Mi ero addormentato:sotto quell'albero...

Tom ancora fra le mie braccia, e io che ancora lo stringevo.

Mi alzai e lo portai a casa sua.

Lo feci distendere sul letto coprendogli con i trucchi di sua sorella quel dannato numero 101.-Lui non era un numero,è una persona!-e scappai dalla finestra.

La notizia della sua morte giunse alle 6:00 del pomeriggio,quando sua madre non riuscì più a udire i battiti del suo cuore.

Ero nella mia stanza,sono passate 3 settimane dalla sua morte,nella corda e nel suo corpo non si trovarono impronte digitali,apparte quelle mie nel corpo di Tom mentre lo abbracciavo...quindi come lo uccise senza toccarlo?

Andai su quel sito,volevo scrivere un commento sul suo profilo "ti ricorderemo sempre Tom".

Era mezzanotte,qualcuno rispose al mio commento

Tom:"grazieMark!Ti voglio bene"

Non sapevo se stavo sognando o no.Era davvero Tom?COME?era morto!Ho partecipato al suo funerale in prima persona!

Stavo per rispondere al suo commento...ma l'account di Tom si bloccò.cambiò nome..."Tokumei101"

Fu lì che il mio cuore prese a battere senza fermarsi.

Avevo paura,Mi rifugiai sotto le coperte.Quel tokumei fece la sua comparsa sotto la mia finestra,mi osservava.Non mi staccava gli occhi di dosso.

Iniziò a grattare le unghie lunghe sul vetro strisciandolo.

La mezzanotte era passata già da un paio di ore.

Aprii lentamente la porta per andare in cucina da dove provenivano strani rumori.Non c'era nessuno.I rumori si spostarono in soggiorno,il rumore mi trasportava pian piano verso l'esterno.Perchè sarei dovuto uscire?Perchè il rumore si sposta fuori?

Stavo per aprire la porta,la mezzanotte era passata da 5 minuti.

Di cosa avrei dovuto aver paura?

-MARK?CI SEI?-

La voce di Tom rimbombò nelle mie orecchie,osservai dalla finestra chi fosse.Portava una felpa blu ed era senza maniche  tanto che riuscivo ad ammirare il numero 101 circondato da una macchia che ricopriva tutto il braccio.Seguite da delle dita sanguinose prive di unghie.Il suo viso osservò la finestra dove ero ad osservarlo:un viso dalla pelle bianca più del latte mi guardò.-Mark!esci!vieni con me...mi sei mancato-Batteva un pugno sul vetro.

Suonarono il campanello,mia madre scese per aprire -NO MAMMA FERMA NON APRIRE!-

Fu troppo tardi.Tom entrò dentro casa salendo sopra la mia pancia e iniziando a lasciar scendere dalle sue guance lacrime enormi..Notai i suoi occhi:più grandi...con una forma quasi completamente rotonda.

Si limitava ad osservarmi.

Tirò fuori dalla tasca un ago.Mentre teneva bloccato il mio corpo ,prese a fissarmi...quegli occhi...mettono alla mia anima un senso di oppressione.T-Tom...perchè?Io quella volta tentai di salvarti...tu ora vuoi uccidermi?