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4. L'imbarazzo e Jennette, amici da una vita

Il mattino dopo Avan mi accompagna a scuola in auto e non riesco a parlare con Jennette e Matt se non durante la seconda ora, quella di storia (troppo pericoloso scambiarci bigliettini con quella di scienze, è una specie di cane da guardia). Con nonchalance prendo la matita dal mio astuccio e scrivo sul banco dalla parte di Jennette:

Ieri ho fatto ripe con Bradley Cooper

Lei fingendo di nulla abbassa lo sguardo sul mio banco e legge la scritta, annuisce impercettibilmente facendomi segno di continuare:

È un figo da paura

Ora ho destato la sua attenzione, prende la sua matita e scrive la risposta:

Più di Avan?

Mi mordicchio il labbro inferiore, lei sgrana gli occhi e mette su un sorrisino continuando a scrivere:

Già il fatto che tu ci stia pensando mi fa intuire la risposta... mi stupisci
saranno tre anni almeno che non ti piace nessuno all'infuori di Avan

Aspetta che io abbia letto per cancellare le tracce del nostro dialogo dato che abbiamo finito lo spazio; Matt, attentissimo fino a pochi istanti prima volge lo sguardo verso di noi e corruga le sopracciglia in attesa di una spiegazione per tutto questo trambuso. Mi decido a raccontare anche a lui:

Ieri avevo ripe con un amico di mio padre e, cazzo, è bellissimo

Jen: -Ah, Dio Elizabeth, bellissimo addirittura?- sussurra Jennette eccitata battendo piano le mani sul banco, io le lancio un'occhiataccia.
È il turno di Matt, prende la sua matita e scrive:

E Avan?

Io scuoto la testa: non è niente di ché, trovo solo che Bradley sia un bel uomo, tutto qui.

Con lui va tutto bene, Bradley è solo un bel uomo, nient'altro.

Lui si mordicchia il labbro inferiore, Jennette si sporge oltre di me per leggere ciò che ho appena scritto.

È sposato?

Io ci penso per qualche istante, non ne ho idea... ma non mi sembra il tipo.

Non credo

Jennette annuisce soddisfatta con un sorrisino, Matt cancella quanto appena scritto e mi guarda.

-Oh insomma! McCurdy, Gillies, Bennett cosa c'è tanto da ridere?!?- strilla la prof di storia battendo con il retro della penna sulla cattedra per richiamare il silenzio e l'attenzione, io abbasso lo sguardo paonazza: odio farmi riprendere dai professori. Jennette alza le spalle e torna a sedersi composta fingendosi interessata a ciò che la prof stava spiegando. Matt assume un atteggiamento simile al mio.

Mat+Eli: -Ci scusi.- borbottiamo allo stesso istante chinando la testa, Jennette ridacchia ma la prof la ignora tornando a spiagare della dichiarazione d'Indipendenza del 1776. La bionda al mio fianco aspetta qualche minuto che la prof smetta di guardarci e torna alla carica con altre domande:

C'hai provato un pochino almeno?

Sollevo le sopracciglia sorpresa dalla, a mio parere stupida, domanda. L'unico di cui io sia veramente innamorata e con cui io possa anche solo pensare di flirtare è Avan.

Eli: -No, non ci penso neanche.- sibilo tenendo lo sguardo fisso sulla prof e coprendomi la bocca con la mano.

Lo rivedrai?

Alzo lo sguardo sulla professoressa che ci squadra per un pochino, fingo di prendere appunti e di essere molto interessata fin quando si gira di schiena per scrivere alla lavagna:

Si, questa sera ho ancora ripetizioni con lui... penso comunque ci sarà anche Avan perché ieri gli ho promesso che avremmo dormito assieme oggi.

Jen: -Seh, "dormito".- borbotta la bionda con un sorrisino malizioso, io le tiro un pugno sul braccio mente Matt la guarda severo. Continuo a scrivere sul banco:

Comunque, ribadisco, non è niente di ché e non c'è niente per cui Avan debba preoccuparsi.

Jen: -Lui e Josh vanno a New York questo weekend, cosa farai a casa tutta sola?- bisbiglia Jennette con un'espressione che fa chiaramente riferimento ad una tresca tra me e Bradley in assenza di Avan.

Eli: -Starò da Matt, pizza film e divano, come al solito.- mormoro lanciandole l'ennesima occhiataccia dell'ora, lei non sembra molto convinta e chiede silenziosamente conferma a Matt che annuisce piano.
Eli: -Se credi che tra me e Bradley ci sia qualcosa, vieni anche tu questa sera a fare ripetizioni... ne avresti bisogno.- propongo, lei si mordicchia il labbro inferiore pensandoci un po' su.

Jen: -Okay, ma credo ci sarà anche Nathan.-

Eli: -Meglio, così sta con Avan mentre Bradley ci fa ripetizioni.- dico piano.

Jen: -Così lo distrae.- mi corregge facendomi l'occhiolino, alzo lo sguardo al cielo.

Così la sera alla otto e mezza Jennette sale da me con Nathan e, in attesa dell'arrivo di Bradley per le ripetizioni di fisica, ci sediamo tutti e quattro in cucina a chiacchierare davanti un mezzo bicchiere di amaro alla liquirizia, che per me è invece un the caldo.

Nat: -Net, parlami di questo Barney... a me non convince.- inizia Nathan fissando il bicchiere che tiene tra indice e pollice, ne gira il contenuto prima di berne un lungo sorso. Anche Avan solleva lo sguardo su di me che lo abbasso mordicchiandomi il labbro inferiore.

Jen: -Si chiama Bradley ed è un amico di Elizabeth, ci aiuta in fisica... niente di cui tu ti debba preoccupare.- ribatte lei con un'alzata di spalle.

Ava: -Un amico di suo padre.- la corregge subito Avan, io annuisco piano e inizio a fissare il bicchiere intensamente, sperando che ne a Nathan ne a Jennette venga in mente qualcosa di imbarazzante o compromettente di cui parlare.

Jen: -Comunque stavo pensando, voi cosa farete per il ponte di san Patrizio? Se non sbaglio facciamo weekend lungo...-

Nat: -Si, in teoria siamo a casa da venerdì a domenica, si potrebbe organizzare qualcosa.- concorda il ragazzo lanciando uno sguardo ad Avan che fissa le mie dita assorto in chi sa quale pensiero.

Jen: -Si potrebbe andare al mare! Cioè in piscina, se non sbaglio il lido di Boston Harbor islands apre il 15 le piscine, sarebbe un'idea carina.- propone Jennette, sotto il tavolo mi tira una ginocchiata per svegliarmi dal mio momentaneo stato di cupo silenzio.

Eli: -Ahia cazzo.- impreco massaggiandomi il ginocchio sbattuto contro la tavola di legno.
Eli: -Che cazzo vuoi?-

Nat: -Si potrebbe andare al Boston Harbor Islands per il ponte di san Patrizio.- ripete Nathan.
Nat: -Potreste invitare anche quel vostro amico strano, Marcus?-

Eli: -Si chiama Matt e non è strano.- commento subito prendendo le difese del mio migliore amico.

Nat: -Si, invitate lui con la sua ragazza. Sarà divertente.- esclama con un immenso sorriso, immagino sotto il tavolo abbia tirato un calcio ad Avan perché solleva lo sguardo borbottando sotto voce.

Eli: -Non so se ho voglia d'andare in piscina con voi due...- sbuffo, Jennette e Nathan sono abbastanza conosciuti per le loro battutine erotiche e per i loro... emh, "accoppiamenti" non sempre privati.

Nat: -Rilassati Gillies, tu ed Avan avrete una camera tutta vostra.- dice alzando le sopracciglia in modo malizioso, io abbasso lo sguardo arrossendo.

Ava: -La smetti mai di dire puttanate?- borbotta il moro, il sorrisino di Nathan subito si placa. È il campanello ad interrompere questa imbarazzante conversazione.

Eli: -Vado a rispondere, sarà Bradley.- annuncio felice di poter lasciare la stanza, Avan borbotta qualcosa che non colgo e mi segue con lo sguardo fin quando gli son visibile. Questa sera è strano, ma sarà forse la stanchezza del pomeriggio di studio forzato da me.
Rispondo al citofono, è Bradley.

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