FILLE DU ROI
Ecco la recensione della storia dell'ultima partecipante della seconda lista, Fille du Roi di crilu98.
Prima di lasciarvi la copertina e la sinossi, ci tenevo a precisare che questa storia l'ho completamente divorata in un pomeriggio, molto prima che l'autrice si iscrivesse al mio servizio, quindi è stato un grande piacere per me poterla recensire.
SINOSSI
La prima cosa che viene presentata è il contesto storico, è una cosa fondamentale per ogni romanzo storico definire in modo chiaro il periodo in cui è ambientata la vicenda e il luogo se ce n'è uno in particolare. Di seguito abbiamo una breve ma chiara descrizione di quello che sono le "filles du Roi" di cui fa parte anche Marion, la protagonista. È una sinossi molto funzionale perché, oltre a dare una breve descrizione di ciò che succede, attira l'attenzione di un potenziale lettore con le domande finali cariche di mistero.
TRAMA
Spesso l'errore di chi scrive romanzi storici è quello di ambientare semplicemente una storia in un altro periodo senza delineare alcun contorno politico, ,ma sapevo già che questo non sarebbe stato il caso di crilu98 perché avevo già avuto modo di leggere altre sue opere. Il romanzo si apre con un problema pratico: le colonie francesi scarseggiano di donne. Il re di Francia, Luigi XIV, decide di pagare la dote alle ragazze che vorranno imbarcarsi e partire per le colonie nel Nord America: Marion è una di queste Filles du Roi che, sfregiata dal vaiolo e senza famiglia, decide di partire non per sposarsi ma per cercare di frasi un futuro. Le cose, però, vanno diversamente e si ritrova moglie di Serge Roux, un uomo considerato violento e pericoloso e di cui gira la voce che abbia ucciso la sua prima moglie. Oltre al passato di suo marito, di strano c'è anche che la fattoria di cui lui è proprietario è costantemente tenuta d'occhio dagli indiani perché c'è qualcosa (o per meglio dire qualcuno) che li lega a Serge.
Il bello di una storia con questa ambientazione, molto affascinante tra l'altro, è che si entra in contatto con due mondi diversi, entrambi molto interessanti: quello dei coloni francesi e quello degli indiani.
GRAMMATICA E STILE
Come ho detto, avevo già letto in precedenza questo romanzo, e sono subito rimasta molto colpita dal fatto che non ci fossero errori grammaticali: anche nelle storie scritte bene a volte si trovano delle sviste, qualche errore di battitura e qualche frase un po' da modificare, è del tutto normale dato che nessuno di noi è un editor, ma davvero in questa storia non c'è niente di tutto questo. Lo stile è semplice e molto scorrevole, i capitoli piuttosto brevi invogliano subito il lettore a leggere quello successivo e, vi assicuro, non se ne esce più (l'ho già detto che l'ho praticamente finita in un pomeriggio?).
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI
La prima cosa che ho apprezzato quando ho letto la sinossi, ancora prima di cominciare a leggere la storia vera e propria, è stato il fatto che la protagonista non è perfetta, a dire la verità nessuno dei tuoi personaggi lo è perché, appunto, sono caratterizzati in modo realistico. Marion è sfigurata dal vaiolo che le ha portato via l'intera famiglia, non è solo un difetto fisico ma un qualcosa che porta con sé dolore e sofferenza che lei non potrà mai dimenticare. Nonostante questo, però, Marion è un personaggio forte, a cui inevitabilmente il lettore si affezionerà sin da subito.
L'altro personaggio principale è Serge, quello che diventa sin dai primi capitoli il marito di Marion ma che, effettivamente, per lei è uno sconosciuto. Anch'egli ha un passato tormentato e questo si riflette nelle sue azioni, molte sono le voci che girano su di lui ed è accusato anche di aver assassinato la sua prima moglie. La storia è molto più complessa, pian piano che si va avanti il lettore è sempre più attratto e curioso, proprio come Marion, di sapere quale sia la verità che si cela dietro la vicenda di Serge e, quando la si scopre, non si può non avere un po' di compassione per quello che è apparso sin da subito come uno dei personaggi peggiori, dal punto di vista morale, della storia.
Molto bello il progressivo riconoscere da parte di Serge di quanto sia intelligente la donna che ha sposato, passa da trattarla, anche quando la sceglie come moglie, con disprezzo fino a rendersi conto che Marion è molto di più del suo deturpato aspetto fisico.
Caratterizzati molto bene lo sono anche tutti gli altri personaggi, inevitabilmente ci si affeziona alla piccola Keme, la cui identità non vi priverà di qualche sorpresa, ma anche a Jeanette e a tutti i servitori.
DESCRIZIONI
Il punto forte della storia, oltre alle descrizioni psicologiche e dei sentimenti che sono davvero realistiche, è il modo in cui viene inserita una parte della storia che non è molto conosciuta. Non ho citato, prima, nel paragrafo dei personaggi, gli indiani che, però, giocano un ruolo fondamentale nella vicenda di Serge e le guerre che hanno interessato la tribù degli Uroni.
E poi molto utili le note a fine capitolo con le spiegazioni storiche e chiarimenti vari, rendono il tutto ancora più interessante e aiutano il lettore a immergersi ancora di più nel contesto storico.
Non ho altro da aggiungere perché, come ho già detto, quando una storia è scritta bene e ci sono poche cose da far notare la recensione viene un po' più breve. Davvero complimenti per questa bella storia, aspetto la fine! (E grazie davvero per le segnalazioni sulla mia!)
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