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Dopo una doccia rilassante, mi ritrovo solo con un asciugamano a dosso.
Che dovrei indossare? I miei vesti sono sporchi. Entro in camera controllando che lui non ci sia. Apro un armadio e trovo solo vestiti da uomo.
Sbuffo afferrando una t-shirt bianca e dei boxer.
Adesso tutti penseranno che qui è successo chi sa che, ma non vedo altre alternative.
Rimetto il mio intimo fucsia e le cose prese dal suo armadio. I capelli ancora bagnati li lascio sciolti, non mi va di sistemarli.
Esco dalla camera dirigendomi verso il salone.
Eccoli tutti seduti come un allegra famigliola, le mie amiche sembrano molto a loro agio.
Appena si accorgono della mia presenza rimangono un attimo a fissarmi perplessi, gli occhi di Alex si abbassano sui suoi boxer che indosso, sorride soddisfatto.
Ha ha, divertente, veramente.
Come se nulla fosse mi siedo nel unica sedia vuota, che guarda caso è accanto a lui.
"Quella è la mia maglia preferita" sussurra lasciandomi un bacio sulla guancia. Indietreggio guardandolo accigliata.
"Che fortuna" borbotto tra i denti.
"Allora ragazze, cosa ne pensate di casa nostra?" Chiede Ivan.
"È bellissima" commentano una ad una.
"Una vera e propria prigione" dico guardando Alex.
La sua mano afferra la mia, non muovo un muscolo, lo fisso solo. Che ha in mente? Quest'uomo è imprevedibile.
"Non sei in prigione, qui puoi fare tutto ciò che vuoi" risponde baciando la mia mano. Disgustoso, ecco come lo definisco.
Non gli importa nulla di come sto, a lui interessa solo ciò che vuole. Non ha nessun rispetto dei sentimenti altrui.
"Qualsiasi cosa?" Chiedo. Mi è venuta un idea, se lui vuole farmi stare qui con la forza, vorrà dire che renderò la sua vita un inferno.
"Tutto quello che vuoi" mio caro, queste parole non bisogna mai dirle ad una ragazza incazzata, mai.
"Perfetto, avrei giusto delle richieste. Mi servono dei vestiti, vorrei poter arredare la camera in cui dormo e magari l'intero alloggio, qui è tutto cosi anonimo" commento.
"Avrai tutto quello che vuoi. Anzi di più. Lasci che ti dimostri quanto tengo a te, ho intenzione di organizzare una festa per domani sera" interessante. Sta facendo il ruffiano, ma non sa che con me non funziona. Potrebbe regalarmi anche tutto l'oro del mondo, ma non cambio idea su di lui.
"Molto gentile da parte tua" dico sorprendendo tutti.
"Domani sera tutti conosceranno le nostre fidanzate" comunica
soddisfatto. Quasi mi strozzo con l'acqua.
"Che?" Urlo.
"Hai capito bene" dice secco
"Scordatelo. Non accadrà mai" urlo sbattendo violentemente le mani sul tavolo.
Mi alzo facendo cadere la sedia e corro in camera. Io non sono la sua fidanzata. Come può prendersi tutto senza chiedermene il permesso. Come?
Mi butto sul letto e urlo contro il cuscino, tutto questo è un incubo. Non è possibile.
"Tu" mi indica urlando.
"Non ti permettere mai più di fare una cosa del genere" sbatte la porta chiudendola. Si avvicina mettendo le mani ai lati della mia testa, sta fumando di rabbia.
"Vedi di accettare in fretta tutto questo, sto perdendo la pazienza. Non ti piacerebbe vedermi veramente incazzata ragazzina" minaccia portando il suo volto vicino al mio.
"Non me ne frega niente" ringhio. Lo sto sfidando e sembra che la cosa lo faccia incazzare ancora di più.
"Ti metterò in riga, farò di te la persona più obbediente del mondo, fidati" le sue parole sono come continue coltellate al petto. Cosa vorrà farmi? Del male?
"Preferisco morire piuttosto che asseccontare i capricci di uno stronzo come te" le mie parole sono come il veleno.
Invece che rispondere mi bacia, in modo rude.
La sua lingua chiede l'accesso ma non ho intenzione di permetterglielo.
"Visto che è cosi" borbotta alzandosi. Finalmente si è arreso.
Si dirige verso l'armadio, fruga in un cassetto e quando si gira mi si gela il sangue. Ha delle corde.
"Non ti avvicinare" urlo cercando di indietreggiare.
In poche falcate mi raggiunge stringendomi i polsi, mi dimeno
sotto il suo corpo possente ma non riesco a liberarmi.
Unisce le mie mani legandole insieme, le sposta sopra la mia testa legandole alla testiera di legno.
"Finalmente, adesso niente e nessuno ci potrà interrompere"
Urlo più che posso, nessuno viene in mio soccorso. Dove sono le mie amiche? Non sentono che sto soffrendo? Perché sono così indifferenti? Ho paura, non ho via di scampo.
Seduto a cavalcioni su di me mi osserva soddisfatto, le sue mani scivolano sotto la mia maglia ed accarezzano il mio seno.
"Ti prego non lo fare" lo supplico in lacrime.
"Non mi dai altra scelta, dovevi essere mia già da un po ma hai continuato a rifiutarmi. Ti garantisco che ti farò godere come non hai mai goduto, ti farò urlare il mio nome" non deve succedere, non adesso, non cosi. Non sono pronta.
Cerco di muovere le gambe mentre le sue mani scendono fino alla mia intimità, non voglio che la tocchi, nessuno l'ha mai fatto. Mi manca l'aria, sono nel panico.
"Non voglio che la mia prima volta sia così, non voglio. Ti prego lasciami andare " urlo con tutta l'aria che mi è rimasta nei polmoni.
I suoi movimenti si fermano, mi sta guardando pietrificato.
"Tu sei vergine?" sembra incredulo.
"Si" rispondo con voce roca. Non riesco a guardarlo, sposto lo sguardo sulla finestra.
"Questo cambia tutto" dice slegandomi le mani.
Non riesco a decifrare la sua espressione, non capisco cosa gli abbia fatto cambiare idea. Forse un cuore ce l'ha.
"Mi dispiace, non volevo farti paura. Credevo solo che facessi la difficile, non sapevo che eri pura fino a questo punto" che? Ma che gli prende? Sembra mortificato, credo che un po mi dispiaccia. No, togliti dalla testa il dispiacere per uno che Ti ha rapita. Non esiste. Mi metto seduta sul letto e lo osservo.
"Mi sa che con te le minacce non funzionano eh?"
"No, per niente" rispondo.
"Che ne dici se iniziamo tutto da capo. Non posso lasciarti andare e lo devi accettare. Possiamo però conoscerci, puoi cercare di conoscere il mio mondo e io cercherò di rispettarti di più" aspetta che io dica qualcosa.
Ci penso su qualche minuto, l'idea non è male, potrebbe essere una convivenza civile finché non riuscirò a scappare.
Magari abbasserebbe le sue difese se pensasse che mi sono arresa. Potrebbe essere più facile coglierlo di sorpresa in questo modo.
"Va bene, ma ti chiedo di andarci con calma" dico cercando di sembra convincente. Sembra essere ancora dubbioso, decido di portare la mia recita fino in fondo.
Mi avvicino afferrando il suo viso tra le mani, senza pensarci troppo lo bacio. Un bacio passionale, travolgente.
Le sue mani stringono il mio corpo al suo, vengo travolta da una strana sensazione, qualcosa di bello. Com'è possibile? Io lo odio, non provo nessun altro sentimento verso di lui.
"Ty moy" sussurra sulle mie labbra.
"Si Alexander sono tua" mi costa tanto dire questa cosa.
"È molto eccitante come pronunci il mio nome"
"Una cosa per volta. Niente fretta, ricordi?"
"Si, tutto il tempo che ti serve"
Sorrido a quel nomignolo e continuo a baciarlo.
"Che dici se andiamo a mangiare, litigare con te mi ha fatto venire fame" dico.
Sembra felice di come stia reagendo, peccato che io stia solo recitando. Non si dovrà accorgere di nulla, farò di tutto per andarmene da qui.
Ritornati, i suoi fratelli mi guardano in cagnesco. Ora devo recitare una parte da Oscar, spero solo che le mie amiche non dicano nulla. Mi conoscono troppo bene e sicuramente le insospettira.
"Vorrei chiedere scusa a tutti per il mio comportamento. Mi dispiace, non accadrà più" dico guardandogli uno ad uno.
Il volto di Alex è rilassato e felice, l'ho visto sorridere poche volte. Vuol dire che il mio piano funziona. Devo fare tutto da sola, questo include recitare anche con quelle che si sono rivelate delle traditrici.
"Oggi pomeriggio noi abbiano degli affari da sbrigare. Sahara sarà qui alle sedici" informa Cristofer.
"Amore chi è Sahara?" Chiedo ad Alex. Aspetta, come l'ho chiamato? Mi sa che sono entrata fin troppo nella parte.
"Puoi ripetere?" è sotto shock, un po anch'io.
"Chi è Sahara?" Rifaccio la domanda togliendo proprio quello che voleva risentire.
"No, intendo ripeti la prima parte" lo sapevo. Accidenti.
Mi ci vuole tutta la forza che ho per ridire quella parola.
"Amore? Scusa io non volevo, mi è venuta cosi" sono imbarazzata. Spero solo di non aver mandato tutto a monte.
"Non devi scusarti, mi fa felice sentirtelo dire" non avevo dubbi, illuso. Cosa crede che cada ai suoi piedi? Ma che ha nel cervello, cotone? Tipico uomo Alfa che crede che tutte lo vogliono.
Il pranzo passa in tranquillità, ho fatto una gran fatica a far finta di niente, le sue mani hanno toccato le mie e poi mi ha anche baciato. Non posso dire che non mi è piaciuto, il che è strano. Il mio mio unico scopo è scappare e farò qualsiasi cosa per riuscirci. Ad ogni costo.
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