Abbiamo fatto tutti un allenamento intenso durante tutto il pomeriggio. Derek ha insistito che vi partecipassero anche Lydia e Stiles, massacrandoli, poverini.
《Sembra essere una trappola..》 ha detto Isaac, il beta, con la sua aria innocente.
《Perché lo è, visibilmente! L'unica cosa che non capisco è perché ci stiamo andando in contro come un branco di pazzi suicidi!》
Derek ha sbuffato un ringhio nel guardare Stiles e gli ha risposto, per l'ennesima volta, che era l'unico modo per poterci avvicinare e studiare il nemico.
In più i beta di Derek mi hanno ronzato intorno tutto il tempo, annusandomi con fin troppa insistenza.
《Non sono un osso, cucciolotti. Potreste smetterla?》 li ho guardati abbastanza irritata. Sono già nervosa di mio per questa situazione, perché farmela pesare ulteriormente?
《Hai cambiato odore.. e anche Derek.. avete cambiato odore entrambi..》 ha detto piano Isaac, con il suo dolcissimo visino ingenuo.
Devono aver percepito anche loro quello che è successo tra me e Derek, che di rimando mi ha lanciato un'occhiata veloce.
E dopo tutte queste ore, dopo essermi lavata e cambiata, essere in mezzo a loro mi mette comunque a disagio, perché non so bene come interpretare la situazione creatasi con l'Alpha che più preferisco tra tutti.
Ci capiamo solo con gli sguardi, ora, e mi sento più forte e protetta, come se il suo lupo vivesse un po' anche in me, ora. Quasi facessi anche io parte del suo branco.

《Ho una brutta sensazione addosso, ragazzi.. per favore, state tutti attenti.》Lydia ci guarda preoccupata, stringendo forte la mano di Stiles, mentre siamo fuori dalla grande villa in cui la Sirena ha deciso di festeggiare il suo arrivo in città.
《Tu e Stiles mi starete sempre accanto, okay? Qualsiasi cosa accada.》 guardo Lydia con una certa sicurezza, e quando annuisce capisco che si fida di me al 100%. Questo mi fa piacere, molto. È per lei che sono qui, e in più è davvero un ottima amica con cui parlare e confidarsi.
Quando stanotte mi ha aiutata a portare via le cose da casa di Derek, abbiamo parlato molto. Mi ha raccontato di Allison, la sua migliore amica ed ex fidanzata di Scott che è purtroppo morta circa un anno prima del mio arrivo qui a Beacon Hills.
《Era una Argent, ha combattuto come una vera guerriera fino alla fine..》mi ha detto, con gli occhi un po' lucidi,《Avrei potuto salvarla, essendo una Banshee.. ma non ci sono riuscita..》.
Il suo senso di colpa, il suo dolore, non sono riuscita a non condividerli per un po', abbracciandola e provando a farla calmare nel migliore dei modi. Sento che siamo legate, in qualche modo, come se ci conoscessimo da sempre, e da come si comporta quando siamo insieme, credo che sia lo stesso per lei.

Entriamo tutti insieme nella villa. Sento benissimo che Derek mi sta addosso più del solito, facendomi sentire quasi soffocata.
Gli strattono la manica per fargli capire di darmi aria, e lui invece mi circonda la vita con un braccio e mi stringe a se con decisamente troppa forza.
《Ehi, tu. Qualsiasi cosa accada, non allontanarti troppo da me.》 ripete le mie stesse parole. Stiles ha ragione, è proprio un Sourwolf.
Il suo sguardo è freddo e caldo allo stesso tempo. Duro e dolce con sfumature verdi e rosse più intense del solito.
《Resterò a vista d'occhio..》 riesco a sussurrare appena, smarrita in quella sensazione adrenalinica che il mio battito frenetico mi dà quando il suo sguardo è nel mio.
《Oh, i miei ospiti più importanti sono arrivati! Prego, accomodatevi!》
La Sirena ci viene in contro sorridendo languida.
Noto subito che la sala e la strada sono gremite di gente, tutta ben vestita.
《I vostri tavoli sono da quella parte. Divertitevi!》 muove sinuosamente un braccio verso la zona destra della sala prima di andare via.
Il ringhio di Derek nel vederla allontanarsi fa girare un paio di mondani verso di noi.
《Calmo, sta calmo, per favore. Ci sono i mondani. Troppi mondani. Deve aver invitato tutta la città. Non possiamo permettere che qualcuno si faccia male, intesi? Tu e gli altri lupi dovete controllarvi, per favore.》 gli sussurro prendendogli il viso tra le mani.
Lui mi guarda per qualche secondo, infine annuisce, poi guarda i suoi beta, che a loro volta annuiscono.
Ci avviciniamo ai tavoli che ci sono stati assegnati e piano prendiamo tutti posto, mentre io continuo a guardarmi intorno, studiando ogni possibile via di fuga in caso di emergenza.

Iniziano a servire cibo e champagne, ma sconsiglio a tutti di bere o mangiare qualsiasi cosa. Se è come le fate, la Sirena potrebbe aver alterato i cibi e le bevande per controllarci tutti quanti, quindi è meglio se restiamo tutti lucidi e in piene forze.
A quasi metà serata la Sirena, dopo aver gironzolato per i tavoli ma saltando di proposito -e ne sono certa- i nostri, sale sul palco in fondo alla sala, ben illuminato, dove sono sistemati alcuni musicisti che hanno fin'ora intrattenuto gli ospiti con musica soft dal vivo.
La guardano tutti, e lei sorride, fiera di qualcosa che ancora non ho afferrato pienamente.
《Buonasera, cittadini di Beacon Hills. Benvenuti! Mi presento, il mio nome è Melpomeni, ma voi tutti potete chiamarmi Mel! Adorabile dimunito, non credete?》il suo sorrisino simildivertito fa ridacchiare alcune delle persone sedute ai tavoli. Per me è solo un suono disgustoso.
Osserva tutti, uno per uno, proseguendo 《Vi starete sicuramente chiedendo il perché di questa festa improvvisata.. Beh, dovete sapere che mi sono appena risvegliata da un lungo sonno durato quasi mille anni, ma credo di essermi ripresa praticamente del tutto, di aver riacquistato i miei poteri a pieno.. per questo, qui con voi, e grazie a voi, stasera effettueremo un esperimento! Ho scoperto un nuovo genere musicale.. il soft jazz.》
La gente si guarda, confusa, e anche noi lo facciamo, poi Melpomeni inizia a cantare piano con quel suo fastidioso sorriso sulle labbra 《When somebody loves you, you feel it in your heart..
When somebody loves you, you know it from the start..
Every kiss becomes more than a kiss
Each look, each touch they mean so much
And that's when you discover how it feels to be a lover..》
In sala cala il silenzio, nessuno fiata, tutti con lo sguardo puntato su Melpomeni. I miei occhi cercano subito quelli di Derek, ma anche lui e l'intero branco sono come ipnotizzati dalla sirena. Esattamente com'è successo al lago.
《Amalie..》 sento surrare.
Guardo subito Lydia: anche lei è sé stessa, come me. Annuisco per farla restare calma, e torno a guardare la sirena per capire la sua prossima mossa.
Lei guarda la platea entusiasta, iniziando a ridere.
《Umani e lupi finalmente sotto il mio controllo.. qualcuno vuole venire qui a cantare con me?》
Nessuno apre bocca, mentre lei scoppia a ridere.
《Oh, che sciocca che sono! È ovvio che no! Nessuno di voi ha più volontà propria! Siete tutti miei.》
Non ne posso più.
Adesso basta.
Mi alzo furiosa, sbattendo il pugno sul tavolo.
《Adesso basta questa scenetta patetica. Non sono oggetti da possedere. Nessuno è tuo.》
Lydia si alza e mi fiancheggia, mentre Melpomeni ci fulmina con lo sguardo.
《Bene, bene, bene.. oltre alla cacciatrice anche la Banshee è resistente ai miei poteri, vedo..》
Continuiamo a fissarla mentre scende dal palco e si avvicina a noi.
Sapeva già che io potessi resisterle? Come?
《Derek caro, tesoro, perché non trattieni e metti a bada la piccola cacciatrice?》
Il suo sorriso è gelido e, quando Derek mi afferra e blocca, anche il mio sangue si raggela.
《Derek. Lasciami. Non ascoltarla.》
Ma lui mi stringe più forte, non nel modo in cui piace a me, facendomi anzi quasi male. Lydia intanto è rimasta immobile accanto a dove ero io prima.
《Non funzionerà, biondina. Non sei più nulla per lui》 mi sussurra avvicinandosi, divertita.
Guardo Lydia e sorrido, tendendole piano la mano che le afferra subito, poi guardo Melpomeni dritta negli occhi, sicura di me.
《Non sai cosa succede quando una Banshee e una Cacciatrice che sono legate urlano insieme, vero?》
La sua faccia confusa mi fa capire di no.
Faccio un sorrisetto e subito urlo il nome di Derek. Lydia, per fortuna, capisce di dover urlare anche lei. E urla forte, davvero forte, tanto che sento amplificarsi anche la mia voce, che quasi non sembra nemmeno più la mia. Fortuna mi sono ricordata di aver letto qualcosa al riguardo prima di partire da Oslo!
Melpomeni si tappa le orecchie infastidita, ed io sento Derek riscuotersi e lasciarmi subito, guardandomi perplesso. Poi il suo sguardo si infiamma e gli occhi si fanno rossi: ruggisce, ruggisce fortissimo, tanto che tutto il branco si alza, con gli occhi che brillano e un ruggito che si unisce a quello del loro Alpha.
Solo Stiles resta seduto, in quanto mondano: a quanto pare, anche se fa parte del branco, non è stato richiamato dal ruggito dell'Alpha.
《Hai di nuovo cercato di far sì che le facessi del male!?》 ringhia Derek, visibilmente arrabbiato.
Poso la mano sulla sua, stretta a pugno, che non accenna a rilassarsi nemmeno con il mio tocco.
《Tu.. stupida biondina..》 sputa acida la sirena nei miei confronti, senza nemmeno far caso a Derek che sta per disintegrarla, 《Sapevo che saresti stata un problema.. avrei dovuto ucciderti con le mie stesse mani quel giorno al lago! Fare da sola il lavoro sporco!》 urla con gli occhi che iniziano a farsi grigio/bianchi e brillanti.
《Non potete uccidermi. Nessuno può!》
Lei urla forte e diversi mondani iniziano ad attaccarci.
《FERMI! FERMI TUTTI! SONO MONDANI! NON POSSIAMO UCCIDERLI!》 urlo al branco che si sta preparando a contrattaccare.
Erika e Malia ringhiano contrariate, ma restano ferme come tutti gli altri.
《Dobbiamo andarcene!》 replica Lydia, mentre i mondani ci colpiscono come possono.
Intanto Melpomeni è scappata, e lo stesso facciamo noi, trascinando via Stiles che non è ancora in sé.

《Deaton! Dobbiamo portarlo da Deaton!》 urla nervoso Scott dopo i diversi tentativi di far riprendere Stiles da quella specie di ipnosi in cui Melpomeni lo ha lasciato.

Saaalve.
Lo so, sono sparita, e mi dispiace. Proverò ad essere più presente, intanto vi lascio questo capitolo e vi raccomando, se ne avete voglia, di rileggere la storia, visto che l'ho revisionata tutta e sistemata un po'.
Mi metto subito a scrive il capitolo 30! A presto!