomo di duecento chili di muscoli.
"Senti, non ho tempo per discutere con te, lasciami entrare" Ripeto stringendo i pugni e lui scuote la testa sorridendo divertito e guardandomi come se fossi una bambina indifesa.
"O cosa farai? Ti metterai piangere ragazzina?" Chiede prendendomi in giro davanti agli altri clienti i quali ridacchiano.
"Molto divertente" Rispondo sorridendo per poi afferrargli il polso con forza girandolo e facendolo mugolare dal dolore.
"Ora, fammi entrare oppure la prossima cosa che girerò saranno le tue palle" Sussurro nel suo orecchio e subito l'uomo annuisce lasciandomi passare senza problemi mentre io lascio la presa sul suo braccio.
"Bravo, ottima scelta" Dico per poi chiudermi la porta alle spalle e correre verso la cucina dalla quale sento uscire delle urla.
"Luna come diamine pensi di fare? Non possiamo farcela in due, anche se tu facessi tutto il servizio da cameriera, non hai esperienza e ci sono almeno cento clienti importanti da servire, è un fallimento!" Urla Calum infuriato e disperato.
"Calum non è colpa mia, possiamo provarci.."Inizia Luna per poi venire interrotta nuovamente dal ragazzo.
"Luna questo è un disastro, l'unica cosa che potrebbe salvarci il culo è.." All'improvviso apro la porta sotto lo sguardo confuso e scioccato dei due ragazzi davanti a me.
"Una Rebecca?" Chiedo continuando il discorso di Calum il quale mi guarda confuso e spaesato. I suoi occhi nocciola sono fermi nei miei come se si stesse accertando che io sia vera, Luna accenna un sorriso per poi lanciarsi su di me abbracciandomi con forza.
"Sei un miracolo, grazie a Dio tu sei qui, grazie, grazie" Mormora quasi piangendo la ragazza mentre io osservo suo bellissimo vestito blu scuro per la serata. Lei non è una cameriera lei è quella che indicherà i tavoli ai clienti e farà tutte le chiacchiere da ricchi, questo è il suo ruolo.
"Possiamo farcela, sì" Dice Luna per poi correre fuori dalla cucina verso la sala asciugandosi le lacrime e facendomi sorridere.
"Cosa ci fai tu qui?" Chiede Calum rompendo il silenzio e guardandomi quasi incredulo ed io sospiro alzando le spalle.
"Ero da Taco Bell e ho sentito i tuoi camerieri mentre ti davano buca, così sono venuta ad aiutare" Rispondo e lui incrocia le braccia al petto.
"Sei venuta ad aiutare me?" Domanda incredulo ed io scuoto la testa.
"No, no, sono qui per Luna, non montarti la testa" Rispondo sviando l'argomento e le labbra del moro davanti a me si inclinano in un piccolo sorriso sincero per poi tornare serio.
"Tu non sei il massimo come cameriera, ma sei l'unica che ho" Ammette ed io lo guardo male.
"Si dice grazie comunque" Lo correggo e lui mi lancia il grembiule con il nome del ristorante per poi sorridermi.
"Amore, grazie per essere qui" Ammette facendomi fermare il cuore per qualche istante mentre i suoi occhi mi guardano con sincerità e intensità.
Perché mi ha fatto questo effetto? Io sono qui per Luna, non per lui.
"Non pensare sia gratis okay Hood, sono qui solo perché volevo del cibo gratis, non diventare così emotivo, pretendo almeno un po' di tortino al cioccolato" Mi lamento alzando gli occhi al cielo e legandomi in vita il grembiule per poi sentire le porte del locale aprirsi dando via alla serata.
"Pronta?" Chiede il ragazzo ed io annuisco con un sorriso deciso mentre lo osservo accendere i fornelli.
"No ma posso provarci" Dico facendo sorridere il ragazzo e alleggerendo la sua tensione iniziando il servizio.
"Ecco a voi i vostri primi" Dico con un sorriso cordiale mentre appoggio i piatti sul tavolo servendo i clienti affamati.
"Grazie mille, sembrano deliziosi" Si congratula una signora ed io annuisco.
"Oh lo sono, buon appetito" Dico prima di dirigermi verso il prossimo tavolo di fretta.
"Rebecca stai andando alla grande" Mi incoraggia Luna passandomi accanto ed io le offro un piccolo sorriso compiaciuto. No sto sudando come un maiale, ho l'asma da affaticamento e non penso di aver mai camminato così tanto in tutta la mia vita, non sto andando per niente alla grande.
"Buonasera, cosa posso portarvi?" Chiedo tirando fuori il taccuino velocemente davanti al prossimo tavolo.
"Oh ti dico io cosa puoi portarci, delle spiegazioni, cosa diamine ci fai qui nana?" Chiede una voce familiare ed io abbasso lo sguardo sui clienti notando solo ora Harry e una ragazza davanti a lui. Osservo la ragazza dai capelli neri e corti alle spalle, occhi scuri e pelle chiarissima.
"Sto chiaramente lavorando" Dico con ovvietà e lui mi guarda male.
"Questo lo vedo, ma perché? Tu non sei una cameriera e questo è il tuo giorno sacro" Dice ed io annuisco.
"Lo so okay? Ma Calum non ha camerieri perché gli hanno dato buca, non potevo starmene con le mani in mano" Ammetto e lui mi rivolge un sorriso strano e malizioso.
"Certo che non potevi" Dice con un tono strano e allusivo.
"Non fare quella faccia, anche se sei un cliente posso ancora tirarti un pugno" Lo minaccio e lui su guarda attorno notando la confusione del locale. Per quanto io stia facendo tutto il possibile non riesco a servire tutti i clienti da sola alla perfezione e di certo la cosa è visibile.
"Voi pensateci, mi chiamano in cucina" Dico sentendo la campanella in lontananza, Harry mi guarda in modo strano per poi focalizzarsi sulla ragazza davanti a lui.
"Abbiamo quasi finito i primi vero?" Chiede Calum stanco e affaticato ed io scuoto la testa.
"No, la gente continua a entrare, si sta creando l'inferno di là" Rispondo e lui sbuffa per poi passarmi i piatti pronti.
"Siamo nella merda, vero?" Chiede lui deluso ed io sono pronta ad annuire per poi sentire la porta dietro di me aprirsi con forza facendo apparire un ragazzo riccio con uno strano sorriso in faccia.
"Allora, cosa c'è da fare?" Domanda Harry mettendosi le mani sui fianchi e afferrando dall'attacca panni un grembiule togliendosi la sua giacca costosa. Lo osservo confusa insieme a Calum.
"Il tuo appuntamento? Cosa ci fai qui?" Chiedo e lui alza le spalle come se niente fosse.
"Avevate bisogno di aiuto, il mio appuntamento non era poi così tanto importante, passami quei piatti, ci penso io" Dice ed io sorrido per poi dargli piatti tra le mie mani voltandomi poi verso Calum.
"Sei un po' meno nella merda no?" Gli faccio notare dandogli speranza e lui sospira sorridendo per poi annuire.
"Direi di sì" Mi risponde per poi sentire nuovamente la porta aprirsi notando Luke, Noelle e Michael entrare nella cucina indossando dei grembiuli e guardando sorridendo il cuoco.
"Cosa ci fate voi qui?" Chiede confuso Calum e i tre ragazzi alzano le spalle.
"Non capita spesso di ricevere un messaggio da parte di Rebecca in cui ti chiede aiuto, volevamo vedere se stava bene, eccoci, il vostro aiuto è arrivato" Risponde Luke e io sorriso annuendo. Gli avevo inviato un messaggio all'inizio della serata, sapevo che non ce l'avrei mai fatta da sola.
"Okay signori, piatti in mano e fingiamo sia una truffa, sapete come fare" Li incoraggia Michael prendendo altri piatti e dirigendosi in sala con dei sorrisi impostati.
"Perché lo hai fatto?" Mi chiede count tono strano Calum ed io mi volto verso di lui per poi alzare le spalle.
"Cibo gratis? La consapevolezza di essere migliore di te? Carità?" Chiedo scherzando e lui mi guarda seriamente in attesa della vera risposta.
"Tu l'avresti fatto per me" Rispondo semplicemente osservando un piccolo sorriso crescere sulle labbra e facendomi sentire un calore strano nel petto.
"Amore, ti abbraccerei se potessi adesso, ma sei sudata e mi fai schifo" Scherza ed io alzo gli occhi al cielo per poi afferrare i piatti davanti a me e seguire gli altri in sala.
"Pensa a finire i piatti Chef" Urlo continuando a lavorare.
"A Calum e Luna!" Urla Noelle stappando lo champagne e versando il liquido dorato nei calici davanti a lei facendoci ridere.
Dopo quattro interminabili ore di servizio di corsa ci siamo riusciti, abbiamo finito l'inaugurazione del ristorante con successo. Nessuno si è lamentato, nessun piatto è caduto, nessun cliente è uscito insoddisfatto, è stato incredibilmente un successo.
"A voi per averci aiutato!" Urla Luna alzando il suo calice per poi berlo in un sorso insieme a tutti noi scoppiando a ridere. Osservo la ragazza abbracciare Michael e Luke ringraziandoli mentre loro ridono divertiti. Forse siamo alla nostra quarta bottiglia, ma hey, crediamo di meritarcela.
"Non per essere una persona fastidiosa, ma in cucina sono avanzati i secondi e i dessert" Ci fa notare Harry e tutti quanti cominciamo a correre verso la cucina affamati. I miei passi vengono bloccati da qualcuno che mi afferra per il colletto della maglietta trattenendomi senza fatica. Osservo gli altri arrivare alla cucina e sbuffo sapendo che mangeranno tutto.
"Non così in fretta, amore" Dice con tono calmo e pacato Calum ed io mi volto verso di lui non appena mi lascia andare.
"Non lo dirò due volte, ma hai salvato l'apertura del mio ristorante e te ne sono grato, grazie di esserci stata" Ammette con sincerità ed io alzo gli occhi al cielo pronta a insultarlo ma la sua mano afferra il mio avambraccio per poi tirarmi verso di lui facendo scontrare la mia faccia contro il suo petto.
Spalanco gli occhi mentre sento il calore del suo corpo trasferirsi sulle mie guance facendomi arrossire. Le sue braccia si avvolgono attorno al mio corpo lentamente mentre il mio cuore comincia a battere fortissimo, forse è l'alcol ma era da tanto tempo che una persona non aveva questo effetto strano su di me.
"Grazie amore" Sussurra ed io velocemente lo spingo via da me scuotendomi per scacciare lo strano brivido dal mio corpo.
"L'ho fatto solo per la gloria, calmati" Dico con ovvietà e lui incrocia le braccia in modo malizioso.
"Dunque la storia che mi ha raccontato Noelle del tuo giorno sacro e di come non lo rovineresti mai per nessuno è una bugia?" Chiede ed io spalanco gli occhi, cacchio.
"Taci Hood, mi sto già pentendo di averti aiutato" Sbuffo e lui mi spettina i capelli muovendo la sua mano sulla mia testa per poi sorridermi.
"Ti ho nascosto una porzione di tortino al cioccolato, andiamo a mangiare prima che gli altri divorino anche il tavolo" Scherza per poi dirigersi verso la cucina.
"Sono seria, non l'ho fatto per te" Ribadisco e lui annuisce.
"Molto convincente, prova a ripetermelo, forse ci crederò" Scherza ed io alzo gli occhi al cielo.
Hey Everybody
So che è una storia infinita ma tra un po' le cose cominceranno a diventare motlo agitate, fidatevi di me.
Scusate anche se ci ho messo tanto ad aggiornare ma questa settimana ho tre esami da fare e tra lavoro e studio ho avuto poco tempo per scrivere. Detto ciò, grazie per essere ancora qui.
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