Capitolo 22
Stringo il bigliettino un po titubante. Sono curiosa di sapere cosa c'è scritto. Ma anche spaventata. E se fosse una trappola di Alex? E se non è cosi e scopre che nascondo qualcosa. Un soffio leggero arriva sul mio collo facendomi rabbrividire. Parli del diavolo ed eccolo.
"Sei molto pensierosa" commenta mettendosi accanto a me.
"Stavo...stavo osservando il dipinto" mento. Accidenti a me. Devo darmi una calmata e sembrare tranquilla.
La sua mano si posa sulla mia schiena nuda, le sue dita scivolano lentamente su e giù sulla mia pelle. Oh andiamo. Sono fatta di carne non riesco a stare ferma come un tronco. Lo sta facendo a posto ne sono sicura. Sa che non sono insensibile al suo tocco.
Mi volto per guardarlo curiosa. Pensavo bene. Ha quel sorriso malizioso. Mamma mia se è bello.
No. No e poi no. Non ti incantare, lui è il cattivo. Mi ricorda la mia coscienza.
"Vado un attimo ai servizi" dico allontanandomi da lui. La sua mano afferra la mia bloccandomi.
"Sei sicura di star bene Crystal?" chiede con voce suadente.
Sto bene? Se per bene intendi che sto morendo di paura e sono anche eccitata per la tua presenza, allora sto bene.
Annuisco con un leggero sorriso e mi allontano. Devo scoprire cosa c'è scritto in quel bigliettino, subito.
Arrivata ai servici mi chiudo a chiave e apro il bigliettino che tengo tra le mani.
Se vuoi scappare vieni domani alle 15 porta sul retro della cucina comune.
Che? Scappare? E io dovrei crederci? E' solo una messa in scena di Alex, ne sono sicura.
Appoggio le mani sul lavandino e guardo il mio riflesso allo specchio. Non mi riconosco più. Non Sembro più io.
Una lacrima scende sul mio viso e non capisco perchè. Non riesco più a capirmi. Dentro di me ci sono sentimenti contrastanti. E' una continua lotta e non riesco a venirne fuori. Cosa mi stai facendo Alexander. Strappo il bigliettino in mille pezzi per poi buttarlo in un piccolo cestino.
Faccio dei respiri profondi e indosso nuovamente la maschera dell'indifferenza. Ritorna in scena Crystal - mi dico.
Esco dal bagno per trovarmi faccia a faccia con Alexander.
"Ti stavo aspettando" dice in tono duro. E adesso che ho fatto? Bipolare è dir poco. Lo seguo in silenzio fino ad un piccolo buffet. Prende due calici e me ne porge uno.
"Alexander" una voce femminile fuori campo attira la mia attenzione. Mi volto per trovarmi davanti una donna bellissima. Wow. Capelli neri lunghi, occhi azzurri. Un corpo perfetto, per non parlare del suo abito, bellissimo.
"Natasha" esclama lui baciandole la mano. A però. Con le altre donne è un gentiluomo. Chi l'avrebbe detto.
I due si scambiano qualche parola in Russo mentre si sorridono. Lui le sorride cazzo. Perchè con me non sorride? Ah già. Io riesco a tirar fuori solo la sua parte peggiore. Verrei vedere questa Natasha se sorriderebbe sapendo di essere stata rapita e costretta a vivere una vita che non vuoi.
La donna ha occhi solo per Alex e non so perchè ma la cosa non mi piace. Sento come se avessi il fuoco nello stomaco.
Ad un tratto lei gli si avvicina sussurrandogli qualcosa e si allontana. Non ci vuole una scienza, ci stava provando. Osservo Alex che rimane impassibile. Niente, nessun espressione. Ma come, fino a due secondi fa sorrideva e adesso è di nuovo un pezzo di ghiaccio. Avvicino il calice alle labbra e butto giù tutto il liquido. Ma che mi prende? Perchè mi da fastidio la presenza di un altra donna se io lo odio.
"Ti va una passeggiata?" chiede interrompendo i miei pensieri. Rifletto un attimo per la domanda che mi ha fatto. Da quando in qua facciamo passeggiate? Mi ha sempre tenuta chiusa dentro le mura della sua prigione dorata. Decido comunque di assecondarlo e annuisco.
Prende delicatamente la mia mano trascinandomi con dolcezza verso l'uscita. Sto per fare una passeggiata, non ci posso credere.
Una volta usciti attraversiamo la strada per ritrovarci in un parco. Solo ora mi rendo conto di quello che indosso. Fa un freddo cane qui fuori. Tremo leggermente, cosa che a lui non sfugge. Si toglie la giacca e me la posa sulle spalle.
"Grazie" mi faccio sfuggire. Si blocca un attimo pensando di esserselo immaginato, ma dalla mia espressione deve aver avuto una conferma e sorride. Oh mamma, sta sorridendo.
"Ho pensato molto alla nostra situazione" esclama sistemandomi meglio la giacca "una dimostrazione d'amore che non lascia dubbi Crystal" sussurra avvicinandosi al mio viso.
Il mio cuore batte all'impazzata. Tra il freddo glaciale e le sue parole non riesco più a respirare.
"Voglio sposarti" conclude guardandomi negli occhi. I suoi occhi brillano più del solito.
Aspetta.....Che ha detto?
"Tu cosa?" chiedo con un filo di voce. Ti prego dimmi che ho capito male. Fa che sia un incubo.
"Voglio che tu sia mia per sempre. Ty moya Crystal, ty moya"
Eccoci qui con un nuovo capitolo. Scusate per il ritardo. Fateci sapere cosa ne pensate. Baci Baci
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