28
"Buongiorno Alexa, oggi torno. Ti va di vederci nel pomeriggio?"
Il messaggio di Ryan mi rende felice, affronterò questa giornata con più entusiasmo. Mi manca il mio amico e pensarlo lontano, mi rende triste.
"Si. Assolutamente, e devi raccontarmi come è andata la serata."
"Contaci" subito dopo mi arriva il suo messaggio.
Rimetto il cellulare al suo posto: sulla scrivania, e mi rimetto a studiare; per quello che riesco. Il messaggio di Ryan mi ha distratta parecchio.
Ryan sta per tornare e oggi lo rivedrò. Perché sono così felice di vedere il mio
amico...
Qualcuno bussa alla porta della mia camera, << Tesoro? >> la voce di mia nonna dietro la porta, vedo la maniglia abbassarsi e poi aprirsi piano.
<< Ah, sei sveglia. >> dice quando mi vede seduta alla scrivania.
<< Si, sto studiando un po'. >> o almeno fino a quando non mi è arrivato il messaggio di Ryan.
<< È quasi ora di pranzo, cosa ti va di mangiare? >> chiede entrando in camera, perché prima era ancora alla porta.
Faccio spallucce: << Non lo so. >>
La vedo pensarci un po' su, si porta le dita sotto il mento e alza gli occhi al cielo.
<< Potremmo fare la pasta col pomodoro e che ne dici dopo di una cotoletta e patatine fritte? >>
Non appena finisce di dire "patatine fritte", spalanco gli occhi e scatto in piedi sulla sedia.
<< Arrivo subito. >>
Mia nonna scoppia a ridere e dice: << Ancora non è pronto, continua a studiare, ti chiamo io... >>
Ridacchio e mi tranquillizzo, poi mi siedo e mia nonna esce dalla mia camera chiudendo la porta alle sue spalle.
Sospiro lasciandomi andare sulla sedia; guardo i libri aperti sulla mia scrivania, do un occhio al cellulare accanto ad essi, e sorrido.
<< Ryan... >> non appena mi accorgo di aver sussurrato il suo nome, scuoto la testa per riprendermi da questo momento... Strano, non so come definirlo. Non so che mi succede.
Il mio cellulare vibra e lo prendo per leggere il messaggio che mi è appena arrivato.
Rimango delusa quando leggo che non è da parte di Ryan, ma di Blake.
Cosa vorrà?
Apro il messaggio e leggo: "Ciao Alexa. Mi chiedevo se ti andasse di ricominciare daccapo; come amici intendo. Mi dispiace tanto per quello che è successo. Sei ancora molto importante per me. Ti prego dammi la possibilità di starti accanto."
Sospiro mentre leggo il messaggio e alzo gli occhi al cielo. Cosa faccio?
"Mi trattate tutti male, tu sei amico loro, perché dovrei crederti?"
"Perché io ero il tuo ragazzo."
"Appunto. Eri. Ora non sei più niente."
"Voglio essere tuo amico. Magari un giorno potrai perdonarmi e potremmo tornare insieme."
Perché mi sta dicendo questo? Cosa vuole da me adesso?
"Ti va di incontrarci questa sera?"
Tiro un forte respiro, mi guardo intorno non sapendo cosa fare.
Ma cosa?! Io oggi devo vedermi con Ryan! Non gli darò buca per uno stronzo come Blake.
"Questa sera ho da fare."
"Domani mattina?"
Non molla...
"Domani è domenica." Forse così la smette.
"E allora?"
"E allora io non esco di domenica mattina." Non è vero. Cioè in realtà si, ma di certo non uscirò con lui.
"Allora la sera..."
Sospiro esasperata e scrivo il messaggio: "Non lo so."
"Mi perdonerai mai?"
"Non lo so."
"Io lo vorrei tanto."
<< Tesoro! Vieni a tavola! È quasi pronto! >> sento mia nonna urlare dalla cucina.
Mi alzo di scatto e corro in cucina lascando il cellulare sulla scrivania ignorando i possibili messaggi che può inviare.
Quando ritorno in camera dopo il pranzo, leggo sul cellulare che ho 7 messaggi. Tutti di Blake.
Sblocco il cellulare e e li leggo: "Alexa... Ti prego perdonami."
"Non ignorarmi ti prego."
"Rispondimi ti prego."
"Io ci tengo a te."
"Voglio ricominciare tutto daccapo."
"Con te."
"Ti amo ancora."
Sbuffo. Perché mi dice questo? Dopo tutto quello che ha fatto...
Io non voglio ricominciare, io non lo amo. Non più. Quell'amore ormai si è spento; ed è tutta colpa sua.
Blocco il cellulare e lo rimetto al suo posto.
Chiudo i libri perché tanto ormai so che non riuscirò più a concentrarmi e comincio a prepararmi.
Prima di tutto una bella doccia rilassante.
Mi chiudo in bagno e apro l'acqua per farla uscire calda, e nel frattempo mi spoglio. Mi guardo allo specchio: << Ho proprio bisogno di uno shampoo. >> slego i capelli che avevo raccolto in una cosa di cavallo e controllo se l'acqua si è riscaldata.
<< Ahi! >> tiro via la mano. Okay, direi che si è riscaldata fin troppo.
La regolo in modo che non sia né fredda né bollente, ed entro.
Mi metto sotto il getto d'acqua e delle gocce mi scorrono sul viso.
Un'ora dopo sono fuori dalla doccia, i capelli ancora bagnati avvolti in un'asciugamano.
Entro in camera e mi posiziono davanti l'armadio, e comincio a passare in rassegna tutti i vestiti. Potrei optare per un vestito, ma sarebbe troppo scomodo; un jeans e una maglia credo siano più appropriati.
Scelgo un jeans scuro, e una maglia nera con lo scollo a V; li poggio sul letto e ritorno in bagno per asciugare i capelli. Non credevo di fare così presto; in genere non so mai cosa mettere, passo tipo mezz'ora davanti all'armadio, scelgo, per poi cambiarmi altre venti volte. Questa volta invece no.
Apro il mobiletto sotto il lavandino e prendo il phon, attacco la presa e comincio ad asciugarli.
Un'ora dopo sono pronta, mi sono anche un po' truccata, e sono pronta per uscire.
Invio un messaggio a Ryan per avvisarlo che sono pronta.
"Cinque minuti e arrivo." Risponde subito.
Mi scappa un sorriso e sospiro.
Alexa... È solo un'uscita con un tuo amico, il tuo amico. Dico tra me e me.
Si, è un amico, ma... Non capisco proprio cosa mi stia capitando.
O almeno lo capisco: mi sto affezionando a lui alla velocità della luce.
Cinque minuti esatti e sento il clacson della sua auto.
Esco di corsa dalla mia camera e andando verso la porta d'ingresso urlo a mia nonna: << Nonna esco! Ci vediamo più tardi! >> non so dove sia, ma credo mi abbia sentito.
<< Esci con Ryan? >> sbuca dalla cucina all'improvviso e a me prende un colpo che quasi sbatto a terra per la sorpresa.
<< Tesoro, attenta! >> mia nonna spalanca gli occhi spaventata.
Si, stavo per fare una bella caduta, ma sono riuscita a tenermi alla maniglia della porta d'ingresso.
<< Si, nonna. È Ryan. È tornato. >> dico entusiasta.
Mia nonna sorride e annuisce:
<< Divertiti. >>
Non appena esco di casa, e vedo Ryan appoggiato con la schiena alla sua macchina con le braccia incrociate al petto, mi precipito nella sua direzione e mi fiondo tra le sue braccia.
<< Hei! >> dice scoppiando a ridere.
Io faccio lo stesso.
<< Quanta felicità. Devo andare via spesso. >>
Scuoto la testa e metto il broncio - per finta - e lui scoppia a ridere.
<< Mi sei mancato. >>
Mi sorride e mi abbraccia di nuovo.
Io poggio la guancia sul suo petto e chiudo gli occhi godendomi questo momento.
Scioglie l'abbraccio e dice sorridendo: << Dove vuoi andare? >>
<< Vediamo gli altri cosa vogliono fare. >>
Lui mi guarda confuso e io ancora più confusa di lui: << Che c'è? >>
<< Non viene nessuno. Siamo solo io e te. >> mi comunica.
Sorpresa dico: << Ma come nessuno? Perché? >>
Lui ridacchia e mi abbraccia di nuovo:
<< Perché ho voglia di passare con la mia amica, solo con lei. E poi deve farsi perdonare per non essere venuta alla mia serata. >> dice alla fine con tono di rimprovero, ma io so che lo dice solo per finta.
Lo guardo dispiaciuta e lui mi guarda di sbieco, poi scoppia a ridere e mi abbraccia di nuovo.
Ci siamo scambiati già parecchi abbracci, e continuerei ancora.
<< Cosa dovevi fare di così importante? >> dice con tono scherzoso.
Sospiro e abbasso lo sguardo, << Hei... >> mi prende per le spalle e con il dito indice sotto il mio mento mi fa alzare la testa e incrocio i suoi occhi.
<< Guarda che scherzavo. >>
Faccio spallucce. So benissimo che scherzava, ma ci sono rimasta male, perché avrei preferito vedere lui suonare, piuttosto che andare all'incontro con la mia psicologa.
Alzo gli occhi su di lui e forzo un sorriso.
<< Lo so. >> dico in un sussurro.
<< Forza sali, ti porto a mangiare. >>
Annuisco e salgo nell'auto, e guardo Ryan girare attorno ad essa e salire accanto a me al lato guida.
Mette in moto, si volta verso di me, mi sorride, poi torna a posare lo sguardo sulla strada e parte.
Noto qualcosa di strano in lui, ma non capisco cosa. Spero solo che non ce l'abbia con me per il fatto che non sono andata alla serata. Si, lui mi ha detto: "Non fa niente, non preoccuparti", ma io so che ci è rimasto male.
E questo mi dispiace, gli voglio bene e non potrei mai nemmeno lontanamente pensare di fare qualcosa per farlo stare male...
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Nuovo capitolo! Buona lettura! Scrivetemi nei commenti e ditemi cosa ne pensate... 🤗
Baci! 😘
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