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Sento così tanto dolore che non ho il coraggio di alzarmi per andare a fare la pipì. Mi scappa veramente tanto, ma non ho il coraggio di alzarmi per andare in bagno, anche se si trova a venti centimetri da me. Arrivano alle mie orecchie delle grida...mi sembra la voce di Jade. Ed allora il mio cervello si accende e mi ricordo delle mie amiche.
Mi alzo di scatto e urlo per il forte dolore che si espande per la mia schiena. La porta del bagno si apre e ne esce lui con un asciugamano intorno alla vita.
-Perché urli?-mi chiedo duro
Perché urlo? Mi ha seriamente chiesto perché urlo?! Per il dolore atroce che sento dopo che tu mi hai picchiata con la cintura!
-Hai anche il coraggio di chiedermi perché urlo? Mi fa male la schiena per colpa tua!-gli rispondo
Lui mi osserva per un attimo e poi ritorna in bagno. Brutto pezzo di merda. Mi butto di nuovo sul materasso, cercando di non piangere, cosa impossibile dato che il dolore sembra diventare sempre più forte. Sento la porta aprirsi e poi i suoi passi fino al letto. Non alzo la testa dal cuscino, non riuscirei a guardarlo. Si siede, facendo sprofondare il materasso per il peso. Non mi chiedo che cosa stia facendo, la mia pelle rabbrividisce al contatto con la crema fredda e le sue dita. Sento il dolore come attutito e capisco che mi sta passando una pomata per sanare il dolore alla schiena.
Sospiro godendomi il contatto. Una volta finito si alza, e mi gira su un fianco, in modo che io lo possa vedere in faccia.
-Ascoltami bene, non devi provare a scappare. Primo per sicurezza, le strade qui non li conosci e potrebbe capitarti qualunque cosa dato ancora nessuno sa che siete di nostra proprietà. Secondo, non siete più in casa vostra, cioè in Inghilterra.
-Che cosa stai dicendo?
-Dovresti aver capito no? Vi abbiamo messo del sedativo nei drink e grazie all'aiuto di un amico vi abbiamo portate con noi in Ecuador. In poche parole, vi abbiamo rapite.
Io..i...non riesco a crede a che cosa le mie orecchie hanno appena sentito. Ha appena confessato che ci hanno sedate, rapite e portate in Sud America? Oh mio Dio...Leigh Anne, stai calma...respira a fondo...non piangere.
-Le mie amiche? Stanno bene?
-Non lo so. Ma credo che a quest'ora si siano svegliate, mi é parso di sentire del rumore al piano di sotto...Ma stai tranquilla, una di loro é in mani sicure. Zabdiel non farebbe mai del male ad una donna, sopratutto alla donna che ha intenzione di far diventare la sua compagna di vita.
Ma di che cazzo sta parlando? La compagna della sua vita?
-Cioè sua moglie?-chiedo
-Non credo...forse sì. Quel ragazzo si innamora con tanta facilità.
-Voi no state bene.
-Mia nonna ci disse una cosa simile quando scoprì il nostro lavoro. Comunque, parlando chiaro...Non tentare mai più di scappare. Non conosci il posto, la polizia qui non esiste e dietro ad ogni angolo c'è qualcuno pronto a fare del male. Quando sapranno con chi siete non vi toccheranno. Anzi, vi eviteranno come se foste delle appestate.
-Non ci posso credere.
-Ascoltami, sono pronto ad arrivare a un compromesso. Io non voglio farti del male e sarei felice se tu non mi dessi motivo di fartene. Posso sembrare crudele certe volte, e lo sono, ma se tu mi dai la possibilità vedrai un Joel buono e pronto ad esaudire ogni tuo desiderio. Non mi piacciono i giochini , non provare mai a prendermi in giro. Diamoci la possibilità di conoscerci e di trovare un modo di vivere pacificamente, perché credimi...voi non andrete via da qui.
Voi non andrete via da qui...e sono sicura che le cose stiano così.
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