Capitolo 2
I petali rosei della primavera sfioravano delicatamente il volto del giovane,ogni preoccupazione,paure,brutti momenti:svanirono in quel preciso attimo;ora avrebbe potuto riposare.Cosa poteva desiderare di più?Si sdraiò con la schiena appoggiate nel tronco di un albero di una collina.La nonna era lì vicina che cuciva -nonna!che bello!finalmente è finita anche per me!-.
Mark si svegliò dal suo sogno:il sole batteva sui suoi poveri occhi assonnati.
-Mark,la scuola!Ah già,ricordati che questa sera torno a casa verso le 10:00-
-mamma...la nonna ora...è in un posto migliore vero?non soffre più.-
La madre rimase a bocca aperta pochi istanti per poi avvicinarsi al figlio e consolarlo appoggiando una mano sulla guancia del più giovane -si tesoro,è in un posto migliore,non ti preoccupare.-
Il ragazzo piombò in piedi e si diresse in cucina dove addentò gli avanzi della torta di ieri ancora sopra il tavolo.
Uscì di casa:Tom ,lo avrebbe probabilmente atteso fuori dal cancello come ogni volta.
Aveva bisogno di un piccolo sostegno psicologico da quell'amico.
"Forse è malato" pensò masticando la matita e sospirando davanti alla verifica ancora piena di spazi vuoti.
-MARK!CONCENTRATI SULLA VERIFICA!-
Il ragazzo pensava a tutt'altro..."Tom non ha mai saltato un compito in classe...starà così male?"
Ripensava a dei messaggi ricevuti questa sera.
X:"numero100"
M:"scusa chi sei?"
X:"sei speciale!"
M:"chi sei?"
X:"nessuno"
M:"mi prendi in giro?"
X:"ti vengo a prendere dopo scuola!sei speciale per me!ricordalo"
La cosa lo preoccupava,sperava fosse uno scherzo.CHI POTREBBE ESSERE?
*MARK*
Come promise,una sagoma incappucciata mi si presentò fuori dai cancelli-sei il speciale?- mi chiese appena attraversai il cancello tentando di non creare contatto visivo con lui/lei.
Era davanti a me:mi fissava.Corsi via.
Mi inseguìfino davanti casa mentre lo osservavo sparentato nel nulla.
Decisi di inviargli un messaggio:"smettila" volevo scrivergli.
"questo account è inesistente"
come inesistente?
Sentii il cigolo di una porta,il suo occhio era riuscito a penetrare dentro la mia stanza,mi fissava.
Chiusi velocemente la porta chiudendola a chiave.
Tutta la giornata andò avanti così:con io che tentavo di tenere quel coso fuori dalla mia camera...certo che sono scemo:lasciare la porta d'entrata aperta è stato un errore madornale.
-Mark!escisono tua mamma!-
-MAMMA!-
mi avvicinai alla porta...aspetta...non doveva tornare verso le 10:00 mia mamma?
Iniziò adare calci alla parete della porta.Prima o poi con quella forza l'avrebbe rotta.
La porta si sfondò cadendo in pezzi.
Un corpo si posizionò sopra il mio,aveva un coltello;I suoi occhi celesti sembravano quelli di una persona osessionata da qualcosa.
-Mark!siamo qui!- si sentì dal soggiorno.
Il tizio sopra di me svanì nel nulla,al suo posto un biglietto.Non lo aprii,avevo paura.
Il foglio rimase sul mio comò.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro