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Sono seduta nel letto mentre osservo Alex.
Sembra a disagio, non capisco quale sia il motivo.
"Promettimi che qualsiasi cosa io ti racconti, non cambierai opinione su di me" tranquillo, ho già una brutta opinione di te.
"Promesso" metto la mano sul petto. Adesso sputa il rospo che sono curiosa di sapere chi sei.
"Vediamo, da dove comincio.....Sono un uomo importante in Russia e questo l'avevi capito. Diciamo che ho un gruppo di persone che lavorano per me, i miei affari sono principalmente nell'edilizia, ma gestisco anche altri settori" qualcosa non mi quadra. Sta cercando di nascondere qualcosa.
"Che tipo di altri affari?" Lo incalzo.
Si passa la mano freneticamente sul mento e mi fissa.
"In una parola.....Mafia" confessa. La cosa non mi sorprende, per niente. Ma la cosa che mi interessa sapere, quanto è importante lui in tutto questo.
"Tu che ruolo hai?" Chiedo
"Sono il capo" oh cavoli.
"Il capo di cosa? Avete un clan come quelle nei film?" Ride alla mia domanda, cosa lo diverte tanto?
"No, quelli sono pesci piccoli. Io sono il capo della mafia in generale. La Russia è nelle mie mani da dieci anni"
"Droga, prostituzione, traffico di armi e tanto altro. È questo quello che fai?" Chiedo sotto shock. Qui la situazione è grave. Sono finita nella tana del peggior mostro che esista sulla faccia della terra.
"Esatto. Questa è la mia vita" risponde.
O mio dio, lui potrebbe vendermi alla prostituzione o addirittura uccidermi e nessuno lo saprebbe mai.
Io dico, con tutti gli uomini che potevo conoscere proprio il capo dei mafiosi russi doveva capitarmi?
"Si presume che quando ti sarai stufato di me, mi farai fare una brutta fine giusto?" Chiedo accigliata.
"Non ti farei mai del male. Voglio solo che tu sappia che non devi tirare troppo la corda, la mia pazienza ha un limite" questa è una vera e propria minaccia. Cosa pensa, perché so chi è mi può intimorire. Non ci casco. Anche se è così, non deve sapere.
"Non mi fai paura, anche sapendo chi sei" mi avvicino accarezandogli il viso. Sembra sorpreso.
"Tutti hanno paura di me" sussurra.
"Io no. Puoi fare quello che vuoi, non avrò mai paura di te"
Canticchio stroffinando il naso contro il suo.
"Questo non va bene piccola monella" le sue mani cominciano a farmi il solletico, non resisto.
"Ti prego basta" urlo ridacchiando. Le sue mani continuano senza mai fermarsi, lo spingo leggermente ma ottengo l'effetto contrario. Si siede a cavalcioni su di me continuando la tortura.
"Dimmi che hai paura di me e ti lascio andare"
Scuoto la testa ridendo, non l'avrà vinta. Lo afferro per la giacca portandolo a Pochi centimetri dal mio viso.
"Non ho paura di te" sussurro prima di baciarlo.
Non so cosa sia tutto questo. Io che rido con un mafioso sopra un letto. È tutto così assurdo, eppure la cosa nonmmi dispiace, sto bene.
Mi metto seduta sul letto e gli tolgo la giacca, mamma mia se è sexy. Lo guardo negli occhi mentre sbottono la camicia bianca.
Rimane a guardarmi, sembra non capire. Non capisco neanche io. Che mi succede?
Tolgo anche la sua camicia lasciandolo a torso nudo, rimango ad ammirare quest'opera d'arte. Perfetto, non saprei come altro descriverlo. Lo odio, ma al tempo stesso lo desidero.
Le mie dita scivolano sul petto scendendo lentamente sul addome. La sua pelle è liscia, traccio i muscoli in rilievo continuando a tenere gli occhi fissi nei suoi.
"Se continui così non risponderò delle mie azioni" dice con voce roca. Lo so che lo sto eccitando, lo stesso vale per me. Non riesco a fermarmi, voglio esplorare di più. Voglio di più da lui.
Non parlo, non ho nulla da dire, voglio solo dare sfogo alle mie fantasie. Basta essere quella che ragiona, quella che sa cosa è giusto o sbagliato. Anche comportandomi bene sono finita in un gran casino, tanto vale prenderne i benefici e il suo corpo mi sembra un ottimo rimedio.
Voglio che lui sia il primo, non devo pensarci troppo.
Prendere o lasciare. Mi voglio buttare. Lo voglio.
Mi alzo in piedi sfilando il vestito in un unica mossa. Adesso può amirare il mio fondoschiena, portò delle culotte di pizzo nero. Non portò il reggiseno, un po la cosa mi imbarazza, devo solo trovare il coraggio di girarmi e guardarlo negli occhi.
Prendo un respiro profondo e mi giro.
I suoi occhi Ardono di passione.
Mi avvicino muovendo i fianchi, le sue mani sfiorano la mia pelle. È da cosi tanto che desidero le sue mani su di me.
"Fammi tua Alex" sussurro.
La sua bocca lascia dei piccoli baci sui miei seni, sento la lingua scivolare sulla mia pelle. Provo troppe emozioni insieme, sono eccitata, voglio di più. Infilo le mani nei suoi capelli tirando leggermente, un piccolo gemito sfugge dalle mie labbra.
"Ty moya. Il tuo corpo è mio" le sue parole non fanno altro che aumentare l'eccitazione. Lascio che le sue mani vaghino per il mio corpo, è così piacevole. Sfila anche quel poco tessuto che è rimasto sul mio corpo lasciandomi completamente esposta.
Può avermi, io voglio che lui mi abbia.
Voglio tirar fuori quella parte di me che oprimo da anni.
Sarò anche senza esperienza, ma comunque ben informata.
Mi abbasso sbottonando i suoi pantaloni, si ferma aspettando che sfili l'ultimo ostacolo tra i nostri corpi.
I miei o chi sono puntati sul rigonfiamento sotto i pantaloni, sono curiosa di scoprire cosa si nasconde li sotto.
Quando è completamente nudo rimango a fissare il suo membro, è grosso, non immaginavo così tanto.
Niente panico, non si torna più indietro.
Lo afferro con le mani, con la lingua comincio a leccare per tutta la lunghezza, lo sento sussultare. Spero di non essere del tutto incapace, non l'ho mai fatto prima.
Lo prendo in bocca pompano lentamente, man mano vado avanti aumentando il ritmo.
Afferra le mie mani trovandomi su, lo guardo e nei suoi occhi vedo stupore.
"Adesso tocca a me divertirmi un po" mi fa sdraiare sul letto mettendosi sopra di me.
"Sei perfetta" commenta guardando la mia intimità.
Le sue mani mi allargano le coscie, sento le sue dita scivolare sulla mia intimità. Sento le dita fare una leggera pressione, inarco la schiena. Cosa mi sono persa? Oh che sensazione sublime. Le sue dita continuano a stuzzicarmi il clitoride e non posso fare a meno di gemere.
Sono un fuoco che arde, ne voglio sempre di più.
"Sei così bagnata" sussura togliendo la mano.
Perché si ferma? No non voglio che si fermi.
Si abbassa portando la testa in mezzo alle gambe, o signore, così rischio di svenire. Le sue labbra succhiano, la sua lingua lecca, la infila dentro. Sto impazzendo, sto andando a fuoco.
"Alex io....." cerco di parlare ma non ci riesco.
"Vieni per me piccola, voglio sentire il suo sapore" oh lo sentirai presto, ci sono vicina.
Afferra le mie cosce tenendolo ben salde, la sua faccia è completamente schiacciata sulla mia intimità.
Non resisto più, muovo i fianchi inarcando la schiena.
Urlo il suo nome mentre vengo. Mi sento appagata, ma ne voglio di nuovo e di più. Abbasso gli occhi per guardarlo, sorride beffardo mentre si lecca le labbra.
"Buonissima" dice avvicinandosi al mio viso.
Le nostre labbra si cercano come non mai, le mia mani scivolano sulla sua schiena, intreccio le gambe intorno alla sua vita. Lo voglio dentro di me, un po le dimensioni mi spaventano. Spero solo che sia delicato, voglio avere un bel ricordo della mia prima volta. Abbasso lo sguardo evitando il suo, mi sento imbarazzata, non capisco perché; gli ho fatto un pompino e adesso mi sento così?
"Guardami mentre entro dentro di te" ordina.
Sento il suo membro appoggiarsi sul mio clitoride, in quel momento mi ricordo che non porta un preservativo.
"Il preservativo" dico allarmata.
"Non userò un preservativo con la donna che amo, voglio sentirti. Farò attenzione, promesso" mentre parla sento il suo pene scivolare piano dentro di me.
Guardo il soffitto stringendo il lenzuolo tra le mani, sono pronta, spero solo che non faccia tanto male.
"Guardami Crystal. Voglio che mi guardi mentre entro dentro"
Faccio come mi dice, le sue mani si intrecciano sulle mie e in un unica mossa entra dentro di me. Fa male, ma niente che con si può sopportare. Credevo peggio.
"Ora sei mia per sempre" dice fermandosi dentro di me.
"Ti faccio male?" Chiede.
Scuoto la testa in modo goffo.
Dopo alcuni secondi comincia a muoversi lentamente, il dolore lascia spazio a una sensazione piacevole.
Più il ritmo aumenta, più il piacere aumenta.
I nostri corpi sono una cosa sola. Ci guardiamo negli occhi, affonda con ritmi sempre più frequenti, non posso fare a meno di gemere. È bellissimo, mi piace.
"Se ti faccio male devi dirmelo"
"Non mi fai male, anzi" dico imbarazzata.
La sua bocca cerca la mia mentre aumenta il ritmo, sempre più.
Sto per avere nuovamente un orgasmo, non ce la faccio più a resistere.
"Alex ti prego spingi di più....Io....." Le parole mi muoiono in gola.
Le sue spinte diventano più selvaggi, ed era quello che mi serviva. Vengo urlando il suo nome nuovamente. Non ho esperienza ma lui ci sa fare.
Dopo altre spinte esce fuori appoggiando il pene sulla mia pancia. Schizzi di liquido bianco ricopre tutta la superficie.
Alzo gli occhi per guardarlo, i suoi muscoli sono contratti.
È bello da mozzare il fiato. Non mi pento di aver fatto sesso con lui, ne è valsa la pena. Mi prenderò questo beneficio finché non riuscirò a scappare.
Dopo aver fatto una doccia insieme ritorniamo in camera, mi blocco quando vedo le lenzuola bianche sporche di sangue. Solo due macchioline.
"Scusami, le ho sporcate" dico mortificata.
"Non devi scusarti. Tutti devono sapere che sei mia" sussurra baciando i miei capelli. Non do importanza alle sue parole.
Prende un altro paio di lenzuola, le cambiamo buttando quello sporco in bagno, volevo lavarlo ma ha detto che se ne sarebbe occupata la domestica domani mattina.
Ci rimettiamo a letto abbracciandoci, appoggio la testa sul suo petto mentre ascolto il battito del suo cuore.
Vengo invasa da un senso di colpa, perché?
"Stai bene?" Chiede accarezzando i capelli.
"Mai stata meglio" mento, forse ho preso una decisione sbagliata. Tutto questo ha uno scopo, ma forse sto esagerando. Non dovrei lasciarmi coinvolgere così tanto, non dovrei baciarlo, non dovrei fare sesso, eppure lo faccio.
Ormai è tardi per tornare indietro. Lui pensa che abbia cambiato idea accettando tutto questo, invece io sto pianificando la mia fuga.
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