Me lo ritrovo davanti casa, nel suo solito outfit comodo con una rosa bianca fra le mani."Cosa vuoi da me?" gli chiedo con le lacrime agli occhi "sei un assassino, un serial killer!". Andrea mi prende dal fianco prima che possa fare qualcosa, cercare di liberarmi dalla sua presa è inutile, sento solo le lacrime calde sul mio viso gelato dal terrore, il suo respiro sul mio collo e la sua voce calda che mi sussurra "Io? Un serial killer? Affatto! Io sono solo un serial lover e tu, la mia ultima vittima"

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Mi ritrovo nel prato fiorito, lo stesso nel quale ha ucciso tutte quelle ragazze. Il prato è pieno di lapidi e accanto ad ognuna di esse di vi è un segno. Riconosco il fiocco rosso di una delle ragazze e la stoffa rosa del vestito dell'ultima. La luce fioca della luna non fa altro che rendere tutto più angosciante e tetro. Mi accorgo di avere in mano un magnifico bouquet di rose bianche ma insanguinate e un vestito nero, uno di quelli con la gonna in tulle, strappato. Cammino fra le lapidi che mi lasciano una piccola navata, mi guardo attorno ad ogni passo quando alla fine trovo lui. Uno smoking rosso e nero rendeva ancora più spaventosa la sua figura, il suo sorrisetto assumeva un aspetto tutto nuovo sotto questa pallida luce. Quando sono oramai fra le sue braccia so di dover morire e mi tornano alla mente i miei ricordi più felici. Sento il freddo metallo della pistola sulla mia tempia e con i miei occhi verdi rovinati dalle lacrime versate gli dico "Ti amo".
Sento la pistola cadere al suolo e lui che mi stringe sempre più forte
"I found you" mi disse prima di baciarmi ad occhi chiusi.

"Ti ho trovata, tu sei colei che l'amore mi impedisce di uccidere" mi spiegó lui poi ma io ero ancora presa da quell'angosciante, tetro, magnifico bacio.