38. A metà tra orgoglio e perdono
#Elizabeth's pov:
È stato strano farlo con Josh.
È innegabile che io abbia goduto, ma mi ha lasciata insoddisfatta.
Lui si accende una sigaretta e fuma ancora seduto nella jacuzzi. L'acqua ora è calma e lascia di ciò che vi è immerso ben poco all'immaginazione. Non sembra a disagio, anzi, divarica le gambe e si gratta con nonchalance. Io lo guardo seduta sul bordo della vasca, avvolta in un asciugamano bianco tra i molti a disposizione.
La cosa è un po' imbarazzante, cosa dovremmo dirci?
Jos: -Vuoi un tiro?- chiede porgendomi la cicca accesa, io scuoto la testa e torno a fissare il vuoto pensando a qualcosa da dire.
Jos: -Sicura che vada tutto bene?-
Eli: -A meraviglia.- borbotto tentando un sorriso, lui butta all'indietro la testa.
Jos: -Non è che ora ti inventi che t'ho stuprata e stronzate simili, vero? Vi conosco voi ragazze e penso che...- inizia lui, io scuoto la testa e mi alzo.
Eli: -Non ti preoccupare, stavo solo pensando, niente di ché. È stato più che consenziente.- taglio corto, esco dal bagno e mi avvicino al letto. Decido di togliere il copriletto macchiato di sangue, lo butto sul divano, mi sdraio e mi avvolgo nel lenzuolo. Il mio cellulare è ancora sul comodino dove l'avevo lasciato prima che tutto questo succedesse. Lo prendo e sbircio le notifiche. Ci saranno almeno una ventina di messaggi di Matt e altrettante chiamate, un paio da George, Janette e Nathan. Scorro tutto velocemente senza aver davvero voglia di rispondere.
C'è un messaggio in segreteria di Avan. Non lo aprirò. Vuole solo riempirmi delle sue stronzate ed io non ho voglia di ascoltarlo.
Il letto si abbassa da una parte, Josh scivola al mio fianco e mi posa un braccio sulla schiena. La sua testa raggiunge la mia spalla e mi lascia un bacio sulla guancia.
Jos: -Penso d'aver capito qual è la mia camera, me lo ha scritto Matt. Vado a sfrattare qualche ragazzina che è riuscita a scucirmi le chiavi.- dice, mi volto verso di lui. Non voglio restare sola. Non con un messaggio in cui Avan mi riempie di stronzate e mi supplica di perdonarlo.
Eli: -Non devi andartene per forza.- osservo, prendo la sua mano e me la porto al viso. Chiudo gli occhi.
Eli: -Non lasciarmi sola.- mormoro, lui mi accarezza e lo sento sospirare.
Jos: -Va contro i miei principi morali dormire accanto alle ragazze con cui faccio sesso.- confessa, un sorrisino solca le mie labbra.
Eli: -Possiamo non dormire.- propongo, lui ridacchia e mi tira un buffetto sul culo attraverso il lenzuolo. Così magari finisci ciò che hai iniziato e non concluso...
Jos: -Per te è normale fare a metà tra santa e...-
Eli: -E tentatrice? Mi diverto a stuzzicarti.- confesso, mi rigiro nel letto in modo di trovarmi faccia a faccia con lui, la sua mano ora accarezza il mio ventre.
Jos: -Non erano proprio quelle le parole che avevo in testa però...-
Eli: -C'è il concetto.- concludo provocando una sua risatina, lui annuisce con la testa e poi affonda le labbra sul mio collo iniziando a baciarmi a stampo.
Mi lascia anche un succhiotto.
Io lo lascio fare, gli accarezzo la testa e gioco con i suoi capelli, anche se non sono come quelli di Avan.
Eli: -Devo smettere di pensare a lui.- mugugno a me stessa. Lui solleva il viso.
Jos: -Avan?-
Abbasso lo sguardo.
Jos: -A me va bene, anche a me capita di essere con una e pensare ad un'altra. All'inizio, quando tu ed Avan vi stavate solo frequentando, prima che capissi che eri solo sua, mi è capitato un paio di volte. Stavo a letto con una e pensavo a te. Il segreto è non usare nomi mentre scopi, dì solo "baby, piccola, bambola" e stronzate simili. Eviti il momento imbarazzante in cui lei ti fissa e inizia a starnazzare perché "pensi ad un'altra e sei con me! Quak, quak quak!"- sbuffa alzando gli occhi al soffitto.
Eli: -Davvero pensavi a me? Con chi?- indago in parte compiaciuta.
Jos: -Con la Justice, Amber, Dori... una volta forse anche con Laura... ma lì eri già fidanzata con Avan e mi sono sentito in colpa. Che idiota!- ridacchia, si gira a pancia in su e incrocia le braccia dietro la nuca.
Eli: -Un casino di volte...-
Mi giro nel letto e mi accoccolo al suo fianco, nel fare ciò tocco il cellulare con il gomito e faccio partire il messaggio che Avan mi ha lasciato in segreteria.
Ava: -Sei l'unica... sei l'unica ragazza che io abbia mai amato per davvero. So che questo non cambierà le cose, ed è giustissimo così, però devi saperlo. Con te ho imparato cosa vuol dire amare qualcuno più di se stessi, e questa notte... questa notte ho capito cosa vuol dire perdere tutto. Farò del mio meglio per uscire dalla tua vita, fin da ora e per sempre, ma sappi che tu avrai un posto nella mia per tutta l'eternità.Ti amo. Lo farò per sempre.- restiamo entrambi muti. In silenzio per, credo, diversi minuti. È Josh ad interrompere l'atmosfera incredula in cui ci ha lasciati quel messaggio.
Scoppia in una risata ironica, esagerata, penso finta.
Jos: -Per favore!- sbotta notando il mio viso a metà tra il confuso e la paura.
Jos: -Stonzate.- aggiunge sollevando lo sguardo in alto.
Jos: -Non crederai alle sue puttanate!- esclama incredulo.
Jos: -I ragazzi come noi, mi dispiace dirtelo, non si innamorano. Per quanto tu possa essere figa, dice di amarti solo quando scopate.- la sua voce è vuota e fredda, in un momento sembra essersi svuotato dei suoi sentimenti. Lui stesso aveva detto d'essersi innamorato di Laura.
Eli: -Non gli avrei creduto, comunque.- mento distogliendo gli occhi da lui.
Jos: -Se è così, mandagli un messaggio. Digli quello che pensi davvero. Che sparisca dalla tua vita. Digli che fotto meglio di lui. Che abbiamo fatto sesso per bene. Che se t'ama così tanto, come dice, non avrebbe scopato con Laura. Digli che questo letto è comodo per due, ottima scelta.- dice, mi solleva il mento per far combaciare i nostri sguardi.
Jos: -Fallo, se davvero è come dici.-
Deglutisco. Dire ad Avan di sparire? Non so se è quello che voglio, dopotutto dice di amarmi e...
Jos: -Allora? Elizabeth la sottona torna con quell'idiota aspettando le nuove corna?- mi canzona accarezzandomi la testa.
Eli: -Lo faccio, lo faccio.- borbotto, prendo il cellulare in mano ed entro sulla chat con Avan. Provo un paio di volte qualcosa da scrivergli, ma cancello subito dopo la terza parola.
Non voglio farlo.
Jos: -Fagli un audio.- suggerisce Josh.
Annuisco.
Respiro profondamente.
Chiudo gli occhi.
Premo l'icona.
Partito.
Eli: -Allora Ava caro, partiamo dal presupposto che se davvero m'amavi così tanto non ti saresti scopato la tua ex, sono felice che tu abbia capito che devi farti da parte e lasciarmi stare.-
La mia mente non concorda con quello che dico, non voglio che esca dalla mia vita. Ho bisogno di lui.
Quello con Laura potrebbe essere un errore, magari neanche lui è venuto. Noi ci completiamo, non ha senso dividerci.
Josh annuisce compiaciuto a quello che ho detto e mi fa segno di continuare.
Eli: -In quanto a quello che, immagino, tu abbia visto questa notte... è tutto vero. Io e Josh abbiamo scopato, ed è davvero bravo. Non ero ubriaca, non ho fumato, sono perfettamente cosciente e felice di quello che ho fatto.-
Altre cazzate. Josh non mi piace, non è capace, non mi conosce. Sono abituata ai capelli di Avan, al suo tatuaggio sul petto, ad incrociare i suoi occhi castani. Vorrei fosse lui il ragazzo a cui sono accoccolata ora. E poi in realtà ho bevuto. Non da capogiro, un bel po' cosciente lo ero, però i miei freni inibitori erano decisamente alterati.
Le labbra di Josh si muovono componendo quello che interpreto come: "continua cazzo, fagliela vedere". Sospiro.
Eli: -Avevi ragione: questo letto è davvero comodissimo per due. Ti auguro una buona vita. Fottiti.- non so da dove arrivi la risata che chiude il vocale, penso sia più l'isteria per la consapevolezza di aver appena distrutto la cosa più bella che poteva esserci nella mia vita: Avan.
Josh sembra compiaciuto di quello che ho fatto, si alza immagino per prendere da fumare.
Io mi sento in colpa.
Guardo il pallino caricarsi per inviarlo, è quasi completo.
Non resisto, il mio dito elimina il caricamento. Blocco lo schermo.
Jos: -Allora? Come ci si sente?- domanda con un sorriso radiante mentre si accende una sigaretta appoggiato allo stipite della portafinestra che da sulla terrazza.
Eli: -Bene.- mento, lui annuisce leggermente.
Jos: -Ti sei liberata di quel figlio di puttana.- sospira sbuffando una nuvola di fumo.
Eli: -Eh già.-
Non proprio.
Eli: -Io dormo un po', troppe emozioni per una notte sola.- taglio corto, mi giro nel letto in modo di dare le spalle alla finestra. Nel giro di poco mi addormento.
Con un sorriso.
Nel mio sogno c'è Avan.
Lo amo troppo.
E poi l'ho già perdonato.
Mi sono vendicata abbastanza, anche senza audio.
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