Racconto
Quando il fratello del principe e la casta nobiliare scoprirono le loro intenzioni, cominciò una lotta silenziosa, una guerra per il potere.
Furono giorni orribili, la paura di un attentato si celava dietro ogni angolo, nessuno poteva sapere quando avrebbero attaccato. L'unica cosa importante era restare invita sino a quando non si sarebbero ritrovate le carte. Questo si dicevano il principe e la sua amata moglie, mentre ogni giorno guardavano crescere con gioia la loro piccola principessa. Nel frattempo accanto ai due sovrani vi erano due fedeli servitori un uomo e una donna, egli aveva sempre rispettato sua moglie e sperava nel mutamento di questa società, perché anch'egli aveva una figlia. Il destino volle che questa bimba avesse gli stessi occhi, gli stessi capelli e che fosse nata nello stesso giorno della principessa Sonia, così le due bimbe spesso erano lasciate giocare insieme e tutto trascorreva per loro nella serenità, ma il giorno tanto atteso a palazzo finalmente arrivò e dei ricercatori giunsero con buone notizie, avevano trovato il rotolo dei diritti, finalmente tutto poteva essere sistemato. La gioia fu tanta all'interno del palazzo, ma non tutti esultarono. Così la sera mentre tutti riposavano, qualcuno appiccò il fuoco all'intera casa, e uccise nel sonno il principe senatore. La moglie in un primo momento riuscì a fuggire, ma quando vide le guardie dei nobili raggiungerla, decise di affidare la salvezza del rotolo orami trasformato in un ologramma e rinchiuso all'interno di una collana. In fine lasciò anche la sua piccola nelle mani dei suoi due servitori, ma perché tutti credessero che anche la piccola fosse morta, la giovane e innocente figlia dei servitori fu messa nella culla di Sonia, così mentre tutto bruciava e le urla della bambina si alzavano verso il cielo, una famiglia fuggiva dalle fiamme portando con sé la speranza e la salvezza di molti.
Dopo che tutto bruciò, non si trovò traccia dei corpi bruciati, qualcuno li aveva portati via per sempre, io sono qui da molto tempo, io sono la nonna della piccola Meredith morta quella sera nell'incendio al posto della nostra principessa Sonia, lei ora è la mia e la nostra speranza, nessuno deve sapere che è viva.". Io avevo pianto tutto il tempo ora sapevo, ora comprendevo tutta quell'ansia, quella protezione io non ero Meredith. Dopo qualche secondo di silenzio, mi decisi a parlare "io-io sono Sonia?" "Si mia piccola, tu sei Sonia la nostra speranza" piansi tutto il tempo, io avevo perso tutto e poi mi era stato dato di nuovo tutto, da dei genitori che mi avevano amato, protetta come fossi la loro figlia, e che avevano sacrificato la loro, per salvare me, ed io ero stata così stupida da finire in questo guaio. "Cosa devo fare, come posso fare per risolvere tutto?" "Domani all'alba ti porterò al mercato con me, ci incontreremo con delle persone, dei ribelli, loro ci aiuteranno, ma per il momento tu devi restare qui, devi resistere, se tuo zio e tuo cugino scoprono che sei viva, ringrazierai la vita che hai fatto fino ad esso.
Mentre tornavamo verso la villa, continuavo a ripetermi tu non sei tu, ma Sonia insomma sono sempre io, ma non con il vecchio nome, ma il nuovo. Mio padre e mia madre non erano i miei veri genitori, ma restavano comunque le persone che mi avevano cresciuto, amato e protetto sino allora. Per tanto loro erano i miei genitori, che mal di testa che mi stava venendo! Alla fine presi una decisione non era il tempo per le fisse mentali o altre cose, qui c'era in gioco molto di più ed io non potevo soffermarmi su queste cose. Io ero Sonia la figlia del senatore re ed io ero stata salvata e cresciuta con amore dai miei genitori. Questo era tutto ciò che contava e che dovevo sapere, presto tutto sarebbe cambiato!
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