I ribelli
Perché ancora non sono arrivate? Nella mente di John risuonava solo quella frase, perché la sua Meredith o meglio Sonia ancora non era lì?
Come aveva potuto perderla di vista? Lui era la sua guardia del corpo segreta, lei non aveva mai sospettato nulla, nemmeno sapeva chi era realmente ma l'anziana donna in un veloce ologramma quella sera, avevano detto loro che ora Sonia sapeva tutto e che si sarebbero incontrati all'alba alla solita taverna, ma erano le sette passate e ancora di loro non c'era traccia. "Amico dobbiamo andare, non arriveranno più e se le hanno scoperte anche noi siamo in pericolo" "no io resto, non posso perder la di nuovo" "o John l'amore è pericoloso sta attento!" Accetta un consiglio da un uomo sposato!" "Non scherzare lei è fantastica e poi saprei come tenerla mansueta, ma la tratterei con tutto l'amore e il rispetto che un uomo deve alla sua donna, ma allo stesso modo sarei il suo padrone, ma non la tratterei mai come una bestia, mi prenderei cura di lei e la cullerei tra le mie braccia e.." "shh, zitto!" Un gruppo di soldati era entrati nella taverna di Renato e Alessia sua moglie "dove li state nascondendo! Parlate o morirete tutti!" "Noi, non nascondiamo nessuno" la voce del taverniere resto ferma "vuoi forse che tua figlia raggiunga tuo figlio nelle miniere? e che tua moglie sia venduta come schiava per le industrie di carbone? E tu vuoi finire nel sotto terra incatenato e senza vedere più la luce del sole per tutta la tua miserabile esistenza?" "Mio signore vi prego, no! noi non nascondi..." la guardia estrasse la pistola e gli sparo dritto nel cuore, le urla nella taverna e il gran baccano seguirono la fuga delle persone "portate via questo due donne, che siano messe in vendita per le miniere e i campi!". "Dobbiamo andare ora!" Dispersi in mezzo alla folla John e il suo compagno fuggirono via, ma mentre stavamo correndo senza sosta per tornare nella zona rossa John non poteva che pensare alla sua Sonia e che un giorno l'avrebbe ritrovata e finalmente le avrebbe detto tutto quello che provava per lei e l'avrebbe sposata.
L'unica speranza per tutti loro, per ritrovare una libertà e un'uguaglianza era Sonia e il rotolo delle leggi, la sua Sonia sempre così combattiva ma indifesa, lei avrebbe fatto la differenza e li avrebbe salvati tutti! Lui lo sapeva se lo sentiva.
In lei aveva sempre visto una donna forte e combattiva, priva di vanità, semplice, positiva e piena di grinta.
Quando tornarono senza risultati, i genitori della piccola Sonia scoppiarono in un pianto senza fine. La loro bambina non era tornata e forse non l'avrebbero più rivista. La donna, guardò John nei suoi occhi blu cristallo, e vi lesse la sua stessa paura lo abbraccia cercando in quel contatto un conforto che non può arrivare, "è solo una bambina, non potrà vivere a lungo, come può lei sopportare tutto questo?" "Lei è più forte di quello che sembra, c'è la farà tornerà da te, te lo ha promesso", si staccarono da quell'abbraccio "perdonatemi entrambi io ho fallito, ma ve la riporterò, sana e salva" "tu non hai colpe, lei è sempre stata testarda come sua madre, una grande donna" "già" entrambi sorrisero al suo ricordo, un sorriso che sapeva di amaro.
Tutto si reggeva su un filo delicatissimo che rischiava di rompersi da un momento all'altro, ma se lei non fosse andata da lui, allora lui avrebbe trovato il modo di raggiungerla.
Nei giorni di lavoro nella capitale, grazie al suo carretto dei rifornimenti alimentari poté studiare il giardino del palazzo da vicino, per quanto le guardie glie lo permettessero, notò subito che accanto al giardino era un boschetto non molto sorvegliato e recintato lì era perfetto per incontrarla, doveva solo rimediare il lascia-passare per portare lui i rifornimenti al palazzo.
Mentre rientrava nel magazzino, gli venne un idea, andò dal suo capo per chiedergli questo favore "scusi se la disturbo avrei bisogno di parlarle" "dimmi pure" "avrei bisogno di più soldi, ho dei debiti che mi ha lasciato mio padre e se non li pago finirò nelle miniere la prego mi aiuti" detto quello sì inginocchio ai suoi piedi supplichevole "alzati ragazzo, l'unico modo che hai per fare extra è servire alle prime luci del mattino il palazzo, ma è un compito rischioso sbaglia qualcosa e sei morto ed anche io lo sono" " la prego non la deluderò" "va bene, ma solo perché mi fido di te, tra tre giorni avrai il tuo permesso, ma non farti notare e riga dritto chiaro? Ci metto due secondi a denunciarti e a farti ammazzare" "si signore, la ringrazio davvero tanto".
Il suo piano ora cominciava a prendere forma, presto avrebbe rivisto Sonia e poi salvata da quell'inferno. Un angelo non dovrebbe mai stare tra demoni.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro