31 || Sweet Creature
sì ho chiamato un altro dei miei capitoli come una canzone di harry styles bite me
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Un urlo gutturale si alzò da uno dei due uomini, un grido di agonia. La pistola cadde dalle mani del rosso, per terra, e vacillò avvicinandosi.
"Tyler," borbottò, spaventato per un secondo che la sua mira fosse stata troppo lontana dal suo bersaglio.
Ma poi Zeus collassò, respirando violentemente. Si contorse sul pavimento, la faccia pallida illuminata con il dolore. "Josh," respirò. "Cosa... Cosa stai facendo?" Le sue mani erano pressate sul suo fianco, ma il sangue continuava a fuoriuscire da esse.
Matty e Phil arrivarono all'improvviso, e aprirono la bocca sorpresi quando videro l'uomo a terra. Stavano per corrergli incontro, ma il più giovane dei tre estese un braccio di lato, bloccandoli. I suoi occhi erano su Zeus, improvvisamente arrabbiati e pieni di luccichii di tradimento in essi. Si piegò e prese su la pistola di nuovo, la mano tremava mentre compiva quest'azione.
"Cosa io sto facendo?" ringhiò. "Cosa diavolo tu stai facendo?!"
Zeus lo fissò verso l'alto impaurito, e anche dolorante. "Io... Non è quello che sembra."
"Allora che cos'è?!" gridò, ribollente di rabbia. La sua pistola scattò verso l'alto, mirando alla testa dell'uomo. "Dimmi che cos'è o giuro che ti ucciderò, Zeus!"
"Okay, okay, calmati e basta!" disse in panico. Improvvisamente, sentì un suono acuto e sentì il ronzio di un proiettile che volava solamente pochi centimetri lontano dalla sua faccia.
"Comincia a parlare o sparerò ancora e non mancherò." ringhiò.
"Amber mi ha mandato a ucciderlo!" disse infine lui. "Mi ha parlato in privato e ha detto che voleva che uccidessi Tyler una volta che ci avrebbe portato a New Americana!"
Il rosso vacillò, improvvisamente confuso. "Amber?" ripeté con incertezza.
"Amber," confermò l'altro, annuendo velocemente. "è il motivo per cui mi ha permesso a venire con voi."
Poi la rabbia ritornò negli occhi del ragazzo. "E perché diavolo hai accettato?!"
"P-Perché ti stava portando via da me!" sputò. Il suo sguardo si spostò per guardare male Tyler. "Ha rovinato tutto quello che avevamo tra noi!"
"La nostra relazione è davvero tutto quello di cui ti interessa?!" sputò l'altro. "Ci sono persone che vengono torturate a New Americana, Zeus, e tutto quello a cui tu pensi siamo noi?!"
Zeus fissò il fidanzato. "Josh, per favore. Sono ferito, non riesco a sentire il mio fianco. Per favore, lascia fare a Phil il suo lavoro e possiamo parlarne!"
La mano di Josh si alzò di nuovo improvvisamente e venne sparato un altro proiettile. Zeus gridò quando si conficcò nella sua coscia.
Allora Phil si avvicinò, mettendo una mano sulla spalla del rosso. "Non puoi ucciderlo. Non te lo lascerò fare. Non voglio altro sangue sulle nostre mani."
"Non sarà sulle tue mani se lo uccido io," lo aggredì lui, il suo sguardo fisso sull'uomo dolorante.
"Sono un infermiere, Josh. è il mio lavoro tenere tutti in vita. Non importa quanto è cattivo il loro giudizio o quanto si meritano di essere feriti." Si girò verso Matty, chiamandolo con un gesto e andando verso Zeus. "Controlla le ferite di Tyler finché possiamo."
Fu allora che Josh si ricordò che Tyler era ancora lì, e si girò per vedere l'uomo dai capelli castani sdraiato per terra, sembrando stando. Lui si muovette per raggiungerlo, cadendo in ginocchio di fronte a lui e mettendogli le mani gentilmente in viso.
C'erano diverse ferite sparpagliate su tutta la faccia, e la pelle sopra il suo sopracciglio sinistro era tagliata. Il suo occhi destro era gonfio e chiuso, e del sangue scendeva senza problemi dal suo naso.
L'uomo guardò verso il ragazzo, con una speranza nei suoi occhi. "Sei davvero fregno quando sei arrabbiato."
"Sempre l'ottimista," borbottò. "Andiamo, lascia che ti porti di nuovo sul tuo sacco a pelo. Pulirò le ferite là."
Lui annuì, e l'altro lo sollevò lentamente. Il castano sibilò, trasalendo. Zeus doveva averlo ferito nell'addome, perché l'uomo si piegò. L'altro lo condusse fino al suo sacco a pelo, appoggiandolo per terra una volta raggiunta la meta.
Lilith miagolò con fare curioso dal sacco a pelo di Josh, sbirciando in alto verso Tyler.
Il rosso fu veloce ad andare verso la borsa di Matty, prendere fuori l'acqua ossigenata e pezzi di tessuto puliti. Umidificando la stoffa, il ragazzo tornò dal castano e si inginocchiò di fronte a lui. La sua mano andò su verso il suo mento tenendolo dolcemente, angolando il suo viso piegandolo da un lato. Cominciò a pulire il sangue leggermente secco, attento a tenere delicato il suo tocco.
L'uomo fissò il cielo, le stelle si riflettevano nei suoi occhi scuri. Rimase in silenzio mentre il compagno puliva le sue ferite, gli occhi sempre fissi sul cielo.
"Perché glielo hai lasciato fare?" chiese infine il più piccolo. Si sedette più lontano, la mano cadde sulle gambe.
Lui lo guardò. "Mh?"
"Perché hai lasciato che Zeus ti potesse uccidere?" rielaborò. Il suo sguardo era fisso sulla mano sulle gambe. "Perché non ti sei difeso?"
Lo sguardo dell'uomo castano ritornò verso le stelle brillanti. "Me lo meritavo," sussurrò infine.
Gli occhi dell'altro scattarono verso di lui. "Come?"
"Meritavo di morire," mormorò. Guardò di nuovo il compagno. "Lo merito ancora."
"Non dirlo," disse lui, deciso. "Non farlo."
"è la verità. Molte persone sono morte per colpa mia. Mi merito il loro stesso destino."
All'improvviso il rosso si avvicinò a lui, e le sue mani raggiunsero il viso del castano. Lui chiuse gli occhi, e fece scontrare di più la faccia contro le mani del compagno, le sue mani si alzarono e coprirono quelle del ragazzo.
"Non dirlo," ripeté, ora la voce era come un sospiro.
Le labbra dell'uomo si contorsero in un sorriso. "Perché?"
"Perché ho bisogno di te." sputò. "La morte è tragica, e forse la tua morte pagherebbe davvero il prezzo che dovettero pagare tutte quelle. Ma mi servi qui. Mi servi con me. Non è ancora il tuo momento."
Gli occhi di Tyler si aprirono. "è abbastanza difficile tenerlo in mente quando penso sempre il contrario. Su cosa mi concentro, quando affogo nei pensieri che mi dicono che centinaia di persone sono morte a causa mia?"
"Concentrati su di me," mormorò. Fissò a lungo gli occhi dell'altro.
Lui ricambiò lo sguardo. "Lo faccio sempre." sospirò di nuovo.
Seguì il silenzio, e poi Josh fece cadere le sue mani dalla faccia del moro. Si allontanò da lui. "Dovresti dormire. Phil può curare quelle ferite domattina."
"Già," concordò. Scivolò nel suo sacco a pelo, e fissò le stelle alte nel cielo. "Tu mi ami, Josh?"
La domanda fece bloccare il ragazzo. Guardò dietro la sua spalla verso Tyler. Un momento di silenzio si fece strada tra loro, finché lui non disse, "Dormi un po', Ty."
La risposta fece male all'uomo. Era facile da notare. Ma fece come gli era stato detto, e i suoi occhi si chiusero all'istante.
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JOSH I SWEAR TO GOD SE NON DICI A TYLER CHE LO AMI E UCCIDI ZEUS TI FUCILO.
+ festeggiamo il fatto che io sia deficiente e me ne infischi del fatto che mi giri la testa da due giorni e continui a tradurre impettita arrivando a quasi la metà del sequel ok ily all
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