35
Chiudo gli occhi, mi rilasso tra le braccia del mio amico. Poggio la guancia sul suo petto e sento il suo cuore battere a un ritmo lento, tanto da trasmettermi calma.
<< Ryan... >> sussurro.
Lo sento muoversi, apro gli occhi e alzo gli occhi su di lui. Mi sta sorridendo.
<< Dimmi. >>
<< Sono felice qui... >>
Mi sfiora i capelli e io chiudo gli occhi per quel dolce gesto.
<< Anche io... >> sussurra vicino al mio orecchio.
Mi bacia sui capelli, reclina la testa all'indietro e io abbasso di nuovo la testa accoccolandomi di nuovo a lui.
<< Ryan... >> dico di nuovo.
<< Dimmi... >>
Resto qualche secondo in silenzio senza sapere cosa dire.
È la verità. Avevo solo voglia di pronunciare il suo nome, e sentire la sua voce, ancora.
Sospiro: << Niente. >>
Chiudo gli occhi e restiamo così per molto tempo.
<< Ryan! Sei qui! Ti ho cercato per tutto il locale! >> la voce di Camille mi fa sussultare.
Mi metto in piedi e guardo la mia amica che arriva correndo.
<< Ah, sei qui Alexa... >> dice rivolgendomi un sorrisetto e lanciandomi occhiatine.
<< Si... >> rispondo solamente.
Cosa avrei dovuto risponderle?
Guarda ancora, me poi sposta lo sguardo sul fratello che se ne sta ancora seduto sulla panchina nella stessa posizione.
Restiamo in silenzio per qualche secondo non sapendo cosa dire, io guardo Ryan, l'unico che sembra non essere in imbarazzo.
<< Cosa volevi Camille? >> dice con voce mogia.
<< La torta. Devi spegnere le candeline. >>
Lui alza gli occhi al cielo, sbuffa e controvoglia si alza in piedi.
Mi affianca e il suo braccio sfiora il mio.
<< Andiamo. >>
Camille va avanti mentre Ryan mi cammina affianco.
<< Non ti piace spegnere le candeline e fare foto, e stare al centro dell'attenzione? >> dico scherzosamente.
Fa spallucce: << Si, ma questa volta avrei preferito starmene lì su quella panchina. >>
Il mio cuore sussulta, spalanco gli occhi e gli chiedo il perché.
<< Come perché? >> ridacchia.
Mi porta un braccio sulle spalle e mi attira più vicino a se.
<< Perché preferisco stare un po' da solo con la mia migliore amica, piuttosto che stare dietro un tavolo con tanta gente che ti scatta le foto e ti canta "tanti auguri". >> fa le virgolette con le dita.
Scoppio a ridere: << Perché hai fatto le virgolette con le dita? >>
Sorride, poi si fa serio: << Perché tutte quelle persone che sono lì dentro, nemmeno la metà mi sopporta. >>
Lo guardo sconvolta: << Davvero? >>
Annuisce: << Solo i ragazzi della band. >> dice.
<< E io! >> esclamo.
Scoppia a ridere: << E tu. >>
Mi abbraccia di nuovo e poi in silenzio rientriamo nel locale.
Non appena vedono arrivare il festeggiato, tutti cominciano ad applaudire e a gridare.
Gli unici però ad avvicinarsi a Ryan sono Roy, Lucas e Carl. Sono più che felice che Talia non ci sia.
Davvero quella ragazza non la sopporto. È una gatta morta e ci prova con tutti.
Guardo i ragazzi abbracciare Ryan, darsi le pacche sulle braccia; i tipici modi dei ragazzi di mostrare il loro affetto.
Sorrido a quella scena.
Ryan sta sorridendo, e sono felice per lui, sembra a suo agio qui, nonostante a tutta questa gente non importi niente di lui, lui è a suo agio. Io no. Io mi sento fuori posto qui. Se sono venuta è solo per Ryan.
Lancio ancora un'ultima occhiata al mio migliore amico e poi vado via.
Non appena metto piede fuori il locale, mi sento afferrare per un braccio. Mi volto e vedo che è Ryan.
<< Dove vai? >> chiede con voce mogia.
<< A casa. >>
La sua espressione è frustata.
"Ti prego non guardarmi così", vorrei dirgli.
<< Perché? >> chiede, gli occhi come un bambino che implora di riavere il suo gioco preferito.
Mi guardo intorno, poi i miei occhi si posano sulla sua mano che tiene ancora stretto il mio braccio.
<< Sono... Parecchio stanca. Scusami Ryan io... >> invento una scusa, ma poi penso che sta meglio non mentirgli, ma quanto cerco di spiegargli il motivo della mia fuga dalla sua festa di compleanno, mi il interrompe: << Sei a disagio con tutta questa gente. >>
Come fa a capire come mi sento? Molte volte non lo so nemmeno io come mi sento!
Sorrido e imbarazzata abbasso lo sguardo, mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e lui ridacchia.
Con l'indice sotto il mio mento mi fa alzare la testa per guardarlo in volto.
<< Perché sei imbarazzata? Io lo sono quanto te. Non conosco nemmeno metà di quella gente. >>
Sento il mio cuore cominciare a battermi forte nel petto.
Mi porto una mano al cuore, e Ryan mi chiede cosa ho.
Scuoto la testa: << Tranquillo. Sto bene. >>
Mi prende per mano e mi trascina di nuovo via con se'. Ma questa volta non ci fermiamo ai giardinetti, alle panchine del locale; no, questa volta camminiamo senza meta. Lui che mi tiene ancora per mano, e io che fisso le nostre dita intrecciate.
<< Dove andiamo questa volta?! >> strillo ridendo come una pazza.
Lui ride con me, poi dice: << È il mio compleanno. Posso fare qualsiasi cosa io voglia. >>
Inarco un sopracciglio. Cosa intende con "QUALUNQUE COSA"? Spero solo che non abbia voglia di fare qualcosa di azzardato che potrebbe metterci nei guai.
Passiamo davanti a un negozio - stranamente ancora aperto, dato che è molto tardi - e strilla più forte che può dicendo anche a me ho farlo.
Urlo con lui e non appena vediamo qualcuno affacciarsi al balcone di casa, scappiamo via.
Ryan mi tiene ancora per mano; non mi ha lasciato per tutto il tempo.
Corriamo, io ormai senza fiato.
<< Ryan! >> sibilo.
Mi manca l'aria. Ho bisogno di prendere aria o morirò in questo preciso momento per mancanza di ossigeno.
Ci fermiamo, ma solo quando ci nascondiamo in un vicolo buio, dove non c'è nessuno.
Rido a crepapelle; nonostante mi manchi l'aria, non riesco a smettere si ridere come una pazza.
Mi porta una mano sul fianco, e l'altra sulla mia bocca: << Sssh... Così ci scopriranno. >> Sussurra a bassissima voce.
Inarco un sopracciglio e lui toglie la meno per lasciarmi parlare: << Chi? >>
Alza gli occhi al cielo e lo osservo pensate.
<< Ryan, non c'è nessuno che ci
segue. >> dico ridacchiando. Se lo sarà sognato, bah! Chi lo sa!
Mi posa di nuovo la mano sulla vodfaSs
<< Lo so. >> dice. Mi guarda in modo strano, più continua: << Ma tu continua a stare zitta. >> dice.
Annuisco e ridacchio.
Il mio cuore è sereno qui, con Ryan. È un po' come se fosse la cura, la mia cura. Ed è piacevole.
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Sono viva! Continuate a seguirmi e a leggere la storia... buona lettura!
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