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La serata di ieri è stata fantastica, il ballo di fine anno è stato fantastico, la festa dopo il ballo è stato fantastico. Mi sono divertita così tanto!
Ryan è fantastico, i miei amici sono fantastici.
Quando sono uscita dalla clinica, mai avrei pensato che sarei arrivata a questo punto, non credevo mi sarei ritrovata qui, con Ryan, tra le sue braccia.
Ce ne sfatiamo seduti su una panchina, al Central Park a coccolarci, baciarci, ci raccontiamo di tutto quello che abbiamo passato e ci ritroviamo ad essere felici per quello che abbiamo costruito.
<< Piccola, ti va un gelato? >>
<< Si, mi va. >>
Ci alziamo e mano nella mano ci abbiamo verso un carrettino dei gelati.
<< Due gelati, per favore. >> dice e fa segno "due" con le dita.
<< Cono o coppa? >>
Ryan mi guarda.
<< Coppa. >> dico.
<< Grande o piccola. >> chiede il gelataio.
<< Piccola. >> dico e quando sta per prendere la coppa, Ryan lo ferma.
<< Piccola, per una volta puoi evitare di mantenere la linea. >>
Sospiro: << Okay. Cono anche per
me. >>
<< Va bene. >> posa la coppa che aveva preso e prende il cono.
<< Gusti? >>
<< Entrambi nocciola, Nutella e stracciatella. >> dice.
Spalanco gli occhi: << Ryan! >>
Mi prende la mano: << Fidati di
me. >>
Annuisco e guardo il signore mentre prepara i gelati, poi ce li porge e Ryan paga.
Camminiamo mano nella mano e mangiamo i nostri gelati.
<< Ti va di fare un giro? >> chiede.
Lo guardo confusa. << Dove? >>
Indica dietro di me: << Li. >>
Mi volto e guardo nella direzione da lui indicata.
<< La barca, vuoi fare un giro? >> chiedo e lui annuisce, poi incrocia le braccia al petto.
<< Io voglio fare un giro, ma lo avevo chiesto a te. >>
Gli salto al collo, gli allaccio le gambe sui fianchi e lui mi sostiene. Lo bacio sulle labbra e lui ricambia infilandoci la lingua.
Mi prende di nuovo per mano e ci avviamo verso il lago.
Lui rema e io mi guardo intorno, rido e mi diverto perché non c'è spettacolo migliore di quello che ho davanti ai miei occhi: Ryan che fatica per remare!
<< Io... Direi che... Per oggi possa bastare, no? >> ha il respiro affannoso e io scoppio a ridere.
<< Va bene. Mi ci porterai un altro giorno? >> gli faccio gli occhi dolci.
Lascia un remo e mi accarezza la guancia, << Si, tesoro mio. Tutte le volte che vorrai. >>
Scendiamo dalla barca e ci dirigiamo nell'area picnic Sheep Meadow.
Uno spazio enorme, il prato verde e gli alberi che circondano tutta l'area.
Ci sediamo a terra e io prendo la tovaglia da dentro la borsa e la stendo sul prato.
<< Hai preparato tu i panini? >> chiede Ryan mentre tiro fuori i panini dalla borsa.
<< Si. >>
Mi sorride e io glielo porgo; lui lo prende e toglie la carta, poi lo addenta e dopo aver ingoiato il boccone, mi dice che è molto buono e che sono stata brava.
<< Grazie, ma non adularmi perché non te lo farò sempre. >>
Lui inarca un sopracciglio e ridacchia.
<< Lo farai, quando diventerai mia moglie. >>
Mi sporgo in avanti e avvicinandomi al suo viso sussurro: << Chi ti dice che voglio diventare tua moglie? >> lo provoco.
Mi accarezza la guancia e ridacchia.
<< Perché tu sei mia e mi ami, e io amo te. Sarai mia moglie un giorno. Ti porterò all'altare e ci costruiremo una famiglia insieme. >>
Mi butto tra le sue braccia e lui ricade indietro.
Gli salgo sopra e comincio a baciarlo e lui infila subito la lingua, trova la mia, la sfiora, ci gioca, ci fa l'amore e io mi sento in paradiso.
Porta le mani sulla mia schiena e piano scende giù, fino a posarle sul mio sedere.
<< Pervertito. >>
Mi lancia un'occhiatina furba e io gli faccio la linguaccia.
<< Ti amo. >> sussurra a un soffio dalle mie labbra. Mi sporgo più in avanti e quando le sue labbra stanno per sfiorare le mie, mi allontano e lui si lamenta. Io ridacchio, poi mi alzo da sopra di lui e comincio a correre.
<< Piccola birbante! Ti prendo! >> si alza anche lui e comincia a corrermi dietro.
<< E prendimi allora! >> dico ridendo a crepapelle. Corro più veloce che posso cercando di non farmi prendere da lui, ma è troppo veloce e io troppo lenta, così mi raggiunge e mi afferra per le braccia.
<< Presa! >>
Mi fa poggiare con la schiena ad un albero e mi ritrovo intrappolata tra quest'ultimo e Ryan.
<< Piccola, non mi scappi. Mettitelo bene in quella tua bella testolina. >>
Sorrido e gli porto le braccia al collo e lui si avvicina lentamente fino a posare finalmente le labbra sulle mie e baciandomi in modo meraviglioso..
Chi dice che per amare ed essere amati bisogna essere perfetti? Io non lo sono, eppure ho trovato chi mi ama per quella che sono.
"PERCHÈ CHI TI AMA, TI AMA E BASTA".
Nonostante tutto.
Ama i tuoi pregi, e cosa più bella, ama i tuoi difetti.
Non sono sicura di quello che accadrà in futuro, ma ora so che con lui sono felice e voglio vivermela al massimo questa felicità.
Perché infondo, se sei felice, se stai bene con questa persona, stai pur certo che è la persona giusta!
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Bene...
Come sempre ogni volta che finisco una storia mi piange il cuore. 😞
Ditemi cosa ne pensate. Di tutta la storia, dei personaggi, del finale, di tutto, sono curiosa. 😁
Non temete, avrete presto un'altra storia da leggere..
continuate a seguirmi e a leggere le mie storie e a farmi morire dalle risate con i vostri commenti. Sappiate che vi adoro, ed è solo grazie a voi se sto sempre a pensare qualcosa di nuovo da scrivere. 😂
Non faccio altro.. 😂
Ovunque io sia, penso sempre: "cosa scrivo?" 😂 "okay, dopo questo posso far succedere questo, di sicuro mi ammazzeranno" 😂
Ma voi mi adorate vero? Non mi ammazzerete mai, vero?
Okay, adesso vi lascio.
Vi auguro di passare un buon ferragosto!
Baci! A presto! ♥️
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