L'Islām è una religione naturale che si basa sui principi morali come l'uguaglianza, la giustizia, il rispetto, l'amore ecc. a partire dalle inclinazioni naturali del singolo. Esso è un codice definitivo che detta uno stile di vita coerente alle circostanze individuali.
In questo libro la figura cardine sono la donna musulmana e i suoi diritti alla luce della Sharī'ah.
Una religione che ha eliminato, pur in ambito teorico, per sempre le ingiustizie che hanno tormentato per secoli le donne e tenta ancora nei tempi odierni di eliminarle nel loro ambito pratico.
Essa ha onorato la figura della donna come nessun'altra religione abbia mai fatto. È come regina perché è sempre al centro di attenzioni dettate dalla Sharī'ah e non è mai trascurata dato che è una creatura di Allāh il Maestoso come tutte le altre creature.
Era considerata inferiore, Allāh l'Eccelso l'ha valorizzata e l'ha riconosciuta, vale la pena conoscere per davvero questo Islām, no?
Gli stereotipi, i pregiudizi, sono soltanto delle sensazioni futili, degli occhiali colorati di giallo, verde e blu* attraverso cui si preferisce guardare la realtà; ma così è una realtà soggettiva e non oggettiva. Bisogna vedere le cose per come sono davvero e dai concetti cardine da cui esse derivano.

*N.B.: Nell'esempio si è deliberatamente scelto i colori primari come metafora del fatto che proprio come con questi colori si possano ottenere tantissimi altri colori e milioni di sfumature, che sono anche ciascuna di esse colori per se, così con i pregiudizi si può davvero giungere a pensare l'impensabile, l'abisso, l'infinito.

Grazie per la lettura, un abbraccio...