Capitolo 23
"Tu vuoi sposarmi?" chiedo sotto shock.
"Si"
O MIO DIO. Ma questo va oltre a qualche problema caratteriale. E' pazzo. Andato. Fuori di testa. Per l'amor di dio. Come fa a dire certe cose. Voglio sposarti Crystal. Sai ci siamo conosciuti in modo normale e stiamo insieme da tanto e credo sia arrivato il momento.......teoricamente funziona cosi no? Che cavolo vuole che risponda. Si amore sposiamoci? Ma neanche morta. Già sono in gabbia, se lo sposo firmo la mia condanna a morte. E poi cavoli ho solo 17 anni. Non voglio sposarmi adesso. Non se ne parla. Ma sopratutto non con lui. Mi ha rapito cazzo, come può pensare che lo sposi.
Almeno che.......Oh no.....Lui non vuole una risposta. Lui ha già deciso.
Panico. Mi manca l'aria. O dio, sto soffocando.
"Ehi piccola stai bene?" chiede preoccupato. Ma andiamo. Adesso si preoccupa? Sto per avere un infarto lo sento. Mi manca l'aria. Mi sento leggera leggera. Buio.
******
Apro gli occhi di scatto. Sono spaesata. Cosa è successo?
"Finalmente ti sei svegliata". Alex si avvicina mettendosi seduto accanto a me.
Mi guardo intorno e riconosco subito la mia camera. Come ci sono arrivata? Oh, ho la testa confusa. Mi sento strana, troppo strana.
"Cosa è successo?" chiedo con voce roca.
"Sei svenuta. Il dottore ha detto che è stato solo un calo di zuccheri"
E poi tutto appare più chiaro. Proposta. Matrimonio. Panico.
Ora ricordo. Che casino. Devo cercare di uscire fuori da questa situazione, almeno ci devo provare.
"Non credi che sia un po presto per sposarci? E poi.....sai io ho solo 17 anni e non pensavo di sposarmi cosi giovane" cerco di fargli capire.
"Sappiamo entrambi che non sono queste le ragioni. Tu non vuoi me, è questo il problema" Il suo tono e duro. Ha di nuovo quell'espressione fredda. La odio. Abbassa lo sguardo sulle mie mani e le accarezza. Adesso sembra triste. E non so per quale strana ragione un po mi dispiace.
"Non è vero" esclamo sorprendendo persino me stessa. Perchè mi sono uscite quelle parole?
Mi osserva cercando di capire se stia dicendo la verità. Visto che ci siamo imbattuti in questo sentiero.....andiamo fino in fondo. Sembra che io stia cercando qualsiasi giustificazione per le azioni che sto avendo.
Mi avvicino unendo le nostre labbra. Le mie mani si spostano sul suo viso e lo accarezzano. In un primo momento si irrigidisce ma ben presto si lascia andare. Le sue braccia mi stringono forte a se.
"Non mi sento pronta per sposarti. Non perchè non voglio te, ma perchè è presto" cerco di spiegare staccandomi dalle sue labbra.
Sospira mentre i suoi occhi mi fissano. Ok, ammetto di provare dei forti sentimenti per lui, ma una parte di me è bloccata. Non riesco a fidarmi, non riesco ad accettare questa realtà.
Non posso accettare tutto questo. Più i giorni passano e più la situazione si complica. Devo mettere fine a questa cosa subito. Devo scappare. E' l'unico modo.
Lui ha le sue idee in testa e non sente ragioni. Non gli importa cosa voglio, alla fine si fa tutto come dice lui. Improvvisamente quel bigliettino diventa la mia unica ancora di salvezza. Voglio rischiare. Non voglio rimanere con il dubbio. Se alla fine è solo una sua trappola, non credo che cambi tanto. Peggio di quanto ha fatto non credo che possa fare. Mi chiedo come mai non riesco ad avere paura di lui. A volte fa paura, ma non una paura da lasciarti senza respiro. E' più una paura momentanea.
"Facciamo cosi. Stanotte ci dormiamo su e ne riparliamo domani" esclama. Tradotto. Ci sposeremo lo stesso. Ho imparato a conoscerlo ormai. Non accetta un no come risposta.
Annuisco per poi appoggiare la testa sul cuscino. Non credo che riuscirò a dormire. Domani potrei avere la possibilità di scappare. Mi aspetto che se ne vada ma invece rimane seduto ad osservarmi.
Conosco quello sguardo. Mi vuole. Anch'io lo voglio ma non è giusto. Non posso desiderarlo e voler scappare nello steso momento. Non ha alcun senso logico. Eppure vorrei averlo, consapevole che potrebbe essere l'ultima volta insieme.
Perchè non poteva essere tutto diverso. Perchè non mi ha corteggiato come farebbe una persona normale. Perchè ha rovinare tutto.
Se non mi avesse rapita e costretto a vivere qui, sarebbe stato tutto perfetto. Io e lui come una coppia normale con una vita normale. Invece no, mi sono innamorata lo stesso del mafioso russo. Dopo tutto quello che ha fatto riesco a provare amore. Amore e odio sono in continua guerra dentro di me.
"Posso rimanere?" sussurra. Può? Non lo neanche io. Se do ragione alla testa, assolutamente no. E' sbagliato. Se do ragione al cuore, beh quello fa i salti di gioia.
Dannazione.....sono in totale confusione.
Non pensare. Non stanotte. Agisci d'istinto.
L'istinto mi porta a trascinarlo per il braccio facendolo stendere accanto a me. Non si torna più indietro. Non stanotte.
In silenzio sbottono la sua camicia e la levo buttandola a terra. Rimane sorpreso da questo gesto.
"Che stai facendo?" chiede. Non lo so neanche io. Non rispondo. Passo le dita lentamente sul suo petto percorrendo sugli addominali ben scolpiti. I suoi muscoli si contraggono.
"Se continui cosi, non risponderò delle mie azioni" avverte. E' proprio quello che voglio. Se questa dev'essere la nostra ultima notte insieme, che sia nei migliore dei modi. Ne pagherò le conseguenze domani.
"Che azioni?" chiedo andando sempre più giù con le dita, fino a toccare la cintura dei pantaloni.
"Che gioco stai facendo piccola?" chiede bloccando la mia mano. Non è stupido, ha capito. Ma sembra sorpreso dal mio comportamento. Mi alzo di scatto mettendomi a cavalcioni su di lui e lo guardo. Bello. Sexy. Irresistibile. Tutto mio. Ormai Il mio cuore ha staccato il collegamento con la mia testa. Non penso più, agisco.
Mi abbasso lasciando piccoli e lenti baci sul collo per poi scendere sul petto, addome e poi l'ostacolo. Questi pantaloni sono di troppo.
"Ti voglio. Nessun gioco, non stasera" dico riportando gli occhi su di lui. MI chiedo da dove esca tutta questa spavalderia. Credo si chiami effetto Alexander.
Non si muove. Sicuramente vuole vedere se sono in grado di arrivare fino in fondo. Non ci crede.
Mantengo gli occhi su di lui mentre tolgo la cintura. Faccio scivolare i pantaloni giù fino alle caviglie e le levo gettando anche essi sul pavimento. Adesso tocca a me. Mi alzo in piedi e sfilo via il vestito rimanendo solo con gli slip. I suoi occhi ardono sempre di più.
"Pensi di startene li fermo senza fare niente?"chiedo. Lo sto sfidando e lui lo sa.
"Cosa vuoi da me Crystal. Dimmelo" ordina afferrandomi per i fianchi. Il mio corpo nudo sbatte contro il suo.
"Voglio te" sussurro. Si, stanotte lo voglio. Questa sarà l'ultima notte. Non importa giusto o sbagliato. Stanotte non voglio pensare. Voglio solo sentire.
Come un leone con la sua preda assaggia ogni centimetro del mio corpo. Sto andando a fuoco. Non ho più il controllo.
"Cosa mi hai fatto piccola" ruggisce sollevandomi. Avvolgo le gambe intorno alla sua vite e mi tengo forte sulle sue spalle "potrei farti la stessa domanda" ribatto.
Lui è il fuoco e io sto scegliendo di bruciarmi. Proibito. Impossibile. Irresistibile.
Vorrei fare una premessa. E' una storia inventata, perciò può contenere situazioni o scelte che magari nella vita di tutti giorni nessuno farebbe. Come sapete collaboro con Francesca nella creazione della storia, perciò gli aggiornamenti non sono costanti. Io oltre a scrivere questa storia scrivo anche MR&MRS TRUSTON e non è facile trovare del tempo per scrivere anche SEI MIA. SCUSATEMI SE NON RIESCO AD AGGIORNARE SPESSO.
Crystal ha deciso. Questa è l'ultima notte con Alexander. Voi che ne pensate?
Questo capitolo è dedicato alla mia Cucciola Sam. Oggi è il suo compleanno. Auguri tesoro.
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