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2.5 I wanted his icecream

Rebecca's Pov

"Mi sento estremamente usata" Sbuffo guardando la mia migliore amica la quale mi sta rivolgendo uno sguardo a metà tra il dispiaciuto e il divertito.
"Perchè lo sei" Aggiunge Ashton apparendo alle mie spalle vestito con una camicia bianca e i suoi migliori pantaloni neri eleganti. Osservo il ragazzo vestito formale come sua moglie la quale sta indossando un vestito da cocktail bianco e dei sandali crema che le stanno benissimo.

"Quando mi hai detto di tenermi libera oggi per una giornata solo ragazze.." Inizio guardando la piccola Zuri davanti a me vestita con una salopette di jeans rosa.
"Intendevi me e tua figlia mentre le faccio da baby-sitter, giusto?" Chiedo capendo solo ora il piano delle due persone davanti a me.

"Scusa ma ci hanno invitato a questo stupendo assaggio di vini in collina e non potevamo portare con noi Zuri" Si scusa Ashley sbattendo i suoi occhioni nocciola davanti a me.
"Va bene, va bene, sei fortunata che adoro mia nipote o ti avrei strangolata con queste mani" La avverto e lei sorride dolcemente per poi dare un bacio sulla fronte di sua figlia e prendere le chiavi della loro macchina.

"Quando si annoia basta lasciarle il cellulare e falsa giocare a qualcosa" Mi rassicura Ashley ed io annuisco.

"Non svuotarmi il frigo, Reb" Mi avverte Ashton guardandomi con serietà ed io sorrido furbamente.
"Contaci" Rispondo con tutta l'intenzione di derubarli di ogni singola briciola di cibo. Osservo i due genitori mentre se ne vanno con due grandi sorrisi stampati sulle labbra e la felicità di poter non vedere per qualche ora loro figlia.

Non fraintendetemi, Ashton e Ashley stravedono per Zuri ma anche loro meritano del tempo da soli, si sono appena sposati, devono fare tutte quelle cose romantiche per coppie innamorate che chiunque farebbe. In più ho l'opportunità di passare un pomeriggio con la mia unica nipote, non posso lamentarmi più di tanto no?

"Dunque, cosa vogliamo fare?" Chiedo alla piccoletta. La bambina mi osserva divertita per poi camminare verso i suoi giochi e cominciare a muoverli e parlarci escludendomi dai suoi piani.

Sorrido avvicinandomi e sedendomi accanto a lei, mentre lei gioca tranquillamente io mi guardo attorno osservando la nuova casa degli Ash, decorata unicamente da Ashley con mobili che rimandano alla spiaggia, del resto è una casa vicino all'oceano, ha senso. Quei due passano tutto il giorno qui, il laboratorio di Ashley è nella cantina ed è pieno di vasche di pesci e cose del genere, mi è stato proibito l'accesso, ha paura che io possa liberare gli animali.

"Lebi" Mi volto verso Zuri dopo aver sentito il mio nome per lei, non sa bene dire la R dunque sia io che Harry abbiamo imparato i nostri nuovi nomi, Elli e Lebi. E sono la cosa più adorabile mai sentita.

"Dimmi" Le sorrido dolcemente non appena mi passa una bambola maschile per poi indicare la sua femminile e farla baciare.

"Oh, sei una ragazza che non perde tempo" Scherzo tra me e me.
"Forse dovrei imparare da te, del resto i tuoi genitori si sono sposati e ora hanno te, Luke ha le sue cose da fare, Noelle ha sempre almeno tre ragazzi che le ronzano attorno, Michael, okay non so cosa stia facendo Michael, Harry ha qualcuno e poi ci sono io" Dico lamentandomi per poi notare lo sguardo della bambina confuso.

"No, non ho bisogno di nessuno, sono appena stata scaricata perché faccio schifo nelle relazioni, l'ultima cosa di cui ho bisogno ora è proprio una di quelle, no, sto bene così" Ammetto convincendo la piccola la quale annuisce per poi continuare a giocare.

"Sai cosa, ho abbandonato l'idea dell'amore, non ci credo più da tanto tempo, non amo qualcuno dai tempi di C.."Inizio per poi bloccarmi e sospirare.
"Non amo qualcuno da quando ho amato Calum" Sbuffo rendendomi conto di quanto la cosa sia patetica, sono passati quattro anni e anche a quel tempo non successe niente tra noi due.

"Amole" Ripete Zuri ed io annuisco sorridendo.
"Sì come mamma e papà, loro sono amore" Spiego e lei mi sorride probabilmente non capendo.

"Forse il problema sono io se l'ultima persona per cui ho provato amore è stata Calum" Rifletto tra me e me per poi sbuffare.
"Per fortuna che non provo più niente per lui, certo non sono troppo felice del fatto che non si sia fatto sentire per così tanto tempo per poi tornare dal nulla, ma sono felice che almeno lui abbia qualcuno da amare" Dico e la bambina annuisce.

"Calum" Ripete lei ed io annuisco.
"Già Calum" Concludo sorridendo.

"A chi serve andare dallo psicologo quando ci sei tu ad ascoltarmi giusto?" Dico scherzando e la bambine batte le mani esaltata.
"Amole Calum" Ripete le uniche parole che ha registrato ed io annuisco battendo le mani con lei.

Adoro questa bambina, potrei passare le ore a guardarla fare cose da neonata e comunque mi divertirei.

La piccola comincia a sbuffare così decido di seguire il consiglio di Ashley e prendere il mio cellulare mettendo uno stupido gioco per bambini e passandolo a Zuri la quale accetta la proposta e comincia a toccare tasti a caso sorridendo.

"È stato facile, vado un attimo in bagno, non chiamare l'ambulanza per piacere" Scherzo per poi alzarmi e dirigermi verso il bagno cercando di essere il più veloce possibile per evitare incidenti pericolosi.

Mi asciugo le mani rapidamente per poi sentire la bambina parlare da sola facendomi sorridere, ha una voce così acuta e adorabile.

"Zia Lebi, no, ciao, ciao, ciaaaao" Dice ed io apro la porta del bagno sorridendo, avrà un amica immaginaria o qualcosa del genere.
"Zia Lebi sì, ciaooo" Confusa osservo la bambina mentre guardo lo schermo salutando qualcosa o meglio qualcuno.

Impallidisco mentre noto il volto della mia ex sullo schermo mentre guarda la bambina la quale l'ha chiamata su Facetime, merda.

"Rebecca se questo è uno scherzo non sto ridendo" Dice Ajala con un tono irritato ed io afferro di corsa il cellulare dalle mani di Zuri per poi osservare la ragazza nello schermo.
"Hey Ajala, è da tanto che non ti vedo" Dico cercando di rompere il ghiaccio e lei mi guarda male.
"Sì, da quando ho smesso di farmi trattare male da te" Risponde in modo scorbutico ed io sospiro.

"Stai bene?" Domando notando la sua bellezza anche attraverso lo scherzo pixellato e di poca qualità.
"Ti interessa davvero?" Chiede ed io alzo le spalle.
"Sì certo" Rispondo onestamente e lei alza gli occhi al cielo per poi guardarmi con cattiveria.
"Se ti interessa così tanto potevi cominciare a preoccupartene mesi fa invece di trattarmi come hai fatto tu, ciao" Dice per poi chiudere la conversazione lasciandomi con il cellulare in mano e un'espressione incupita sul volto.

Sono veramente stata così pessima con lei?

"Lebi" Alzo lo sguardo dalla televisione sulla quale stavo guardando una serie tv per ammazzare il tempo per poi notare Zuri con le mani sullo stomaco e un'espressione sofferente.

"Pappa" Si lamenta ed io annuisco alzandomi dal divano e prendendola in braccio, è quasi l'una, è normale che stia morendo di fame, siamo in due.

"Cosa vuoi mangiare Zuri? Spaghetti? Pollo? Zuppa?" Chiedo aprendo il frigo e guardando le tre opzioni davanti a me.
"Pappa" Si lamenta ed io la guardo confusa, per pappa cosa intende?

"Pappa spaghetti?" Chiedo mostrandole il piatto già pronto fatto da sua mamma e lei scuote la testa.
"Pollo? Zuppa al farro e zucchine bio.. sì anche a me farebbe schifo" Dico notando il disgusto sulla faccia della bambina.

"Credo sia ora di chiamare aiuto" Scherzo per poi prendere il cellulare e chiamare Ashton il quale mi risponde dopo un paio di squilli.
"Si è fatta male vero? Arriviamo, ci vediamo all'ospedale" Mi urla contro senza che neanche io abbia il tempo di parlare.

"Tranquillo mamma orsa, la tua pargoletta sta bene, niente fratture o ferite e oggi nessuna ustione di terzo grado" Lo rassicuro mentre tengo il cellulare incastrato tra la mia spalla e il mio orecchio continuando a dondolare Zuri la quale sta cominciando a innervosirsi per la fame.

"Non scherzare" Mi rimprovera Ashton ed io alzo gli occhi al cielo.
"Vado dritta al punto, quando tua figlia chiede la pappa, cosa intende?" Domando e Ashely prende il telefono dalle mani di suo marito per poi rispondermi con un tono alticcio.
"Pasta al pomodoro e basilico fresco, possibilmente la pasta deve essere tagliata a mano, io la prendo sempre nella gastronomia italiana a tre isolati da casa nostra, ah lei ama il formaggio sulla sua pasta" Mi urla contro ed io sbuffo.

"Le andrà bene una semplice pasta al pomodoro?" Chiedo e Ashton riprende il cellulare.
"No" Risponde secco ed io guardo la bambina la quale mi sta sorridendo ignara di quello che dovrà mangiare.

"Sono serio Reb, quella bambina ha il palato di un critico culinario, non riuscirai ad ingan... Reb?" Domanda Ashton non sentendomi più ed io chiudo la chiamata per poi chiamare un'altra persona.

"Metti su l'acqua Harry, facciamo la pasta a pranzo"





"È quasi come se ti avessero avvertito del suo palato raffinato, incredibile non trovi" Commenta Harry mangiando tranquillamente la sua pasta al pomodoro mentre io sto combattendo con una mocciosa di due anni per poterle dare almeno un boccone della pasta che ho fatto.

La bambina per l'ennesima volta lancia la forchetta per terra macchiando prima me di pomodoro e poi il tavolo.

"Ti prego Zuri, è come quella della mamma dai" La supplico riprovandoci e la bambina con un urlo acuto lancia il piatto di plastica per terra mentre Harry scoppia a ridere divertito.
"Emetti un altro piccolo suono e giuro che farò in modo che il prossimo lancio di forchetta che lei farà sarà indirizzato a te" Lo minaccio facendolo tacere mentre la bambina ricomincia a piangere.

"Okay, hai vinto tu, hai vinto tu, mi arrendo" Urlo esausta per poi prendere il cellulare e cercare la gastronomia italiana di cui parlava Ashley.

"È chiusa" Dico stringendo il telefono tra le mie mani con la voglia di spaccarlo per terra.
"e invece di fare come sempre di testa tua avessi ascoltato le parole di Ash... sei impazzita?" Mi urla addosso non appena gli lancio la forchetta di spongebob contro.

"Ho perso una battaglia non la guerra, questa bambina avrà la sua pappa, a costo di perderci il mio onore" Dico prendendo il braccio Zuri la quale sorride divertita mentre io esco di casa con le chiavi della macchina nelle mani.





"Sappi che tua zia non si è mai abbassata a questo livello per nessuno, e lo faccio perché ti voglio un gran bene e perché i tuoi pianti mi stanno letteralmente ucciden-" all'improvviso la porta davanti a me si apre rivelando un addome scoperto e con alcuni tatuaggi scuri su di esso. Le parole mi si fermano in gola mentre i miei occhi cadono sui pantaloni di tuta grigi del ragazzo davanti a me per poi alzarsi sul suo volto confuso mentre mi osserva davanti al suo appartamento.

"Perchè sei ricoperta di pomodoro?" Chiede guardandomi annoiato ed io lo guardo male per poi sospirare.
"Ho bisogno del tuo aiuto" Mormoro a bassa voce sentendomi umiliata, non ho mai dovuto chiedere l'aiuto di nessuno specialmente te non di Calum.

Gli occhi del ragazzo davanti a me si illuminano mentre un ghigno malizioso appare sulle sue labbra.

"Scusa non ti ho sentito, cosa hai detto?" Chiede come se fosse divertente ed io lo guardo malissimo.
"Ho detto che ho bisogno di aiuto" Ripeto ringhiando e lui sorride per poi guardarmi meglio e guardare anche la bambina la quale sta piagnucolando.

"Questo è evidente e lo avevo capito anche la prima volta, ma mi è piaciuto vederti così in imbarazzo" Scherza ed io mi volto infuriata.
"Lascia perdere, mi arrangio" Dico cercando di andarmene ma Calum mi afferra per il colletto della mia maglietta bloccandomi.

"Dai entra" Dice lasciandomi andare per poi girarsi verso il suo appartamento e dirigersi verso la cucina.

"Per cosa ti serviva il mio aiuto amore?" Domanda mentre io chiudo la porta alle mie spalle guardando l'appartamento di Calum che negli anni non è mai cambiato.
"Zuri vuole mangiare un piatto di pasta al pomodoro ma mangia solo quella fatta a mano, e i miei tentativi di nutrirla con altro hanno fallito" Rispondo e lui sorride per poi appoggiare le mani sul bancone in marmo grigio della sua cucina guardandomi interessato. I suoi capelli sono spettinati, non si deve essere alzato da tanto tempo, indossa ancora quello che credo sia il suo pigiama e i suoi occhi sono ancora assonnati.

"Questo è evidente" Scherza ed io alzo gli occhi al cielo.
"Puoi per favore cucinarle la pasta? Posso pagarti" Spiego e lui sorride per poi avvicinarsi a me confondendomi, lo osservo non capendo le sue intenzioni per poi notare le sue mani afferrare il busto di Zuri prendendola dalle mie braccia e tenendola nelle sue.

"Ci penso io, tu hai mangiato o ha mangiato solo la tua maglietta?" Dice indicando il mio abbigliamento completamente sporco di pomodoro ed io sbuffo.
"Non ho mangiato, ma fallo solo per lei" Dico e lui ride dondolando la bambina la quale non si sta lamentando come prima e sembra quasi a suo agio con Calum.

"Pasta al pomodoro per tutti, ricevuto, vatti a fare una doccia, il bagno è lì" Dice indicandomi una porta ed io scuoto la testa.
"No, non c'è bisogno, posso aiutarti" Lui scuote la testa prima di appoggiare la sua mano libera sulla mia spalla e spingermi verso il bagno.

"No, sei tutta sporca e appiccicosa, non voglio avere i mobili sporchi di pomodoro per colpa tua, dunque lavati per una volta nella tua vita ed io penserò al pranzo" Osservo il ragazzo rivolgermi un sorriso fiducioso per poi guardarmi con serietà.
"Non le succederà niente, fidati di me" Mi rassicura riferendosi a Zuri ed io mi arrendo entrando nel suo bagno e concedendomi una doccia.

Non appena esco dalla doccia finalmente pulita da tutto il pomodoro che mi era entrato perfino nell'orecchio destro, sospiro guardandomi attorno e notando una maglietta di Calum pulita e dei pantaloni della tuta nera appoggiati sul lavandino per me. Senza tante storie mi vesto per poi osservarmi nello specchio. I vestiti di Calum non sono enormi su di me, sono qualche taglia in più ma non sembrano estranei sul mio corpo, quando stava insieme li indossavo sempre, non è così strano.

Scaccio i pensieri ed esco dal bagno pronta a vedere Calum urlare contro Zuri e legarla al tavolo per disperazione mentre lei lo sta torturando con del cibo ma il mio sguardo incontra una scena molto diversa.

Osservo Zuri seduta sulle gambe di Calum con un grande sorriso felice mentre ride genuinamente. Il ragazzo ha in mano una forchetta con la quale sta dando da mangiare alla bambina senza alcun problema, un suo braccio è avvolto attorno a lei per evitare che cada dalle sue gambe mentre l'altro braccio sta imitando il movimento di un aeroplano per convincerla a mangiare con più gusto.

Zuri è una bambina abbastanza vivace e non si fida subito degli sconosciuti eppure sembra che con Calum stia bene.

"Hey Zuri, guarda chi c'è, probabilmente non l'hai mai vista pulita ma quella è tua zia" Sussurra Calum ridendo con la bambina per poi guardarmi divertito mentre io mi lascio scappare un piccolo sorriso. Non tanto per la sua stupida battuta ma per il modo in cui sta tenendo mia nipote e la sta facendo sorridere.

"Grazie per i vestiti" Dico e il ragazzo alza le spalle come se niente fosse.
"Ti ho preparato un po' di pasta, l'ho messa in caldo nel microonde, sfamati amore" Mi avverte ed io annuisco senza tante esitazioni per poi sedermi di fronte a lui con il mio piatto fumante cominciando a mangiare.

Prendo una seconda forchettata per poi notare qualcosa saltare sul tavolo e fermarsi a pochi centimetri dal mio volto fissandomi con i suoi occhi gialli ed enormi. Confusa osservo l'opossum davanti a me il quale mi sta guardando affamato e curioso.

"Micio" Urla Zuri notando Joe e cercando di lanciarsi su di lui per tirargli la coda ma Calum la blocca per poi sospirare.
"Joe quante volte te lo devo dire che non puoi saltare sul tavolo? Vai giù" Lo sgrida ma io ignoro il moro allungando la mano verso il mammifero e accarezzandogli la testolina morbida e soffice mentre lui mi osserva compiaciuto.

"Non coccolarlo o non ti lascerà mangiare in pace" Si arrabbia Calum ed io sorrido per poi guardare il ragazzo mentre do un maccherone al pomodoro al roditore.
"Ma è un così bravo opossum, si merita uno snack" Lo prego e il ragazzo alza gli occhi al cielo per poi buttare giù dal tavolo Joe e mettere accanto a lui Zuri la quale ride prima di cominciare a inseguirlo.

"Quella pasta è per te, non dividerla con il ratto" Sorrido continuando a mangiare e osservando mia nipote cercare di prendere Joe il quale sta scappando disperato dalle mani appiccicose e maldestre della bambina.

"Ti piace?" Mi domanda il ragazzo indicandomi il piatto quasi vuoto ed io scuoto la testa velocemente.
"Mh, troppo sale" Dico semplicemente e il ragazzo mi guarda male.

"Sei l'unica persona che ogni volta deve sminuire i miei piatti" Si lamenta ed io sorrido.
"Sono l'unica persona che non vuole farti crescere l'ego alle stelle" Rispondo velocemente e lui sorride con malizia.

"Amore, il mio ego è già alle stelle, poche cose possono ferire la mi autostima" Spiega ed io alzo lo sguardo divertita.

"Per esempio?" Chiedo curiosa e lui mi guarda confuso.
"Per esempio cosa?" Domanda non capendo.
"Cosa può ferire la tua autostima?" Chiedo e lui si blocca per qualche istante per poi arrossire leggermente pensando a qualcosa in particolare per poi riscuotersi.

"Tua nipote sta strangolando il mio opossum" Dice cambiando argomento ed io mi volto di scatto notando la bambina con le braccia avvolte attorno al collo della bestia. Velocemente salto giù dalla sedia correndo verso la piccola e tirandola via dal povero Joe il quale non appena libero corre sotto il divano ansimando terrorizzato.

"Zuri, non si fa" La rimprovero e lei mi guarda dispiaciuta per poi tirarmi delle ciocche di capelli con forza.
"Palco, palco" Mi urla facendomi sapere la sua voglia di andare giocare al parco come tutte le volte che le faccio da baby-sitter ed io annuisco.

"Va bene, parco, prendo le mie cose ed andiamo" Dico alzandomi ma la bambina sfugge dalle mie braccia per poi correre verso Calum ed aggrapparsi alla sua gamba facendo sorridere il ragazzo.
"Palco, palco" Lo supplica ed il ragazzo la prende in braccio senza alcuna fatica e facendola ridere mentre la fa un po' dondolare.

"Vuoi andare la parco con me?" Chiede il moro e la bambina annuisce convinta.
"No, non c'è bisogno, posso portarla io, non devi venire" Dico scusandomi per i comportamenti della piccola ma Calum mi guarda male.
"Ma io voglio venire al parco" Si lamenta il ragazzo ed io lo guardo non capendo.

"Perchè?" Domando e lui alza le spalle.
"Mi piacciono i bambini, sono divertenti e non mi annoio mai con loro, in più Zuri mi sembra più simpatica degli altri bambini che conosco" Dice scherzando con mia nipote ed io sospiro.

"Va bene, andiamo al parco allora" Mi arrendo per poi notare il moro scrivere un messaggio veloce a qualcuno e mettere via il telefono.

Forse aveva qualcosa da fare e ha dovuto annullare i suoi piani per Zuri?






"Questo è il motivo per cui lei viene al parco?" Domanda Calum mentre guarda Zuri con un'espressione stupita.
"Sì" Dico alzando le spalle ed osservando la bambina seduta sulla cima dello scivolo mentre osserva tutti i bambini attorno a lei, li osserva e basta.

"Perchè non gioca con gli altri?" Chiede il ragazzo ed io sorrido.
"Le piace osservare le persone, ti scordi che i suoi genitori sono gli Ash, quella ragazzina sarà un genio o qualcosa del genere, sta studiando la situazione" Spiego e Calum annuisce per poi prendermi il polso all'improvviso facendomi sussultare.

"Cosa fai?" Domando confusa mentre lui comincia a tirarmi verso un altro scivolo opposto a quello di Zuri.
"Voglio vedere quel che vede lei" Dice semplicemente per poi lasciarmi andare e con un salto salire sulla cima dello scivolo guardandomi in attesa che io faccia lo stesso. Sospiro per poi fare un balzo e sedermi accanto a lui sopra lo scivolo guardando i bambini correre avanti e indietro e giocare.

"Non è male" Commenta Calum ed io sorrido annuendo e guardando Zuri la quale sembra divertirsi.
"Non sarebbe male se fossi da sola, ma purtroppo ci sei tu" Scherzo e lui mi colpisce la testa con un piccolo pugno.

"Quando apri il tuo locale?" Chiedo per curiosità, non capisco perché ci abbia seguito fino a qui, non ha niente di meglio da fare?
"Tra due giorni" Risponde con onestà ed io spalanco gli occhi.
"Due giorni? E perché sei qui? Non devi finire i preparativi o cose del genere?" Domando preoccupata e lui mi sorride divertito osservando la mia espressione.

"Amore, mi piace quando ti preoccupi per me" Scherza con un tono malizioso ed io lo guardo male.

"Non preoccuparti, dovevo finire il menù oggi pomeriggio ma un programma migliore si è presentato davanti a me dunque lo finirò stasera" Spiega ed io sospiro per poi guardare la bambina in lontananza.
"Come può una bambina di due anni essere un programma migliore?" Chiedo e lui mi colpisce di nuovo la testa.
"Perchè le bambine sono due, ci sei anche tu" Mi prende in giro ed io alzo gli occhi al cielo.

"Hai iniziato il college" Dice all'improvviso ed io annuisco.
"Sì" Rispondo semplicemente.
"Cosa studi?" Domanda controllando Zuri la quale ora è scesa dallo scivolo e sta giocando attorno ad esso tranquillamente.

"Studio inglese e letteratura" Rispondo per poi guadagnare un piccolo sorriso dal moro accanto a me.
"Perchè sorridi?" Chiedo e lui alza le spalle.
"Ti è sempre piaciuto leggere, sono felice tu abbia trovato qualcosa che ti piace fare, studiare e lavorare in una libreria" Dice senza alcuna malizia o tono derisorio nei miei confronti.

"Grazie" Rispondo confusa per poi notare Zuri davanti a noi con degli occhi curiosi e vogliosi di creare guai.

"Hey Zuri, cosa c'è?" Chiedo e lei indica Calum.
"Calum" Dice ed io annuisco stupita per il fatto che possa ricordarsi il nome del ragazzo.
"Lebi" Continua poi indicandomi ed io annuisco, è brava con i nomi.

"Lebi...amole... Calum" Dice lentamente facendo dei collegamenti e ricordandosi le parole che le avevo detto prima. Il mio cuore si ferma mentre il mio volto diventa totalmente rosso.

"Oh" Calum si volta verso di me con un sorriso idiota sulle labbra mentre io sto sudando freddo per l'imbarazzo.

Tra tutte le parole che poteva imparare perché proprio quelle?

"Lebi amole Calum" Ripete la bambina battendo le mani e canticchiando felice mentre Calum ride divertito.
"Sta mentendo" Mi difendo e Calum scoppia a ridere ancora più forte. Mi blocco sentendo quel suono che non sentivo da anni, la risata rumorosa e sincera di Calum, quella che sentivo così tante volte nel passato e che ora è diventata una rarità.

"Lo so che Lebi ama Calum" Dice lui assecondando la piccola la quale annuisce convinta mentre io colpisco il moro sul braccio.
"No, non è vero, è che mette insieme le parole che sente e poi le ripete a caso" Spiego e Calum si avvicina al mio volto puntando i suoi occhi scuri nei miei e osservandomi malizioso.

"Dunque hai detto il mio nome e la parole amore nello stesso discorso prima?" Chiede ed io arrossisco ancora di più.
"No! Ho detto che..emh.." Inizio per poi non sapere più cosa dire, oh per l'amor del cielo ho fatto la truffatrice per anni e ora non so cosa dire.

"Smentisci quando vuoi, ma qui io e Zuri sappiamo la verità" Scherza il moro ed io sbuffo per poi incrociare le braccia al petto.
"Oh taci Hood" Dico offesa mentre Zuri se ne va a giocare di nuovo come se niente fosse.

Ecco, ora se ne va, dopo aver creato questo caos.

"Clifford, lo so che non mi ami, non andare nel panico, ormai credo di aver imparato come funzionano le relazioni nella tua testa" Dice scherzando ma le sue parole mi colpiscono più nel profondo di quanto dovrebbero.
"In che senso?" Domando e lui alza le spalle controllando Zuri.

"Probabilmente sei cambiata ma quando ti conoscevo un po' meglio ho imparato che per te le relazioni sono molto indipendenti, non ti piace ascoltare le pretese degli altri, cercare compromessi e di certo non sei una persona che sa esprimere i sentimenti" Spiega ed io sbuffo riconoscendo che tutto quello che ha detto è vero.

"Lo so" Dico quasi in un sussurro e Calum si volta verso di me incredulo. Lo guardo non avendo il suo sguardo sorpreso per poi notare un sorriso sulle sue labbra.

"Niente insulti per me? Niente smentire il vero? Mi hai veramente dato ragione su qualcosa che ho detto?" Chiede come se avesse appena visto un fantasma ed io alzo gli occhi al cielo.

"Tutti i miei ex mi odiano, immagino tu abbia ragione, non sono fatta per le relazioni" Dico alzando le spalle ed arrendendomi e lui sorride per poi sbattere la sua spalla contro la mia giocosamente.
"Hey uno dei tuoi ex non ti odia" Dice ed io sorrido flebilmente per poi notare della serietà nel suo sguardo.

"Tu vuoi una relazione?" Chiede curioso ed io sospiro.
"Stiamo veramente parlando di relazioni io e te?" Domando e lui annuisce senza problemi.
"Se vuoi posso chiedere a Luna di parlartene lei è molto meglio di me con i sentime..." Inizia ma io lo interrompo.
"Vai bene tu, Luna mi farebbe piangere e basta" Ammetto sapendo che la ragazza inizierebbe un discorso super sentimentale ed emotivo che mi distruggerebbe.

"Dunque, vuoi una relazione?" Chiede di nuovo ed io alzo le spalle.
"Non sarebbe male poter passare del tempo con qualcuno che mi ama" Dico per poi arrossire e scuotere la testa. Che mi prende perché ho appena detto questa cosa a lui? Soprattutto a lui.

"Da quando sai esprimere i tuoi sentimenti?" Chiede sorpreso quanto me Calum ed io lo ignoro.
"Probabilmente hai imparato nei quattro anni in cui sono sparito, molte cose sono cambiate in questi anni" Dice sospirando ed io annuisco.

"Dunque hai dei consigli oppure volevi solo sentirmi dire quella stupida smanceria?" Chiedo irritata e lui sorride divertito per poi scuotere la testa.
"No, zero consigli, però è sempre bello quando arrossisci amore" Scherza ed io lo colpisco con un pugno nel braccio facendolo lamentare.

"Non arrossisco spesso" Sbuffo e lui sorride di nuovo con quel sorriso maledetto.
"Con me lo fai sempre" Continua a tormentarmi ed io alzo gli occhi al cielo.
"Il prossimo pugno è nelle palle, Hood" Lo minaccio per poi notare una sagoma davanti a noi che ci fa ombra.

Confusa mi volto notando un ragazzo muscoloso e con in braccio Zuri la quale non sembra troppo contenta di essere stata presa da questa persona.

"Rebecca" Riconosco dopo qualche secondo il ragazzo davanti a me per poi ricordarmi di lui al matrimonio degli Ash, è il cugino di Ashley, Mitch.

"Mitch, che ci fai qui?" Domando sorpresa e abbastanza confusa.

"Ashley mi ha detto che avresti portato Zuri qui e che ti avrebbe fatto piacere un po' di compagnia, mi ha minacciato praticamente, ma vedo che hai già compagnia" Dice imbarazzato guardando Calum accanto a me il quale sembra impassibile mentre fissa il ragazzo.

"Oh no questo è solo Calum" Rispondo e lui mi guarda male.
"Solo Calum?" Chiede ma io lo ignoro alzandomi ed avvicinandomi a Mitch il quale ha un sorriso solare e affascinante rivolto verso di me.

Grazie Ashley.

"Credo che Zuri abbia voglia di un gelato e forse anche sua zia potrebbe prendere qualcosa con me" Propone lui in modo sensuale ed io sorrido fiduciosa annuendo per poi sentire qualcuno alle mie spalle.

"In realtà hanno entrambe appena finito un piatto di pasta a casa mia" Dice Calum ed io mi volto verso di lui fulminandolo.

"Un gelato va benissimo" Dico per poi sentire di nuovo Calum alle mie spalle.
"In realtà sono venuto in macchina con te dunque o il bel ragazzo australiano offre anche a me un gelato oppure dovrai riportarmi a casa" Osservo il moro con un sorriso furbo sulle labbra mentre io lo guardo con odio, lo sta facendo per caso apposta?

"Che ne dici allora se domani andiamo a pranzo io e te?" Domanda Mitch trovando la soluzione ed io annuisco. Mitch è un bel ragazzo, ha un accento sensuale e se ha anche un briciolo di personalità come la mia migliore amica allora non può essere tanto male.

"Sì, mi sembra un buon piano" Dico mentre lui appoggia a terra Zuri la quale corre immediatamente tra le braccia di Calum il quale ha un volto restio.

"A domani allora" Mi saluta lui muovendo il suo braccio muscoloso e tatuato per poi andarsene dandomi una spettacolare vista delle sue spalle larghe e il suo sedere avvolto in dei jeans stretti.

"Siamo in un parco giochi per bambini, smettila di fare la pervertita" Mi riprende Calum urlando e facendosi sentire da genitori attorno a noi i quali ci lanciano occhiate malvagie.
"Oh taci, muoviti, ti porto a casa" Dico frustrata e lui mi sorride prendendo in braccio Zuri e trotterellandomi dietro.

"A me andrebbe un gelato però" Alzo gli occhi sentendo la sua voce fastidiosa per poi aprire la macchina.
"E a me andava il gelato di Mitch, ma non si può avere tutto dalla vita" Rispondo a tono e lui storce il naso per poi sorridere divertito.

"Se sempre così volgare amore"
"Ti prego, taci" 



Hey Everybody

L'estate sta finalmente finendo ma non questa storia, qui ne avremo ancora per un bel po'.

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