Capitolo 37
Sono nervosa da far schifo. Quando l'ho visto entrare nel bar stava per venirmi un infarto. Non è perchè fossi sorpresa di vederlo qui, ci avrei scommesso che mi avrebbe trovato. E' un uomo dalle mille risorse. Anche se fossi andata a vivere in Alaska mi avrebbe trovato. Sono tre mesi che mi aspetto che arrivi. Il mio problema è un altro è ben più grosso. Lo stronzo mi è mancato. Assurdo. Dopo tutto quello che è successo lui mi è mancato da morire. Ho cercato in tutti i modi di andare avanti, di voltare pagina. Ma qualcosa che cresce dentro di me mi ricordava continuamente che lui era incancellabile. Mio padre mi ha detto della sua visita. E so anche che sa della gravidanza. Vorrei solo capire se è qui solo per quel motivo. Non dico che gli salterei tra le braccia ma l'idea mi ha sfiorato. Lo amo ma non accetto il suo mondo. Lui in se per se non è male, ok ha quell'aria burbera e la faccia con su scritto "ti spezzo in due" ma non mi farebbe mai del male. Il fatto che mi abbia cercato cosi insistentemente mi fa pensare. E adesso non resta che scoprire il motivo della sua presenza. Esco dal bar e non mi riesce difficile individuarlo. Appoggiato ad un auto nera con gli occhiali da sole. Bello, bellissimo. Da lasciare senza fiato. Sicuramente sono gli ormoni in subbuglio. Pantalone bianco attillato giacca classica blu che lascia travedere la camicia bianca. Sexy. affascinante. Ok, basta. Concentriamoci. Devo dare il meglio di me. Devo capire e devo essere concentrata.
"Alexander" dico avvicinandomi. Si avvicina baciandomi sulla guancia sussurrandomi "mi è mancato cosi tanto sentirti pronunciare il mio nome". Vampate. Ho caldo, sto bruciando. Wow. Mi fa più effetto di allora. Mi sposto leggermente mentre si toglie gli occhiali da sole. Oh merda. Sono finita. Mi guarda. Lo guardo.
"Dove mi porti a mangiare?" chiedo abbassando lo sguardo. Uhm non so quanto resisterò. Sono indecisa se baciarlo o riempirlo di schiaffi. Amore e odio.
"In un bel posto" risponde aprendomi la portiera. Mi siedo, guardo la strada cercando con tutte le forze di non guardarlo. Indifferente Crystal-continuo a ripetermi. Ci devo riuscire.
Arrivati davanti un grazioso ristorante in riva al fiume aspetto mentre fa il giro della macchina e mi apre la portiera. Devo ammetterlo, mi sembra di vederlo sotto una luce diversa. Lui sembra diverso. Una volta accomodati al nostro tavolo mi guardo intorno. E' vuoto. Molto strano.
"C'è qualche problema?" chiede chinandosi verso di me. Scuoto la testa. Non so, mi viene il dubbio che sia stato lui a far si che ci fossimo solo noi. Ma questa curiosità può aspettare.
"Stai bene?" chiede sorprendendomi. Raramente mi ha chiesto se stavo bene in passato. Sorprendente.
"Sto bene. Tu?" chiedo come se niente fosse.
"Sono stato meglio" sospira " come ti trovi qui?" un altra domanda. Una conversazione normale. Alleluia.
"Mi trovo molto bene. Roma è una città bellissima. Ho un lavoro come hai visto e una zia che mi vuole un mondo di bene". Accenna un sorriso ma poi si blocca. Sguardo serio. Oh oh. Ecco che sta per dire qualcosa che non mi piacerà.
"Hai anche un ragazzo?" chiede serrando la mascella. Appoggia le mani sul tavolo e mi guarda.
"Questa è la tua prima preoccupazione? Se ho un ragazzo? Ma fammi il piacere Alex. Non ti importerebbe. Tu vuoi tu prendi. No?" dico acida. Prendo il bicchiere d'acqua e ne bevo un sorso continuando a mantenere gli occhi fissi su di lui. Non ottengo nessuna reazione. Sorprendente. Devo dire che ha fatto progressi in questi mesi.
"Sto cercando di comportarmi nei migliore dei modi. Perchè vuoi rendere questa conversazione cosi difficile? Riesci a darmi delle risposte?" ringhia. Qui ti volevo. Stai provando una parte. Non sei tu. Ormai ti conosco bene e non mi freghi.
"Si. E per rispondere alla tua domanda. No, non ho un ragazzo. E' l'ultimo dei miei pensieri. Ho questioni più importanti a cui pensare" rispondo appoggiandomi allo schienale della sedia . Devo rilassarmi. D'istinto mi accarezzo la pancia. Merda. Lo guardo e vedo i suoi occhi fissi sul mio grembo. Accidenti.
"Perchè sei qui Alex?" chiedo di punto in bianco. La sua attenzione ritorna su di me.
"Per te. Perchè ti amo e voglio stare con te" risponde sicuro.
"Ma sai che io non voglio te. Eppure sei venuto a cercarmi ugualmente" commento accigliata "hai intenzione di portarmi in Russia per tenermi prigioniera dentro il tuo castello?" chiedo.
Sorpreso scuote la testa pesantemente "Niet. Non farò mai più qualcosa contro la tua volontà" protesta. Sto per ribattere ma in quel istante si avvicina il cameriere per prendere le nostre ordinazioni. Appena l'uomo di allontana ritorno all'attacco.
"Ok. Sei qui per dirmi che mi lasci scegliere giusto?" chiedo e lui annuisce. "Sappi che non vorrà tornare in Russia per nessuna ragione al mondo". I suoi occhi si chiudono a fessura ma non dice niente.
"Non voglio vivere nel tuo mondo. Rimarrò qui e su questo non si discute. Se mi porterai in Russia contro la mia volontà sappi che preferisco togliermi la vita piuttosto che stare in mezzo ai mafiosi" abbasso la voce fino a sussurrare l'ultima parola. O santi lumi mi gira la testa. Non adesso, amore di mamma non è il momento. Prendo il menu e lo sventolo sul mio viso. Aria. Mi manca l'aria.
"Ti senti bene?" chiede preoccupato e si alza di scatto. "seduto, non ti avvicinare" ordino ma non mi ascolta e si avvicina ugualmente. Prende il menu dalle mie mani e lo sventola al posto mio. Bevo un sorso d'acqua, ci mancava pure la gola secca. Si abbassa alla mia altezza e appoggia una mano sulla pancia.
"Ti fa disperare eh?" chiede in tono scherzoso. Sono sorpresa per il suo comportamento. Sto per rispondere ma mi fermo. Panico. Se gli dico di si, confermerò di essere incinta. Vorrei tanto sapere come reagirebbe se dicessi di non esserlo. Voglio scoprirlo.
"Non sono incinta" dico guardandolo negli occhi. Spalanca gli occhi. Sembra sotto shock. "In ospedale il medico ha detto che eri incinta......io non capisco" sospira passandosi la mano sui capelli. Sta pensando. Oh so che ci metterà poco prima di esplodere. Scommetto che l'unica ragione per cui è venuto a cercarmi è proprio quella. Dai Alexander, mostrati per quello che sei realmente.
"Hai abortito vero?" chiede alzandosi in piedi. Non dico niente, abbasso lo sguardo e rimango in silenzio "Crystal rispondimi. Hai fatto morire il nostro bambino?" chiede in tono duro. Lo guardo ma non parlo. Voglio vedere fin dove può arrivare.
Mi guarda. Lo guardo. Silenzio.
"Come hai potuto? Come sei riuscita a rinunciare a nostro figlio?".
Non ci sono riuscita infatti. Non ho mai pensato di rinunciarci. Ma tu questo non lo sai.
"Adesso che lo sai puoi tornare da dove sei venuto" dico. Lo guardo e rimango sorpresa nel vedere che sul suo viso sono scese delle lacrime. O mio dio. Alexander Volkov sa piangere. Una fitta al cuore. Dovrei essere soddisfatta considerando ciò che mi ha fatto, ma non ci riesco. Mi spezza il cuore vederlo cosi vulnerabile. Accorgendosi del mio sguardo si ricompone velocemente asciugandosi il viso.
"Perchè non capisci. Io non posso vivere senza di te. Ok, l'idea di avere un figlio da te mi ha fatto andare in paradiso e mi ero sognato tante cose da fare insieme a mio figlio, ma ciò non vuol dire che tu sia meno importante. Io voglio te e tutto quello che possiamo avere insieme". Si avvicina e senza chiedermene il permesso mi prende in braccio stile sposa "ty moy Crystal e io sono tuo" si avvicina al mio viso per baciarmi ma blocco tutto mettendo la mano appoggiata sulle sue labbra.
"Mi dispiace. Non posso darti quello che chiedi. Non posso vivere nel tuo mondo. Se solo tu volessi vivere nel mio mondo sarebbe tutto più semplice" ho la voce roca. Non so neanche io come ho fatto a resistere. Ho una voglia matta di baciarlo. Sono diventata proprio masochista. Non ci sono altre spiegazioni. Mi sono innamorata del mio rapitore, che per giunta è in criminale e come se non bastasse aspetto un figlio da lui. Eh si, l'inverosimile.
"Dimmi cosa devo fare per averti accanto per tutta la vita e lo farò". E' serio. Molto serio. Mi guarda in attesa che risponda. I suoi occhi bruciano di desiderio. Ma so che le mie parole ci riporteranno punto e a capo.
"Rinuncia a tutto per me. Lascia la Russia e chiudi i ponti con tutte le tue attività. Ecco cosa vorrei" sospiro. Non averrà mai. Si siede pesantemente sulla sedia e mi guarda. Disarmato. Non potrà mai fare ciò che gli ho chiesto.
Eccomiiiiiiiiii. Intanto buona domenica a tutti.
Come avete notato ho rivoluzionato un po le cose. Crystal incinta ma lui pensa di no.
Adesso resta solo da vedere se Alexander accetterà le richieste di Crystal. E cosa più importante....Quando gli dirà del bambino? .....Prevedo un po di guai....
Detto questo vorrei ricordare a quelle persone che mi scrivono che non posso parlare di certi argomenti e far sembrare che sia normale.... ehm scusate ma è una storia inventata.....non stiamo parlando di vita reale.....Perciò con tutto il rispetto ma io viaggio con la fantasia quanto mi pare e se mi va di scrivere che lei si è innamorata di un mafioso lo faccio. A volte certi messaggi ti demoralizzano. Scrivo per passione e mi piace regalarvi delle storie ma a volte mi viene veramente il dubbio che ne valga la pena.
Siamo una community e condividiamo tutti la stessa passione. E' fantastico sapere cosa ne pensate o avere una critica costruttiva. Per me le critiche COSTRUTTIVE sono importantissime, mi aiutano a migliorare. Non è per fare la permalosa ma a volte credetemi mi riesce difficile scrivere sapendo che otterrò messaggi privati e non con scritto E' UNA VERGOGNA QUESTA STORIA. INSEGNI CHE INNAMORARSI DI UN MAFIOSO E' NORMALE......
Ripeto. E' una storia inventata.....Scusate lo sfogo ma non ho resistito.
Ringrazio tutti voi che seguite le mie storie. Grazie di cuore. Il prossimo aggiornamento ci sarà tra Venerdi e Sabato. Baci baci.
UN ULTIMA COSA IMPORTANTE.
HO RICEVUTO MOLTISSIMI MESSAGGI DI PERSONE CHE VOGLIONO IN CARTECIO DELLA VERSIONE DEFINITIVA. SE VOLETE DA OGGI POTETE MANDARMI UN MESSAGGIO SE SIETE INTERESSATI.
IL LIBRO DI CHIAMA "A OGNI COSTO" il prezzo è 8,50 compreso di spedizione. Sarà un piacere farvi la dedica.
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