comparison with the mirror

jeongguk si ritrovava sempre, pur non volendo, di fronte al suo riflesso. avrebbe spaccato tutti gli specchi presenti in casa se solo avesse potuto.

non gli piaceva il suo aspetto e la società, i parenti, gli amici se si poteva chiamarli tali gli avevano fatto credere fosse quella la cosa più importante, senza un bel viso o senza un fisico perfetto, magro al punto giusto, sei solo spazzatura, sei da correggere, un errore da eliminare.

è per questo che jeongguk stava grattando via la sua pelle in quel momento, per eliminare quello che tutti considerano errore, quello che soprattutto lo specchio gli aveva insegnato ad odiare.

jeongguk sentì dei suoni distinti fuori dalla porta della sua camera, ma non ci diede tanto peso, troppo occupato ad autocommiserarsi di fronte a uno specchio ormai sbriciolato contro il pavimento.

scivolò insieme a quei pezzi di vetro e guardò la sue mani piene di graffi provocati dal più grande dei suoi nemici.

se le portò di fronte al viso e lo coprì con esse, nascondendo le sue lacrime dai frammenti, non volendo far notare loro la sua debolezza.

jeongguk non era tipo da piangersi addosso per ogni minima cosa, anzi, era il ragazzino con la battuta sempre pronta e il sorriso stampato in faccia.

non voleva deludere gli altri con uno dei suoi lunghi sospiri, anche se loro deludevano lui ogni giorno e lo facevano sentire come una nullità, per questo si era sentito sollevato e sorpreso quando un giorno una persona, sconosciuta, si era avvicinata a lui domandandogli perché avesse quell'espressione quando la sua tristezza e il suo malessere erano evidenti nel suo sguardo e la situazione non prevedeva un tale viso.

quella volta jeongguk, molto lentamente, aveva abbassato gli angoli delle labbra e si era abbandonato alle sue emozioni, proprio come in quel momento. con le sue mani che tenevano il proprio volto come fosse la cosa che più voleva sparisse.

quella persona adesso non più tanto sconosciuta che era riuscita a spazzare via i muri creati da lui stesso,  aveva visto tutta la scena, e con passo lento entrò nella stanza, chiudendo la porta dolcemente.

raccolse un pezzo di specchio e si sedette accanto a jeongguk, prendendo con la mano libera le sue e scostandogliele gentilmente dal viso. se le portò alle labbra e baciò un graffio.

" mi spiace essere nato in questo modo, hyung. " fece un respiro tremante e poggiò la testa sul suo petto. " non sono bravo a niente e sento di voler morire. " tirò su col naso.

yoongi cominciò ad accarezzargli i capelli, " tutto ciò che facciamo in questa vita è arrenderci. abbiamo fatto del nostro meglio, ma il mondo non ci ha aiutati. " prese un respiro, " come te, anche io ho paura .. di vivere la mia vita. mi chiedo sempre come posso perdonarmi per tutto ciò che sono diventato. il più delle volte, non so perché vivo in questo modo, ma comunque continuo ad andare avanti. so solamente che diventa più difficile se non hai qualcuno accanto. a volte non so neanche perché il mio cuore faccia così male, poi penso che il anche il dolore può diventare un sentiero. "

yoongi portò lo specchio raccolto poco prima di fronte al viso di jeongguk e gli asciugò le lacrime con un pollice, " ci sono volte in cui le persone non possono essere confortate dalle parole. "

jeongguk guardò se stesso ancora una volta nel frammento, e continuò a farlo anche quando yoongi iniziò a baciare ogni suo graffio, e come se rappresentassero ogni sua paura li sentì bruciare e quasi guarire sotto il suo tocco. e si sentì meglio, si sentì abbastanza e veramente parte di qualcosa.

" potrai non credermi, ma, " continuò yoongi, " per me sei la persona più peculiare e bella. "

in quel momento jeongguk capì che tutto ciò di cui aveva bisogno erano le parole e le carezze di yoongi. e mentre si specchiava nei suoi occhi non riusciva a notare neanche un singolo difetto in sé.

→→→

non so scrivere, ma cI STO PROVANDO.

per favore, commentate con i vostri pensieri su questa os. significa tanto per me. spero vi sia piaciuta !!