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Capitolo 33


Finalmente sono lontana, sono riuscita a raggirare Alexander. Non riesco ancora a crederci che è stato cosi facile. Tra un ora atterrerò a Roma, tiro un respiro di sollievo all'idea. Quando sono tornata a casa non ho perso tempo. Ho chiamato mia zia e con una scusa le ho detto che non ero riuscita a prendere il volo che mi aveva prenotato. E' stata velocissima e me ne ha prenotato un altro. Fortuna vuole che ci fosse un volo l'indomani mattina presto. Non potevo perdere altro tempo, lui si sarebbe fatto vivo. Sono sicura che non avrebbe aspettato due giorni e mi avrebbe riportato in Russia prima del tempo. Ho dovuto spiegare a mio padre alcune cose che non avrei voluto mai dire. Ora sa chi è Alexander e non era per nulla contento di sapere che aspetto un bambino da lui. Ho deciso di scrivere una lettera ad Alexander, che gli verrà dato da mio padre quando verrà a cercarmi. Anche se a pensarci, è probabile che mio padre lo ammazzi con le sue mani.

Spero che si limiti solo a fare ciò che gli ho chiesto. Consegnargli la lettera e non dire per nessuna ragione al mondo dove mi trovo.

Non dovrà mai scoprire che aspetto un bambino da lui, tutto questo dovrà finire adesso. Voglio cominciare a vivere una vita tranquilla e serena. Andrà fuori di testa quando scoprirà che sono scappata già lo immagino. Ho paura che se la prenda con mio padre per scoprire dove sono finita. Ma se mi ama come dice, quando leggerà la lettera si rassegnerà.

Una volta atterrati all'aeroporto mi incammino verso l'uscita e trovo mia zia Luisa e suo marito. Allarga le braccia sorridente, mi faccio piccola piccola tra le sue braccia.

"Oh tesoro. E' cosi bello vederti, mi sei mancata tanto" esclama con gioia.

"Anche tu mi sei mancata tanto" dico con voce roca stringendola a mia volta.

Dopo esserci prese un momento di coccole ci avviamo verso la loro macchina per andare a casa.

Durante il tragitto non posso fare a meno di pensare a cosa succederà in Spagna. Chi sa se lui ha già scoperto che sono andata via? Vorrei tanto chiamare mio padre, ma non posso. Non posso avere nessun contatto, lui potrebbe scoprirlo. Spero che questa sia la volta buona e che non dovrò più spostarmi. Non potrei passare la mia vita in fuga per il mondo. Voglio essere ottimista e pensare che questo è un nuovo inizio. Andrà tutto bene- cerco di rassicurare me stessa.

ALEXANDER PDV

Sono passati 2 giorni, non resistevo più. Per me è stato molto faticoso assecondare Crystal, non è da me. Spero di essere ricompensato.

Busso alla porta spostando la rosa bianca che ho tra le mani dietro la schiena. Voglio provare a mostrarle anche quella parte romantica di me.

Con mio stupore si presenta alla porta un uomo di mezza età. Mi scruta con curiosità "Si?" chiede accigliato.

"Buongiorno. Avrei bisogno di parlare con Crystal" dico pacato.

L'uomo mi osserva come se sapesse chi sono.

"Sei Alexander Volkov vero?" chiede in tono aspro.

Giusto il tempo di annuire che l'uomo mi porge una busta bianca "questa è per te. Mia figlia non c'è" e con queste parole entra in casa sbattendomi la porta in faccia. Ok, sa chi sono.

Ma il punto è....dov'è finita quella ragazzina furbetta?

Apro la busta e ne estraggo una lettera scritta a mano. Il battito del cuore accelera. Ho un brutto presentimento. Sa tanto di quelle lettere d'addio.

Caro Alexander.

Quando leggerai questa lettera io sarò già molto lontano. Ti ho chiesto due giorni per pensare ma in realtà avevo già deciso di andare via e ricominciare una nuova vita. Non prenderla come una presa in giro, ma era l'unico modo per tenerti distante.

Sei entrato nella mia vita con prepotenza e ne hai fatto tutto ciò che desideravi. Sei sempre stato abituato ad avere ciò che tu volevi dalla vita e dalle persone che ti stanno accanto. Vorrei che tu ti ponessi questa domanda. Come ti sentiresti tu a non essere padrone della tua stessa vita? Capisci che decidevi tutto per me. Anche l'aria che dovevo respirare. Non hai mai tenuto conto del mio volere, di ciò che provavo. Non riesci a capire che tu hai trent'anni e hai già vissuto molto, invece io no. Devo ancora scoprire cosa voglio fare nella mia vita. Forse non ti sei mai reso conto di questo. Hai solo deciso che una ragazza di 17 anni doveva stare nel tuo mondo e farsi piacere tutto. Non funziona cosi. Chi ti ama ti protegge non si trasforma nel tuo carceriere.

Ma nonostante tutto sei riuscito ad intrappolare il mio cuore. Ebbene si. Confesso di essermi realmente innamorata di te. Non so come sia possibile dopo tutto quello che è successo, ma a quanto pare è cosi. Tutto quello che è successo tra noi è folle, impossibile e surreale.

Noi apparteniamo a due mondi diversi. E tu questo lo sai. Anche se cancellassi come è iniziato tutto, il rapimento, la Russia e tutto il resto. Anche se provassi a dar retta all'amore che provo per te. So che nel tuo mondo non potrei mai viverci. Perchè è un mondo che odio, un mondo marcio e malato.

Forse se tu fossi stato un uomo con una vita semplice e normale come tutti gli altri. Forse tra noi sarebbe stata una bella storia d'amore.

Se mi ami veramente lasciami andare. Non cercarmi mai più. Cerca per una volta di rispettare la mia decisione. Spero con tutto il cuore che tu lo faccia.

Ti porterò sempre nel mio cuore. Tvoy navsegda.

Crystal


CRYSTAL SE N'E' ANDATAAAAA.......NOOOOOOOOOO  CHI SA SE ALEXANDER RISPETTERA' LA SUA DECISIONE


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