3 || Plans
per chiarire l'ultimo capitolo
1: josh è stato colpito diverse volte da zeus perché SI ALLENANO, ragazzi. non perché hanno una relazione abusiva.
2: quando josh dice ha l'abilità di parlare con i morti 'come halsey', sta confrontando i loro due geni, non sta dicendo che lei è morta.
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Le lezioni nelle Badlands erano piuttosto noiose, a parte per il Controllo dei Poteri. Tutto il resto, Josh l'aveva imparato alla Clique o durante il suo viaggio a New Americana. In ogni modo, la signora Frangipane ha insistito che lui andasse a tutte quelle lezioni. L'unica ragione per cui l'aveva ascoltata era perché sapeva quello che faceva, e perché era la madre di Halsey (anche se non quella vera. La sua vera madre viveva a Room93).
Motivo per cui adesso la seguiva lungo il corridoio per arrivare alla stanza delle riunioni. L'unico modo in cui avrebbe avuto il permesso di unirsi al team di soccorso era assistere alle lezioni per riuscire a controllare le sue abilità e andare a quegli incontri dove era discusso il piano di come salvare la Clique. Era noioso, visto che lui non poteva parlare durante di esso. Poteva solo ascoltare.
Non gli dispiaceva sottostare a delle regole, scoprì di essere molto rilassato e remissivo (a/n: oh dio adesso arrivano i commenti a tema sessuale) e in generale faceva quello che gli dicevano. Ma il piano lo coinvolgeva, così come coinvolgeva la Clique. Meritava di poter dire qualcosa a riguardo.
Ovviamente, la signora Frangipane la pensava diversamente, quindi Josh non disse nulla.
Amber Carter Frangipane era una donna di mezza età. Aveva i capelli marroni, con ciocche bianche. Il suo viso non era molto rugoso, anche se cominciava a mostrare linee preoccupanti. Era intelligente, scaltra. Perfetta per il capo del Castello delle Badlands. Il signor Frangipane era morto, anche se il ragazzo non sapeva come.
In ogni modo, non sapeva come l'avrebbe presa Halsey sapendo che la sua matrigna stava guidando la missione che l'avrebbe salvata. Sperava solo che non impazzisse e desse di matto.
"Siediti," disse Amber aspramente, indicando una delle sedute. Camminò fino di fronte del tavolo già pieno. "Benvenuti a tutti," disse, quando si fermò di fronte ai presenti.
Tutti quelli che c'erano lì mormorarono un saluto.
"Nessun progresso o ritrovamento di cui io dovrei essere informata?" chiese. Questo era il protocollo, chiedere se c'era qualcosa di nuovo. C'era raramente, ma lei chiedeva comunque.
Come sempre, tutti rimasero zitti. La donna sospirò, e si appoggiò sulla sua sedia. "Bene, andiamo dritti al punto, allora. Per ora, il piano per salvare il resto della Skeleton Clique non è cambiato, ma voi tutti sapete che facciamo questi incontri settimanali per vedere come migliorarlo."
Josh era già annoiato. La sua mente cominciò a viaggiare, e il suo sguardo si fermò sulla penna al centro del tavolo. Si concentrò su di essa, e improvvisamente cominciò a rotolare verso di lui. La lasciò arrivare, e la guardò mentre continuava a rotolare, fino a quando cadde dall'orlo del tavolo. Non cadde per terra però, non glielo lasciò fare. Si concentrò, pensò di farla fluttuare, e lo fece. Levitò in su fino al tavolo, e la fece ritornare sul mogano.
"Non dovresti prestare attenzione?" gli sussurrò Blake, una ragazza seduta alla sua destra.
"Potrei dirti la stessa cosa." rispose bruscamente lui, sapendo che lo aveva fissato per tutto il tempo che stava giocando con la penna.
Lei sorrise. "Touché." emise un leggero sospiro. "Beh, non è che la Frangipane cambi qualcosa. Probabilmente organizza questi incontri per dimostrare che è quella con il potere qui."
L'altro sbuffò debolmente. "Non le disobbedirei," la guardò. "Immagino che sei forzata a stare qui perché anche tu vuoi salvare la Clique?"
La ragazza annuì. "C'ero dentro, finché non venimmo catturati per il nostro buon vecchio, affidabile leader." alzò le spalle. "Onestamente, ci avrà anche tradito, ma è un gran figo. Ci andrei a letto se ne avessi la possibilità."
L'espressione facciale del ragazzo si inacidì. "Uh..." Improvvisamente, vide Blake in una nuova luce. Era piuttosto carina, avrebbe anche azzardato a dire 'bella'. Aveva capelli biondi-mori e spessi, come se non riuscisse a decidersi tra le due sfumature e avesse optato per un colore più sull'oro scuro. Aveva grandi occhi blu. Labbra soffici, rosate e grosse. Aveva un corpo flessibile, non c'era segno di grasso da nessuna parte. "Non sono sicuro che ti darebbe davvero la possibilità." mormorò tra sé e sé, guardandola con uno sguardo spiacevole.
"Cos'era?"
Josh la guardò in viso ancora. "Nulla." le sorrise. Lei ricambiò il gesto, e lui si sentì momentaneamente in colpa per averla giudicata così duramente. Era ovviamente una ragazza gentile. Non biasimatelo per essere ancora rabbioso per quello successo mesi fa. "Ma Tyler è un tipo piuttosto misterioso. Non sembra essere il tuo tipo," non poteva smettere di essere brusco con lei; era un po' irritato di come parlava di Tyler, quasi sognante.
"Non conosci qual è il mio tipo," sorrise lei. "E Tyler Joseph è esattamente il mio tipo. Lo farei diventare il mio tipo."
Ora quello l'aveva ufficialmente seccato. "Immagino volessi dire che tu non sei il suo tipo," disse dolcemente, con sottotoni passivamente aggressivi. Lo disse con un falso sorriso di comprensione sul suo viso.
Blake si accigliò per quello. Josh non sentì la risposta però, visto che Amber chiamò dall'altra parte della stanza, "Incontro aggiornato. Continueremo la prossima settimana. Ritornate tutti ai vostri impegni giornalieri."
Il ragazzo si alzò in fretta, camminando pesantemente fuori dalla stanza. Cavolo, quella ragazza era fastidiosa.
Aspettandolo fuori dalla stanza, c'era Zeus che stava parlando con Apollo. Il rosso si illuminò vedendoli, e felicemente li raggiunse. Anche il fidanzato sorrise quando lo vide, e lo baciò passionalmente per dirgli 'ciao'. Il terzo ragazzo la prese come opportunità per andarsene, seguendo una ragazza bionda e dicendole 'vieni spesso qui'? (al quale lei lo guardò male e rispose 'io vivo qui').
"Com'era l'incontro?" chiese Zeus, avvolgendo un braccio lungo le spalle del fidanzato. Cominciarono a camminare, verso la stanza d'addestramento.
"Noioso." rispose. "Come sempre."
"Che schifo."
"Già," le sue spalle si sollevarono in una mezza alzata di spalle. "Cosa puoi farci? Non vedo solo l'ora di andare nella stanza d'addestramento, così posso dimenticarmi tutte le cagate stressanti e noiose che hanno quegli incontri." E posso anche dimenticarmi di Blake e non romperle 'accidentalmente' il collo perché è così fastidiosa.
L'altro sorrise, e lasciò un bacio sulla sua tempia. "Andiamo alla stanza d'addestramento allora."
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EEEEEEEE JOSH E' GELOSO LMFAO.
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