THAT'S HOW THE LIGHT GETS IN
La scuola mi prende ancora più tempo ma, alla fine, sono riuscita, sebbene con un po' di ritardo, a far uscire anche la recensione di That's how the light gets in di ebisjanaguri.
Ecco qui, come sempre, la copertina e la sinossi.
SINOSSI
La sinossi è una breve presentazione più che di ciò che accadrà nel romanzo e del personaggio di Hannah Landi, la protagonista. Viene subito chiarito il tema centrale del romanzo: l'interiorità della protagonista e il rapporto tormentato che avrà con l'amore. Il lettore, quindi, comprende subito che avrà grande spazio la caratterizzazione psicologica di Hannah e, sebbene venga appena accennata nella sinossi, anche quella della sua migliore amica Norah e che i temi affrontati non saranno tutti rose e fiori.
L'unico appunto che mi verrebbe di farti è l'ultima frase: più che altro, per chi legge la sinossi senza avere un'infarinatura generale anche solo del primo capitolo, il nome di Lewis non sta a significare niente quindi avrei fatto appena un accenno al ruolo che ricopre nella storia.
TRAMA
Come ho già detto mentre parlavo della sinossi, la trama, seppur all'apparenza possa sembrare piuttosto comune e poco originale, tratta di temi importanti e affronta nel profondo la psicologia distrutta di gran parte dei personaggi.
L'amore è fondamentale, ma le storie d'amore che appaiono nel romanzo non sono per niente banali e sono sempre correlate a grandi dolori e sofferenze, cosa ammirabile perché non è assolutamente facile trattare certi temi in modo delicato - in un modo che non vada a snaturarli - ma anche con il dovuto approfondimento. La caratterizzazione dei sentimenti dei personaggi è spesso difficile da fare quindi su questo punto devo farti davvero i miei complimenti.
Hannah, la protagonista, come si evince già dalla sinossi, non è inglese ma si è trasferita a Londra dove vive insieme alla sua migliore amica Norah. Il lavoro che Hannah deve svolgere insieme al fotografo Lewis è l'avvenimento che farà cambiare la sua vita: subito si evince il carattere di Hannah che, chiusa e timorosa della sofferenza, non vuole stabilire con Lewis nient'altro che un rapporto professionale tra colleghi. Le cose, come è facile immaginare, andranno ben diversamente.
Dall'altra parte abbiamo un'altra coppia, anche questa, sebbene all'apparenza meno reticente dell'altra, ha il suo passato tormentato: Norah conosce il tatuatore Mike, amico di Lewis, che è per lei un vero e proprio colpo di fulmine.
Il fulcro centrale della vicenda, soprattutto per Hannah ma anche per Norah, è quindi il superare il passato che ha portato loro non poco dolore, per potersi lasciar andare completamente all'amore.
GRAMMATICA E STILE
Se dal punto di vista tematico il romanzo affronta argomenti profondi, lo stile non ha niente di tormentato: è semplice e scorrevole, ma non scontato.
La grammatica è corretta, non ho trovato errori di battitura o proprio di grammatica (altrimenti te l'avrei segnalati nel testo) e la lettura è davvero piacevole. In certi passaggi, quelli, se si può dire, più delicati, ho trovato un lessico davvero appropriato.
Molto ben strutturati i dialoghi che sono il fulcro del romanzo e le descrizioni degli atteggiamenti e delle emozioni dei personaggi che li seguono.
DESCRIZIONI
Se proprio devo trovare un aspetto negativo è forse la carenza delle descrizioni ambientali. Quelle psicologiche e dei sentimenti, come ho già detto, sono molto ben fatte: il lettore viene letteralmente trasportato nel cuore dei personaggi arrivando a comprendere tutto ciò che provano, i pensieri che li tormentano e la gioia che pian piano si fa spazio nel loro animo.
Per quanto riguarda le descrizioni dell'ambiente, invece, mi sono parse un po' poco sviluppate: può essere benissimo una scelta però, quando il lettore si immagina una scena, è sempre meglio se può riuscire a costruire nella sua mente un quadro generale del luogo in cui si svolge. Poi, generalmente, nei romanzi che mi piacciono le descrizioni ambientali sono all'ordine del giorno quindi parlo principalmente dal punto di vista di gusti personali.
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI
I personaggi, ormai lo sto ripetendo all'infinito, sono ben caratterizzati dal punto di vista psicologico e dei sentimenti.
Ovviamente quella a cui il lettore si affeziona di più, perché vede la sua fragilità, la sua paura e la sua sofferenza in tutte le possibili sfaccettature, è Hannah, la protagonista.
Mi sono affezionata, però, molto anche a Norah che ha avuto anche lei la sua dose di sofferenza: mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto la loro amicizia, ciò che le lega come sorelle e la preoccupazione che nutrono l'una nei confronti dell'altra.
Lewis è diverso e ho apprezzato anche la sua caratterizzazione, ha sofferto ma è riuscito a risollevarsi grazie anche - presuppongo - all'amore per sua figlia. Molto bello il modo in cui si approccia ad Hannah e come arriva poi a preoccuparsi tanto per lei.
Il personaggio che, invece, mi è parso un po' più piatto è Mike, credo perché ancora non c'è stata l'occasione di entrare a fondo nel suo passato o comunque nei suoi pensieri.
Per concludere, quindi, la tua è una bella storia, ben scritta e coinvolgente che inevitabilmente cattura il lettore tanto da farlo affezionare. Appena aggiornerai continuerò la lettura.
Complimenti e grazie per i suggerimenti che hai lasciato sulla mia!
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