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Il cellulare squilla facendomi sussultare. È mezz'ora, se non di più che sono ferma davanti il mio guardaroba, studiando attentamente ogni abito che ho.
<< Cosa mi metto? >> dico tra me e me.
Tra due ore ci sarà la festa di Ryan e ancora non ho deciso cosa mettere, e devo ancora truccarmi.
Sono riuscita solo a fare la doccia e lo shampoo.
Scegliere cosa mettere è sempre complicato per me.
Lo è quando devo semplicemente uscire con i miei amici, ora che ho una festa è ancora più complicato del previsto. Non capisco come sia arrivata a questo punto; fino a qualche anno fa sapevo sempre cosa mettere; adesso... Adesso no.
Il mio sguardo si illumina quando vedo la mia camicetta preferita: a righe bianca e azzurra, scollo a V scollata dietro la schiena. La prendo e la infilo, poi prendo il pantalone bianco, e lo indosso.
Avevo completamente dimenticato la camicetta, non capisco come possa essere successo dato che l'adoro!
Indosso le décolleté blu elettrico; le adoro!
Dopo l'abbigliamento, corto in bagno a truccarmi.
Sugli occhi metto un'ombretto blu, che sfumo facendo attenzione a non diventare un panda; metto un po' di matita sotto gli occhi - fra le ciglia - e la sfumo con l'ombretto blu, e per finire il mascara.
Sul viso metto un po' di crema colorata e un po' di blush.
Pettino i capelli e li lascio così come sono, potrei farci ben poco.
Direi proprio che sono pronta!
Guardo l'orario e con sorpresa, osservo che sono in perfetto orario; devo solo prendere la borsa, infilarci dentro il necessario e uscire. 
Prendo il cellulare ed esco dalla camera.
<< Nonna io vado. >>
Mia nonna mi guarda attentamente e annuisce, << Va bene. Non fare tardi e fai attenzione, chiamami quando arrivi e non bere. >>
Ecco quando dice quest'ultima cosa, alzo gli occhi al cielo sperando al più presto che la smetta con le sue raccomandazioni.
Alla fine ieri sono riuscita a trovare qualcosa di decente da regalare al mio amico: gli ho comprato il bracciale Pandora, da uomo ovviamente. A me non piacciono i bracciali, ma quando vedo quello di Pandora, mi si illuminano gli occhi. È bellissimo!
Per ora il bracciale, poi piano piano ho intenzione di regalargli anche gli charm.
Cavolo il regalo!
Ritorno dentro come una furia, entro in camera e recupero il regalo dal mio armadio.
<< Tesoro cosa è successo? >> mia nonna e le sue solite domande.
<< Niente. Avevo dimenticato il regalo; fortuna che me ne sono ricordata. >> esclamo.
Le so un bacio sulla guancia ed esco di nuovo.
<< Divertiti! >> la sento dire un attimo prima che chiuda la porta di casa.
Lo spero...

Arrivo al locale dove è stata organizzata la festa. Non sapevo che a Ryan piacesse festeggiare in grande. Credevo la pensasse come me sulle feste di compleanno: pochi amici, ma buoni.
<< Alexa! >>
La voce di Camille mi fa sussultare.
Mi volto di scatto e la vedo correre a braccia aperte verso di me.
<< Hei! >> dico scoppiando a ridere.
Viene ad abbracciarmi e io ricambio strada stringendola forte.
Quando sciogliamo l'abbraccio, mi guardo intorno.
<< È in giro da qualche parte... >> dice la mia amica portandosi le braccia al petto.
La guardo confusa e inarco un sopracciglio.
<< Ryan... >> dice.
<< Guardavo il posto! È davvero bellissimo! Non ero mai venuta in un locale così bello! >> esclamo sincera.
L'ingresso è enorme: dei divanetti attorno a ciascun tavolino; le pareti sono chiare, ma si illuminano del colore delle luci che illuminano la pista da ballo.
La pista da ballo! Adoro ballare; il problema è che in pubblico mi vergogno; preferisco farlo in camera mia senza nessuno che possa guardarmi.
Vedo la zona bar e una strana voglia mi assale.
"No Alexa. Cosa ti viene in mente. Tu non puoi bere." Mi dico.
Come cavolo è possibile che mi abbia solo sfiorato l'idea di poter bere un bicchiere di birra, o vodka, o qualsiasi altra cosa. Acqua. Solo acqua. Al massimo una Coca-Cola o un'aranciata. È solo questo che mi spetta.
<< Se vuoi vedere Ryan, credo sia in giro da qualche parte. Va' pure a cercarlo; sono sicura che sarà felice quando ti vedrà. >>
Camille mi fa ritornare in me.
La vista del locale, la pista da ballo, è tutte queste persone che non conosco minimamente, ma soprattutto il bar con l'alcol, hanno catturato la mia attenzione facendomi isolare da tutto il resto.
Mi volto verso la mia amica e annuisco accennando a un sorriso. Faccio spallucce e le rispondo che andrò a cercarlo, e così faccio.
Mi metto alla ricerca del mio amico. Spero di trovarlo subito, anche perché il mio sguardo continua a posarsi su quel maledetto bar.
Almeno la compagnia di Ryan mi distrarrà un po'.
<< Alexa? >> mi sento chiamare e riconosco immediatamente la voce del mio amico.
Mi volto di scatto e gli rivolgo un sorriso a trentadue denti.
Mi fiondo tra le sue braccia e lui ridacchia.
<< Auguri bastardo! Se non fosse stato per tua sorella, non avrei mai saputo che fosse il tuo compleanno! >> lo rimprovero.
Mi guarda dritto negli occhi e lo vedo diverso, non so in cosa però.
<< Cos'hai lì dietro? >> si sporge leggermente in avanti e sbircia dietro la mia schiena.
Ho completamente dimenticato di dargli il regalo. Sono una perfetta idiota!
Porto le braccia in avanti e gli porgo il mio regalo con un sorriso imbarazzato.
<< Spero ti piaccia. >> dico fissandolo negli occhi e poi distolgo lo sguardo.
Lo prende e comincia a scartarlo.
<< Devi sapere che non era necessario che tu mi facessi un regalo. >> dice sorridendomi.
<< Comunque grazie. >>
Ricambio il sorriso. Incrocio le braccia al petto e sposto il peso da una gamba all'altra. Attendo ansiosa.
Gli si illumina il volto quando apre la scatoletta che contiene il bracciale Pandora.
<< Grazie Alexa! >> esclama entusiasta e mi abbraccia.
Sorpresa resto con le braccia aperte, poi le porto dietro la sua schiena ricambiando questo abbraccio sincero.
<< Ti piace? >> chiedo.
Mi bacia sulla guancia: << Tantissimo, grazie. >>
<< Vieni. >> mi prende per mano e mi trascina via con se'.
Scoppio a ridere e dico: << Dove mi porti? >>
Ride anche lui e non c'è suono più bello: << Vieni con me. >> dice solamente.
Usciamo fuori il locale e ci sediamo su una panchina.
<< Ma è bellissimo qui! >> mi guardo intorno. Non mi ero nemmeno resa conto che c'era un piccolo giardinetto.
<< Vero? >>
Mi volto verso Ryan e noto che mi sta fissando.
Accenno a un sorriso.
<< Cosa c'è? >> chiedo.
Fa spallucce e scuote la testa: << Niente. Sono felice che tu ci sia. >>
Sorrido, poi mi chiede se può abbracciarmi e io annuisco.
Mi porta un braccio dietro le spalle e poggia la guancia sulla mia testa.
Restiamo così per un po', in silenzio.
Guardiamo le stelle: il cielo è sereno, non ci sono nuvole questa sera. Ogni stella brilla - proprio come Ryan - di luce propria.

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