Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 8.~

-Il problema é che non so cosa indossare.- Mormorai di fronte ai tantissimi abiti mai indossati di Lena. I suoi continuavano a regalarle tanti di quei vestiti costosi, sperando di trovare in lei il femminismo che sembrava ormai defunto da tempo. Non l'avevo mai vista con gonna e borse firmate, tanto per intenderci.
Eravamo giunti a casa della mia migliore amica verso le dieci di sera, e dovevamo andare alla festa verso le undici e mezza.
James aveva detto che mi avrebbe mandato un messaggio per dirmi quando sarebbe passato a prenderci, ma ancora nulla.

-Abby abbiamo circa la stessa taglia, puoi metterti tutto.- Rispose Lena, seduta a gambe incrociate sul letto.

Non si preoccupava di dover abbassare la voce a causa dell'ora, perché i suoi non c'erano mai.

-Da dove incomincio?- Sbuffai, ma fortunatamente Annabeth venne a salvarmi.
Lei era già pronta, e indossava un vestitino nero aderente, senza maniche e ricoperto di qualcosa di luccicante che la faceva vedere anche a distanze di tre metri.
Ai piedi aveva dei tacchi vertiginosi e di un bel rosso scarlatto, che veniva ripreso nel colore del rossetto e nella borsetta.

-Lena, adoro il tuo guardaroba.-Cinguettó sistemandosi i capelli ricci e biondi, che ancora erano piuttosto bagnati.
Avevamo fatto a turno per lavarci, e adesso toccava a Lena nel bagno piccolo mentre Arya doveva uscire dal bagno grande.
Io e Annie eravamo state le prime, ma a differenza sua, io ero ancora in accappatoio.

-Lo vedo. Aiuti Abby, mentre io mi faccio la doccia?- Chiese Lena, alzandosi diretta verso il bagno.

Mia sorella annuì e inizió a passarmi abiti di colori e tessuti differenti.

'Credo che questo sia magnifico con la tua carnagione!', 'Oh, ma il fucsia ti dona eccome!'oppure 'No, ma vuoi provarlo questo?' erano i suoi urli di battaglia.

Stufa di non essere giunta ad una conclusione, presi un top di pizzo bianco e una gonna a vita alta e a pieghe di un bel blu elettrico e la feci finita.

Ovviamente a nessuno andò bene.

-Sei bellissima Abby, ma non credi che forse non é l'occasione?- Cercò di farmi ragionare Annie, mentre Arya faceva la sua comparsata.

-Stiamo per andare ad una festa coalizzando con il nemico.-Sussurrò Arya. Era da quando James le aveva lanciato la maglia che sussurrava cose sconnesse.

Lei aveva indossato un semplice vestito nero con la vita stretta e la gonna larga e a pieghe, di quelle che se giri ruotano.

Era incantevole, con quei capelli lunghi e sciolti e il trucco leggero e non calcato.

-Annie ha ragione.- Disse Lena alle mie spalle.

Mi girai curiosa di vederla vestita e la trovai in pigiama. Tipico.

-Uh, e tu come ti vesti?-Cercai di spostare l'attenzione, mentre lei si accendeva l'ennesima sigaretta.

-Jeans, felpa e anfibi.

-Ehi, allora io vengo cosí!- Protestai, ma lei alzó solamente le spalle.

-Io non ho gli occhi di James addosso, comunque ti consiglierei l'abito nero che c'é alle tue spalle.

Mi voltai cercando di capire quale abito intendesse, quando mi vibró il telefono.

-É James? É lui? Che dice?- Esclamò Arya, mentre prendevo il telefono.

Aprí il messaggio, e alzai i pollici all'insù.

-Dice che tra quindici minuti arriva...oh merda!- Mollai il telefono sul letto e afferrai il vestito nero.

Aveva una lunga scollatura a v sulla schiena, e le maniche a tre quarti. Non era ne' super aderente e ne' largo, era una via di mezzo.

Con i tacchi dorati e una pochette dello stesso colore ero pronta.

Nel frattempo Lena aveva indossato un top nero e con delle borchie argentate, un paio di jeans a vita alta e strappati, e un paio di tacchi neri e alti. E come ciliegina sulla torta, si era truccata di nero gli occhi azzurri ghiaccio. Almeno aveva evitato felpa, jeans e anfibi.

-Poco aggressiva, eh?- Lei ghignó e si sistemó i lunghi e corvini capelli sulle spalle.

Io mi diedi un'ultima occhiata allo specchio, contemplando il lavoro fatto da Annie sui miei capelli e sul mi viso. In pochi minuti era riuscita a truccarmi e ad arricciarmi i capelli.

Eravamo tutte pronte e, quando suonó il campanello, accorremmo di corsa.

In cuor mio sperai di vedere James, ma ahimè non era lui.
Era solo l'autista.
Per vederlo dovetti aspettare di giungere alla festa.

☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆

Il locale della festa era enorme, tanto che non sapevo neppure come orientarmi.
Probabilmente quasi rischiai di perdermi, ma Lena mi teneva stretta a lei.
Odiavo le folle e gli ambienti chiusi e stretti, perciò stavo semplicemente di un male atroce. Come se non bastassero mi facevano male i piedi.

-Sei incantevole, Gail.- Sussurrò una voce alle mie spalle, facendomi sussultare.

Mi girai velocemente e a chi caddi addosso? A James, naturalmente.
Lui mi strinse fra le braccia e potei sentire il suo profumo entrarmi nelle narici.
Mi dava alla testa.
Lena tossí, probabilmente per ricordarmi cosa diavolo stavo facendo, e io mi staccai come una molla.

-Oddio, ehm...grazie...-Sussurrai, mentre prendevo totalmente fuoco.

Quando qualsiasi ragazzo mi faceva un complimento sembravo la ragazza di fuoco due.

-Io e le altre andiamo a bere, ci becchiamo dopo?- Lena prese il controllo della situazione, facendomi l'occhiolino.

Annabeth sussurró un 'sono astemia', beccandosi un calcio.
Ma perché Lena continuava ad abbandonarmi in quel modo? Che grande stronza.

-Va benissimo, Gail ti va di ballare?- Domandó James, prendendomi per mano.
Ero diventata di un bel viola melanzana.

Facevo schifo a ballare.

-Se ti pesto i piedi, non é colpa mia - Lui si limitò a ridere e mi trascinó sulla pista.

Devo ammetterlo, mi divertii come non mai.
All'inizio il dj mise musica elettronica adatta a feste di discoteca, quindi fu un muoversi di mani e teste, e soprattutto di risate da parte di James.
Sembravo un'anguilla in preda agli spasmi.

Ero così rossa in viso dal tanto ridere che James mi costrinse ad andare al bar a prendere qualcosa.
Ovviamente presi dell'acqua, lasciandolo un po' sorpreso.

-Non bevi alcolici?- Mi domandó, sedendosi sulla sedia del bancone.

-A volte. Ma sono sempre Arya o Lena ad ordinarli, quindi sono un po' una frana.- Dissi.

Lui sorrise e mi allungò il suo bicchiere.

-Assaggia il mio e dimmi che ne pensi.

Assaggiai la sostanza del suo bicchiere, e il sapore dell'alcol mi brució la gola.

Ma non era affatto male.

-Buono...cos'é?- Chiesi curiosa.

-Vodka alla pesca, nulla di particolare.- Rispose lui, dando un sorso al suo bicchiere.
Per un po' ci limitammo a bere dallo stesso bicchiere, chiedendo una cannuccia a testa.
Quando finimmo l'alcolico, fui io a prenderlo per mano e lo trascinai sulla pista.

-Ti piacciono i lenti?- Domandó lui, piegando appena il viso e cingendomi con le braccia.
Ebbene si, stavano mettendo un lento. Abby e il tempismo di merda.

-Non proprio.- Sussurrai al suo orecchio, mentre ballavamo a ritmo di musica.

-Dunque non bevi tanto, non sai ballare, non ti piacciono i lenti e odi l'arancione.- Affermò lui, scostandomi una ciocca di capelli dal viso. -Cos'altro devo sapere di te?

-Beh, se non chiedi non lo saprai mai, se lo sai devi solo chiedere.- Ammiccai, citando una frase di Harry Potter, una delle saghe che più amavo.


Spazio autrice.

Come state? Io benone! Domani non vado a scuola, e perciò aggiornerò ancora, credo.

Volevo fare qualcosa per interagire con voi, perciò ogni tanto metterò una domanda a cui potrete rispondere. (Lo farò anche per le altre storie). :)
Inizierò da domani, perché ora mi vengono domande inerenti solo a Freud e alla psicologia, ergo non é il caso!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro