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Sofia

1 giugno 2019

Ed eccomi qui. Dopo due anni, due lunghissimi anni! La mia vita è cambiata totalmente.
Qui seduta sul mio bel balconcino, ricoperto di piante e rose rosse che guardo ammaliata. Sono tanto belle nella loro semplicità: quel colore così intenso, che sa di amore, passione e dolcezza.
Si, le rose rosse mi ricordano il mio Ignazio. Ormai è da quel giorno in ospedale che non lo vedo, ma il mio cuore batte sempre forte ogni volta che i miei pensieri vanno a lui e i miei occhi versano ancora lacrime amare.

Lui è riuscito ad aprire le porte del mio cuore.
Lui mi ha resa migliore, mi ha cambiata in tutto e per tutto.

Non ho mai piu amato un altro uomo da allora, non ne sarei capace.
Ho fatto un altro piccolo tatuaggio, oltre le mie bellissime farfalle: ho aggiunto la sua iniziale dietro l'orecchio, con l'aggiunta di un piccolo messaggio, ovvero "I sxs"che sta per "Ignazio sempre x sempre" accompagnato da piccola rosellina rossa intrecciata con i calibri delle iniziali.
Starete sicuramente pensando che io sia pazza, ma no.
Ho voluto imprimere su di me il suo nome, perché un' amore grande come il suo non lo troverò mai.

Oggi è il giorno del mio compleanno e per di più c'è l'inaugurazione del mio ristorante, beh..."Mio", si fa per dire. Con me c'è Federica ossia la mia migliore amica. L'ho conosciuta un anno fa...

Flashback:

«Camerire! scusi, un caffè, grazie...»

«Scusa bella! Io sto qui da tipo dieci minuti ad aspettare, arrivi tu di tutto punto e vuoi il caffè?!»

Guardo questa ragazza, incuriosita.
È tutta agitata, ma chi si crede di essere?

«Cameriere, il caffè prima a me Grazie» Vengo colta da una risata isterica, ma lei non se ne cura, sta qui, sul suo sgabbellino e con le unghie rumoreggia freneticamente.

'Questo rumore non lo sopporto!'

Allungo la mano e la blocco:

«Eh, no bella mia. Il caffe lo vuoi prima tu? ok! 'ma cu 'sti detelle 'te a' sta ferma!'» Lei si volta e con uno sguardo furbo mi dice:

«Ma se ti da fastidio 'la stà 'a porta' Prendilo da un' altra parte il caffè!»

Il cameriere ci guarda sconvolto, credo che ci vorrebbe sbattere fuori dal bar a tutte e due.

Ci richiama molto gentilmente:

«Signorine? 'nennelle?'» Noi ci giriamo di scatto a quell'affermazione.
Prima lei guarda me, poi io guardo lei e insieme gli urliamo:

«'NENNELLE' A CHI, MA CON CHI STA PARLANDO?» Dico furiosa e lei continua:

«MA GUARDA CHE CONFIDENZA, MA CI CONOSCE? BE', NO!»

«Chiedo scusa, signorine...»

Ci guardiamo e scoppiamo a ridere come due cretine.
Nel fratempo tutte le persone ci guardano, forse ci hanno prese per pazze.

E, nel renderci conto di essere sotto gli occhi di una ventina di persone, un senso di imbarazzo pervade il mio viso, facendolo arrossire.
La ragazza davanti a me non era da meno: aveva il viso di un porpora acceso.

Mi alzo di scatto dallo sgabello ed esco dal bar, seguita a ruota dalla ragazza.

Cammino veloce (giusto un paio di metri), ma quando mi volto me la ritrovo dietro che ride come 'na pazza.

«No, ma dico... tu non stai bene!»

«Ah, io secondo te non starei bene, ma ti sei vista? Dico, Stai sconvolta bella mia» La guardo senza parlare, ma i nostri occhi si scrutano nel profondo, una senzazione di benessere e sicurezza invade tutta la mia persona. Lei allunga la mano...

«Io sono Federica...»

«Piacere, io sono Sofia...»

«Bene, Sofi che dice se lo prendiamo da un'altra parte il caffè?» Mi dice lei.

Io le rispondo con una risata mezza frastornata.

«Oh, ehm, si! Andiamo, allora... vieni che ho la macchina parcheggiata davanti al bar di prima» Mi prende a braccetto e ci inccaminiamo verso la macchina.

Fine flashback

Eh, si, da li non ci siamo più lasciate.
Le ho raccontato tutto di me, di chi ero prima, della mia storia d amore, di lui che mi ha cambiato la vita.
Abbiamo pianto insieme, abbiamo riso insieme.
Lei in quest' anno c'è sempre stata
anche nelle discussioni più animate, non mi ha mai voltato le spalle.
Come quando si dice "trovare una sorella" e lei per me lo è.
Non so se ce l'avrei mai fatta a superare i mio dolore, mi ha asciugato talmente tante lacrime.

Ma ancora piango l' amore che non ho più, ma di nascosto, senza fargli capire niente, non voglio che si preoccupi ancora per me.

Guardo l'orologio appeso al muro che segna le diciotto, mi conviene prepararmi, tra poco Fede mi verrà a prendere per andare all'innagurazione.
Poi ha parlato di una "bellissima sorpresa" per me.
Boh, mi aspetto di tutto da lei, visto che è una folle.

Vado verso lo sterio e per l ennesima volta metto il loro cd, ne ho comprati sei in due anni, tanto che li ascolto, ma non ho mai aperto un social che parli di loro.
Di lui non voglio sapere che fa o se sta con qualcuna, io voglio il suo ricordo cosi a due anni fa.

Ho quasi finito di prepararmi, ma non ho messo niente di eclatante, solo un pantalone nero alto in vita con una camicia body, bianca semplice; sandali Swarosky e una piccola pochette blu, con delle pietre che richiamano i sandali; capelli sciolti alle spalle, odulati e un po' di gloss lucido.
Fede dice che l'acqua e sapone mi dona molto di più e stavolta ho deciso di accontentarla.

l'ultimo sguardo allo specchio e sono pronta, giusto in tempo.
Mi arriva il messaggio di Federica che è appena arrivata.
Chiudo la porta e scendo, vado per le scale, visto che abito al primo piano. Ho lasciato anche il mio vecchio appartamento, troppi ricordi, troppo dolore per me e gli incubi in quella casa non mi abbandonavano mai, qui invece sto bene nel mio mini appartamento a Piazza Dante.
Apro il portoncino e me la ritrovo lì davanti, con un bellissimo vestitino nero al ginocchio ricamato, con un po' di scollatura, un nastrino al collo e con sandali argento, pochette a tono e una bellissima acconciatura laterale. (Lei ha dei bellissimi capelli castani)

«Fede, ma sei stupenda!» Le urlo.

«Sssh, zitta! 'sta zitta!»

«Perché?» Le chiedo guardandomi intorno.

«Vieni qui, Sofia!»

«Che c'è? »

«Odio 'sti sandali, giuro! Voglio le mie ballerine, così comode...» Mi dice, con le lacrime agli occhi.

«Oh, no... 'Tesò' sei un amore, resisti dai!»

«Mhh, e va bene!» mi dice con un broncio tenerissimo.

Saliamo in macchina, lei mette in moto, poi si gira e mi dice:

«Ma le ballerine me le sono portate, Sofí!»

Io scoppio a ridere e le do un bacio sulla guancia.

«Sei pronta per questa nuova avventura, Sofia?» Mi dice, mentre è intenta a guidare.

«Si pronta, Oh Dio, sono un po' in ansia, però ce la possiamo fare, Fede... siamo fortissime, insieme»

«Senti Sofia, io ti dovrei dire una cosa...»

«Dimmi pure»

«Si tratta della sorpresa che ti ho fatto...»

«E quindi?» Chiedo, un po' confusa.

«Credo che mi ucciderai dopo averla vista!»

«Oh Dio, Federí, 'mj aggia proccupa'?'»

«No, forse ho azzardato un po' troppo...»

«FEDERICA!» Le urlo «COSA CAVOLO HAI FATTO?»

«Niente di male, diciamo...»

«Cosa vorresti dire con "diciamo"»

«Diciamo che 'sto regalo me lo sono fatta pure a me!»

Rimango perplessa, non riesco a capire cos'è riuscita a fare.

Rimango in silenzio fino all arrivo. Parccheggia la macchina e scende, anche lei non ha aperto più bocca e 'stu fatto' non mi piace.

Scendiamo dalla macchina e, mentre stiamo entrando, mi blocca con un braccio, mi gira verso di lei e mi abbraccia dicendomi:

«Lo sai che ti voglio bene, vero?»

Ok, ora mi sto preoccupando. Federica non è il tipo che esterna tanto i suoi sentimenti, tranne quando si parla di Barone, lei è persa di quell'occhialuto furbetto.
Mi ha fatto raccontare mille volte com'è da vicino e se " La leggenda del sedere da urlo del Baroncino" corrispondesse a verità.

«Entriamo, su Federí che è già tardi!» Le dico.

Entriamo e i nostri collaboratori hanno fatto un lavoro stupendo, il ristorante è tutto di un bianco lucido; sedie e tavoli sono stati rivestiti con tovaglie bianche e tutti i rifinimenti blu, il colore preferito di Federica. La scelta del nome è spettata a me: 'E Reggine...

Gli invitati inziano ad arrivare.
C'è già molta gente, abbiamo ricevuto molti fiori e molti auguri per la nostra apertura.

Mentre mi servo un bicchiere di Campari, vedo Federica andare avanti e indietro, sembra 'na pazza isterica, mi avvicino a lei e la guardo...

«Fede, calma ok? che c'è, perché corri avanti e indietro? Neanche avessi visto Piero Barone!» Lei a quel nome sbianca.

«O-ora devo andare...» e, mentre si allontana, mi dice:

«Sai, e arrivata la tua sorpresa!» E rimango lì come un' ebete a guardarla.

Mi appresto a salutare tutte le persone che sono in sala, domandadogli se è tutto di loro gradimento.
Abbiamo intavolato un bellissimo buffet, con tutte le specialità napoletane, be'... vedo che gradiscono! Vedo all'improvviso spuntare Federica dietro di me.

«Pronta?» Mi chiede.

«Si, Fede, sono pronta, ma per cosa, me lo spieghi?»
Ma neanche il tempo di capire che le luci si spengono ed un coro di "tanti auguri a te" riecheggia per tutta la sala.

Sono talmente emozionata che non riesco a parlare, abbraccio forte la mia amica che mi prende per mano e mi porta al centro della sala, poi da lontano vedo arrivare un' enorme torta con tante candeline sopra, portata dai nostri camerieri e, dietro di loro, ci sono altre sagome che non riesco a vdere a causa dell' oscurità della sala.

«Avanti Sofi, esprimi un desiderio!» Mi dice Federica.
Così mi metto in posizione e inizio a soffiare le ventiquattro candele, fino a spegnerle.
Una marea di applausi si fa largo nelle mie orecchie, mentre dalle lacrime di gioia scendono da sole, poi un silenzio investe la sala, fino a che parte una bellissima melodia, che io riconosco subito: è la canzone de Il Volo, la mia preferita: Aspetterò...

Stasera è come se
Una parte di me l'abbian strappata via
Dove sei? Mi lasci cosi
Solo qui, pensieri che tormentano

Aspetterò
Le stelle pregherò
Un giorno ti rivredrò
Il tuo sorriso splenderà
Ti sentirò
Io ti respirerò
Amore, prometterò
Senza più limiti io ti aspetterò

Che notte, mi sembra che
I minuti non passino, sembrano un'eternità
Ma perché ti sei chiusa in te?
Ma perché sei sparita tu senza dirmi un perché

Aspetterò
Le stelle pregherò
Un giorno ti rivedrò, il tuo sorrido splenderà
Ti sentirò
Io ti respirerò
Amore, prometterò
Senza limiti io ti aspetterò

E chissà se sola nell'oscurità
Ti ricordi momenti, tremori di questo amore

Aspetterò
Le stelle pregherò
Un giorno ti rivedrò
Il tuo sorriso splenderà
Ti sentirò
Io ti respirerò
Amore, prometterò
Io ti aspetterò per sempre
Aspetterò
Aspetterò

«Hai pensato a tutto...» Dico a Federica, mentre la canzone e quasi terminata le luci si accendono e sento il mio cuore perdere un battito per ciò che vedono i miei occhi...

Spero vi sia piaciuto amiche io non rimago commenti su quedto primo capitolo ma me ne aspetto tanti da voi se volete

Grazie a Martina per l aiuto
sei la mia vita .

Questo dedico ad una persona molto speciale che dopo tanti incoprensioni ci stiamo ritrovando (tu sei )

Kiss Anna

Ps Gip #o usitolaggiornamento#

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