13 || Climax
lol il titolo sembra che sia una cosa perversa ma dovrebbe stare a significare dei risvolti nella trama in ogni mODO
++
"Buongiorno, Josh," cinguettò felicemente Tyler appena vide l'uomo dai capelli mori. C'erano ancora tracce molto vaghe di rosso, ma il marrone aveva già preso la maggior parte del posto dei capelli del ragazzo.
Sembrava stanco, e leggermente frustrato oggi. "Saltiamo questa parte, su," si lamentò.
L'altro mise il broncio. "Aw, non ti senti molto bene?"
"No, cretino. Concentrati solamente sul dannato addestramento," grugnì. Fece passare le mani tra i capelli, ed emise un soffice sospiro. Le occhiaie sotto i suoi occhi erano abbastanza visibili, e lo era anche la leggera disperazione dipinta sul suo viso.
"Cosa c'è che non va?" chiese, gentilmente; il suo tono di scherno sparì, senza lasciare traccia che fosse mai comparso sulla sua faccia in primo luogo. Al suo posto c'era qualcosa che somigliava alla preoccupazione.
Il silenzio si fece spazio tra di loro, e allora il più piccolo guardò male il castano. "Nulla di cui tu debba sapere," Si strofinò gli occhi, e poi si mise in una posizione che indicava che era pronto a combattere.
"Josh, aspetta, non sembri nelle condizioni per questo." Si morse il labbro inferiore, le sopracciglia inarcate in segno di una preoccupazione dolorosa.
In tutta onestà, non era per niente nelle condizioni per questo. Zeus si era comportato in modo rude e maleducato tutta la mattina, dando la colpa a Tyler per tutto. Era incredibilmente irritante per il ragazzo, ma non disse nulla, sapendo che avrebbe fatto arrabbiare il fidanzato di più se l'avesse fatto. Tutta la mattina, passo lentamente, con Zeus che si lamentava e piagnucolava.
E Tyler fu il primo ad accorgersi che c'era qualcosa che non andava in lui oggi.
"Non importa," disse lui. Si avvicinò all'altro, ancora teso e pronto a combattere.
"Possiamo saltare la pratica di og-" La frase del più alto fu interrotta quando il più basso gli diede un pugno in un occhio. Non stava davvero mirando il suo occhio, ma aveva compiuto il gesto a caso e capitò per caso che lo avesse colpito lì. Lui imprecò ad alta voce, e oscillò all'indietro. Le sue mani coprirono la zona colpita, e una lunga lista di parole colorate gli uscirono dalla bocca.
Il moro sbatté le palpebre, non pensava di averlo colpito così forte. "Uh... stai bene?"
Lui lo ignorò, ringhiando dal dolore. Il suo altro occhio era chiuso sbarrato, e la mano che non stava coprendo l'occhio era stretta in un forte pugno.
Dopo alcuni secondi, Josh si rilassò e si avvicinò verso il compagno. "Hey, stai bene? Mi dispiace, non volevo colpirti così for - " Appena i polpastrelli del ragazzo toccarono la spalla dell'altro, il mondo si capovolse quando il moro fu tirato oltre la spalla del compagno fino sul pavimento. Prima che potesse realizzare cosa stesse succedendo, il castano si arrampicò sopra di lui, e gli tenne fermi i polsi di lato; quasi nella stessa identica posizione di ieri.
Gli rivolse un sorriso. "Oh, andiamo, Josh. Sono abbastanza sicuro di averti già detto prima di non rilassarti intorno al tuo avversario anche quando sembra che si siano arresi."
Lui lo fissò, stupefatto. C'era davvero una ferita che si stava formando attorno all'occhio del più alto, ma non era molto evidente. "Idiota, mi hai fatto prendere un colpo!" Lo sgridò, e lo guardò male.
"Sei peggio di prima nel combattimento," lo prese in giro. Scese da lui, che si sedette.
"Non lo sono," negò lui.
"Lo sei."
"Non lo sono," si alzò in piedi. Si pulì i vestiti che usava per l'addestramento. "Sei solo un cretino che è più bravo di chiunque altro nel combattimento."
Lui studiò le sue cuticole. "Mm, immagino che tu abbia ragione."
Questo fece in modo che gli occhi del ragazzo si rimpicciolirono. Chiaramente, l'uomo era bravo nel combattimento e lo sapeva, e questo lo faceva diventare pieno di sé. Il che faceva venir voglia all'altro di buttarlo giù dal suo alto piedistallo. Un sorrisetto si espanse sul suo viso; la sua mano improvvisamente si alzò, il palmo della mano rivolto verso il compagno.
Tyler fu istantaneamente scaraventato all'indietro, un volo che durò per un paio di metri, finché non colpì il muro dietro di lui. Si sentì un forte colpo quando si scontrò contro di esso. Silenzio di tomba ricoprì la stanza, il castano fissando l'altro scioccato.
E poi Josh iniziò a ridere.
Era una di quelle tipiche risate che facevano tremare tutto il tuo corpo, una di quelle che facevano lacrimare gli occhi e che ti facevano piegare in due dal gran che ridevi.
Il castano sbatté le palpebre, ma poi un sorriso comparve sul suo viso quando sentì il suono della risata del compagno. Si alzò dal pavimento, e si pulì i vestiti. "Giochiamo sporco, adesso, non è così?"
Usare le abilità durante l'addestramento non era consentito in una stanza che non era la specifica stanza d'addestramento per le abilità. Usare le abilità su Tyler era stato proibito da Amber, dicendo che avrebbe peggiorato le sue condizioni per un paio di giorni.
Ma il ragazzo non poté evitarlo, e voleva solo vedere la reazione dell'altro. Le sue mani si alzarono in segno di resa. "No, no, non lo farò di nuovo," promise, continuando a ridere.
Il rosso comparve negli occhi marroni dell'uomo. "Oh, no, non ci fermeremo adesso." (t/n: questa, fuori dal contesto, è una frase molto fraintendibile but nvm okay go on.) Si avvicinò un pochino di più verso di lui, anche se c'era ancora un po' di spazio tra di loro quando si fermò.
Il ragazzo sapeva di dover essere spaventato, o qualcosa che ricordasse la paura, ma non lo era. Stava ancora ridendo. "Cos'hai intenzione di fare? Uccidermi?"
"No," scosse la testa. "Ma posso diventare aggressivo."
Lui lo derise, ancora con un sorrisetto divertito in faccia. Il suo mento si sporse. "Mi farai dei graffietti finché non mi arrendo, allora?"
La risposta arrivò quando il castano avanzò verso di lui, e gli diede un pugno in faccia. Josh inciampò, e il pugno era definitivamente più forte di qualsiasi altro avesse mai preso da chiunque. Quello fece in modo che la vista del ragazzo si offuscò e gli mostrò puntini neri che gli danzavano davanti.
"Posso fare molto più di un graffietto." Gli diede un altro pugno sulla guancia, e uno sullo stomaco.
Mentre faceva male come non mai, il moro stava ridendo, senza fiato. Le sue dita si contorsero, e improvvisamente, l'altro non fu più in grado di muoversi. Rimase fermo come una statua, l'unico movimento che faceva era dei suoi organi interni per tenerlo in vita e i suoi occhi che sbattevano.
"Cosa diavolo?!" mormorò, gli occhi che guardavano dappertutto.
Josh si alzò dopo aver recuperato fiato per un secondo, e diede un colpetto alla guancia dell'altro. "Non sono completamente indifeso contro di te, mister." Le sue dita si mossero ancora, e l'uomo riuscì a liberarsi dalla forza che gli impediva di muoversi.
"Te la sei giocata bene," disse finalmente dopo alcuni momenti. "è stato bello allenarsi con te senza il tuo fidanzato cretino intorno."
L'umore divertito del più basso svanì. "Già," concordò con calma. "Zeus è solo iperprotettivo." Guardò l'altro. "Però ancora, gli avevi dato una ragione per comportarsi in quel modo."
"Hey, stavo cercando di essere simpatico." Lo corresse.
"Intendi provocante?"
"Essere provocante è nella mia natura." Alzò le spalle lui.
"Sì, lo so." Si pulì il sudore che si era formato sopra il suo labbro superiore. "Dovrei andare a cercare Zeus."
"Perché stai con lui?" chiese all'improvviso.
Lui si irrigidì, e il suo sguardo divenne cauto. "... come?"
"Con Zeus," chiarificò. "Perché stai con lui?"
Lo sguardo del ragazzo si intensificò. "Perché mi ama."
"Non è l'unico." La sua voce era dolce, tranquilla. Il suo sguardo era illeggibile, solo i grandi occhi marroni che fissavano il compagno.
Tossì, e i suoi pugni si irrigidirono. "E io lo amo perché non mi ha tradito."
"Josh, mi dispiac - "
"Non voglio le tue scuse, Tyler," lo aggredì. "Non le voglio. Non voglio nemmeno una spiegazione." Cominciò a raccogliere le sue cose, preparandosi per andarsene.
Lo sguardo del castano era triste adesso. "Josh, aspetta," disse, quasi con un sospiro.
Josh lo ignorò, mettendosi la borsa sulle spalle e camminando con passi pesanti fuori dalla stanza d'addestramento sotterranea. Per qualche ragione, i suoi occhi si riempirono con lacrime mai rilasciate. Questo era un errore, è stato tutto un errore. Desiderò di non essere mai stato affidato alla terapia di Tyler.
---
JOSH RIPIGLIATE.
JOSH AOH MINCHIA FAI.
JOSH. SEI UN BABBEO DI PRIM'ORDINE.
+ I'm a good girl, so visto che oggi è una bella giornata e ieri non sono riuscita ad aggiornare, oggi vi regalo questo e, se riesco, anche quello dopo cause wHY NOT
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro