Capitolo 28
Sono appena arrivata a casa. Sono distrutta. Mi sono dovuta subire 2 ore di interrogatorio al comando della polizia. Non è stato facile mentire, ma sembra che abbiano bevuto il mio racconto. Spero che questa cosa finisca qui.
"Crystal" mi richiama mio padre " stasera ho invitato Rodrigo a cena" mi informa.
Spalanco la bocca incredula. Perchè mai ha fatto una cosa del genere. Non voglio più vedere quel tipo.
Vorrei protestare, ma non lo faccio. Potrebbe insospettirsi. In fondo io dovrei essere grata a Rodrigo, agli occhi di tutti è il mio salvatore.
Rodrigo si presenta puntuale per la cena. Entra in casa con passi decisi e giurerei che tutto questo gli piace. Non so perchè, ma non mi piace a pelle. Invece mio padre è molto a suo aggio, Rodrigo gli piace.
"Benvenuto ragazzo. Accomodati pure" esordisce sorridente.
"Grazie dell'invito Carlos. E' un vero piacere essere qui con voi" mentre parla i suoi occhi mi guardano con malizia. Il che mi mette i brividi. Cosa si è messo in testa?
Durante la cena i due ridono e scherzano mentre io non vedo l'ora che tutto finisca per sbarazzarmi di Rodrigo.
"Spero tanto che trovino anche le sue amiche. Sono molto in pena per loro" esordisce mio padre attirando la mia attenzione.
"Sperando che non gli abbiano fatto del male" commenta Rodrigo sorseggiando del vino. Tra noi c'è uno scambio di sguardi furtivi. Poteva anche starsene zitto.
"Sapete ragazzi. Questo vecchietto si ritira è tardi. Voi continuate pure. Anzi....perchè non uscite?" propone mio padre. Ma che gli prende?
"Sarebbe fantastico. Vero Crystal?" interviene Rodrigo.
"Io sarei un po stanca. Magari un altra volta" cerco di tagliare corto. Mio padre scuote la testa contrariato " stai sempre chiusa in casa da quando sei tornata. Esci un po, ti farebbe bene. Con Rodrigo so che sei in buone mani, mi fido di lui"
Certo come no. Un idea Fantastica. Ci mancava mio padre dalla sua parte. Lancio un occhiata avvelenata a mio padre il quale mi sorride. Non se ne parla. Non uscirò con lui.
"Stasera non ho voglia. Se proprio ci tieni facciamo un altra sera" dico sorridendo falsamente.
"Andata. Vengo a prenderti domani sera alle 18:00" conclude convinto.
"Fantastico. Se volete scusarmi, vado in camera mia. Buona notte" dico andandomene senza aspettare che mi rispondano. Ok, sarà anche da maleducati, ma non sono in vena di niente. Tanto meno di conversare. Non mi sento bene. Ma non è un male fisico, è qualcos'altro.
Mentre sono stesa nel letto ad ascoltare della musica mi vengono in mente ricordi di lui. Ricordi che vorrei cancellare.
Mi assale la malinconia. Mi sento come svuotata dentro. Priva di sentimenti. Non dovrei sentirmi cosi, sono libera. Sono ritornata alla mia vita e posso decidere io per me. Ma che dico, non sono libera. Devo rinunciare alla mia casa per spostarmi altrove. Non mi libererò mai di lui, mai.
Alcune lacrime scendono sul mio viso, ma non le fermo. Ho bisogno di sfogarmi. Ho voglia di urlare, ma non lo faccio.
Stringo forte il cuscino al petto singhiozzando. Fa male, fa troppo male.
Il mattino seguente decido che è ora di uscire di casa. Devo schiarirmi le idee e pensare ad una soluzione. Trovare una scusa con mio padre e trovare il modo di andarmene lontano.
Qualcuno bussa alla porta con insistenza "papà vai ad aprire" urlo dalla mia camera mentre finisco di vestirmi. Non ottengo nessuna risposta, forse è uscito.
Sbuffo infilandomi la maglia velocemente e vado ad aprire.
"Buongiorno Crystal"
"Rodrigo che ci fai qui?" chiedo scocciata. Perchè è sempre in mezzo ai piedi? Penso tra me e me.
"Vieni andiamo a fare una passeggiata" il suo sembra più un ordine che una richiesta.
"Vedo che non hai di meglio da fare che rompermi le scatole" ribatto fredda.
"Sei sempre acida di primo mattino?" chiede con voce seria "forse non ti è chiaro che ogni minuto che passa è sempre più pericoloso per te. Perciò adesso da brava esci con me. Dobbiamo parlare"
"Ok parleremo. E spero che questa sia anche l'ultima volta, non so se te ne sei accorto ma vorrei liberarmi di tutto ciò che riguarda la Russia. Perciò anche te" rispondo.
Non dice niente. Si sposta per lasciarmi passare. Sapeva già che avrei accettato.
Dopo aver passeggiato per alcuni minuti ci fermiamo in un parco e ci sediamo sulla panchina.
"Mi spieghi perchè fai tutto questo? Mi sta bene che sei stato pagato per portarmi in Spagna, ma adesso perchè continui ad essere ancora qui?" chiedo curiosa. E' una domanda che mi pongo da giorni.
"Perchè, il mio lavoro non finirà finche tu non sarai andata via da qui. Quando sarai in un posto sicuro solo allora potrò avere il restante del mio compenso" spiega.
"Ma io non so ancora dove voglio andare e non ho ancora trovato una giustificazione per mio padre"
"Io ho la soluzione. Dirai a tuo padre che stiamo insieme e verrai in Norvegia con me" lo dice come se fosse la cosa più normale del mondo.
Lo guardo basita. Non può pensare veramente che dica una cavolata del genere a mio padre.
"Non verrò in Norvegia con te e tanto meno dirò che stiamo insieme" protesto.
"Forse non hai capito. Non hai scelta. Devi andartene il prima possibile e questa è la giustificazione più plausibile per tuo padre" ringhia.
"Ho bisogno di tempo per pensarci" dico confusa.
"Non hai molto tempo. Lui potrebbe arrivare da un momento all'altro" mi ricorda. Come dimenticarlo. Sicuramente si sta attivando per riportarmi in Russia, non ho dubbi. Non ho altra scelta che accettare l'idea di Rodrigo. Una volta che sarò in Norvegia, lui avrà concluso il suo lavoro e se ne andrà.
"Ok. Dammi solo qualche giorno per convincere mio padre. E poi faremo come dici tu" dico ormai rassegnata.
Torno a casa avvolta nei miei pensieri. Non so neanche io cosa sia giusto fare. Varcata la porta di casa la vista mi si annebbia, mi gira la testa. Cosa mi succede?
Alexander PDV
È a casa. Ed è proprio li che sto andando. Voglio vederla, stringerla tra le mie braccia e riportarla da me. Mi manca e non resisto più. Non dormo più sapendo che al mio risveglio lei non c'è. Porrà resistenza lo so, ma stavolta mi comporterò in modo diverso. Stavo per mettere in atto un rapimento, di nuovo. Ma ci ho ripensato. Voglio essere un uomo migliore per lei. Voglio che lei venga di sua spontanea volontà. Voglio che scelga me. Voglio che capisca quanto la amo.
Sorpresaaaa. Ecco un nuovo capito. Che dite, Crystal tornerà da lui? O andrà in Norvegia con Rodrigo?
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