Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

36

Trovo Blake seduto davanti casa mia con un occhio nero.
Lo guardo confusa. Prima di tutto: cosa ci fa davanti casa mia, e poi... Cosa vuole da me. Dopo quello che mi ha fatto non dovrebbe nemmeno pensare di potermi più rivolgere la parola.
Non potrò mai perdonarlo.
Quando mi avvicino a lui, si alza in piedi e gli lancio un'occhiataccia.
Incrocio le braccia al petto, e tremo al ricordo di quel giorno; quel maledetto giorno in cui mi sono svegliata nuda accanto a lui e circondata dai suoi amici.
Lui dice che mi hanno solo toccata, ma come posso credergli.
Mi ripugno.
È sua la colpa, ma anche mia. Io ho deciso di andarmene con lui e con i suoi amici. Loro hanno approfittato di me.
No, non posso proprio perdonare una cosa del genere!
<< Cosa vuoi Blake. >> dico brusca.
Mi guarda torvo, e non ne capisco il motivo. Cosa vuole?
<< Dì al tuo ragazzo che se lo trovo, lo ammazzo! >> sbraita agitando le braccia in aria.
Il mio ragazzo? Ma di cosa sta parlando?
<< Non ho un ragazzo, non ho idea di chi tu stia parlando. >>
Mi guarda torvo: << Il tuo nuovo amico. >>
Ryan? Cosa ha fatto? Perché dice questo Blake di Ryan?
<< Non è il mio ragazzo Blake... >> incrocio le braccia al petto.
<< Allora dì al tuo amico si stare alla larga da me, perché se si avvicina di nuovo a me, non mi faccio trovare impreparato! Gli spacco quel suo bel visino! >> mi urla contro e se ne va.
Resto sbigottita per ciò che è appena successo. Blake ha detto che Ryan lo ha colpito. Ma perché? E come fa Ryan a conoscere Blake? No. Non posso starmene qui tranquilla e fare finta di niente; ho bisogno di parlare con Ryan.
Non voglio perdere tempo, quindi invece di entrare in casa e dire alla nonna che salto il pranzo, decido di inviarle un messaggio, avvertendola che non pranzerò.
Il mio stomaco brontola; mi porto una mano su di esso e sospiro.
Nonostante muoia di fame. Oggi la giornata a scuola è stata pesantissima.
Abbiamo avuto il compito a sorpresa di matematica, e dopo un'ora di compito, un'ora piena di storia, due di inglese, e una di scienze. In più, il professor Benson, mi ha chiamata chiedendomi di raggiungerlo in sala prove, così ho dovuto provare la mia parte del copione. Sono stanca morta, e ora mi succede questo. Quand'è che troverò un po' di pace?
Invio il messaggio a mia nonna e mi precipito alla fermata dell'autobus per correre a casa di Ryan.
Non appena arrivo, comincio a bussare insistentemente alla porta di casa, fin quando non arriva qualcuno ad aprirmi. E quel qualcuno, è proprio Ryan.
Mi guarda confuso, mi chiede perché sono andata a casa da lui, poi notando la mia espressione, sbuffa e mi lascia entrare.
Con le braccia incrociate davanti al petto, lo guardo in silenzio mentre chiude la porta, poi aspetto che parli, ma non lo fa.
Non parla, allora sono costretta a farlo io.
<< Spiegami perché Blake ha un occhio nero. >> dico brusca.
Lui scoppia in una risata amara.
<< Davvero me lo stai chiedendo? >>
Annuisco e aspetto che risponda.
Mi punta un dito contro e mi dice che dovrei ringraziarlo per ciò che ha fatto invece di andargli contro.
Scuoto la testa: << Vorrei capire almeno perché lo hai fatto. >> dico continuando a tenere gli occhi fissi su di lui.
<< Non ci arrivi? >>
Scuoto la testa: << No, quindi potresti spiegarmelo tu? Dato che Blake... >>
Scoppia di nuovo a ridere, << Mi stai dicendo che quello stronzo è venuto a piangere da te? >>
Annuisco e poi scuoto la testa: << Non a piangere. >> preciso.
Lascio cadere le braccia lungo i fianchi perché il solo pensiero che quello che ha detto Blake, mi fa male.
Il solo pensiero che possa fare del male al mio amico mi fa venire da piangere.
<< Mi ha detto di tenerti lontano da lui, perché se solo provi ad avvicinarti a lui, ti ammezzerà. >> spiego.
Vedo Ryan contrarre la mascella, accendersi negli occhi una strana luce, una luce che non gli avevo mai visto prima.
Fa un passo avanti verso la porta d'ingresso e io lo trattengo prendendolo per un braccio. Stringe i pugni lungo i fianchi.
<< Io gli spacco la faccia a quello stronzo! >> ringhia.
Mi piazzo davanti a lui sbarrandogli la strada.
<< Ryan! >> strillo.
Sento dei passi veloci sulle scale, e vedo Camille che mi guarda confusa.
<< Alexa. Sei tu che strilli? >>
Annuisco. << Tuo fratello ha colpito Blake e non so perché, ora vuole andare a spaccargli la faccia. Quello che non sa è che se Blake ha detto di volerti ammazzare, credimi. Lo fa. Se ti trova anche solo a pochi metri da lui, Ryan ti ammazza. >>
Mi guarda con una strana espressione in volto.
<< Cosa dici? >>
Sospiro esasperata: << Lo conosco Ryan. Credimi quando ti dico che non scherza. >>
<< Non scherzava nemmeno quando ha detto di averti scopata il giorno della festa della tua amica Rebecca. >>
Mi si mozza il fiato non appena quelle parole gli escono dalla bocca.
<< Cosa? >> le lacrime cominciano a rifarmi il viso.
Mi porto entrambe le mani alla bocca.
Come fanno a saperlo? Io non l'ho detto a nessuno. Nemmeno a Camille! Com'è possibile?
<< Io... Come lo sai? >> il mio sguardo saetta da Ryan a Camille che mi guarda come si guarda una persona che ti fa pena.
<< Come avete fatto... >>
<< Lo sa tutta la scuola Alexa. >> mi interrompe Camille.
Mi manca l'aria, le gambe mi cedono, e per poco non vado a terra, ma Ryan mi sorregge.
<< Io... Io... Mi dispiace Camille... Come... Non posso credere... Come è potuto succedere? Io non l'ho detto a nessuno! Non volevo che lo venissero a sapere! Io non... >> sono in preda al panico. Non riesco nemmeno a parlare per quanto sono sconvolta, e mi sento così umiliata!
<< Come hanno fatto? >> chiedo.
Nel frattempo Ryan mi ha fatto sedere sul divano, nel salotto, e i miei amici si sono seduti accanto a me. Ryan alla mia destra e Camille alla mia sinistra.
Camille mi tiene le mani. Ryan se ne sta semplicemente seduto, con i gomiti poggiati sulle ginocchia e le mani fra i capelli.
<< Blake deve averlo detto ieri a qualcuno e la voce si sarà sparsa in fretta. >> spiega Camille.
Tra un singhiozzo e un altro dico:
<< Molto in fretta. >>
Mi volto verso Ryan che ancora non mi guarda.
<< Come hai fatto a saperlo? >> chiedo.
Ryan alza la testa, mi guarda, poi sposta lo sguardo sulla sorella e torna a posare gli occhi su di me: << L'ho sentito mentre ne parlava con le sue amiche. >>
Inarco un sopracciglio e mi volto verso Camille: << Quali amiche? >>
Fa spallucce: << Walter, Reby e Terry. Chi sennò... >>
Io sinceramente, non so perché, credevo si riferisse a Claire e a Vera.
Sospiro e cerco di tranquillizzarmi.
Ecco perché questa mattina mi guardavano tutti in modo strano, e ora che ci penso, il professor Benson è stato anche più gentile del solito.
Quando sono arrivata nella sala prove, mi ha guardata con aria preoccupata, e mi ha chiesto: << Stai bene? >>
Io credevo che quella preoccupazione riguardasse la recita di fine anno e la mia parte che non riesco ad imparare come si deve.
Devo fare Giulietta, e non riesco ad imparare le parti per bene. Dovrò impegnarmi di più e dimostrare a tutti che sono capace.
<< Okay. >>
Mi alzo in piedi e loro con me.
Ryan mi prende per un braccio e mi chiede se sto bene. Sbuffo alzando gli occhi al cielo.
<< Tranquillo. Sto bene. >> lo rassicuro.
<< Tu promettimi di non fare stronzate. Ricorda quello che ti ho detto. Blake non è un tipo che
scherza. >>
Serra la mascella, io gli prendo la mano e lui abbassa lo sguardo su di esse.
<< Può anche essere, ma a me non fa paura. Merita il peggio per quello che ti ha fatto. >>
Mi acciglio: << A te potrà anche non farti paura, ma a me si. Ho paura per te, paura di perderti. Non fare stronzate. Fallo per me. Se mi vuoi anche un minimo di bene, stagli alla larga. Ti prego. >> lo sto supplicando.
Mi abbraccia: << Io ti voglio bene Alexa. Cazzo! >>
Mi accompagna alla porta e la apre, mi posa un bacio sulla guancia e gli sorrido.
<< Ci vediamo domani, okay? >> dice.
Annuisco e vado via.
Mi stringo nelle spalle e cammino verso casa. Faccio tutta la strada a piedi perché ho bisogno di pensare. Ho ancora i brividi a ricordare quel maledetto giorno, quella maledetta mattina. Quanto vorrei poter tornare indietro e vorrei aver dato ascolto a Ryan. Ero troppo ubriaca per pensare lucidamente.
Il resto del tragitto lo faccio con la testa altrove e il rimorso che mi mangia viva.
Rimpiango il giorno in cui ho conosciuto Blake, rimpiango il giorno in cui mi sono presa una cotta per lui, il giorno in cui mi sono innamorata e il giorno in cui gli ho dichiarato tutto il mio amore. Quel ragazzo mi ha rovinato la vita in passato e continua a farlo nel mio presente. Questo presente che desidererei diverso dal passato; e invece sembra che il passato sia tornato a farsi vivo.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Buona.....LETTURA! Alla prossima!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro