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17- Get Out Of My Kitchen


Rebecca's Pov

"Calum giuro che ti infilo questa matita su per il culo" Lo avverto stringendo i pugni con forza non appena alzo lo sguardo di scatto dal mio libro.
"Sai di avere un problema con la gestione della rabbia vero?" Mi domanda annoiato mentre rimane a fissarmi appoggiato con i gomiti sul tavolo della sua cucina.

"Io ho problemi di rabbia? Poche ore fa ti ho visto inseguire quel povero ragazzino del primo anno con una scopa urlandogli contro che l'avresti ucciso" Dico lamentandomi e il moro tace qualche istante per poi sorridere divertito al pensiero.
"Era completamente giustificato, ha osato distrarsi durante gli allenamenti per guardare le cheerleaders" Spiega ed io alzo gli occhi al cielo. Calum è il capitano della squadra di calcio del liceo, è bravo a giocare e sicuramente quando è in campo difficilmente sbaglia, peccato che non sappia controllare il suo umore e si lascia travolgere dalle emozioni.

"Hai sbagliato di nuovo" Commenta indicandomi il foglio davanti a me con un tono superiore e fastidioso. Stringo i denti per evitare di urlargli di nuovo contro mentre guardo l'equazione davanti a me che sembra corretta e giusta.
"Hai intenzione di dirmi cosa ho sbagliato?" Domando trattenendomi dall'ucciderlo, il ragazzo lentamente si porta le mani dietro la testa stendendosi sulla sedia comodamente per poi sorridermi divertito.

"No, trovalo da sola" Dice infastidendomi di nuovo. Io e Calum siamo due persone molto diverse quando si parla di scuola, io sono brava in materie umanistiche come filosofia, storia, inglese e lui invece ha un cervello più logico e analitico e dunque eccelle in matematica e fisica. Ecco perché sono qui, per poter passare il compito di domani, ma forse farmi dare ripetizioni da lui non è stata la migliore idea.

"Spiegami il senso di aiutarmi se non fai altro che guardarmi e farmi notare che sbaglio? Non mi dici neanche cosa sto sbagliando!" Urlo sbottando e lui sorride divertito. In genere Ashton e Michael hanno paura di me quando urlo contro di loro, Luke in genere scappa, ma Calum non ha mai paura delle mie urla e del mio poco controllo della rabbia, lo trova sempre divertente, e non fa altro che peggiorare il mio umore ogni volta.

"Sto per ucciderti" Borbotto quasi ringhiando e il ragazzo alza gli occhi al cielo per poi allungarsi sul tavolo e avvicinare il suo volto al mio sorprendendomi. Rimango immobile mentre i suoi occhi nocciola mi guardano curiosi studiandomi da vicino, confusa lo osservo non riuscendo a dire niente per poi notare il suo sguardo spostarsi sul mio foglio e sorridere.

"Quello è un tre?" Domanda lui indicandomi un numero sul foglio ed io annuisco confusa per poi sentire la sua mano colpire dolcemente la mia testa.
"Idiota" Dice divertito mentre io sento il mio sangue riprendere a bollire pronto a esplodere.
"Non concentrarti sul risultato, quando non riesci a capire la situazione fai un passo indietro e osserva tutta l'equazione, così" Dice per poi afferrare il colletto della mia maglietta spingendomi indietro e allontanandomi dal foglio facendomi vedere tutti i numeri sul foglio.

Confusa guardo i numeri dalla nuova prospettiva e mi accorgo della comparsa di quel tre dal nulla, ho sbagliato a copiare, sorpresa cancello quel numero provocando un sorriso soddisfatto sul volto tranquillo e rilassato di Calum.

"Vedi, non sei tanto male, ti sei solo distratta" Dice puntando i suoi occhi nei miei mantenendo la sua vicinanza con me.
"Risulta difficile concentrarsi con te davanti" Rispondo infastidita e lui sorride malizioso.
"Controlla gli ormoni amore" Scherza usando il suo nomignolo per me ed io lo guardo male.

"Intendevo che sei fastidioso e che riesco a concentrarmi solo sulla voglia di strangolarti" Rispondo e lui mi guarda stupito per poi alzare gli occhi al cielo.
"Fai la prossima" Mi indica ed io alzo gli occhi al cielo.
"Posso avere qualcosa da bere?" Domando e lui alza gli occhi al cielo.
"Perchè non ti compri mai da bere invece di scroccare qui?" Chiede scherzando ed io lo guardo male per poi guardarlo stiracchiarsi e alzarsi dal suo tavolo della cucina, guardo l'orologio appeso sulla parete della sua cucina notando l'orario di cena per poi rattristirmi.

"I tuoi?" Domando e il moro alza gli occhi al cielo.
"Sono via, ti conviene aver già scritto l'equazione prima del mio ritorno Clifford" Mi avverte ed io immediatamente mi lancio sul foglio. I genitori di Calum non sono mai a casa con lui, è sempre solo, non ha fratelli o sorelle, siamo sempre da soli quando siamo a casa sua, e per quanto a volte sia comodo, mi dispiace. Io sono abituata a vivere in una casa piena di urla e persone, maggior parte delle volte è fastidioso, non si sta mai in pace, ma almeno non sono mai sola.

"Calum puoi prenderm-" Inizio urlando ma il ragazzo si avvicina a me con tra le mani esattamente quello che stavo per chiedergli.
"Lo so, lo so" Dice appoggiando la lattina di cedrata davanti a me. Sorrido soddisfatta prendendone un lungo sorso mentre il moro si siede accanto a me con la sua birra tra le sue mani.

"Come fai a bere quella bevanda piena di zucchero?" Chiede storcendo il naso ed io alzo le spalle.
"Era la preferita di mia mamma, ora è anche la mia, dopo un po' ci fai l'abitudine alla sua dolcezza" Rispondo onestamente. Quando faceva caldo mia madre comprava sempre questa cedrata zuccherata, non è mai piaciuta né a Michael né a mio padre, era troppo dolce per loro, ma per me e mia madre era deliziosa. Passavamo le serate più calde in estate a bere cedrata fredda sulla veranda di casa mentre parlavamo del più e del meno. Mi mancano quei momenti.

"La bibita preferita di mia madre è la Pepsi e quella di mio padre è la birra rossa" Dice il ragazzo dal nulla ed io lo guardo confusa.
"Perchè me lo dici?" Domando non capendo, Calum odia parlare della sua famiglia, non so neanche i nomi dei suoi genitori, li ho intravisti solo un pomeriggio quando stavano partendo per qualche viaggio di lavoro, ma Calum non ne parla mai, non li chiama mai e soprattuto non dice cose su di loro.

"Perchè ti stavi intristendo e non volevo vederti triste" Spiega onestamente ed io spalanco gli occhi per poi scuotere la testa.
"No, stavo solo pensando" Rispondo e lui mi guarda con un sopracciglio alzato.
"Clifford, ti conosco abbastanza bene da sapere quando qualcosa non va, fai sempre quell'espressione enigmatica e ti si creano due rughe sulla punta del naso, proprio qui" Dice appoggiando il suo indice sul mio naso sorridendo.

"Non puoi mentirmi" Conclude alzando le spalle mentre io gli sorrido. Non ho mai mentito a Calum, non ne ho mai sentito il bisogno. Lui capisce sempre quando qualcosa non va, sa sempre quale è il mi umore e anche se maggior parte delle volte ci gioca, quando sono seria trova sempre il modo per sollevarmi il morale. Mi sa leggere meglio di chiunque altro.

"Hai sbagliato di nuovo, idiota" Dice indicandomi il foglio ed io stringo i pugni urlandogli contro di nuovo.








"Stai esagerando" Commenta Ashton mentre io mi torturo le dita attorniate da piccoli anelli luccicanti.
"Esagerando? Calum ha decisamente visto tutto, sa cosa faccio, sa chi sono, ha visto le password di Harry in camera mia, dirà tutto e noi avremo perso tutti quei soldi" Dico esasperata mentre mi passo una mano tra le ciocche scure della parrucca che sto indossando.

"Luke, gira a destra alla prossima" Lo avverte Michael dall'auricolare. Alzo lo sguardo notando il biondo alla guida mentre impassibile segue gli ordini mentre muove la testa a ritmo della canzone che sta canticchiando.

"Rebecca se non ti calmi non riuscirai a lavorare e visto che abbiamo bisogno di questi soldi ti consiglio di calmarti" Mi avvisa Ashton sistemandosi la sua divisa da cameriere per il locale al quale stiamo andando.
"Dire a Rebecca di calmarsi? Divertente" Commenta Luke divertito ed io lo colpisco con forza sulla nuca facendolo mugolare.

"Dovresti davvero iscriverti ad un corso di gestione della rabbia lo sai?" Mi urla addosso ed io sorrido divertita.
"Quando ti iscriverai alle elementari allora lo farò" Rispondo prontamente facendo sbuffare irritato il biondo il quale lentamente parcheggia davanti al locale rumoroso e dal quale escono persone ubriache e ben vestite.

Questo è uno dei club più in voga di Los Angeles, ci sono i migliori ricchi di tutta la zona che vengono qui per incontrare ragazze e portarsele a letto dopo aver offerto loro il miglior alcol e le migliori droghe.
"Io entro dal retro, ci si vede dentro" Dice Ashton ed io e Luke annuiamo per poi venir ripresi dal ragazzo.
"Se vedo uno di voi due litigare o fare qualcosa di stupido preparatevi a pulire casa per una settimana intera" Ci avvisa e entrambi alziamo gli occhi al cielo.

"Sì papà" Mormoriamo all'unisono mentre il ragazzo esce dalla vettura vestito da barista e sgattaiolando dentro il locale dal retro mostrando la carta finta d'ingresso fatta ma Michael.

"Calum non farebbe mai la spia" Commenta Luke ed io alzo lo sguardo verso di lui confusa.
"Non ha mai amato dire i fatti personali delle persone in giro, come non ha mai detto niente sulle nostre famiglie o il perché viviamo tutti insieme, dubito dirà quello che ha visto ad Harry" Spiega ed io sospiro, il vecchio Calum non l'avrebbe mai detto, ma il nuovo Calum è ancora così?

"Andiamo Chloe" Dice Luke usando il mio nome falso ed io sorrido per poi sistemare il vestito bianco stretto attorno al mio corpo mettendo in mostra il mio seno.
"Se si avvicinano troppo io sarò dall'altra parte del club" Mi avvisa il biondo ed io annuisco.

"Ci si vede dopo, buona fortuna" Dico per poi uscire dalla macchina e avvicinarmi alla buttafuori del locale superando tutta la clientela.

Senza farmi notare passo all'uomo una banconota da cinquanta dollari e l'uomo mi sorride. Ormai lo conosciamo da anni, si chiama Lativ, viene dalla Russia e ha trovato questo lavoro tramite Fez, ci ha sempre aiutato nelle nostre truffe e in cambio ci ha sempre solo chiesto cinquanta dollari, un onesto lavoratore.

"Il tuo obbiettivo è Max Homes, dovrebbe essere ai tavoli vicino al dj" Mi aiuta Michael dagli auricolari ed io annuisco per poi farmi spazio nella folla di ragazze ricche e uomini che cercano di toccarle sensualmente. Sbuffo non appena noto l'uomo in questione, sulla quarantina, troppo vecchio per essere attorniato da ventenni, troppo viscido per essere considerato uomo e sicuramente degno di essere derubato da me.

Prendo un lungo respiro facendo un passo verso l'uomo il quale sta bevendo del Whiskey appena servo to da Ashton il quale sta facendo il cameriere. Mi avvicino velocemente non appena il ricciolo uscendo dal priva mi lascia passare senza destare l'attenzione della guardia del corpo dell'uomo il quale mi ignora mentre prende da bere da Ashton il quale gli sta parlando di qualcosa per non fargli puntare gli occhi si di me e la mia presenza indesiderata.

"Il suo tipo sono le more idiote e provocanti, fai del tuo meglio, ci servono le carte di credito e se riesci a portarlo in un posto appartato prendi anche i suoi gioielli" Mi spiega Michael ed io sorrido avvicinandomi all'uomo il quale sta guardando alcune ragazze danzare davanti a lui sensualmente. Mi dispiace ragazze ma stasera i suoi soldi li vedo prendere io.

"Non ci credo, quell'orologio è un Lange Sohne Grand Complication" Dico spalancando gli occhi facendo il tipico sguardo da cerbiatto perso. L'uomo punta l'attenzione su di me e poi sul suo polso guardando il suo gioiello e sorridendomi annuendo.
"Sì, hai occhio ragazza, come fai a conoscerlo?" Domanda interessato mentre i suoi occhi si posano sul mio petto, disgustoso.

"Sono appassionata di orologi, posso vederlo da vicino?" Domando e lui annuisce per poi farmi spazio sul divanetto dove è seduto. Colgo l'opportunità avvicinandomi a lui e appoggiando le mie mani sul suo braccio guardando l'orologio ma sfiorandolo sensualmente.

Iniziamo a parlare e fare conversazione mentre continuo a provarci e lui ricambia l'interesse, mentre parliamo il suo portafoglio finisce sul tavolo e mentre continuo a provarci con lui Ashton pulisce il tavolo dai bicchieri e le carte di credito. Sorrido pronta a portarlo sul retro del locale e rubargli tutti i suoi averi per poi notare una chioma bionda sfrecciarmi accanto attirando la mia attenzione.

Confusa mi giro notando dei capelli lunghi e platino camminare a passo deciso tra la folla, seguo la ragazza osservando il suo vestito cortissimo nero e attillato sul suo corpo esile e snello. Mi distraggo dall'uomo mentre la ragazza si volta nella folla ballando e ridendo mentre muove i fianchi sensualmente. I suoi occhi verdi si muovono felici con le luci del locale mentre continua ad attirare l'attenzione maschile attorno a lei con la sua bellezza e il suo fascino.

Perché Noelle è qui?

"Rebecca! Non distrarti! Ti ha chiesto di dove sei" Mi urla Michael facendomi tornare in me ed io mi riprendo voltandomi verso l'uomo.
"Portland" Rispondo affrettata per poi tornare a guardare la ragazza. Subito un uomo sulla trentina si avvicina a lei afferrandole i fianchi ed io stringo i pugni irritata, cosa diamine sta facendo?

Ignoro il mio bersaglio mentre osservo la ragazzina, troppo giovane per essere qui, muoversi sensualmente con l'uomo e divertendosi. Osservo l'uomo mentre le sussurra qualcosa nell'orecchio e la ragazza scuote la testa allontanandosi da lui facendosi sospirare sollevata, ma prima che possa andarsene l'uomo l'afferra per il polso con forza tirandola verso il retro del locale sparendo dalla mia vista.

"Mi stai ascoltando?" Domanda l'uomo appoggiando le sue luride mani sulle mie gambe scoperte ed io lo ignoro completamente alzandomi di scatto e seguendo Noelle e il pervertito. Gli occhi di Ashton mi rimproverano non appena me ne vado dal mio bersaglio ma non ho tempo per discutere. Velocemente mi faccio spazio tra la folla in cerca della ragazzina per poi arrivare alla porta che conduce al vicolo sul retro aprendola con forza e stringendo i pugni nel vedere la scena davanti a me.

"Non fare la difficile, fammi vedere cosa sai fare" Dice il pervertito tenendo Noelle contro un muro e appoggiando le sue luride mani sulle sue gambe nude mentre la ragazzina scuote la testa cercando di liberarsi.
"Lasciami andare, lasciami andare" Urla lei ed io non ci vedo più.

"Hey pervertito del cazzo" Lo richiamo avvicinandomi a lui e l'uomo dai capelli scuri si volta verso di me con uno sguardo sensuale e confuso ed io gli tiro un pugno dritto in faccia facendolo indietreggiare da Noelle la quale mi guarda incredula e ancora spaventata.

"Ma che diamine? Quale è il tuo problema?" Mi domanda l'uomo notando del sangue scendere dal suo naso ed io mi avvicino a lui per poi tirargli un calcio con forza nei testicoli facendolo urlare e cadere a terra.
"Vuoi veramente chiedermi quale sia il mio problema quando tu stavi molestando una ragazza?" Chiedo per poi colpirlo di nuovo con un calcio nello stomaco facendogli sputare sangue.

L'uomo si rialza a fatica per poi cominciare a correre via come un cane appena bastonato. Lo guardo con odio mentre gira l'angolo, è fortunato che non ho portato con me il mio tirapugni o sarebbe finito all'ospedale.

"Rebecca?" Domanda Noelle guardandomi come se fossi un fantasma ed io la guardo incredula girandomi verso di lei arrabbiata.

"Cosa ci fai tu qui? Come sei entrata? Sei troppo piccola per questo club, se non ci fossi stata io tu avresti potuto essere..." Inizio per poi evitare di dire quella parola stringendo i pugni e la ragazzina invece di scusarsi mi guarda confusa.
"Perchè indossi quella parrucca?" Domanda confusa.
"Emh, mi piacciono le parrucche okay?" Rispondo e lei rimane poco convinta.

"Sei vestita bene, hai appena preso a pugni quell'uomo come se fossi abituata a farlo e perché sei in questo locale raffinato?" Domanda non capendo ed io mi mordo il labbro per poi sentire una voce familiare.
"Nasconditi lì dietro" L'avviso e la ragazza annuisce correndo dietro i bidoni della spazzatura mentre io mi sistemo i capelli scompigliati.

"Chloe, va tutto bene?" Domanda Max correndomi dietro confuso e affannato ed io sorrido imbarazzata.
"Scusami, mi era preso una vampata di caldo, non riuscivo a respirare e avevo bisogno di una boccata d'aria" Dico inventandomi una scusa e l'uomo annuisce per poi guardarmi malizioso. Eccoci di nuovo.

"Beh ora che siamo qui, sei ancora più bella sotto la luce della luna" Dice provandoci ed avvicinandosi a me sensualmente, cerco di contenere i conati mentre sorrido lasciandolo avvicinare al mio corpo toccandomi dove non dovrebbe. Velocemente e senza farmi notare gli sfilo i bracciali al polso lasciando perdere l'orologio, gioielli del genere sono troppo lussuosi e da collezione per essere rivenduti, non vale la pena.

"Che ne dici se ci divertiamo un po'?" Domanda l'uomo sussurrandomi nel mio orecchio ed io alzo gli occhi al cielo per poi vedere la porta spalancarsi perfettamente a tempo facendo arrivare un Luke molto arrabbiato e molto affannato.

"Chloe che diamine stai facendo? Chi è questo?" Mi urla contro strappandomi dalle grinfie dell'uomo il quale ci guarda confuso e spaesato.

"Cosa cazzo ci fai con la mia ragazza?" Gli urla addosso ed io mi aggrappo alla maglietta del ragazzo tirandolo indietro mentre continuiamo a fingere spaventando Max il quale intimorito dall'altezza di Luke indietreggia.
"Non lo sapevo, mi dispiace, me ne vado subito, scusa" Dice per poi rientrare nel locale sparendo dalla nostra vista.

"Mi hai spezzato il cuore con quel vecchio? Come puoi farmi questo? Cosa ne sarà del nostro pony in collina? Dovrò tenerlo io o te.." Continua Luke con una voce annoiata recitando la solita storia di sempre per poi fermarsi non appena cala il silenzio segnalando che se ne è andato.

"Cosa hai fatto? Perché non hai seguito il piano?" Urla Ashton uscendo dal locale e raggiungendoci con ancora il costume da cameriere addosso. Io alzo gli occhi al cielo per poi mostrargli i gioielli tra le mie mani.

"C'è stato un problema" Dico imbarazzata per poi voltarmi verso i bidoni.
"Noelle puoi uscire ora" La ragazza lentamente sbuca fuori dal suo nascondigli mentre gli occhi dei due ragazzi si spalancano incredulo e preoccupati.

Siamo nella merda.

"Voi siete truffatori?!" Urla lei sconvolta e nessuno di noi risponde, mi pare ovvio che sia il nostro lavoro, mi ha appena visto rubare e mentire ad un uomo per prendere le sue carte di credito e gioielli.
"Beh almeno ora non dovremmo più preoccuparci di Calum visto che la cugina di Harry ci ha appena visto" Commenta Luke sorridendo quasi sollevato per la bella notizia e sia io che Ashton lo guardiamo male.

"Noelle ti prego lasciami spiegare non è come sembr-" Inizio ma la ragazza mi interrompe mostrandomi un sorriso a trentadue denti.
"Ma è meraviglioso, pensavo fossi una ragazza noiosa e patetica, ma sei fighissima, ti prego insegnami, ti prego ti preego" Mi supplica afferrando entrambe le mie mani e guardandomi come se fossi una divinità.

"Come scusa?" Domando non capendo e la bionda guarda noi tre incredula.
"Voglio essere come voi, voglio ingannare uomini e rubare loro soldi, è la cosa più incredibile che io abbia mai visto, eri così sicura di te stessa, così forte e sexy, ti prego insegnami, farò di tutto per fare parte di questo gruppo, ti prego" Mi supplico ed io scuoto immediatamente la testa.

"Non possiamo insegnarti, non puoi fare questo lavoro sei troppo piccola" Dice Ashton e la ragazza smette di sorridere per poi guardarci male.
"Se non mi insegnerete io lo dirò ad Harry" Ci minaccia ed io sorrido battendo le mani.
"Benvenuta nel gruppo" Dico entusiasta per poi notarla saltellare accanto a Luke cominciando a riempirlo di domande e dubbi.

"Noi, truffatori da anni, siamo per caso stati ricattati da una quindicenne?" Domanda Ashton ed io sbuffo annuendo.
"Puoi dirlo forte".






"Ti serve per caso qualcosa?" Domanda irritato Calum mentre io continuo a fissarlo. Lo osservo mentre taglia con precisione e velocità la frutta creando una specie di composizione artistica sui suoi piatti. Si blocca stanco della mia presenza per poi osservarmi scocciato.

"No, continua pure" Dico innocentemente e il ragazzo mi guarda male per poi spostare la sua attenzione su Ruby la quale sta comunicando alcuni ordini.
"Perché lei è qui? Chi l'ha fatta entrare?" Chiede confuso indicandomi e la mora alza le spalle.
"Io, non so perché sia qui ma non potevo di certo lasciarla fuori" Spiega la cameriera mentre io le sorrido.
"Certo che potevi lasciarla fuori" Le urla contro Calum irritato dalla mia presenza.

Sono preoccupata per quello che sa. Voglio capire se sa il mio segreto e lo sta nascondendo oppure se non ha capito quelle password e quei codici. Ed il miglior modo per capirlo è osservarlo e metterlo alla prova.

"Ciao Reb, vuoi che ti prepari qualcosa da mangiare?" Domanda Nick dolcemente appoggiandomi una mano sulla spalla mentre io rimango appoggiata al bancone della cucina.
"Oh sì gra-" Inizio ma Calum mi interrompe.

"No, non le preparerai da mangiare, stiamo tutti lavorando, lei se ne deve andare" Dice irritato Calum e Nick appoggia le sue mani sui fianchi assumendo la tipica posa da mamma arrabbiata.

"E poi ti chiedi perché sei single, per forza, guarda come tratti le ragazze, ti sembra il modo? Sei proprio un cafone" Lo sgrida ed il moro davanti a me guarda il suo cameriere come se volesse ucciderlo a mani nude.
"Se non torni a lavorare nell'immediato puoi considerarti licenziato, e tu" Dice indicandomi ed io alzo lo sguardo interessata.
"Vattene, non capisco perché sei qui ma mi stai infastidendo, sai che odio essere osservato mentre faccio qualcosa, lo stai facendo apposta, e perché anche lei è qui?" Domanda indicando Noelle la quale sta prendendo appunti sul suo taccuino mentre rimane seduta a pochi metri da me.

"Emh, sta facendo un progetto per la scuola" Rispondo mentendo, in realtà è da un paio di giorni che mi segue ovunque io vada prendendo nota di quello che faccio e dico, le ho già detto più volte che niente di ciò era necessario ma non ha voluto mollare.

"Che razza di progetto per la scuola sarebbe?" Domanda confuso il moro e Noelle alza gli occhi verso di lui con cattiveria.
"Si chiama fatti gli affari tuoi" Risponde la ragazzina a tono e Calum la guarda male.

"Okay, tutte e due, fuori dalla mia cucina, ora!" Urla scocciato ed io sbuffo per poi vedere un piatto venire appoggiato davanti a me da Josè il quale mi sorride dolcemente. Osservo il piccolo sandwich al tacchino appena fatto e lo ringrazio.
"Perchè diamine le hai fatto la cena? Non mi hai mai fatto un singolo favore da quando ti ho assunto e lo fai a lei? Siete seri?" Domanda Calum perdendo il controllo e io addento il panino sotto i suoi occhi notando alcune fiamme ardere nelle sue pupille.

"Il boss ha decisamente bisogno di un corso per la gestione della rabbia, è quasi impossibile lavorare con i suoi sbalzi di umore" Commenta Nick spettegolando con Ruby la quale annuisce rimanendo a braccia incrociate aspettando i piatti pronti.
"No, perde il controllo solo quando c'è Rebecca" Risponde lei e Calum sbatte i pugni sul tavolo.

"Qualcuno in questo locale può lavorare?!" Urla completamente incazzato e i due camerieri alzano gli occhi al cielo per poi afferrare i piatti pronti e tornare in sala.

"Non sei molto bravo a gestire il tuo personale, Cal" Dico addentando di nuovo il mio panino e il ragazzo mi guarda male per poi alzare gli occhi al cielo.
"Se sei qui perché vi serve un passaggio per andare da Harry più tardi perché non siete passate all'orario di chiusura?" Domanda ed io alzo le spalle, effettivamente stasera Harry ci ha invitato a stare a casa sua per una birra con alcuni suoi amici e io ho ben pensato di farmi portare da Calum.

Nel caso sapesse voglio almeno avere il tempo di sparire per evitare di essere denunciata o insultata.

"Perchè mi stai fissando così?" Domanda il ragazzo infastidito mentre io continuo a studiare le sue espressioni. Quella sera che ha letto le password non mi ha neanche guardato in faccia, non mi ha quasi neanche parlato, era arrabbiato. Ora è ancora arrabbiato ma nel tipico modo sclerotico di Calum, non c'è vero astio nei suoi occhi. Forse non sa davvero niente.

"Perchè sei attraente" Commenta Ruby cogliendo di sorpresa sia me che Calum i quali la guardiamo come se avesse appena bestemmiato. Non ha mai fatto un singolo complimento e questo è il suo primo? Sposto il mio sguardo sul moro il quale la sta guardando quasi estasiato e subito mi tornano in mente le parole di Harry.

Quello è decisamente il tipo di Calum.
Forse non si sbagliava.

"Perchè mi guardi così? L'ho sempre pensato" Dice lei come se niente fosse per poi uscire di nuovo dalla cucina lasciando il moro senza parole per la prima volta mentre i suoi occhi rimangono incollati al corpo della cameriera per qualche secondo di troppo.

"Posso avere della maionese per questo panino?" Domando indicando il piatto e il ragazzo mi guarda male tornando in sè.
"Perchè non te la compri invece di scroccare qui?" Chiede infastidito mentre continua a cucinare ed io sorrido divertita. Era la stessa frase che diceva ogni volta che mangiavo qualcosa a casa sua in passato.

"Tieni, ora ti prego lasciatemi lavorare in pace" Mi supplica appoggiando davanti a me il barattolo di maionese per poi riprendere a lavorare tranquillamente mentre io rimango in silenzio osservandolo.







"Assolutamente no, la miglior band di quegli anni sono stati i The NBHD" Ribatte Ruby discutendo con Louis il quale scuote la testa quasi offeso dalle parole della ragazza. Calum l'ha invitata alla serata, beh lei si è praticamente auto invitata quando ha sentito che ci sarebbero state birre gratis dove andavamo ed è difficile poi dirle no.

"Dolcezza, loro non hanno chance contro gli Arctic Monkeys" Ribatte il ragazzo e Ruby sposta i suoi capelli corti e neri dal volto lasciandomi intravedere i suoi tatuaggi sul suo petto. Rimango a fissarla quasi incredula della sua bellezza, è appena uscita da un urlo di lavoro duro e faticoso eppure sembra appena uscita da un film o un set cinematografico, il suo look da dura e cattiva la rende sempre al centro dell'attenzione. E non sono l'unica ad averlo notato.

Mi volto leggermente notando gli occhi di Calum fissi sulla ragazza dai capelli corti mentre parla con gli amici di Harry. Stiamo pensando la stessa cosa?

"Calum digli che ho ragione" Dice Ruby chiedendo aiuto al moro il quale spesato sorride.
"Ha totalmente ragione lei, mi dispiace Louis" Risponde lui e i due si scambiano uno strano sguardo di intesa che fa arrossire Calum, aspetta, Calum ha appena fatto cosa?

Che diamine era quello?

"Io preferisco i The 1975" Commenta sottovoce Harry mentre mi tiene sulle sue gambe e rimane con la testa appoggiata sulla mia spalla e le sue braccia avvolte comodamente attorno al mio busto. Devo ammettere che stasera non è stato tanto spiacevole, non ha fatto commenti fastidiosi, non ha provato a toccarmi senza il mio consenso, niente battute sessuali.

"Mh, non ho mai capito cosa ci possa trovare la gente nelle loro canzoni" Dico onestamente e il ricciolo sposta la testa dalla mia spalla guardandomi male.

"Sono bravissimi, in più sono delle mie parti, divento subito patriottico quando parlo di loro" Dice scherzando ed io sorrido onestamente per il suo modo di difenderli. Quando Harry si comporta normalmente non è male, è gentile e carino, è il suo lato da stronzo troglodita che odio e purtroppo il vero lui è quello.

"Non sono il mio genere" Ammetto alzando le spalle e lui sbuffa per poi sorridere.
"Ed io che avevo già comprato due biglietti per un concerto romantico con loro, peccato" Scherza pizzicandomi il fianco ed io scuoto la testa.

"Puoi sempre portarci Louis, sembra interessato" Dico notando il moro combattere per i diritti delle sue amate band.

"Sentiamo un po' cosa piace a te? Se potessi andare ad un concerto ora, da chi andresti?" Domanda mentre ci isoliamo dalle conversazioni degli altri.
"Senza pensarci due volte, Frank Ocean" Rispondo velocemente e il ragazzo alza gli occhi al cielo.

"Perché fai quella faccia?" Domando confusa e lui mi fa cenno verso Calum il quale sta ascoltando interessato Ruby o forse la sta solo fissando.
"Perché quando ero al college in camera con Calum lui mi faceva ascoltare solo quello e credo di esserne rimasto nauseato" Risponde ed io guardo il moro confuso, davvero?

"Siete molto simili voi due, non mi stupisce la vostra amicizia" Dice onestamente ed io sorrido lentamente. L'ho sempre saputo che io e Calum eravamo due persone compatibili, abbiamo sempre avuto gli stessi interessi, forse è per questo che prima di innamorarci eravamo migliori amici e non mi stupisce avere i suoi stessi gusti musicali. E forse se Calum è ancora così vuol dire che non dirà quello che sa.

Vengo interrotta dai miei pensieri non appena gli occhi di Calum mi guardano in modo strano mentre parlo con Harry, come se fosse stranito o come se ci stesse studiando. Uno sguardo freddo, come quello che aveva fatto dopo aver scoperto il foglio in camera mia. Confusa lo guardo quando si alza per prendere da bere con il suo bicchiere vuoto smettendo di guardarmi.

"Scusami se ti faccio alzare, ma ho finito la mia birra" Dice il ricciolo ed io spalanco gli occhi scuotendo la testa. Se va di là con Calum e saranno da soli lui dirà tutto al moro.

"No, vado io, rimani pure qui e aiuta Louis a vincere la discussione sulle band, io vado a prendermi qualcosa da bere" Ribatto e il ricciolo mi sorride contento per poi lasciarmi un veloce bacio a fior di labbra.

"Troppo gentile, prendi la birra?" Domanda ed io storco il naso.
"Nah, cercherò una bibita" Rispondo per poi inseguire Calum nell'altra stanza.

Mi dirigo nella cucina di Harry ma rimango delusa quando non ci trovo il ragazzo all'interno, confusa mi guardo attorno per poi notare la chioma scura di Calum nella semi ombra della veranda di Harry. Indecisa mi avvicino a lui trovandolo appoggiato alla ringhiera mentre beve la sua birra e guarda davanti a sé con uno sguardo serio.

"Ti stai prendendo una pausa dagli altri?" Domando spezzando il silenzio e lui alza le spalle.
"Diciamo di sì" Risponde indifferente ed io mi avvicino a lui guardando nel giardino enorme e curato di Harry con al centro una piscina illuminata dall'interno.

"Ti piace Ruby?" Domando completamente a caso e il moro mi guarda stupito per la mia domanda affrettata e non pensata. Perché ho chiesto? Che problemi ho?
"Perché sono quasi certa che a lei piaci" Continuo mentre i suoi occhi nocciola rimangono confusi su di me. Perché sto dicendo queste cose? Sono patetica.

"Sì è molto carina" Risponde lui per poi muovere le sue braccia e dondolarmi davanti alla faccia la familiare bottiglia di cedrata dal colore arancione e nero.
"Come facevi a sapere che mi andava?" Domando incredula e lui si volta nella mia direzione studiandomi per qualche istante.
"Perchè riesco a leggerti meglio di chiunque altro" Risponde convinto di sé ed io annuisco imbarazzata per poi prendere un sorso della mia cedrata godendomi il silenzio.

"Dunque le chiederai di usc-" Inizio parlando di Ruby ma il ragazzo mi interrompe con un tono irritato.

"Ti piace davvero Harry?" Mi domanda ed io rimango leggermente confusa dalla sua domanda.
"Sì certo" Rispondo con ovvietà e i suoi occhi si alzano verso il cielo.
"Perché menti?" Domanda infastidito ed io mi irrigidisco.
"Come scusa?" Chiedo e lui si volta verso di me. Osservo i suoi occhi pieni di delusione e rabbia mentre mi osservano studiando le mie espressioni e mettendomi all'angolo.

"Ho visto i fogli a casa tua, il tuo modo in cui sei cambiata, come ti comporti con Harry, il tuo modo di sussurrare da sola e con Luke, perché stai mentendo?" Domanda infastidito ed io abbasso lo sguardo non sapendo cosa rispondere.
"Calum non è come pensi io non sto facendo niente" Rispondo e lui stringe i pugni.
"Stai mentendo ancora" Alza la voce ed io alzo lo sguardo di scatto verso di lui per poi infastidirmi.

"Sono problemi tra me e Harry" Rispondo seriamente. Non può avere capito cosa sta succedendo, non può aver collegato tutti i punti, non può averlo fatto.
"Non mi interessa di te e Harry, perché menti a me?" Domanda ferito ed io spalanco gli occhi confusa. Osservo la sua espressione arrabbiata cambiare in una ferita e dolorosa.

"Mi avevi detto che eri cambiata per il meglio, che eri migliorata, che non mentivi, che ti piaceva Harry, perché stai mentendo? Non so cosa stai facendo al mio amico ma sei solo peggiorata con il passare del tempo" Dice ed io stringo i pugni.
"Tu non puoi sapere se sono migliorata o peggiorata" Rispondo a tono e lui sorride amaramente.

"Insegui un ragazzo che non ti merita, ti fai trattare male da qualcuno, continua a mentire sulla tua personalità per farti piacere e non sei neanche più la Rebecca che conoscevo" Dice ed io alzo gli occhi al cielo.
"E a te che importa se sono migliorata o peggiorata, la Rebecca che conoscevi l'hai lasciata tre anni fa, tu non puoi dirmi cosa fare o giudicarmi" Rispondo e lui mi guarda ferito smettendo di urlarmi contro.

"Ti sei mai chiesta perché me ne sono andato?" Domanda ed io lo guardo non capendo.
"Perchè ti piaceva qualcun altro" Rispondo ricordandomi di Luna. I suoi occhi si riempiono di rabbi aper la mia risposta per poi scuotere la testa.
"No, sei proprio un idiota" Mi urla contro ed io lo guardo male.

"Io idiota? Perché devi sempre arrabbiarti con me? Perché mi chiami idiota? Perché sei così arrabbiato ora, non sai neanche cosa sta succedendo" Gli faccio notare urlando e lui si immobilizza guardandomi dritta negli occhi per poi abbassare lo sguardo ferito.
"Pensavo che il mio andarmene ti avrebbe reso migliore, non mi interessava Luna, volevo la tua serenità, eravamo diventati tossici, tu eri diventata tossica per noi, eppure non sei cambiata, quello che ho fatto non è servito a niente, ecco perché sono arrabbiato" Dice con un filo di voce lasciandomi senza parole per poi sospirare.

"Calum?" Domanda Ruby intromettendosi nella nostra discussione imbarazzata e lui alza lo sguardo verso di me per poi scuotere la testa deluso.
"Andiamo via" Dice il ragazzo rivolgendosi alla cameriera per poi oltrepassarmi colpendo la mia spalla con la sua e lasciandomi senza parole per le sue parole.

"Stai bene?" Domanda la ragazza al suo boss il quale non le risponde ma se ne va verso l'uscita di fretta e con passo spedito.

"Reb?" Mi chiede Michael nell'auricolare ed io rimango immobile non sapendo cosa dire o fare.
"Stavate di nuovo litigando? Se ti ha detto qualcosa di offensivo posso provare a tirargli un pugno se vuoi" Dice Harry preoccupato ed io mi riprendo scuotendo la testa per poi sorridere leggermente.

"No, non ha detto niente di male, non stavolta" Rispondo per poi sospirare e seguire il ricciolino dentro la sua casa con i suoi amici e continuare la mia finta. 



Hey Everybody

Amo questa storia, lo so che voi ancora non sapete bene la trama e il significato del titolo, ma shit is getting good, non ho la più pallida idea di quanti capitoli farò, questo è a malapena l'inizio e lo so che è strano, ma fidatevi, la storia è solo agli inizi, ho talmente tanti plot twist, cose da spezzarvi il cuore, robe strane che ho inventato che aaaaaah.

Okay scusate, passate bene la serata, cià.

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