Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

57

Detesto questo giorno come ho detestato tutti gli altri giorni in cui Ryan è dovuto partire per suonare nei locali o fare qualche concerto.
Ma questa è la sua passione, il suo lavoro, e non sarò di certo io a impedirgli di realizzare i suoi sogni.
Ryan mi sfiora la guancia e mi sorride dolcemente. Lo abbraccio, ancora, credo per la quinta volta.
<< Sono solo sette giorni, Alexa. >>
Gli trema la voce. Sa benissimo anche lui che una settimana è troppo tempo.
Stare separati prima era difficile, ma ora... Ora che le cose tra noi sono cambiate e sono quelle che sono, restare lontani per una settimana è terribile. Sento che mi mancherà da impazzire.
Lo stringo di nuovo forte a me, mi stringo a lui più forte che posso.
<< Piccola... >> sussurra tra i miei capelli.
Cerca di sciogliere l'abbraccio, ma io serro la presa. Non ci riesco a lasciarlo andare. Lo so che tornerà, ma è più forte di me. Voglio tenerlo sempre vicino.
<< Ti prego, ancora un po'. Fammi stare ancora un po' tra le tue
braccia. >> lo sto supplicando di lasciarsi abbracciare ancora e ancora.
E forse milioni di altre volte ancora.
Questa volta, invece di tentare di staccarmi da lui, avvolge le sue braccia attorno alle mie spalle e mi stringe.
<< Mi mancherai da impazzire. >> dico con voce strozzata per via dei singhiozzi.
Scioglie l'abbraccio, e questa volta glielo lascio fare.
Mi prende il viso tra le mani e mi asciuga le lacrime che mi scorrono sul viso. Ho cominciato a piangere non appena l'ho visto con le valige in mano e il biglietto del treno in tasca.
<< Piccola... Devo andare, purtroppo. Non sai cosa darei per restare qui accanto a te. Poterti tenere stretta a me, baciarti, sfiorare la tua morbida pelle. >> allunga una mano e mi accarezza il braccio, e a me un brivido attraversa la schiena regalandomi una sensazione piacevole. Le farfalle nello stomaco danzano sulle note di un valzer.
<< Vorrei... >> lo interrompo posando un casto bacio sulle sue labbra.
Gli accarezzo la guancia: << Devi andare. Quando tornerai faremo tutto quello che non potremo fare in questi sette giorni. >>
Sorride compiaciuto, ma poi ritorna serio: << Saranno i giorni più lunghi della mia vita. >> dice avvicinandosi a me e baciandomi.
La sua lingua sfiora la mia, e sulle sue labbra sussurro che per me sarà lo stesso. Saranno i sette giorni più lunghi della mia vita.
Quando mi stacco da lui e incrocio i suoi occhi, vedo che sono lucidi.
<< Ryan... >> gli accarezzo la guancia.
Posa la mano sulla mia e chiude gli occhi inclinando di poco la testa di lato.
Tira un forte sospiro e riapre gli occhi che fissa nei miei.
<< Ti amo, piccola. >>
Mi manca l'aria.
Il dolce suono di questa semplice ma stupenda parola mi lascia sempre di sasso, soprattutto se a dirla è chi ami profondamente, con tutto il cuore e con tutta l'anima, con tutto il tuo essere.
Le lacrime riprendono a scorrermi sul viso, lui sorride e me le asciuga.
Inclina la testa per arrivare al mio naso e sfiorarlo con il suo, << Hai sentito cosa ho detto? >> sussurra a un soffio dalle mie labbra. << Ti amo. >> poi mi bacia.
Con le braccia allacciate al suo collo mi lascio andare al bacio, sento il sapore delle mie lacrime che dalle guance sono arrivate alla mia bocca. Sentirà anche lui il loro sapore?
<< Ti amo anche io. >> sussurro tra un bacio e l'altro.
Lo stringo ancora una volta e poi va via.
Mi sento vuota. Persa in questa città che non sento mia, che non mi appartiene più, ma se c'è Ryan con me sento che potrei vivere da qualsiasi parte, qualsiasi. È vero: casa è dove sono le persone che ami.
Con il cuore in gola me ne ritorno a casa, ma sfortunatamente lungo la strada incontro Camille e le sue "amiche".
<< Alexa! >> mi chiama Vera.
Cambio direzione e aumento il passo ignorandole. Voglio che mi lascino in pace. Sono già triste per la partenza di Ryan, non ho voglia di ascoltare i loro indulti.
<< Alexa! >> chiamano ancora e questa volta più forte.
Mi stringo nelle spalle e continuo la mia corsa fin quando la voce di Claire mi fa sussultare.
<< Vogliamo parlarti un minuto, fermati. >> il suo è quasi un ordine.
O meglio. Lo è.
Mi fermo, ma non perché me lo ha detto lei, mi fermo perché voglio affrontarle.
<< Cosa volete da me, eh? Posso sapere cosa vi ho fatto per trattarmi in questo modo? >> sbotto.
Mi guardano tutte e tre allibite. Si...
Brave. Non aspettatevi più che mi stia zitta. No. Voglio reagire. Mi sento diversa, non lo so. Sarà stato quello che è successo con Ryan a darmi la forza.
<< Quello che ho fatto in passato, ormai è passato. >>
Claire mi guarda dritto negli occhi, mi si avvicina e mi prende la mano. Osservo il suo comportamento confusa. Che intenzioni ha?
<< Alexa, a proposito di questo volevamo... >> si interrompe, chiude gli occhi e riprende a parlare:
<< Volevo parlare. >> si corregge.
Inarco un sopracciglio.
Tiro via la mano e la guardo esterrefatta: << Perché? >> chiedo rimandando sempre sulla difensiva.
Abbassa lo sguardo e poi lo rialza su di me.
<< Mi dispiace. Ho capito troppo tardi che stavo sbagliando con te. >>
Non credo a quello che sento.
<< Blake. Lui è la causa di tutto. Lui ha cominciato a drogarti senza che tu te ne accorgessi, te la versava nelle bevande che prendevi. Ogni volta che eravate insieme. E si divertiva con te, lui e i suoi amici. Diceva di amarti, ma solo perché ti possedeva a suo piacimento. Ti usava. Ti usava e tu non lo sapevi perché non eri in grado di capire. >>
Spalanco gli occhi e delle lacrime cominciano a bagnarmi il viso.
So perfettamente quello che faceva con me, lui e i suoi amici.
Una sera, eravamo in un locale, stracolmo di gente, ordinai una bevanda ma non la bevvi.
Blake mi portò con se in una sala, c'eravamo solo noi due; mi fece sdraiare su un divanetto, mi salì sopra e cominciò a baciarmi sul collo, sulle spalle. Piano cominciò a spogliarmi.
Dopo qualche minuto arrivarono i suoi amici. Si sedettero accanto a me che ero ancora distesa con Blake addosso. Uno prese a baciarmi le gambe, l'altro il viso, Blake mi spogliava.
Avevo capito tutto. Mi drogava per questo, e io ogni non riuscivo a ricordare niente. Mi svegliavo il giorno dopo sempre dolorante e non capivo perché.
Cominciai a dimenarmi, e quando Blake si accorse che non ero per niente drogata, e quindi alla sua mercé, mi colpì in volto. Non so come riuscì a ricompormi in fretta e a scappare.
Il ricordo di quel terribile giorno e di quella terribile scoperta mi fa ancora male. Non capisco come si possa arrivare ad usare una persona in quel modo. Devi essere davvero malato per farlo.
<< Io lo amavo. Ero innamorata di
lui. >> dico con voce strozzata.
Claire annuisce.
<< Perché non me lo hai detto? >> chiede.
Scuoto la testa. << Perché sono stata una stupida. Non dovevo fidarmi
di lui. >> confesso.
Molte volte Claire mi diceva di stargli alla larga, ma io avevo una cotta per lui, e quando mi invitò ad uscire non ci capì più niente. Volevo avere una possibilità, e l'ho avuta, con la differenza che io mi sono innamorata, e Blake mi usava per soddisfare il suo piacere.
<< Alexa, mi dispiace. Credevo... >>
La interrompo alzando una mano.
<< Non ho voglia di parlare, non
oggi. >> mi volto indietro e fisso il punto in cui ho salutato Ryan.
<< Me ne torno a casa. >> dico e vado vis lasciandole li.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro