Tempo
Erano trascorse diverse settimane, da quando la mia vita era cambiata, stravolta ed io anche non ero più la stessa.
Non volevo più che tutti loro approfittassero di me, avevo deciso di diventare quieta, meno problematica, certo non voleva dire che i domestici quando il padrone, si l'ho detto padrone era fuori non giocassero con me, ma almeno non lo facevano più tanto spesso. Ero sicura che tutto questo facesse parte della mia educazione, volevano distruggermi mentalmente e fisicamente, la domanda era ci stavano riuscendo? Forse sì, ora sono seduta in ginocchio accanto alle gambe del padrone, mentre lui guarda la tv, io sono costretta a terra nuda e con solo un collare e un guinzaglio, che lui tiene saldamente nelle sue mani. Il silenzio è interrotto da alcune voci, una donna sta accompagnando dei ragazzi e delle ragazze nella nostra direzione. Il padrone mi guarda e dice "sono arrivati, fai la brava mi raccomando", i ragazzi si avvicinano seguiti dalla loro schiava, poi uno di loro, il più alto fra tutti parla "non hai mentito è una bomba" "già" strattona il collare, segno che devo alzarmi, ma non voglio ansi mi copro, i loro occhi non devono guardarmi. Il padrone si accorge di questo mio atteggiamento si china verso di me toglie le miei mani, e mi obbliga ad alzarmi "magnifica, ma va educata" questa volta è un ragazzo con gli occhi del colore del ghiaccio a parlare, "già è fin troppo testarda" scoppiano tutti a ridere, vedo che le altre anche ridono "ma almeno la mia non è nobile come le vostre, una volta educata sarà un vero agnellino, non sa nemmeno leggere" vedo un sorriso sarcastico sui volti delle altre, ma bene ora ci sono pure le schiave di primo e secondo ordine, "dai ci divertiamo?" Vedo le altre donne uscire e inginocchiarsi nella stanza accanto, sto per fare lo stesso quando il padrone tira il collare "no, non tu piccola, sei tu il nostro divertimento" io sbianco e anche evidentemente visto che si prendono gioco di me, mi fanno mettere a quattro zampe e poi due suoi amici entrano in me uno dietro e uno in bocca mi schiaffeggiano, quando hanno finito arrivano gli altri due, questo gioco va avanti per almeno tre ore, fino a quando non crollo a terra stremata "v-vi prego, b-a-sta!" Tutti ridono ed io piango, guardo il padrone, non ha mosso un dito, "p-e-rchè?" Chiedo, ma ricevo solo altre risate ed uno schiaffo sul sedere, proprio nel punto in cui avevo una cicatrice a forma di corona e con 3 stelle sopra le tre punte della corona, "guardate!" Tutti si avvicinarono a me per vedere meglio proprio quel punto, all'improvviso gli occhi del padrone si fanno cattivi e lui sbianca "perché? Vuoi sapere il perché? sei solo una schiava, di poco conto tra l'altro, e perché mi va" mi afferrò per i capelli costringendomi poi in ginocchio difronte a lui che si slaccia la zip e mi mette in bocca il suo odiato coso, tutti ridono ed io piango, non c'è dolcezza in lui. Perché tutti si sono spaventati di quella cicatrice?
Quando restai finalmente sola, dolorante e piena di lividi, tentai diverse volte di rimettermi in piedi, ma senza grandi risultati. Quando stavo per arrendermi, sentii delle mani sollevarmi da terra, incontrai i suoi occhi neri, ed ebbi paura, probabilmente lui se ne accorse perché mi disse di stare serena, che non sarebbe successo altro, così mi portò nella vasca con sé e mi lavò, io lo lasciai fare non avevo forze ed ero troppo spaventata e stanca per reagire e poi sentivo abbastanza dolore in ogni parte del mio corpo. Una volta che mi ebbe asciugato, mi fece distendere sotto le coperte ed io mi addormentai subito. Forse domani sarebbe stato diverso.
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