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||E l e v e n - H a r r y||

{Questa è una storia di @btwzarry, non mia. Io la traduco solamente. Crediti e diritti vanno a lei per questa fantastica fanfiction Larry.


||Chapter Eleven||


[Harry]

Lui mi ha toccato.

Lui ha messo la sua mano sulla parte più bassa della mia schiena.

E mi ha guidato dentro.


Ero intossicato.

In trance.

Perso.


Non pensavo che questa cosa potesse funzionare.

Pensavo seriamente che chiamasse le sue guardie del corpo.

E dopo ferito la mia gola.


Ma.

Lui sa.

Sa direttamente che sono H.


Solo l'idea che lui ha notato la mia voce.

Mi manda dei brividi lungo la schiena.

E lo sapevo.


Sapevo che gli piaceva veramente.

Quando parlavamo.

Quando flirtavamo via telefono.


"Louis!" sussurrai.

Lui gemette in risposta.

"L-Louis?"


"Cosa?!" sbottò.

Okay.

È arrabbiato.


"Scusa. Ti prego non essere arrabbiato con me." dissi.

Il suo intenso e bruciante sguardo mi stava fissando.

Ma poi si attenuò.


Un sorriso minacciò di apparire sulla sua faccia.

Non voleva mostrarlo.

L'ho capito.


"Harry Styles hai detto?" chiese.

Annuii.

Ho amato il modo in cui il mio nome è rotolato sulla sua lingua cosi perfettamente.


"Non andrai via cosi presto." mormorò.

Il mio cuore saltò un battito.

"Non era nei miei piani." replicai.


E allora.

"Signor Louis Tomlinson, sono felice di vederla. Entri." disse un gentiluomo.

Raggiungemmo il teatro.


Louis, Zayn, e io entrammo.

Ci sedemmo in quarta fila.

Non vedo l'ora di vedere il mio piccolo nel suo nuovo film.


Mezz'ora del film dopo.

Sentii delle morbide e caldi labbra contro il mio orecchio.

"Cosa ne pensi?" chiese.


Mi girai per guardarlo.

I suoi occhi blu brillavano nella stanza buia.

E volevo realmente baciarlo.


Mi sporsi più vicino a lui.

Il mio naso sfiorò contro la sua guancia.

Mentre sussurravo nel suo orecchio.


"Perfetto come te."

E allora mi girai e continuai a guardare.

Non vidi quale fu la sua reazione ma potevo sentire il suo sguardo.


Dopo un'ora.

Controllai il mio orologio da polso.

Erano le otto pm.


Oh merda.

È definitivamente scuro fuori.

Come uscirà da qui Louis?


Sarà probabilmente spaventato.

Sono veramente preoccupato per lui.

Che farà?


Tu sarai con lui questa volta.

E quindi?

Sono ancora uno sconosciuto per lui.


Ero perso nei miei pensieri.

Non mi ero ancora accorto che il film era finito.

E tutti si erano alzati.


"Dobbiamo andare." disse Louis.

"Ma Louis, devi ancora fare interviste e altro." disse Zayn.

"Credimi Zayn, questo più importante." replicò Louis.


Iniziammo a camminare verso l'uscita.

Louis accanto a me.

"Okay, non guardare in alto Lou. La macchina ci sta aspettando, cammina veloce e ignora tutti." sentii Zayn dire.


Hmm.

Allora è cosi che scappa.

Buono.


Allora lui si fermò alle porte.

Era ovviamente agitato.

Afferrai il suo braccio.


"Andrà bene." mormorai.

La sua testa sferzò in alto.

E i suoi occhi incontrarono i miei.


Era sorpreso.

Ma sollevato.

Sorrise.


Allora.

Iniziò a camminare il più velocemente possibile.

E ignorò tutto e tutti attorno a lui.


Raggiungemmo presto la macchina.

Il guidatore aprì la portiera posteriore.

E Lou scivolò dentro.


Lo seguii.

E mi sedetti vicino a lui.

I suoi occhi erano chiusi.


Lo guardai.

Mentre prendeva un lungo respiro.

Dentro e fuori.


Zayn venne dopo.

E si sedette davanti a noi.

Fissandomi incredibilmente confuso.


"Ti conosco." dichiarò.

E lì Louis aprì i suoi occhi.

Anche lui confuso.


"Lo conosci?" chiese a Zayn.

"Si. È il ragazzo che ho spaventato l'altro giorno."

"Ricordi? Quello che era in piedi fuori da casa tua." finì Zayn.


Realizzai.

Che era Louis ora.

"Oh si." disse.


"Non sembri sorpreso." disse Zayn.

"Questo perchè non lo sono." replicò Lou.

"Come mai?" chiese Zayn.


"Abbiamo parlato." disse Louis.

Mi stava guardando.

E io stavo sciogliendo internamente.


"Cosa?!" boccheggiò Zayn.

"Ti spiegherò tutto dopo." disse Louis.

"Ora, questo è più importante."


Non l'avevo realizzato.

Eravamo parcheggiati di fronte alla villa di Lou.

Oh mio Dio, sono finalmente dentro.


Scendemmo dalla macchina.

Louis corse dentro.

Zayn ed io lo seguimmo.


Salotto.

Louis prese la sua giacca.

E si sedette a terra.


Feci lo stesso.

Sedendomi accanto a lui.

Ci fissammo.


"Cosa sai?" andò dritto al punto lui.

"Tutto."

Questa fu la mia risposta.


"Tipo cosa?" procedette.

Dissi una singola parola allora.

"Luna."


I suoi occhi si spalancarono.

Boccheggiò.

Piagnucolò.


"Ma che cazzo?" urlò Zayn.

"Come sai lo sai?"

"E come ti sei permesso di dire quella parola qui?!"


"Louis, ti prego ascoltami." pregai.

Lui annuì.

"E' da due anni Lou."


"Due anni di cosa?" chiese.

"Dalla prima volta che ti ho visto." dichiarai.

"E no, non ti ho visto in un film." continuai.


Lui mi lasciò finire.

"Ti ho visto un giorno camminare su una strada, per fare shopping forse?"

"I nostri occhi si sono incontrati per un secondo e ancora non riesco a cancellare quel momento dalla mia mente."


"Dopo quello, mi dispiace dirlo ma ti ho stalkerato."

"Perchè ho capito che non potevo lasciarti andare."

"Anche se non ci saremmo mai incontrati."


"In più, sono un fotografo."

"Stalkero le celebrità."

"Vuoi che continui?" chiesi.


"S-Si per favore."

"Okay."

Presi un lungo respiro.


"Mi hai spezzato il cuore per la prima volta quando uscivi con Dominic."

"Non sapevo fossi gay quindi non ci avevo mai provato con te."

"Ma allora voi due avette rotto cosi ho lavorato sull'averti di nuovo."


"Il mio capo mi ha ordinato di stalkerarti una settimana fa."

"Lei non sapeva che già lo facevo."

"E aspettai a farlo finchè non ho finalmente trovato il modo."


"Voglio solo che tu sappia."

"Che non importa cosa farai di me dopo."

"Ti amerò ancora e non mi importa della tua paura della luna."


"Perchè ognuno ha delle debolezze."

"E la tua è questa paura."

"La rispetto e vorrei aiutarti."


Abbassai la mia testa.

Fissando il mio stomaco.

Aspettando una risposta.


"Non so se dovrei essere spaventato o grato."

Disse Louis.

"Ma sai cosa?"


Alzai lo sguardo verso di lui con speranza.

"I due giorni passati sono stati carini."

"Solo la tua voce mi ha calmato."


E allora.

Non potevo resistere.

E non mi importò se era strano.


Mi gettai in avanti.

E aggrappai le mie braccia attorno al suo collo.

E misi la mia faccia nell'incavo del suo collo.


L'ho abbracciato strettamente.

Godendomi questo momento.

L'ho desiderato cosi tanto.


E lui l'ha fatto.

Mi ha riabbracciato.

E poi ero la persona più felice della terra.


P.S. Se muoio ora, sappiate che sarebbe la miglior morte perchè il mio sogno è finalmente diventato realtà.

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Fine.

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