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Sono passate due settimane da quando Ryan e la sua band dovevano fare il concerto che poi alla fine non hanno più fatto. Per fortuna però non si sono buttati giù e sono riusciti a trovare altri locali dove suonare. Questa sera andremo tutti in un pub. Ci saranno anche Terry, Reby, Walter, Camille, Claire, Vera, i ragazzi della band e... Talia. Lei non ho mai piacere di vederla. Non riesco a farmela piacere, è più forte di me. È una gattamorta che ci prova con tutti. Spero solo per lei che stia lontana da Ryan e tenga le sue mani al proprio posto.
<< Allora che hai intenzione di mettere questa sera per l'uscita? >> Terry mi fa l'occhiolino e mi da una leggera gomitata.
Sorrido per la sua espressione.
<< Niente di speciale, Terry. Andiamo in un lodale, non a un matrimonio. >> commento.
Lei incrocia le braccia al petto e mi guarda di traverso: << Sei incredibile, sai? >>
Inarco un sopracciglio: << Che ho fatto? >>
<< Ma come? Esci con il tuo ragazzo e tu non ti preoccupi di come vestirti? >> esclama esterrefatta e io la guardo allibita.
<< Terry, a Ryan non importa come mi vesto, lui non è come gli altri... >> dico.
<< Ma potrebbe sempre voltarsi a guardare il culo di una ragazza che gli passa accanto. >>
Sorrido per il termine che ha usato, ma poi mi rabbuio.
<< Pensaci. >> dice.
<< Che mi consigli di mettere? >>
Sorrido a tutto denti e mi porta un braccio sulle spalle.
<< Allora io ti consiglio un vestitino, corto, una scollatura che mette in mostra tutto il tuo fondoschiena, tacchi alti, trucco e così via! >> alza gli occhi al cielo mentre mi descrive il modo in cui dovrei vestirmi.
Sospiro e incrocio le braccia al petto spostando il peso da una gamba all'altra: << Il vestito che dici tu è un sogno, Terry. Io di certo non ce
l'ho... >>
Mi guarda con un'espressione da paura, un sorrisetto furbo: << Io si. Per questo te l'ho descritto. >>
Spalanco gli occhi: << Cosa?! Tu avresti un vestito del genere? >>
Annuisce: << Perché tanta sorpresa? Non l'ho mica rubato... >>
Inclina la testa a destra, poi a sinistra, alza gli occhi al cielo e dice: << Non l'ho rubato, ma lo prendo in prestito, spesso. >> dice ridacchiando.
Mi unisco anche io alla sua risata e le chiedo cosa intende dire, e lei mi spiega che tempo fa lo rubò a sua sorella, e da allora ha continuato a farlo.
Scoppiamo a ridere e poi mi dice di volermelo prestare.
Scuoto la testa: << No, Terry. Quel vestito è di tua sorella, tu puoi rubarglielo e mettertelo tutte le volte che vuoi. Io no. >>
Porta le mani sui fianchi e mi guarda di sbieco: << Te lo presto. >>
Scuoto la testa: << Sul serio. No. >>

Questa mattina non sono riuscita a convincere Terry del contrario. Ha voluto per forza prestarmi il vestito e io mi sento un po' a disagio a indossarlo, se proprio devo dire la verità, ma Terry purtroppo non ha voluto sentire ragioni.
Sono stata mezz'ora a dirle che non l'avrei indossato, poi se n'è uscita che se non avessi accettato di metterlo, sarebbe venuta a casa e me lo avrebbe messo con la forza.
Adesso mi sto truccando, e sono quasi pronta. Tra un po' Ryan mi verrà a prendere e quando mi vedrà con questa meraviglia addosso - perché è una meraviglia - uscirà fuori di testa.
"Sarà geloso da impazzire. Non vorrà che nessuno ti guardi" mi ha detto Terry, e temo avrà ragione.
Finito di mettere il mascara, mi posiziono di nuovo davanti lo specchio, mi giro di lato, poi dall'altro lato, poi mi metto dritta, e di spalle.
Cavolo, questo vestito è davvero fantastico! Ho praticamente tutta la schiena coperta, e per poco non mi lascia le mutandine da fuori.
Come può non essere geloso Ryan questa sera?
Il campanello della porta d'ingresso suona, e mia nonna va ad aprire.
<< Entra caro. Alexa arriva tra un
po'. >> la sento dire, e quando entro in salotto, lo trovo seduto sul divano e accanto a lui c'è mio nonno.
Sussulto nel vederli parlare. Guardo Ryan che sembra del tutto al suo agio, e guardo mio nonno che si comporta come un padre quando incontra il ragazzo della propria figlia. Lo studia attentamente, ogni sua parola, ogni suo minimo movimento. In un certo senso fa paura.
<< Eccomi. >> dico piazzandomi davanti a loro e catturando la loro attenzione, soprattutto quella di Ryan, che si mette a sedere dritto e si allenta il colletto della camicia.
Guardo mio nonno, gli sorrido e mi avvicino a lui per posargli un bacio sulla guancia, poi mi rivolgo a Ryan che mi guarda ancora rapito:
<< Andiamo? >>
Mi squadra da capo a piedi senza emettere fiato, si limita a deglutire e poi ad annuire.
Ridacchio. Aveva ragione Terry. Questa sera Ryan non avrà modo di guardare nessun'altra se non me. O almeno credo si guarderà intorno; si assicurerà che nessun ragazzo posi gli occhi su di me. Se devo essere sincera un po' mi piace questa cosa. Significherebbe che io sono solo sua, e che nessuno deve azzardarsi a guardarmi.
<< Allora noi andiamo. >> dico rivolgendomi ai miei nonni, e Ryan mi accompagna alla porta passandomi una mano dietro la schiena, e a me vengono i brividi.
Non appena siamo fuori e lontano dagli occhi cuoriosi dei miei nonni, Ryan mi prende e mi attira a se'.
<< Piccola birbante, questa sera vuoi farmi morire di gelosia? >> sussurra a un millimetro dalle mie labbra.
Gli rivolgo un sorriso innocente, ma non lo sono per niente.
<< Perché dovresti essere geloso? >> dico con noncuranza.
Le sue braccia sui miei fianchi mi stringono ancora di più a lui.
<< Perché questa sera nessuno riuscirà a toglierti gli occhi di dosso e io non posso sopportarlo. >>
Gli sorrido ancora e gli sfioro la guancia.
<< Amore, loro possono anche guardare, ma nessuno può toccare. L'unico sei tu. >> gli sussurro all'orecchio con voce seducente.
Fa un sorrisetto malizioso e mi bacia con avidità. Divora le mie labbra, si impossessa della mia bocca, della mia lingua mentre le sue mani serrano sempre più decise la presa sui miei fianchi.
Con le mani sul suo petto lo spingo indietro interrompendo il bacio.
<< Dobbiamo andare. >> dico.
<< Quanto vorrei portati a casa mia o da qualsiasi altra parte... >> mi guarda maliziosamente e a me un brivido mi percorre lungo tutto il corpo.
<< Ryan... >> boccheggio.
Sorride e mi sfiora la guancia: << Si piccola, lo so. Però questa sera va
così. >> dice e mi apre la portiera della macchina per farmi salire a bordo, poi sale al mio fianco e mette in moto, e un attimo prima di partire, si volta a guardarmi, mi sorride, prende la mia mano e intreccia le nostre dita e poi parte.
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Fine capitolo e alla prossima tesori belli! ♥️

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