35. Dolce sapore di vendetta
Sollevo all'improvviso la testa.
Josh avrà la chiave in tasca, devo solo trovarla.
Eli: -Josh?- lo chiamo prendendo il suo viso tra le mani in modo di accertarmi la sua attenzione.
Eli: -Per caso in tasca hai una card?-
Jos: -Perché non indossi i pantaloni?- domanda con sguardo perso, una sua mano si posa sulla mia coscia per accertarsi che sia scoperta.
Eli: -È una storia lunga, cerca in tasca se hai una card.- ripeto con calma.
Jos: -Ora li tolgo anch'io.-
Si alza barcollante sulle ginocchia, slaccia la cintura e il bottone. Prima che io possa dirgli di non farlo lui lancia i suoi pantaloni dall'altra parte della cabina. Divarica le gambe e si gratta le palle tirando un sospiro di sollievo.
Jos: -Io odio i pantaloni, siete fortunate ad avere le gonne voi donne. Sono mooolto comodissime!- esclama compiaciuto, io mi alzo e vado verso i suoi pantaloni per frugare nelle tasche. Trovo il portafogli... vuoto, un accendino, una bustina con quella che riconosco come marijuana, un pacchetto di cartine lunghe, le chiavi della sua moto e una mezza sigaretta. Niente card.
Torno da lui, mi metto a cavalcioni delle sue gambe e prendo il suo viso tra le mani per ottenere nuovamente la sua attenzione.
Eli: -Dov'è la card che apre la tua stanza?- chiedo con tono pacato, lui ridacchia e posa le sue mani sui miei fianchi.
Jos: -L'ho data ad una ragazza, credo.- risponde, le sue mani scendono seguendo la mia silhouette.
Eli: -Fanculo!- sbuffo allontanandolo da me. Non solo dovrò subirmi Josh ubriaco, ma dovrò anche tornare a dormire in camera con Avan! Al solo pensare quel nome sento un nodo alla gola.
Jos: -Ascoltami Eleonor, siamo entrambi qui, in mutande, perché non scopiamo? Ad Avan non diciamo niente, sarà un segreto!- propone lui, io lo fulmino al sentire quel nome.
Eli: -Non nominarlo!- grido girandomi di scatto verso di lui.
Eli: -Non dire più il suo nome!-
Jos: -Okay! Okay, tranquilla.- mormora, poi mi fissa un pochino e aggiunge:
Jos: -Lui non vuole che te lo dica, però lo faccio comunque. Oggi mattina ho scoperto che LUI si è scopato l'unica ragazza di cui ero innamorato.- bisbiglia incupendosi per qualche istante.
Eli: -Chi? La Clery?- domando con fare complice, mi siedo accanto a lui.
Non c'avevo pensato, Avan avrà si spezzato il mio cuore, ma anche quello del suo migliore amico.
Jos: -Oh si, è fantastica.- geme, socchiude gli occhi e solleva le sopracciglia.
Jos: -Sarebbe divertente restituirgli pan per focaccia, scoparti per bene. Sei abbastanza figa anche tu.-
Eli: -Grazie, credo.-
Per un momento l'idea di scopare con Josh non mi sembra poi così orribile. Farlo lì, nella camera che Avan aveva prenotato per noi due, con il suo migliore amico mi sembra una vendetta abbastanza buona.
Eli: -Va bene.- dico alzandomi, premo il pulsante per il dodicesimo piano.
Jos: -Va bene, cosa?- ripete Josh cercando di tirarsi su ma con scarsi risultati. Raccolgo i suoi pantaloni da terra e gli tendo una mano.
Eli: -Facciamolo.-
Jos: -Facciamolo, cosa?-
Sembra sempre più confuso.
Io ghigno all'idea della faccia di Avan.
Eli: -Facciamo sesso, Josh.- dico soddisfatta, le porte con un "din" si aprono sul piano, prendo Josh per un braccio e lo guido fino alla stanza 798 nel fondo del corridoio.
Eli: -Aspettami qui.- sussurro, mi avvicino da sola alla stanza, la porta è appena appoggiata, in punta di piedi entro pronta ad uscire in caso vedessi Avan. Lui sembra non esserci. In terrazza ci sono le sdraio ribaltate e alcuni vasi rotti, l'armadio ha un paio di buchi sull'anta di legno pregiato e il copriletto è macchiato di rosso. Via libera. Mi affaccio dalla porta e faccio segno a Josh di venire, barcollante mi raggiunge.
Jos: -Dove vuoi farlo?- il suo tono è più pratico che malizioso, io mi guardo attorno, la sola stanza a posto mi sembra il bagno.
Eli: -C'è una jacuzzi nel bagno, entraci dentro.- ribatto avvicinandomi al frigo bar per prendere dello champagne da mettere nel secchiello coi ghiacci.
Eli: -Entraci nudo, Josh.- aggiungo leggendo l'etichetta di una bottiglia che mi sembra buona, Josh annuisce ed entra nel bagno. Sul tavolino davanti la Tv ci sono due calici, li prendo. Avrò bisogno di non essere troppo sobria per superare l'imbarazzo di restare nuda davanti al migliore amico di Avan.
Inizio a bere a canna dei lunghi sorsi, sarà che non ho mangiato nulla per cena, sarà che non bevo mai, l'alcool fa subito effetto e non posso che esserne felice.
Entro nel bagno, Josh è già dentro seduto tra le bolle, in terra ci sono tutti i suoi vestiti, boxer compresi. Prendo un altro sorso prima di posare calici e bottiglia al lato della vasca.
Josh è anche stato attento, ha attenuato le luci creando un atmosfera molto sensuale di luci ed ombre che lascia un po' i corpi indefiniti. Solleva lo sguardo dall'acqua che mossa forma una schiumetta bianca che impedisce la vista a ciò che c'è sotto. Mi pulisco la bocca dall'ultimo sorso di champagne con il dorso della mano, mi avvicino alla vasca e poso sul bordo i due calici e la bottiglia. Josh mi segue con sguardo attento, credo si immagini che da un momento all'altro io ci ripensi e lo lasci solo nella vasca. Invece no.
Eli: -Non cambio idea, se è quello a cui stai pensando.- esordisco lanciandogli una lunga occhiata.
Jos: -Non stavo pensando a quello.- dice tranquillo, la sua mano si posa sulla mia coscia e la stringe leggermente, sale di poco. Uno strano brivido mi scuote la schiena, forse il fatto che è il secondo ragazzo oltre ad Avan che mi tocca così.
Jos: -Pensavo a quanto sei bella con questa luce.- mormora, tutto ciò mi sorprende... Josh non è mai stato così adorabile, figuriamoci da ubriaco!
Dolcemente mi prende per la vita e mi fa scivolare lungo la parete della vasca immergendomi nell'acqua, mi sistema tra le sue gambe e mi sposta i capelli dalle spalle. Sento subito il suo pene contro la mia mano, imbarazzata le sollevo entrambe dall'acqua, lui me le fa appoggiare sulle sue spalle.
Jos: -Rilassati, non facciamo niente che tu non voglia.- resto sempre più interdetta, ma decido di concedermi a lui. Inizia a baciarmi il collo evitando le labbra. Lentamente mi lascio andare e gli accarezzo la nuca, le spalle, il petto, gli zigomi. Disegno con le mie dita linee immaginarie sulla sua pelle bollente.
Così mentre le bollicine dell'idromassaggio creano un sottofondo ideale, i nostri respiri si accorciano facendosi più pesanti, le nostre guance si tingono di un rosso scottante e l'intero bagno sembra riflettere le vibrazioni che scuotono i nostri corpi bagnati. Resto quasi infastidita quando Josh solleva le sue labbra per sussurrare con voce roca:
Jos: -Come ti senti?-
Eli: -È tutto così diverso.- mormoro spingendo nuovamente la sua bocca sulla mia pelle.
Jos: -Diverso da cosa?- mugugna dopo qualche altro bacio, io serro le labbra; sto facendo quello che mi ero ripromessa di non fare: penso ad Avan. I suoi sono baci con effetti ben diversi su di me, non per forza migliori. E poi sono gli stessi baci che ha riservato anche a quella puttana bionda. Scuoto le spalle per scacciare il pensiero.
Eli: -Sono pronta, Josh.- gemo, giro tra le sue braccia fino a trovarci faccia a faccia, le mie gambe circondano il suo bacino e la mia intimità preme contro la sua erezione.
Eli: -Spogliami.- sibilo accarezzando le sue labbra con l'indice. Lui annuisce tacitamente, non indugia come era solito fare Avan, mi sfila la maglia e la getta a lato della vasca bagnando il pavimento. Le sue dita seguono la circonferenza intera del mio reggiseno sportivo in cerca di un gancetto per slacciarlo. Si allontana di un poco con sguardo confuso.
Eli: -Devi sfilarlo, Josh.- ridacchio divertita, lui aggrotta le sopracciglia e tenta una nuova ricerca per toglierlo.
Jos: -È diverso dagli altri.- borbotta, gli rivolgo un sorrisino e sollevo lo sguardo al soffitto.
Eli: -Sei abituato troppo bene.-
Jos: -Forse...-
Prende l'elastico inferiore e inizia a sfilarmi il penultimo indumento che ho ancora addosso. Lo fa passare per le braccia fino a toglierlo completamente, resta a rigirarselo qualche istante cercando di capire come funzioni. Mossa dalle bolle, l'acqua rende confusa la mia figura. Josh vi posa lo sguardo con avidità, le sue dita esplorano ciò che i suoi occhi intravvedono. Sento le mie guance bruciare e posso immaginarne la colorazione. Le sue mani si stringono attorno ai miei seni e la cosa mi fa sobbalzare.
Jos: -Tutto bene?- domanda allarmato, io abbasso lo sguardo imbarazzata. Si allontana da me, prende la bottiglia di champagne e riempie uno dei due calici, me lo passa prima di fare altrettanto col suo.
Butto giù tutto d'un fiato.
Brucia la gola, alleggerisce la testa.
Ne prendo un altro, lui mi guarda un po' confuso. Di solito non bevo.
Jos: -Sicura che vada tutto bene?- chiede, io annuisco.
Eli: -Dai, butta giù quel coso.- sbuffo gettandogli le braccia al collo, i nostri torsi aderiscono perfettamente e sento nuovi brividi lungo la schiena.
Lui scola il calice in pochi secondi e lo posa sulle piastrelle accanto ai miei vestiti.
Jos: -D'accordo, se ne sei sicura.-
Accarezza nuovamente il mio corpo, ha una grazia differente da quella di Avan nel farlo. Sento le sue mani fasciare il mio culo e le sue dita premere verso la mia intimità.
Tiene lo sguardo fisso sul mio, in attesa di un mio segno che gli dica di fermarsi o di continuare.
Chiudo gli occhi e respiro piano.
Questo è il momento di restituire ad Avan tutto il male che sento.
Devo solo annuire leggermente e poi farà tutto Josh.
Il viso di Avan si dipinge nella mia mente, bellissimo come sempre. I suoi occhi color nocciola sono spenti e lucid, le labbra carnose piegate in giù, le sopracciglia piegate dal dolore.
Cerco di scacciare tutto questo aprendo gli occhi, trovo quelli di Josh ancora in attesa. Se lo merita.
Eli: -Fallo.- dico, lui obbedisce e mi sfila quest'ultimo velo.
Siamo entrambi nudi, ora.
Un sorrisino solca le mie labbra, voglio baciarlo e lo faccio.
La sua lingua non ci mette molto ad incontrare la mia.
Le sue dita continuano ad esplorare la mia intimità.
Eli: -C'è una cosa che non ti ho detto, sono in post ciclooh...- gemo quando le sue dita trovano il mio clitoride.
Jos: -Oh, ottimo saperlo ora.- ridacchia toccandomi nuovamente.
Gemo ancora. Inarco la schiena e butto all'indietro la testa, chiudo gli occhi. Tutto ciò ha il dolce sapore della vendetta.
Eli: -Aspetta, aspetta.- ansimo dopo un po', il suo sguardo si posa sul mio.
Jos: -Passiamo oltre?- borbotta cercando di decifrare le mie parole.
Eli: -Oh, si.-
Mi sollevo sulle ginocchia emergendo dal pelo dell'acqua di ben oltre le spalle, Josh sbircia e un sorrisino solca le sue labbra. Invertiamo i posti, mi sistema contro la parete della vasca e si mette a cavalcioni su di me. Con un pugno preme il pulsante per far smettere le bolle dell'idromassaggio mentre inizia a penetrarmi.
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