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17- Blue Indiano

Rebecca's Pov

"Mickey, ti lascio la cena qui, okay? Se ti serve altro chiamami, sarò in camera mia" Dico appoggiando il vassoio con il piatto fumante di lasagne fatto da nonna. I miei occhi si spostano sull'ammasso di coperte che avvolgono il corpo di mio fratello nascondendolo dalla luce del sole che sta lentamente tramontando.

"Va tutto bene, siamo tutti qui con te" Sussurro avvicinandomi a lui e passando una mano delicatamente trai suoi capelli arruffati. Il ragazzo si irrigidisce per qualche istante senza muoversi, mi avvicino a lui lasciandogli un bacio soffice sulla testa per poi sospirare. Odio vederlo così, odio vedere mio fratello chiudersi in questa camera per giorni senza mai uscire e senza mai parlarmi.

Tutto per colpa di quella notte.

"Non far freddare le lasagne non te ne porterò altre, idiota" Dico con un tono scherzoso per poi uscire dalla sua stanza chiudendo la porta alle mie spalle ed appoggiandomi ad essa. Mi passo una mano trai capelli mentre cerco di non farmi prendere dalle emozioni e dai ricordi che stanno tormentando Michael. La casa è estremamente silenziosa, nessun di noi osa parlare o rovinare questa atmosfera tesa, forse perché non c'è molto da dire se non ricordare.

"Buonasera signora Clifford, mi dispiace disturbarla è che Rebecca non è venuta a scuola oggi e mi sono preoccupato visto che Ashton non mi ha voluto spiegare niente, sta bene?" Sento una voce familiare provenire dal piano inferiore. Confusa mi avvicino alle scale e noto mia nonna alla porta con un sorriso dispiaciuto mentre guarda Calum il quale è intimidito dalla vecchia.

"Mi dispiace ragazzo, ma oggi non è un giorno come gli altri per loro, forse puoi passare domani, che ne dici?" Chiede lei con dolcezza, in genere mi avrebbe sgridato per la presenza di un ragazzo in casa ma oggi non riuscirebbe neanche lei ad alzare la voce.

"Oh, è successo qualcosa? Stanno bene?" Domanda Calum preoccupato ed io noto sulla sua fronte spuntare una piccola ruga di preoccupazione.
Non doveva venire fino a qui, ormai è sera, usciamo da solo qualche mese, perché è venuto fino a qui per controllare che stessi bene? Perché gli importa così tanto?

"Stiamo bene Cal" Dico apparendo sulle scale e facendo spostare i loro sguardi su di me. Mia nonna mi sorride preoccupata ed io ricambio facendole capire che va tutto bene.

"Okay allora, volevo solo esserne certo, non volevo di sicuro disturbare, ci vediamo domani" Dice lui alzando le spalle e percependo la situazione tesa in questa casa. Abbasso lo sguardo rattristita, so che lui per me non è nessuno, siamo usciti qualche volta ma questo non fa di noi una coppia, anche perché ancora nessuno lo sa che ci vediamo in segreto.

"Giovane, ho fatto le lasagne, ti va di rimanere per cena?" Domanda mia nonna stupendomi ed io spalanco gli occhi incredula. Mia nonna non inviterebbe mai qualcuno che conosco io a cena, specialmente non un ragazzo, lei lascia entrare solo Luke e Ashton, e questo solo perché li ha in parte cresciuti lei.

Gli occhi di Calum si incontrano con i miei come per cercare conferma, so che non vuole intromettersi e so che vorrebbe rimanere, ma non lo farebbe mai senza il mio consenso, si preoccupa sempre di quello che voglio e penso io.

"Ti avviso Cal, le lasagne di mia nonna sono un colpo allo stomaco, starai male per almeno tre giorni" Dico sorridendo e stupendo mia nonna la quale non mi aveva mi visto sorridere o scherzare durante questo giorno.
"Forse per te che hai uno stomaco debole quanto il tuo cervello, ma io sono un ragazzo forte" Scherza anche lui per poi oltrepassare mia nonna la quale lo guarda sorridendo.

"Calum, giusto?" Domanda mia nonna appoggiando la sua mano sulla spalla del moro il quale annuisce.
"Che ne dici di aiutarmi ad apparecchiare mentre mia nipote va ad avvisare Michael che avremo ospiti" Dice lei e il ragazzo mi guarda per qualche istante per poi annuire e osservare la vecchia mentre si dirige in cucina.

"Mi odi perché mi sono fermato a cena? Posso andarmene se vuoi, non volevo entrare nella tua zona di comfort ma non volevo neanche dire no a tua nonna, è che non sei venuta a scuola e sia Luke che Ashton sono stati vaghi sul motivo e sembravano tutti tristi, non ho ancora capito cosa sta succedendo ma ero preoccupat-" Inizia ma io lo blocco avvolgendo le mie braccia attorno al suo corpo e stringendolo a me.

Non sono una persona che mostra molto affetto, non sono cresciuta in una famiglia in cui esistono abbracci o cose del genere e non ho mai avuto relazioni che mi hanno mostrato affetto, eppure Calum mi fa sentire come se qualcuno veramente tenesse a me.

"Grazie" Sussurro mentre le sue braccia si stringono attorno a me dolcemente e le sue labbra si appoggiano sulla mia fronte lasciandomi un piccolo bacio.

"Giovanotto! Sono troppo vecchia per fare tutto da sola" Urla la vecchia facendo scattare Calum il quale mi spinge via maleducatamente facendomi sorridere per poi correre da mia nonna. Come tutti quanti ha paura di lei.

"Michael, Calum si è fermato a cena, so che non verrai, ma se vuoi noi siamo giù di sotto okay?" Sussurro alla porta senza aprirla e senza disturbare ulteriormente mio fratello il quale rimane in silenzio e al buio.

"Hai fatto sorridere mia nipote, devi essere speciale" Sento mia nonna conversare con Calum e mi avvicino a loro senza farmi notare.
"Credo fosse solo gentilezza, non sono speciale" Alza le spalle il ragazzo mentre mia nonna continua ad imbarazzarlo. Lo osservo mentre la aiuta a sistemare i piatti, si vede che è qualcosa che non è abituato a fare dal modo in cui si muove incerto attorno alla cucina cercando approvazione nello sguardo di mia nonna.

"Giovanotto, mia nipote non sorride mai, è sempre pronta a litigare con chiunque e non sa gestire le sue emozioni come noi, è sempre arrabbiata e sembra quasi odiare il mondo attorno a lei, difficilmente la vedo sorridere, specialmente in questo giorno, eppure non appena sei arrivato lei ha sorriso, dunque fidati, per lei sei speciale" Spiega la vecchia mentre io abbasso lo sguardo, Calum è speciale per me?

Non avevo mai sorriso durante questo giorno.
Non avevo mai trovato una singola ragione per non pensare a due anni fa, eppure non appena Calum è arrivato mi sono sentita sollevata.

"So che forse non dovrei chiedere, ma perchè questo giorno è così speciale per voi?" Domanda lui confuso ed io sento una fitta al cuore mentre mia nonna sorride al ragazzo con dolcezza.
"Sei curioso quanto lei eh, parli troppo per uno che dovrebbe solo apparecchiare" Dice la vecchia evitando la domanda ed il ragazzo ride per poi continuare ad apparecchiare.

"Non sai neanche apparecchiare decentemente idiota, le forchette vanno alla destra, in più siamo solo in tre a mangiare, Michael rimarrà in camera" Spiego io e il moro mi guarda male per il mio commento.

"Cosa ti cambia se stanno a sinistra?" Chiede indicando le posate ed io alzo gli occhi al cielo.
"Sono le regole del galateo, testa di capra" Rispondo e lui alza il sopracciglio.
"E che cosa ne sai tu del galateo? Ti siedi sempre come un camionista e mangi sempre a bocca aperta" Risponde ed io stringo i pugni.

"Cosa dovrei dire di te? Bevi il latte dalla bottiglia, solo gli psicopatici fanno qualcosa del genere, è disgustoso" Rispondo e lui scuote la testa.
"Perché dovrei sporcare un bicchiere quando posso usare la bocca?" Urla ed io alzo gli occhi al cielo.

"Disgustoso" Borbotto e lui sorride divertito.
"Non sono così disgustoso per te, lo so" Dice con presunzione mentre un piccolo sorriso appare per una frazione di secondo sulle mie labbra.

"Cosa sono tutte queste urla?" Chiede una voce assonnata e io mi volto di scatto notando sulle scale mio fratello il quale ha le mani nelle tasche del suo felpone e gli occhi stanchi e leggermente arrossati. Ma è in piedi, ha parlato, è uscito dalla sua stanza.

"Oh Michael, stavo dicendo quanto tua sorella fosse l'essere più maleducato e meno femminile mai esistito" Dice il ragazzo continuando a scherzare mentre sia io che nonna siamo immobilizzate e scioccate. Osservo il ragazzo dai capelli rossi pronta a sentirlo dire qualcosa come vattene Calum oppure torno in camera mia.

Ma questo non succede.

"E non l'hai mai vista di prima mattina o quando dorme, sbava come un cane, è disgustoso" Scherza rispondendo a Calum ed io sento la mia mascella colpire il pavimento dallo shock.

"Finalmente è rimasta senza parole" Nota Calum guardandomi ed io mi riscuoto mentre mio fratello sorride e si siede accanto al moro continuando a scherzare e prendersi gioco di me.

Michael sta sorridendo, no anzi, Michael sta facendo qualcosa durante questo giorno, erano due anni che non usciva mai da quella stanza durante questo periodo di tempo, eppure oggi è qui.

"Allora queste lasagne? Nonna, sembra tu abbia visto un fantasma" Dice il ragazzo e mia nonna come me si riscuote per poi sorridere come non mai prima d'ora.
"Eccomi, lasagne per tutti voi, specialmente per Calum" Urla lei considerando Calum come un salvatore sceso in terra.

I miei occhi si incrociano con quelli del moro mentre di nascosto mi sorride dolcemente, come se sapesse tutto, come se avesse fatto il tutto di proposito per aiutarci, sto sognando?

"Il galateo dice che non dovresti stare in piedi a guardarci come una stalker" Scherza il moro ed io alzo gli occhi al cielo per poi avvicinarmi al tavolo.
"Taci Hood"











"Ho preso tutte le sue password!" Urlo saltellando nella stanza mentre Michael e Ashton sorridono felici quanto me.

Alla fine non è stato difficile, sono solo dovuta andare a casa sua, baciarlo per qualche minuto facendogli credere che sono una patetica persona che perdonerebbe tutto e poi Michael ha solo dovuto far scattare l'allarme per darmi cinque minuti di tempo e entrare nel suo cellulare.

"Ora possiamo controllare tutti i suoi movimenti, abbiamo ogni suo social e ogni suo piccolo conto corrente, ci servono solo le carte, ma con calma non c'è fretta" Spiega Ashton mentre io continuo a scrivere i numeri che ho memorizzato dal telefono di Harry. Ho una buona memoria e ormai sono allenata per questo lavoro.

"Perché Calum è fuori da casa vostra con due ragazze in macchina?" Domanda Ashley appoggiandosi allo stipite della porta della mia camera ed io spalanco gli occhi smettendo di scrivere sul foglio. Lui cosa?

"Ti ha seguito?" Domanda Michael preoccupato ed io alzo le spalle, non mi sono accorta della sua presenza, stavo lavorando ed ero concentrata su Harry, perchè mai Calum dovrebbe seguirmi e specialmente perchè con due ragazze?
"Io lo invito a cena" Dice Ashley concludendo ed io lascio il foglio sul mio letto alzandomi di scatto.

"Perchè?" Domando confusa e lei mi sorride dolcemente. Ashley è quel tipo di persona che non potrebbe mai odiare nessuno, sorriderebbe anche a Satana se potesse, è sempre carina e dolce con tutti, perfino con le persone che non si meriterebbero la sua gentilezza.
"Perchè trai tuoi ex lui è il mio preferito e visto che siete spariti alla mostra ieri voglio vedere se è qui per chiederti di uscire di nuovo" Spiega lei ed io alzo gli occhi al cielo.

"Ashley ti prego no, lui non vuole venire a cena" Dico supplicandola per poi girarmi verso i due ragazzi.
"Vero che sarebbe stupido invitarlo a casa nostra per cena? Lui è amico di Harry e se ci scoprisse?" Domando e Michael alza le spalle.

"Mi piace Calum, era mio amico una volta e non mi ha mai fatto niente di male, io dico di invitarlo" Risponde facendomi innervosire.

"Ti ha seguito e non sappiamo da dove lo ha fatto, potrebbe averti visto a casa di Harry per quanto ne sappiamo, se ci comportiamo in maniera losca dubiterà di noi, lascialo cenare con noi, così non penserà che stiamo combinando qualcosa" Spiega per poi avvicinarsi ad Ashley ed appoggiarle un braccio sulle spalle.

"In più siete carini insieme ed è adorabile il modo in cui vi comportate l'uno con l'altro, sembrate una coppia innamorata" Dice con un tono immaturo facendomi alzare gli occhi al cielo.




"Fate come se foste a casa vostra, stiamo apparecchiando in veranda sul retro, Ashton, prendi tre sedie in più" Dice Ashley mentre apre la porta per Ruby e Noelle le quali si guardano attorno curiose.
La nostra casa di certo non è uno spettacolo, è vecchia e rovinata, ci sono buchi nel muro provocati dai ragazzi, non tutte le pareti sono ben pitturate e maggior parte dei mobili sembra appartenere alla discarica.

"Serve una mano? Posso aiutare" Si propone Ruby per poi scontrarsi con Michael mentre scende le scale velocemente.
"Oh scusa non ti avevo visto" Dice mio fratello dispiaciuto e la ragazza punta i suoi occhi sul braccio del ragazzo per poi fare un cenno.
"Bei tatuaggi" Dice semplicemente facendo arrossire mio fratello il quale la guarda affascinato mentre segue Ashley in veranda.

"Chi è quella?" Domanda senza fiato il ragazzo ed io sorrido. Effettivamente Ruby è una ragazza mozzafiato, non sono per niente stupita della reazione di Michael, anche perché per lui non è così normale parlare con ragazze diverse da me e Ashley.

"Spostati tu, dove è Luke? Avevi detto che c'era" Dice Noelle praticamente spingendo via mio fratello e facendo vagare disperatamente i suoi occhi per la stanza in cerca del biondo.
"Tu sei decisamente troppo giovane per qualcuno come Luke, è tua nipote?" Domanda Ashton rivolgendosi a Calum il quale scuote la testa. Mi volto verso di lui il quale ha ancora le mani in tasca e un piccolo broncio dato dal fatto che ho vinto io.

"No, è la cugina del fidanzato di Rebecca" Spiega ed io alzo gli occhi al cielo.
"Lei è la cugina di Harry, si chiama Noelle, Noelle questi sono Ashton e Mich-" Inizio con le presentazioni ma la biondina mi blocca immediatamente.
"Sì sì, non mi interessa, dove è Luke?" Chiede ed io sorrido per poi allungare lo sguardo e notarlo seduto al tavolo in veranda mentre sta parlando con Ashley. Le faccio un cenno con la testa e subito lei si sistema i vestiti per poi camminare a passo deciso verso il biondo.

"Non ho mai visto così tante ragazze in questa casa, che cosa sta succedendo?" Domanda nonna spuntando dalla cucina per poi guardare male mio fratello.
"Cosa hai combinato, quale di queste hai messo incinta?" Chiede e mio fratello alza gli occhi al cielo.
"Vado a tavola" Dice il ragazzo facendosi seguire da Ashton il quale sembra particolarmente divertito dalla situazione.

"Non ci credo, Calum?" Domanda la vecchia notando finalmente il moro accanto a me il quale timidamente alza una mano come segno di saluto.
"Salve signora Clifford" Dice con un tono cortese che non usa mai con me.
"Non chiamarmi così, chiamami nonna, cosa è tutta questa formalità? Fatti abbracciare" Urla la vecchia per poi abbracciarlo mentre lui rimane rigido e in imbarazzo. Non riesco a reprimere un sorriso divertito nel vederlo così in difficoltà.

"Perché sei qui con lei? Detto tra me e te, sei stato il suo ragazzo migliore, gli altri erano assolutamente spazzatura" Dice la donna guardandomi male ed io alzo gli occhi al cielo mentre sulle labbra di Calum spunta un sorriso pieno di sé.
"Sì posso immaginare, sono qui perché ho saputo che ha preparato le sue famose lasagne e non potevo resistere" Inventa sul momento alzando le spalle e la donna annuisce felice.

"Sì esatto, sono proprio felice che tu sia tornato, vado a finire di preparare" Dice lei lasciandoci soli e subito il moro si volta verso di me con un sorriso idiota stampato sulle labbra.
"Il migliore dei tuoi ex uh?" Domanda incrociando le braccia al petto e guardandomi dall'alto al basso.
"Oh non credertela troppo, non hai grande competizione, sei solo il meno peggio, in più Harry è migliore di te" Ribatto e lui mi sorride furbamente per poi abbassarsi alla mia altezza e avvicinare le labbra al mio orecchio.

"Sbaglio o sono qui io al posto di Harry ora?" Domanda sensualmente e con un tono roco e basso che mi manda il cervello in pappa per qualche secondo. Rimango immobile mentre il ragazzo sfrutta il mio smarrimento per allontanarsi con un sorriso vittorioso stampato in faccia.

Stronzo.

"Reb, racconta di quella volta che tu e Luke avete vomitato insieme nella vasca da bagno" Urla Ashley mentre continua a ridere con le lacrime agli occhi dopo aver raccontato storie del liceo ai nostri ospiti. Io e il biondo alziamo gli occhi al cielo al solo ricordo di quella serata, chi lo sapeva che mischiare tequila e birra insieme avrebbe creato una specie di fontana di vomito?

"Se la metti così perché non parliamo di quella volta che mi hai scambiato per Ashton e mi hai schiaffeggiato il sedere?" Ribatte Luke sorridendo mentre prende un sorso di birra. Sorrido divertita per poi abbassare lo sguardo sul suo braccio notando Noelle avvinghiata ad esso mentre guarda il ragazzo con occhi sognanti.
"Che fortunata" Mormora la ragazzina mentre Luke continua ad ignorarla.

Stasera è una serata fresca ma non troppo, la luce delle lampadine che abbiamo messo in giardino riesce a illuminare la tavola ora piena di piatti vuoti e bottiglie di birra aperte. Ruby sta continuando a bere insieme ad Ashton e Ashley i quali per tutta la sera hanno parlato di ricordi imbarazzanti di questa famiglia. Luke si è limitato a gustarsi le sue lasagne mentre Noelle non ha fatto altro che fissarlo in maniera quasi inquietante. Nonna ha conversato un po' con Calum scoprendo della sua nuova carriera e nuova vita, lamentandosi con me per la mia e infine Michael è rimasto seduto accanto a me, sulla soglia della porta della cucina, così da non dovere uscire di casa ma rimanendo al tavolo con noi.

"Sapete cosa potremmo fare? Potremmo giocare a Indiano Blu!" Dice Ashley al limite dell'ubriaco ed io alzo gli occhi al cielo.

"No, non quel gioco di nuovo" Mi lamento al solo ricordo dell'ultima volta che ci abbiamo giocato, eravamo tutti ubriachi e devastati.

"Che gioco è?" Domanda Ruby confusa e Michael interviene.
"Un gioco che abbiamo inventato noi, un misto tra monopoli e trivia, ma con l'alcol" Spiega ed io noto Ashton alzarsi per dirigersi verso la casa a fare rifornimento di alcolici.

"Io ci sto, l'ultima volta che abbiamo giocato avevo vinto" Spiega Luke ed io scuoto la testa.
"No, avevi vinto solo perché Ashely era svenuta, non perché tu avessi giocato meglio di chiunque altro" Ribatto e lui mi fa la linguaccia facendo sussultare Noelle che sta continuando a fissarlo.

"Se si gioca a squadre io gioco con Luke" Urla lei e Ashton scuote la testa allungando una bottiglietta d'acqua a Michael, il quale non beve mai e Noelle che è troppo piccola per bere.
"No, è un gioco singolo, tutti loro sono i tuoi nemici, ognuno di noi avrà una bottiglia di qualcosa, quello sarà come un tuo portafoglio, il gioco gira in senso antiorario, lo scopo è rispondere a venti domande per primo, ogni volta che sbagli la risposta devi bere uno shot dalla tua bottiglia, chi finisce la bottiglia viene eliminato, chi indovina la risposta può far bere a uno dei giocatori, tutto chiaro?" Domanda Ashton spiegando velocemente ed io sento la mano di Calum appoggiarsi sulla mia gamba attirando la mia attenzione.

"Tu non giochi?" Domanda confuso ed io scuoto la testa.
"No, l'ultima volta sono stata troppo male" Rispondo e lui alza il sopracciglio con sguardo di sfida.
"Non so cosa tu abbia detto ma credo di aver sentito; sono troppo spaventata di perdere per giocare" Ribatte ed io lo guardo male per poi sorridere divertita.

"Va bene Hood, ricordati che ti ho sempre battuto a questo gioco e questa volta non sarà un'eccezione" Dico per poi accorgermi che la sua mano è ancora sulla mia gamba, eppure non riesco a spostarla.
"Fatti sotto amore" Sussurra in modo che solo io possa sentirlo per poi voltarsi verso gli altri e iniziare a giocare.

"Okay, Calum concentrati, dimmi il secondo nome di Barack Obama" Chiede Ashton completamente ubriaco e con solo poco alcol rimasto nella sua bottiglia. Mi volto verso Calum notando le sue guance rosse per l'alcol e i suoi occhi confusi.
"Pedro?" Domanda ed io scoppio a ridere insieme agli altri.

"Vicino, il secondo nome è Hussein, bevi" Risponde mio fratello e Calum alza gli occhi al cielo per poi buttare giù uno shot di tequila.
"Non stai andando bene come dicevi prima" Dico provocandolo e i suoi occhi a mandorla si puntano su di me guardandomi male per poi guardare la mia bottiglia. Siamo praticamente pari, entrambe le nostre bottiglie sono a metà e siamo rimasti in gara insieme a Ruby la quale è incredibilmente brava in questo gioco.

"Novellina, ne ho una per te, in che anno Rebecca e Calum hanno iniziato a frequentarsi?" Domanda Ashton mentre io lo guardo male.
"Hey, questa non è una domanda del gioco" Dico protestando ma troppo brilla per arrabbiarmi.
"Mh, nel 2016?" Domanda la ragazza piena di tatuaggi e Michael emette un suono simile ad un beep.
"Bevi!" Urlano gli altri e Ashton punta la sua attenzione su di me.

"Che anno?" Mi domanda ed io alzo gli occhi al cielo.
"2017" Rispondo e mio fratello mi lascia una pacca sulle spalle mentre Calum continua a sorridere come un idiota per queste domande.

"Siete rimasti solo...due" Dice Ashley facendo fatica a tenere su la testa, troppo ubriaca anche per elaborare la sua frase.
"Brava amore, ancora non vedi doppio" Scherza Ashton spettinandola e facendola lamentare mentre torna a dormire sul tavolo.

"Reb, come si chiama l'unico marsupiale americano?" Chiede ed io sbuffo.
"Come diamine potrei saperlo?" Domando e mio fratello mi passa la bottiglia facendomi bere un sorso.
"Sfigata, come puoi non saperlo? L'opossum" Risponde Calum al posto mio e subito mi torna in mente quella piccola creatura che abbiamo salvato quella volta.

"Calum, quale dei tre stat-devo vomitare" Il ricciolo si alza di scatto correndo verso l'interno della casa per poter vomitare mettendo fine a questo gioco infinito. Guardo velocemente l'orario sul mio telefono, sono le tre di notte, abbiamo fatto le tre per giocare a questo stupido gioco alcolico.

"Che palle, Luke è andato a dormire" Sbuffa Noelle sedendosi accanto a mio fratello e di fronte a me. La osservo mentre un broncio si forma sulle sue labbra.
"Non è una persona che regge bene l'alcol" Spiega Michael e la bionda lo guarda curiosa.

"Perché non esci mai di casa e non bevi mai?" Domanda lei senza un minimo di tatto e subito sento Calum irrigidirsi accanto a me per quella domanda.
"Noelle" La riprende come se fosse un genitore ma io appoggio una mano sul braccio del moro sorridendo.

"Perchè tu insegui i ragazzi troppo grandi per te?" Ribatte Michael sorridendo e per niente infastidito dalla domanda della ragazzina la quale alza gli occhi al cielo. Osservo mio fratello mentre si alza dalla sedia battendo il pungo contro Calum e andando dentro casa.

"Ho vinto io" Sussurra Calum indicandomi la sua bottiglia più piena rispetto alla mia.
"Solo perché abbiamo fermato il gioco, lo sai benissimo che ti avrei fatto il culo" Rispondo con lo stesso tono e per qualche secondo i nostri occhi rimangono connessi mentre ci guardiamo senza dire niente.

"Mi mancava essere tuo amico" Ammette il moro ed io sorrido onestamente.
"Volevi dire che ti mancava perdere contro di me?" Domando scherzando e lui mi spinge leggermente con la sua spalla ridendo.

"Amore, non è quello che mi è mancato di te" Mormora quasi sottovoce per poi puntare la sua attenzione su Ruby la quale sta dormendo pacificamente sul tavolo come Ashley.

"Sono qui davanti a voi, risparmiatevi questi momenti romantici tra voi due" Si lamenta Noelle alzando gli occhi al cielo e Calum scoppia a ridere divertito per poi prendere un sorso di birra mentre io continuo ad osservarlo. La sua pelle ambrata è illuminata dalle luci calde e soffuse appese attorno a noi, i suoi capelli sono spettinati e lunghi sul suo collo, le sue labbra sono avvolte attorno al collo della bottiglia mentre beve lentamente. Perché qualcuno può essere così attraente anche solo bevendo?

Hey. No. Non hai appena pensato a Calum come persona attraente, no. Torna in te.

"Cosa ha che non va tuo fratello?" Domanda Noelle curiosa ed io mi volto verso di lei smettendo di fissare Calum.
"Noelle, smettila" La rimprovera Calum smettendo di bere ed io sorrido leggermente. Noelle non è una persona cattiva, questo è il suo mod odi comunicare, so che mio fratello non ha niente che non va e so che per qualcuno fuori da questa famiglia i suoi comportamenti potrebbero sembrare strani. Lo penserei anche io.

"No, va tutto bene Calum, ha solo fatto una domanda" Rispondo per poi accomodarmi meglio sulla sedia guardandomi attorno. Ruby e Ashley sono ancora dormienti, Michael probabilmente è in casa ad aiutare Ashton mentre vomita e sicuramente Luke starà dormendo profondamente. La storia di Michael è anche la mia, ormai non ho più paura di raccontarla.

"Mio fratello non esce di casa da quasi cinque anni, non supera mai le mura o apre mai le porte, ha una fobia degli spazi aperti e per quanto ci abbia provato combatterla non è mai riuscito a vincerla" Spiego lentamente mentre gli occhi chiari di Noelle rimangono nei miei interessati.
"Rebecca non devi per forza dirlo" Dice Calum preoccupato, lui sa quanto questa storia sia ancora una ferita aperta per tutti noi, lui è arrivato quando ancora eravamo in lutto ed era quasi impossibile parlarne con qualcuno. Ma lui fu il primo a cui lo dissi.

"Voglio dirlo" Rispondo sorridendo per poi sentire le dita del moro afferrare la mia mano sotto il tavolo, nascosta dagli sguardi esterni. Mi immobilizzo per qualche istante quando il suo pollice lentamente accarezza il dorso della mia mano, i suoi occhi sono immobili su di me mentre studia ogni mia espressione e ogni mio movimento per capire se sono a mio agio.

"Cinque anni fa mio fratello non era così, era sempre fuori di casa, si ubriacava spesso e a volte non tornava a casa per settimane. Qui in casa vivevamo con nonna e mia mamma, nostro padre non è mai stato troppo nella nostra vita, andava a momenti. Una sera mio fratello uscì di casa dopo aver litigato con mio padre, disse che si sarebbe ubriacato e che non sarebbe più tornato." Spiego ricordando vividamente mio fratello urlare a squarciagola contro mio padre il quale era sul vertice di colpirlo da un momento all'altro. Mio padre non era un tipo affettuoso, non lo è mai stato, non ci ha mai abusato ma di sicuro non può essere definito una figura paterna ammirevole.

Michael lo ha sempre odiato.

"Mia madre cominciò a litigare con mio padre dicendo che era colpa sua se Michael non sarebbe più tornato, io e mia nonna rimanemmo in camera mia, non volevo sentire altre urla da parte dei mie genitori. Mio padre impazzì di rabbia e prese mia mamma di forza dicendo che sarebbero andati a prendere mio fratello, il problema era che mio padre aveva bevuto troppo e non vide uno stop. Lui non si fece niente, mia madre invece perse la vita sul colpo" Dico fermandomi per qualche istante e alzando lo sguardo verso Noelle la quale non mi sta guardando con tristezza, non mi sta osservando come se fossi una povera orfana, mi sta solo ascoltando.

"Mio padre incolpò mio fratello del tutto, dicendo che se non fosse uscito di casa allora nostra madre sarebbe ancora viva. Nessuno di noi la crede così, sappiamo tutti che la colpa è stata solo di mio padre, ma Michael si chiuse in se stesso e in questa casa. Non uscì mai più, ogni volta che ci provava rivedeva mia madre che gli urlava quella sera di non uscire, e così ecco perché mio fratello è un po' strano" Spiego alzando le spalle e Calum mi guarda in attesa di poter dire qualcosa ma nessuno di noi dice niente.

"E vostro padre?" Domanda Noelle incuriosita rimando la bottiglia di birra a Calum e prendendone un sorso mentre il ragazzo la rimprovera con lo sguardo.

"In galera" Dico semplicemente e lei annuisce per poi alzarsi dalla sedia.

"Vado in bagno, dove lo posso trovare?" Chiede lei assonnata ed io indico il piano superiore della casa.
"Lo trovi alla terza stanza a sinistra" Spiego per poi vederla andarsene.

"Chiamo un taxi" Mormora Calum afferrando il suo cellulare. Da quando gli ho raccontato la storia dei miei genitori lui non ha più guidato dopo aver bevuto, si è sempre accertato di dirmi che tornava a casa al sicuro e non guidando.

"Grazie per questo" Dico alzando la mano e facendogli notare che le nostre mani sono ancora unite una con l'altra.

"Una volta non l'avresti mai detto" Risponde senza lasciarmi andare ed io abbasso lo sguardo sulle nostre dita unite. Mi mancava il suo tocco, mi mancava il calore che riesce sempre a trasmettermi ogni volta che mi sfiora, mi mancava il suo modo di prendersi silenziosamente cura di me. Non siamo due persone che parlano, non amiamo urlare i nostri sentimenti e non lo abbiamo mai fatto, ci siamo sempre dimostrati amore tramite dei piccoli gesti.

Non sono mai riuscita a parlare della mia famiglia, mi ha sempre trascinato nell'oblio esattamente come succede con Michael, se lui non usciva mai di casa io non riuscivo mai a uscire da quei ricordi. Calum è arrivato quando più ne avevo bisogno, il lutto era ancora fresco e lui ha raccolto i pezzi cercando di metterli insieme, ma non c'è mai riuscito completamente.

"Sono diversa ora, non mi fa più così tanto male, mi ferisce solo vedere Michael così" Spiego e il ragazzo annuisce lentamente.
"Sono felice di non vederti più triste e a pezzi come una volta, sono orgoglioso che tu sia cambiata Reb" Dice onestamente ricordandosi dei tempi in cui mi chiudevo in camera a piangere, quando distruggevo qualunque cosa che avevo davanti perché non riuscivo a controllare la mia rabbia. Ho passato. Molti momenti bui e lui è quasi sempre rimasto per aiutarmi.

"Ora basta tenerti questa mano sudata, vado in bagno, il taxi sta arrivando, sveglia Ruby" Dice il ragazzo alzandosi velocemente e lasciando andare la mia mano facendomi sentire immediatamente la mancanza del contatto.

Sorrido alzandomi e dirigendomi verso la ragazza addormentata afferrandole le spalle e scuotendola leggermente provocando una serie di lamenti.

"Ho vinto io?" Domanda confusa ed io annuisco.
"Hai vinto te, sei tu il capo indiano, ecco a te la tua corona" Rispondo appoggiandole sulla testa il tappo blu della bottiglia di birra facendola sorridere.

"Devo andare in bagno, ora" Dice di fretta ed io spalanco gli occhi afferrandola per il braccio e facendole strada per il secondo piano.
"Okay, quello è il bagno, ti prego non vomitare nella vasca da bagno" La supplico spingendola verso la stanza per poi mettermi le mani sui fianchi e aspettare. Distrattamente mi volto verso camera mia notando Calum seduto sul mio letto con un foglio in mano mentre lo guarda in silenzio.

"Hey" Dico appoggiandomi alla soglia di camera mia ed il ragazzo alza lo sguardo su di me guardandomi senza emozioni per poi appoggiare il foglio sul mio letto e oltrepassarmi senza dire niente e con la mascella irrigidita.

"Ho fatto tutta la pipì" Urla Ruby uscendo dal bagno soddisfatta di sé stessa per poi scontrarsi con Noelle la quale la guarda male.

"Andiamo, il taxi è arrivato, passo domani a prendere la macchina" Dice il moro guardandomi ed io annuisco per poi sentire una freddezza nel suo sguardo.

"Tutto bene?" Domando confusa e lui annuisce.
"Alla grande" Risponde semplicemente per poi andarsene senza dire altro. Nessun commento sarcastico, nessuna battuta cattiva, nessun buonanotte amore, niente.

"Ci vediamo Reb" Mi dice Ruby lasciandomi un bacio sulla guancia e seguendo gli altri due giù per le scale. Confusa rimango sulla porta di camera mia per poi dirigermi distrutta sul letto e notare il foglio che aveva tra le mani Calum. Lentamente lo giro ricordandomi di esso, è il foglio su cui avevo scritto i dati e le password di Harry.

"Cazzo" 


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