19. Dovrei dirle la verità
#Avan's pov:
Sbuffo lanciando sul letto il cellulare.
Perché la coincidenza vuole che quando la chiamo io non risponda e quando mi chiama lei io non senta il telefono?
Mi manca da morire la mia piccola Elizabeth, eppure son solo due giorni che non ci vediamo o ci sentiamo.
Ogni tanto trovo un suo messaggio sul telefono, una chiamata persa, una sua foto.
Mi butto a peso morto sul letto.
Non mi era mai capitato di stare così per una ragazza, eppure con lei è diverso: non vedo l'ora di riabbracciarla domenica, cioè domani.
Alla ceca cerco il cellulare accanto a me sul piumone bianco panna, lo sblocco e rileggo i vecchi messaggi arrivando al nuovo:
Bambolina 💞:
Quindi cosa farai questa sera?
Oh, devo andare a una di quelle merdosissime feste con Jennette... sono in missione segreta per conto di Matt, devo scoprire cosa passa per la testa di Ariana...
Tu?
Immagino non vedessi l'ora di andare ad una di quelle feste😏
Attenta ai rugbisti, sono un po' troppo espansivi quando sono ubriachi...
Comunque penso che uscirò anch'io... non so, una cosa tranquilla e poi a letto presto che domani ci sono le finali.
Oggi è stato fantastico!
Non bere troppo che le ragazze di New York hanno le mani lunghe e le gonne corte...😒
Odio andare alle feste, soprattutto se non ci sei tu 🙅
Comunque per Matt farei qualunque cosa, quindi penso che tra poco inizierò a prepararmi...
Non posso certo andarci conciata così!
Chiamami quando puoi...
Mi manchi da morire❤
Sospiro, è di un'altra galassia.
Non è possibile che esista qualcosa di così perfetto. Lei starebbe bene con tutto, anche se io la preferisco senza niente. L'immagine sua è scolpita fresca nella mia memoria, socchiudo gli occhi e nelle mie palpebre è dipinto il suo corpo, con le curve sinuose e la pelle pallida, il suo viso, con gli occhi cobalto e le labbra sottili, i suoi capelli corvini non sempre perfetti.
Provo a chiamarla, ma con scarsi risultati, mi ritrovo a mandarle l'ennesimo messaggio uguale agli altri:
Bambolina 💞:
Tranquilla, non mi attirano le ragazze di qui, gli manca quel qualcosa che hai solo tu.
Ti amo troppo per poter anche solo vedere un'altra in quel modo... ❤
Mi manchi e chiamami, prima o poi dovremmo riuscire a sentirci!
Blocco la schermata del telefono e lo lancio sul cuscino affondando poi il viso sul piumone.
Ava: -Elizabeth...- mormoro soffocando la voce in gola, resto disteso a guardare il suo riflesso nella mia memoria.
Ah, forse Josh ha ragione davvero, l'Avan innamorato fa un po' paura.
Già, Josh... devo ancora dire ad Elizabeth la verità su questo weekend a New York, è che non voglio farlo via messaggio.
La vibrazione si propaga impercettibilmente attraverso il piumone, subito scatto verso il cuscino e nel farlo sbatto la testa contro la testiera. Bestemmio prima di rispondere.
Ava: -Pronto?- borbotto sperando di riconoscere la voce vivace di Elizabeth, mi massaggio la testa.
Lau: -Hey Ava, io sono pronta davanti la tua camera.- risponde Laura dall'altro capo del telefono, sbuffo piano. Giro lo sguardo per la stanza in cerca delle chiavi e del portafogli.
Ava: -Si, ora ti apro...- dico avvicinandomi alla porta, le chiavi sono sul tavolino lì vicino e il portafogli si intravvede nella tasca della giacca. Apro la porta.
Devo far appello a tutto il mio buon senso per non reagire in una maniera in cui potrei sembrare maschilista.
Lau: -Ti piace?- chiede abbozzando un sorrisino, annuisco leggermente.
Laura indossa un mini dress nero di pelle lucida, calze a rete e delle scarpe col tacco che la rendono sorprendentemente alta e slanciata, il tocco del mezzo chignon aggiunge quel qualcosa di serio che non la rende volgare. Deglutisco.
Pensa ad Elizabeth.
Lau: -Anche tu stai bene... andiamo?-
#Elizabeth's pov:
Sarò a questa festa da almeno un'ora e di Ariana ancora non c'è traccia. Jennette va avanti e indietro dal tavolo degli alcoolici e quello delle patatine, mentre io mi limito a restare posata contro il muro in un angolo a scrutare se tra la folla trovo la ragazza bassina che ha stregato il cuore di Matt.
Già, povero Matt... dopo aver parlato con me della sua rottura è stato davvero bravo a mascherare la tristezza per non far sospettare niente a Jennette e Nathan, o forse la serata di birra e il lungo giro in moto di oggi gli hanno dato poco tempo per pensarci, ma quando siamo tornati a casa la tristezza ha avuto la meglio ed ha finito per chiudersi in casa rifiutando un sabato sera dei nostri con pizza, cocacola e American Horror Story; così ho colto la palla al balzo per intromettermi, convincendo Jennette ad accompagnarmi a questa festa, piena di cheerleaders sculettanti in minigonna e atleti sbronzi e strafatti, per parlare con Ariana. Solitamente Ariana frequenta questi ambienti, non credo per scelta, ma come me con Avan, per status o per ruolo.
Abbasso lo sguardo sul telefono, Avan dopo quel ultimo messaggio non mi ha più risposto:
Avan💙:
Tranquilla, non mi attirano le ragazze di qui, gli manca quel qualcosa che hai solo tu.
Ti amo troppo per poter anche solo vedere un'altra in quel modo... ❤
Mi manchi e chiamami, prima o poi dovremmo riuscire a sentirci!
Beh, spero bene... altrimenti sarò costretta a fare una strage di zoccolette 😈
Però è inutile che mi chiedi di chiamarti se poi il telefono lo tieni spento!😒
Niente, non è online da un bel po'.
Immagino si stia divertendo col suo migliore amico. Ma è giusto così, ha fatto bene anche a me un po' di tempo con i miei amici.
Per quanto io ami Avan ed in così breve tempo sia diventato l'uomo più importante della mia vita dopo mio fratello, mi ha fatto bene staccare un po' da lui... almeno avremo qualcosa da raccontarci domani sera anziché scopare sempre come conigli, non che io lo disdegni sia chiaro.
Jen: -Si può sapere che cosa stiamo facendo qui se non vuoi bere e non ti stai drogando?- sbuffa la bionda dopo l'ennesimo sguardo annoiato.
Eli: -Non c'è solo questo nella vita! E poi devo fare una cosa importante... e SEGRETA.- rispondo alzando lo sguardo al cielo. Jennette borbotta qualcosa a denti stretti che prendo come un insulto continuando poi a scorrere le bottiglie di alcool sul tavolo vicino.
Un ragazzo che fatica a camminare da quanto alcool ha in corpo le si avvicina, le posa un braccio attorno alle spalle per cercare una stabilità mentre le chiede qualcosa all'orecchio. Io ridacchio per l'espressione strana a metà tra lo stupito e lo sconforto che assume Jennette. Espressione che mi contagia quando riconosco il ragazzo ubriaco che ci sta provando con lei.
Che ci fa Josh Hutcherson qui?
Ma soprattutto, dov'è Avan?
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro