EXTRA - Ribelli
Katie camminava da una parte all'altra della stanza tormentandosi le mani. Ripeteva tra sé e sé "Andrà tutto bene", "È amore vero" altre frasi che dovevano servire a calmarla.
Guardava le punte delle sue scarpe, si sistemava in continuazione il vestito rosso scarlatto e si passava le dita tra i capelli per sciogliere nodi inesistenti. Non si accorse nemmeno dello splendido Augurey che picchiettò il becco educatamente alla finestra e, perdendo le staffe, la aprì con una spinta secca e diretta della zampa magra.
Non si curò del fatto che la Creatura si era appena trasformata in una ragazza altrettanto bella e sorridente, che iniziò a seguire le sue traiettorie dritte e nervose tentando di comprendere i suoi pensieri.
«Si può sapere il motivo della tua ansia, Kat?» chiese Gladys, lasciandosi scappare una risatina.
«Si può sapere il motivo della tua calma?» decise di controbattere l'altra, girandosi verso di lei di scatto, le braccia incrociate a sottolineare il broncio sul suo volto «Ti stai per sposare, Glad, e sono più agitata di te».
«Questo lo vedo bene» commentò l'amica, calma «Ma la mia filosofia dice che se lui mi ha chiesto di passare il resto della sua vita con lui è perché lo vuole davvero. Non vedo come mai dovremmo essere in ansia».
Katie rimase con la bocca aperta a squadrarla da capo a piedi. Non pareva mentire né nascondere sentimenti od emozioni.
Impossibile. Insomma, a quanto ne sapeva lei persino Newt Scamander era stato preoccupato, il giorno del suo matrimonio.
Newt Scamander!
«Tu sei pazza» riuscì a sospirare, scuotendo la testa «E non mi hai nemmeno fatto vedere il vestito!».
«Neanche io l'ho ancora visto, in realtà» ammise Gladys, ancora in tono calmo, sedendosi sul davanzale della finestra e lasciando le gambe a penzoloni «Lo ha scelto Cred, io non ne sarei stata capace».
«Non me lo hai detto» replicò l'altra, con le braccia ora dritte lungo i fianchi.
«Sì, invece. Eri troppo occupata a guardare il bell'Henry Travis, forse» ipotizzò la sposa, ammiccante.
Katie arrossì:
«Non devo averti sentita. In ogni caso, ti conviene andare a cambiarti» disse, battendo il piede a terra impaziente.
«Arrivo subito!» esclamò Gladys, uscendo a grandi passi dalla stanza e chiudendo la porta.
Pochi secondi dopo, Katie avvertì un urlo:
«Ehi! Tutto bene?» domandò avvicinandosi alla porta lì vicino e bussando tre volte.
«Ha scelto un abito da sposa!» continuò la voce dell'amica, disperata.
«Beh, sai com'è, ti devi sposare…» borbottò l'altra, alzando un sopracciglio.
«Lo so, ma odio gli abiti da sposa!» ribatté Gladys.
«Senti, indossa quell'abito e andiamo in chiesa, per favore» la implorò Katie, sfinita.
L'amica bofonchiò qualcosa che la ragazza non riuscì a comprendere e, pochi istanti dopo, uscì dalla stanza.
Era semplicemente perfetta.
I capelli le ricadevano morbidi sulle spalle, qua e là fermati con degli accessori a forma di fiori. L'abito le arrivava ai piedi, stretto sul busto e a campana sulle gambe. La scollatura era a cuore e la vita era fermata da una cintura argentata.
L'unica stonatura evidente era l'espressione disgustata della ragazza, che disse, sprezzante:
«Sembro una schifosissima principessa».
Katie scoppiò a ridere, senza riuscire a trattenersi:
«Stai benissimo, Glad, fidati. Non dire così» tentò di convincerla, tra una risata e l'altra.
«Facciamola finita il più presto possibile. Con questo rischio di scivolare lungo tutta la navata» commentò lei, fredda.
«Non ti preoccupare proprio ora! Piuttosto, andiamo! Manca qualcosa come un quarto d'ora!».
«IL NOSTRO TENEBROSO SI SPOSA, IL NOSTRO TENEBROSO SI SPOSA!» erano le uniche parole udibili all'interno della chiesa. Phineas e Sebastian si stavano divertendo come dei bambini insieme ai piccoli Altair e Diana, che avevano ormai due anni e mezzo. Giravano intorno a un Credence pallido e teso sotto gli sguardi penetranti del parroco, del quale non si curarono.
Lo sposo non riusciva a proferire verbo a causa dell'ansia. Continuava a tormentarsi le mani congiunte davanti a sé. Forse Gladys si era resa conto del mostro qual era, e avrebbe deciso di lasciarlo all'altare per paura di essere uccisa. O probabilmente era tornata dai suoi genitori per vivere una vita molto più lussuosa di quella che avrebbe passato con lui. Sapeva di non potere dare alla sua amata tutto quello che voleva, perché nel piccolo Dipartimento del Ministero della Magia per cui lavorava, lo stipendio non era molto alto. Per di più, il Ministro stava per dare le dimissioni, in quel periodo. O meglio, così dicevano le voci. Magari sarebbe entrato in carica qualcuno di persino più stretto e severo in tutti gli ambiti, e per lui, sua moglie e per - chi lo sapeva? - i loro figli non ci sarebbe stata via di scampo.
«Non vorrei disturbare i tuoi pensieri contorti, ma… è arrivata Gladys» sussurrò Sebastian all'orecchio dell'Obscuriale, che alzò lo sguardo immediatamente, senza fiato. All'improvviso, non riuscì più a formare una frase di senso compiuto nemmeno nella sua mente. Era troppo perso a guardare la figura esile e composta della sposa, accompagnata a braccetto da Katie.
«Buona fortuna, amico» sussurrò Phineas, andando a sedersi in prima fila.
Adrian, con le fedi in mano, rischiò per un attimo di cadere a terra a causa di uno sgambetto scherzoso di Jacob, il quale ricevette a sua volta una gomitata da Newt, in seconda fila.
Melody cercò di non scoppiare a ridere, Queenie fulminò (a modo suo) il marito con lo sguardo e Tina schiacciò il piede del Magizoologo, che strinse le labbra e strizzò gli occhi.
Tutto questo riportò alla realtà Credence per un attimo, mischiato all'occhiataccia di Gladys e al suo:
«Nella prossima vita, scelgo io».
Il momento della grande scelta arrivò fin troppo presto. Credence non era assolutamente pronto.
«Vuoi tu, Credence Barebone-Lestrange, prendere la qui presente Gladys Elizabeth Bennet come tua sposa, di amarla ed onorarla finché morte non vi separi?».
«Certo. Cioè, lo voglio» rispose immediatamente, per poi incrociare le dita dietro la schiena.
«E vuoi tu, Gladys Elizabeth Bennet prendere il qui presente Credence Barebone-Lestrange come tuo sposo, di amarlo ed onorarlo finché morte non vi separi?».
«Lo voglio» replicò lei, guardando davanti a sé.
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo. Il parroco sorrise:
«E allora io vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa».
I presenti iniziarono ad applaudire e, prima che lui potesse agire, le labbra di Gladys erano poggiate sulle sue.
Si staccò dopo un po', ridacchiando:
«Non dovevo baciarti io?».
«Fa tanta differenza?» domandò lei, ricambiando il sorriso.
Credence scosse la testa, abbracciandola delicatamente, quasi fosse un fiore delicato:
«No. E, in fondo, noi siamo due ribelli».
~My space~
E nada, questo è un po' il matrimonio di Gladys e Credence, che poi proseguì normalmente con cose che, sinceramente, non mi sembravano molto rilevanti 😂.
Ora le mie due salamandre saranno contente (_AresInVeins_, Una___potterhead THIS IS FOR YOU).
Camy ❤🎶
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro