Battuta di caccia
Cacciare era diventato difficile.
La città era piena di videocamere e sistemi di sicurezza. Invisibili droni pattugliavano le tangenziali, telecamere nascoste avevano preso possesso di tutti gli angoli bui della periferia.
Ecco perché era costretto a sedurre le sue prede, prima di ghermirle.
Per prima cosa si alzava dal divano e rimaneva alcuni secondi in piedi. Doveva verificare che fosse in grado di mantenere l'equilibrio, nonostante la forte dose di Moonspell che si era iniettato. Il Moonspell impattava su alcune delle ghiandole principali del sistema empatico e nervoso, e aveva un profondo effetto sul cervelletto, da cui la necessità di assicurarsi che le funzionalità posturali non risentissero di disfunzionalità collaterali.
Già la sua vita era una disfunzionalità collaterale. Così l'aveva definita scherzando una volta uno psicologo da cui i suoi genitori adottivi l'avevano mandato in cura. Prima che scoprisse il Dono. E che il Social Network lo accettasse come uno di loro.
Dopo essersi accertato di essere in grado di mantenere l'equilibrio, lasciava cadere l'accappatoio a terra e indossava i suoi vestiti da caccia. Aveva un costosissimo armadio di abiti firmati che non si sarebbe mai potuto permettere, se non fosse per le donazioni delle sue vittime.
Indossava tendenzialmente completi di tinte scure, anche se doveva lottare contro un impulso dettatogli dal Moonspell di introdurre degli accenti gialli (un foulard, una t-shirt sotto la giacca) che coscientemente trovava inappropriati perché troppo sgargianti.
Poi, una volta vestito di tutto punto, prendeva un elegante bicchiere a calice, una boule della corposa rotondità, ne verificava la scintillante pulizia, e vi versava del vino rosso.
Rigorosamente color sangue.
Lo sorseggiava lentamente, gustando il retrogusto leggermente acidulo ma con una sempre sorprendente nota di rotonda completezza che il Cabernet Sauvignon gli lasciava sul palato.
Mentre degustava il vino, apriva la pagina del Social Network e effettuava il login.
La grafica del sito era caratterizzata da un CSS minimale e dai colori alquanto tetri, quasi kitsch nel suo ossessivo parossismo verso il gotico assoluto. In bella evidenza sulla pagina, in un angolo Top Left che non poteva passare inosservato, spiccava la Classifica. La scorreva sempre avidamente, anche se ancora non era mai riuscito a penetrare l'ambita vetta dei Primi Dieci. Ma non era lontano il giorno in cui il suo nome sarebbe apparso in Home Page.
Dopo essersi aggiornato sulla Classifica, cercava avidamente le Segnalazioni. Concerti, Dj Set, manifestazioni underground. Qualsiasi occasione di aggregazione sociale all'insegna della Tendenza. Perché sapeva che in quelle occasioni la sua Forza era maggiore.
Quel sabato Milano non offriva molto. I locali soffrivano ancora delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria del Covid 19, ed erano chiusi o limitati da misure di distanziamento sociale che rendevano impossibile la caccia.
Fortunatamente, dopo una paziente ricerca, aveva trovato una segnalazione con cui era possibile lavorare. Un giovanissimo trader che si era recentemente arricchito speculando sui Bitcoin aveva organizzato un party privato per ringraziare il Dio Creso della sua improvvisa ricchezza. La segnalazione riportava dettagliatamente le caratteristiche del target di invitati al baccanale privato: si trattava per lo più di vecchi compagni universitari del fortunato Neo Capitalista, più alcuni suoi colleghi di lavoro. La segnalazione riportava l'indirizzo in cui si sarebbe svolto il party, e le indicazioni per avere accesso alla festa: la segnalazione consigliava semplicemente di presentarsi alla security all'entrata come dei vecchi compagni di corso dell'anfitrione (che aveva frequentato un corso di Informatica per il management alla Bocconi), poi la confusione della serata avrebbe fatto il resto.
Il Social Network aveva una grande capacità di violare la privacy delle potenziali prede.
Finì di degustare il calice di rosso e uscì nella notte.
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